Il fatto che io abbia riferito il mio ragionamento a Dell'Utri infatti non vuol dire che lo escluda per gli altri parlamentari, in quanto non e' assolutamente ''particolare'', come dici tu, ma generale e riferito a qualsiasi parlamentare che, avendo commesso reati politici e non, siede in parlamento come se niente fosse e vine incontrato in pompa magna, con tanto di foto. Al contrario di te che invece trovi piu' grave che in parlamento siedano politici che hanno commesso reati politici o ideologici, reati che tra l'altro la stessa giustizia penale e civile considera meno gravi rispetto a reati come il concorso in associazione mafiosa o l'omicidio o il falso in bilancio, per dirne solo 3. Per questo io trovo completamente sbagliato il tuo ragionamento, perche' in parlamento non possono rimanere o essere elette persone che si sono macchiate di reati politici e soprattutto di reati come quei tre che ti ho elencato.
Per ultimo, vorrei ricordarti che tali reati (conc in ass mafiosa) non sempre esulano dalla carica che si ricopre, anzi, in molti casi sono strettamente legati con essa, in quanto e' stato piu' volte dimostrato come i politici usassero la loro forza e visibilita' per screditare questo o quell'altro magistrato che stava conducendo un processo contro un mafioso. Ecco perche' continuo a ribadire la chiara incompatibilita' del tuo ragionamento con un principio di vera legalita' e giustizia, in Italia ma soprattutto in parlamento, dove siedono coloro che ci governano.