La riunione del 16 aprile ha avuto termine con l'augurio da parte di tutti di un veloce raggiungimento del numero di firme da raccogliere in Sicilia , e con la speranza di riuscire a coinvolgere quanti più soggetti possibili , e riuscire a sensibilizzare i cittadini siciliani . Si cercherà di formare comitati cittadini, e di fare rete nella zona montana, stiamo preparando con altri cittadini una riunione esplicativa a Palazzolo per la prossima settimana, per spiegare, discutere e dialogare sui referendum e sulla nascita di un comitato cittadino e buttare le basi per quello della zona montana. Avremo disponibilità dei fogli per la raccolta delle firme dal 22 o 23 aprile.
Deve essere chiaro a tutti che l'acqua è un bene comune , non è una merce , non si possono fare guadagni con l'acqua e non si può consentire che , multinazionali o private società con il solo scopo del lucro, si impossessino del bene più prezioso per l'uomo L'ACQUA.
ACQUA PUBBLICA E PER TUTTI
PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua
SECONDO QUESITO : aprire la strada della ripubblicizzazione
TERZO QUESITO : eliminare i profitti dal bene comune acqua
ai siciliani sarà proposto, un quarto quesito, un ulteriore referendum, questa volta propositivo, che ci permetterà di fortificare e in seguito di adottare la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata già da 143 consigli comunali siciliani, tra cui anche Palazzolo e altri paesi della zona montana.
I 143 consigli comunali che hanno deliberato, in appoggio della legge di iniziativa popolare, rappresentano di un milione e quattrocentomila siciliani che vogliono cambiare il sistema. La legge tra l’altro con molta probabilità, fungerà da base al ddl di riforma del sistema idrico siciliano, atteso in aula subito dopo l’approvazione della Finanziaria regionale.
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