@Per fortuna si è definito da solo. Mi ha risparmiato il tempo di cercare per lei nuovi epiteti, anche perché vedo che sconosce del tutto Manzoni, altrimenti avrebbe inteso la metafora. Credo che allo Scientifico non si arrivi neppure a Manzoni, dunque è scusato.
AH, se per classista con cui definisce il Liceo Classico, intenda razzista, la invito a consultare uno Zingarelli o Devoto Oli, non vorrei avesse preso lucciole per lanterne(di Diogene... questo immagino lo conosca!). 
Se invece voleva darne una definizione POLITICA la invito a studiarsi Giuseppe Rovella, che non poteva certo definirsi un borghese nè tanto meno un razzista.
Mi creda, questo "politichese" non fa per lei. E' vecchio, stantio, obsoleto e stuperato dal suo stesso streaming.
no signor figura se ho detto classista intendevo classista nel senso di classe sociale e mi consenta di snobismo di classe sociale ,che lei conferma paro paro, caratteristico della "bella gente" che frequenta quel tipo di scuola, ovviamente ci sono le eccezioni ma appunto sono eccezioni.
per quanto riguarda la sua decantata metafora non avendo visto azzeccagarbugli in giro non ero riuscito ad apprezzare il suo forbito argumentum ad hominem, come certamente saprà la logica matematica non gli attribuisce particolare valore indipendemente da come viene esposto, inoltre pur ignorando come dice lei il significato di metafora pensavo fosse distinto da epiteto per cui perchè cercava epiteti nuovi se i suoi "polli" erano una metafora?
per quanto riguarda Rovella non capisco perchè tirarlo in ballo ne condivide forse i meriti perchè è stato suo insegnante di liceo? non so se si potesse considerare un borghese ma a lume di naso non mi sembra possa essere annoverato come proletario
comunque scusate ammetto che stiamo andando off.topic e ammetto che un po la colpa è mia perchè sul festival vivo una delusione forte e continua.
e solo uno come perez poteva scambiare il mio intervento per una difesa d'ufficio dell'amministrazione....
non dirò più nulla scusate
@E va bene signor SC vorrà dire che dovrò fare come per i bambini delle elementari!Con lei dovrò spiegarmi con gli
esempi delle api e dei fiori.
Premetto che NULLA è MAI off topic, specie quando si parla male(stavo per dire "offende") di qualcosa, come fa lei con il Liceo Classico di Palazzolo.
Proverò allora a spiegarmi con un altro linguaggio, forse più consono al suo sentire.
Prima però mi permetta di chiederle il perché di questa sua dicotomia che mi pare un po'... (prenda il termine nel senso scientifico della parola)
schizoide..
Lei infatti mostra acredine verso il Liceo di Palazzolo. Lo definisce un luogo di borhesi, figli di papà, "forse" raccomandati, comunque un luogo lontano anni luce dalle sue "idee" politiche infarcite di un Marxismo che anche Marx odierebbe, perché se c'è una cosa che MAI Marx condannò, quella è proprio la cultura. I proletari, i contadini, gli operai dovevano studiare e farlo bene per diventare un giorno classe dirigente, o meglio classe operaia dirigente. Quella che negli anni '70(ma forse lei è troppo giovane per ricordarlo) andava
in paradiso.
E allora se ce l'ha così a morte verso quei giovani che hanno studiato al Liceo classico( e che colpa ne hanno?), perché, dicevo, sostiene così ammirevolmente il Teatro dei giovani? Non crede di essere in contraddizione col mondo, col 2014 e con... se stesso?
Altra questione: le ho già consigliato ieri di munirsi di uno zingarelli, anche tascabile, perché lei continua a confondere metafora con eipteto. Mi creda, sono due etimologie differenti, come pere e piramidi. Ma vedo che lei si ostina a far fede sulla sua memoria del liceo scientifico(fatto anche un po'... mi perdoni... maluccio dato che continua a non accentare "né", più altre castr... oppsss più altri errori sintattici gravi).
Quindi per concludere quanto ho sopra esposto, lei continua a considerare il Liceo classico, il luogo dei borghesi, quello che Gaber definiva ironicamente "dei porci". E allora, perché ho tirato in ballo Rovella? Perché stimavo quel professore. Perché anche se ci "odiavamo amandoci" l'ho sempre stimato come un Comunista sincero, intellettualmente onesto, un ottimo scrittore, anche se un po' barocco, e un signore che ha lasciato un'impronta di grande sapere in quel Liceo. Non certo perché sia stato il mioProf di Storia e Filosofia, tutte improntate alla difesa del comunismo. Che fosse proletario, nel senso più puro del termine, lo affermava lui stesso. Figlio di proletari, si era portato avanti con dignità. Ma del resto quel Liceo era PIENO di proletari, figli di proletari che poi sono diventati classe dirigente. Notai, Medici, Operai qualificati, Bancari, Insegnanti, ingegneri etc. etc.
E' legge di natura che i figli dei proletari diventino tutti "QUALCUNO". e che diventino i biorghesi che LEI tanto odia, infarcito com'è del suo comunismo antidiluviano.
Mi parla di azzeccagarbugli... è l'unica cosa che ha studiato di Manzoni o ricorda anche qualche altra cosa che non ci azzecca nulla con il nostro disquisire? Ci voleva un azzeccagarbugli per capire il mio parlare forbito? Ah... forse si riferiva a Carneade. Perché vede(ma è un limite dello Scientifico) Azzeccagarbugli era un avvocato e poteva sapere solo cose di legge. Carneade invece era un sofista e lui invece sì che avrebbe potruto spiegarle la differenza tra metafora ed epiteto.
Un nuovo consiglio, se mi permette, NON OFFENDA il sacrificio della
bella gente che studia al Liceo Platone. E' quella bella gente che un giorno insegnerà ai suoi figli, di matematica, di storia, di filosofia, di metafore ed epiteti. E' quella bella gente che insegnerà loro il VERO significato di Democrazia e di rispetto altrui anche se gli altri sono "borghesi e snob"(termini provinciali tipici di Palazzolo anni '60), e soprattutto cerchi, se mi permette, di fare chiarezza dentro se stesso. Non può parlare male di quella bella gente e poi difendere il Teatro Classico che di quella gente è padre e anche figlio.
A meno che lei non veda in quel teatro una... METAFORA(forse è meglio dire... PARADIGMA), del suo comunismo. Le ricordo solo che tra Sparta e Atene, quella che potremmo definire "comunista" era Atene, anche se lì nacque la Democarzia di Clistene e Solone. Sparta invece aveva uno spirito "nazista" e le ricordo solo che nella Battaglia dell'Assinaro, i Siracusani furono i nazisti di quel feroce gioco della guerra.
No, giusto per rimettere a posto i pezzi della storia che qualcuno vorrebbe invertire, come le frittate bruciate e rivoltate.
Ultima cosa: GRAZIE per il suo impegno nella querelle con Giarratana. Ma quel sindaco, come i precedenti sono sordi a qualunque sollecitazione. Ci vorrebbero le "Sanzioni" dell'ONU per farli smuovere.
Una buona giornata, con la promessa che è l'ultimo intervento con questi toni di simpatico sfottò, che spero non la offenderanno.
Salvo Figura