questa si che è demarchia applicata. Gruppi organizzati (in questo caso il portavoce pare il consigliere Parlato) che esprimono preferenze politiche circa il governo del paese.
In sostanza quasi un voto agli assessori.
Ecco, quì mi troverei d'accordo. Si faccia un esperimento: si proponga una rosa di nomi "papabili" per un posto in giunta (in base alle competenze di ciascuno e all'individuazione dell'anello debole dell'esecutivo sortinese).
Poi si chieda al Popolo una consultazione non vincolante, ancorchè democraticamente rilevante, riguardo questi "papabili"...
ES: assessorato X - si propone Tizio-Caio-Sempronio.
Voi, sortinesi, chi volete?
Un esercizio di buon governo direi.
PS: con un contributo di 50 cent per votare si realizzerebbe una sorta di "tassa di scopo democratica" da reinvestire (in maniera vincolante) su un progetto condiviso dall'interno consiglio.
Propongo: scuola di formazione politica....non lottizzata s'intende
