Autore: Paolo Giardina Topic: L'annuncite di Matteo Renzi... e quella di Toto Riina.  (Letto 2063 volte)

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Offline Paolo Giardina

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L'annuncite di Matteo Renzi... e quella di Toto Riina.
« il: 14:27:34 pm, 02 Settembre 2014 »
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  • L'annuncite è quella disfunzione del cervello, che consente all'uomo di esprimere tutti gli "Io so" del pensabile umano.

    Questa "malattia", non investe soltanto la sfera “metafisica della politica”, ma anche il mondo sensibile, quello nostro, proprio dell'uomo comune, in quella battaglia che combattiamo quotidianamente.
    Tuttavia, nel mondo “metafisico della politica”, l'"Io so" assume una connotazione non solo di potenza, ma sprigiona tutta una realtà, anche se potenziale, in quanto teoricamente capace di trasformarsi in atto, ma si tratta di casi unici e rari.
    L'annuncite di Matteo e quella di Totò trovano la loro massima espressione in quella celeberrima "Ora D'Aria", a favor di telecamera, giornali e canali televisivi, concessa ad entrambi, durante la quale annunciano sensazionali e potenziali verità. Quelle dell'uno magnificano l'esistenza stessa di una parte degli italiani, in una collocazione temporale che fu, quelle dell'altro rendono “orgasmica” la vita dell'altra metà, e attengono a quel che sarà, o si spera possa essere. Entrambi pronunciano potenziali fatti, alcuni dei quali hanno avuto o potranno avere una corrispondenza nella realtà.
    L'uno e l'altro sono rinchiusi, Totò al 41 bis, l'altro intrappolato nelle catene degli incontentabili italiani. All'interno delle loro rispettive dimore nulla gli è precluso, leggono la carta stampata, dichiarano sulla carta stampata, che a sua volta si schiera con l'uno o con l'altro, amplificando l'annuncite. Entrambi sono funzionali al fine ultimo.
    Certo uno è un mafioso, protagonista accertato delle peggiori nefandezze, però utile alla riscrittura della vera storia del secondo ventennio italiano, l'altro è solo un intralcio nella  realizzazione di quel non-luogo felice, ma inesistente.
    Per inciso.
    Gli utopiani siamo noi, l'Italia è tutta una realtà di convenienze, spaccata esattamente in due, da un lato un paese reale e poi c'è quello perfetto.
    Tuttavia, simili nell'apparente diversità.


    paolo.giardina@virgilio.it

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    « Ultima modifica: 12:40:42 pm, 03 Settembre 2014 da Paolo Giardina »

     

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