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Siracusa Resiliente dopo l'estate anche a Palazzolo e nella Zona Montana

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negi:
Siracusa Resiliente, giovane creatura della società civile siracusana, ha portato in porto questo primo ciclo di seminari che servivano all’approfondimento delle tematiche che stanno alla base del documento “Quale economia per una società più giusta?” che abbiamo approvato e divulgato da gennaio u.s.
Siamo partiti dalla riflessione che viviamo in un momento di grave crisi che non riguarda soltanto l’aspetto economico di cui tutti parlano, ma riguarda anche l’aspetto  ambientale, sociale e democratico.
Quattro crisi che trovano alimento reciproco e che si incrementano contemporaneamente. Pensiamo che l’opinione pubblica e la politica si interroghino poco su queste quattro crisi e sulle risposte che dovrebbero essere messe in atto prima che sia troppo tardi.
Per questo abbiamo invitato quattro esperti ( Marco Bersani, Maurizio Pallante, Tonino Perna e Leonardo Becchetti) che hanno confermato le nostre preoccupazioni, che ci hanno illuminato sui motivi che hanno causato e che perpetuano queste crisi e che ci hanno dato nuovi spunti per un lavoro ed un impegno politico in tal senso.
E’ stato utile coinvolgere nel dibattito alcune voci critiche di sindaci, parlamentari, sindacati, rappresentanti delle forze produttive perché senza un dibattito schietto ma leale non potrà mai esserci il cambiamento e la reale sensibilizzazione della classe dirigente.

Per continuare a coinvolgere cittadini e comunità stiamo iniziando programmare un incontro di presentazione a Palazzolo Acreide il 17 ottobre e ci proponiamo di creare, se sarà possibile, un gruppo di riflessione e di approfondimento su questi temi, anche per interagire con l'amministrazione per chiedere i cambiamenti possibili così come dopo specificato;  dialogare con i cittadini della comunità e con i ragazzi su tutte queste tematiche.

A livello imprenditoriale sostenere le imprese sociali che puntano al rispetto dell’ambiente, al turismo sostenibile, all’inclusione sociale.

A livello associativo sostenere le iniziative delle associazioni ambientaliste che lottano per l’educazione dei cittadini per la salvaguardia e la buona fruizione dei nostri beni archeologici, architettonici ed ambientali, per la difesa del territorio contro i continui attacchi edificatori e per il sostegno delle istituzioni,  inoltre le iniziative di Associazioni come Libera da sempre schierata contro la corruzione e  la mafia.

A livello politico-amministrativo sostenere e stimolare le amministrazioni locali per scelte coraggiose ed innovative che puntino al rispetto dei beni comuni ( acqua pubblica e le case dell’acqua, rispetto dei luoghi, rigenerazione urbana, mobilità, verde pubblico, spazi sociali etc.), al risparmio energetico ( applicazione rigorosa delle certificazioni energetiche), alla partecipazione dei cittadini alla vita democratica e sociale della città, alla creazione di una moneta locale ed a politiche di inclusione sociale.

salvo figura:
Un "post" molto interessante, come i temi proposti e "provocanti". Ma che richiedono approfondimenti prima di rispondere.
Anche perché mi chiedo, come prima cosa il perché di "tanto interesse improvviso" dei "Resilienti siracusani" verso le cose di AKray, dopo lustri e lustri di menefreghismo, abbandono, ghettizzazione e altro verso il nostro paese. Perché questo "risveglio ONLUS" verso palazzolo Acreide finora considerata solo "trattoria all'aperto, o discoteca carnevalesca" dai Siracusani.
Perdonami, ma il sospetto e la diffidenza(già tipiche dei montanari quali siamo), sono d'obbligo e se vedere il fumo ti fa percepire l'arrosto, potrebbe essere anche solo fumo. E non basta citare Bauman per fare audience.
Ci risentiamo  dopo che avrò finito di esaminare per bene, proposte e inviti.
Salvo figura

negi:
Non si richiedono risposte, ma condivisione di intenti. Siracusa Resiliente nasce a Siracusa e si pone determinate domande, organizza dei seminari di studio sugli argomenti proposti. Io e altri accrensi facciamo parte di questo gruppo, adesso sarebbe nostro desiderio iniziare un percorso a Palazzolo, che naturalmente ripercorre i temi porposti e cerca di attuarli nel nostro territorio e con la nostra comunità. Partecipazione, solidarietà e altruismo concreto per affrontare insieme questa crisi, per aiutare e aiutarci. Per creare una comunità degna di questo nome, senza egoismi e individualismo, ognuno porti quel che ha, in termini culturali e conoscenza per iniziare insieme questo percorso sociale virtuoso.

salvo figura:

--- Citazione da: negi - 15:33:14 pm, 27 Settembre  2015 ---Non si richiedono risposte, ma condivisione di intenti. Siracusa Resiliente nasce a Siracusa e si pone determinate domande, organizza dei seminari di studio sugli argomenti proposti. Io e altri accrensi facciamo parte di questo gruppo, adesso sarebbe nostro desiderio iniziare un percorso a Palazzolo, che naturalmente ripercorre i temi porposti e cerca di attuarli nel nostro territorio e con la nostra comunità. Partecipazione, solidarietà e altruismo concreto per affrontare insieme questa crisi, per aiutare e aiutarci. Per creare una comunità degna di questo nome, senza egoismi e individualismo, ognuno porti quel che ha, in termini culturali e conoscenza per iniziare insieme questo percorso sociale virtuoso.

--- Termina citazione ---

@ Questa è già una... risposta!
Supponente, ma lo è ;)
Invece le risposte occorrono, prima di condividere gli intenti. Anche perché "Resiliente", da una piccola indagine condotta da me tra venti laureati e venti solamente diplomati, ha ottenuto il 99,9% di "Non so cosa significhi"!
Allora, prima di parlare di intenti, parliamo... come mangiamo. Per la filosofia(In questo caso la psicologia), c'è sempre tempo.
Non voglio apparire il "Grillo parlante" della situazione, ma da Akrense DOC, credo di avere tutti i titoli per proclamare la mia diffidenza: "Timeo Syracusanos et dona ferentes".
Ci risentiamo appena avrò finito le oltre trenta pagine stampate del tuo post.

negi:
Mi dispiace di aver dato l'impressione di supponenza, non era mia intenzione. Come lei, anche io "sugnu palazzulisi", al 100 per cento, e come lei amo guardare il dipinto e non la cornice. Il cibo e non il piatto che lo contiene...... mi affido alla storia di chi quel cibo me lo offre, per avere la certezza che è buono e che non contiene prodotti avariati. Chi ha dato l'imput ad amici di vecchia data per collaborare al progetto viene proprio dal mondo della psichiatria, ci ha spiegato il significato della resilieza e soprattutto cosa si proponeva di realizzare, senza paletti, ma tutto si è realizzato in divenire, con l'apporto e il contributo di tutti coloro che fino ad oggi ne hanno fatto parte. Non ci sono tessere e nulla che possa far pensare a calcoli prestabiliti. Poi attingendo a Wikipedia, come ho fatto anche io, è molto semplice comprendere il significato di "Resilienza" e bene si lega, a mio parere, alle problematiche della nostra epoca. Cordialmente, ng.

".....In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.

Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti......"

Comunità resilienti
« resilienza sociale e di gruppo: quando un gruppo, struttura sociale, istituzione o nazione forma strutture di coesione, appartenenza, identità e sopravvivenza come strutture sociali illimitati o complesse; sviluppa modi di affrontare eventi e situazioni che mettono in pericolo il gruppo e l'identità, formando linee guida che consentono la sopravvivenza, l'espansione e l'influenza del gruppo. »
(Oscar Chapital Colchado (2013))

Applicato a un'intera comunità, anziché a un singolo individuo, il concetto di resilienza si sta affermando nell'analisi dei contesti sociali successivi a gravi catastrofi naturali o dovute all'azione dell'uomo quali, ad esempio, attentati terroristici, rivoluzioni o guerre.[2] Vi sono processi economici e sociali che, in conseguenza del trauma costituito da una catastrofe, cessano di svilupparsi restando in una continua instabilità e, alle volte, addirittura collassano, estinguendosi; in altri casi, al contrario, sopravvivono e, anzi, proprio in conseguenza del trauma, trovano la forza e le risorse per una nuova fase di crescita e di affermazione.

https://it.wikipedia.org/wiki/Resilienza_%28psicologia%29

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