Autore: Visitatore Topic: Video da diretta conferenza sostenitori parco iblei e scontro con i contrari  (Letto 84231 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Egregio sign. Caligiore,

si è sbagliato.

Non ho mai detto che un protocolllo d'intesa ha più valore di una legge dello Stato e ciò non fosse altro per il mio mantenuto ricordo  della " gerarchia" delle fonti legislative e regolamentari.


dr. guzzardi mi sembra che lei riconosca le domande retoriche, non l'ha riconosciuta qui?

Ho cercato semplicemente di attenzionare il fatto di come la stipula di un protocolli d'intesa sulla problematica tendente ad incentivare l'agricoltura biologica ci deve fare capire  che è un argomento non perentorio, dal punto di vista della " negazione".


dr. guzzardi il fatto che esista un protocollo di intesa significa solo che la legge non viene recepita dalla gente e si cerca un modo di farla applicare non che l'obbligo e divieto, scritte chiaramente nella legge, non siano tali

come per il casco sui  motorini a napoli vengono promossi corsi nelle scuole , e pubblicità per promuovere  l'uso del casco non perchè il divieto e relative sanzioni non esistano, ma perchè la gente comunque li se ne frega


qui mi sembra discutevamo se certi vincoli e divieti esistano o no.
io non sono avvocato ma la legge mi appare chiara
e anche all'ing.Turibio appariva ugualmente chiara

Quello dell'agricoltura biologica, che esclude fitofarmaci e pesticidi, nelle aree protette è un problema che riguarda la salute dei cittadini, la tutela dell'ambiente con particolare riferimento alle falde acquifere, la produzione di prodotti agricoli d'eccellenza con conseguente incremento di reddito per i coltivatori grazie al valore di mercato dei prodotti superiore rispetto agli altri, in conseguenza di domanda sempre più crescente da parte dei consumatori, obiettivo che si raggiunge non certo con " dictat" impositivi ma con il ragionamento, mettendo sul tappeto tutte le variabili.


sta dicendo che laddove vengano usati fitormaci e pesticidi non c'è tutela della salute? li usano da circa duecento anni sa

perchè non lasciamo decidere al mercato se preferisce il biologico o no?
a me sembra che se la gente sta scegliendo comunque prodotti cinesi  che quindi la ricerca di prodotti d'eccellenza sia di nicchia

o mi vuole dire che i prodotti cinesi danno + garanzia di qualità e di biologità?


Nello schema informale di DPR consegnato dalla Regione Siciliana ai Sindaci del nostro territorio, schema peraltro incompleto e non " discusso" formalmente dalle nostre Amministrazioni, nella parte relativa alle "norma di salvaguardia" che divide il terriotorio in tre "zone", si legge: 

"E' fatto divieto di utilizzare  fitofarmaci e pesticidi", ma subito dopo si aggiunge " per le colture in atto  la Regione autonoma della Sicilia, d'intesa con l'Ente Parco , entro due anni dall'istituzione dell'ente stesso, redigerà un programma di riconversione verso metodi di coltivazione biologica".


quindi è fatto divieto o non è fatto divieto?  se uno NON si vuole riconvertire può farlo?

a me sembra evidente il divieto 

E ciò in linea con le indicazioni complessive della Comunità Europea tendenti a limitare al massimo l'uso di pesticidi e fitofarmaci.


la stessa comunità europea sta liberalizzando piano piano gli ogm le risulta che nel parco si potranno coltivare?

http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_02/ue-fine-embargo-ogm_42b721ca-25eb-11df-9cde-00144f02aabe.shtml


il parco è solo un mezzo per omologarci tutti
« Ultima modifica: 16:55:18 pm, 23 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Egregio sign. Caligiore,

se la Sua era una domanda retorica Lei stesso ne conosceva la risposta, che era evidentemente negativa rispetto alle Sua domanda a me rivolta.

I protocolli d'intesa non c'entrano proprio con il recepimento delle norme legislative da parte dei cittadini, i quali non debbono certo recepirle bensì applicarle, le leggi, adeguandosi.

L'esempio dell'obbligo del  casco per la guida dei motorini mi sembra assolutamente fuori luogo, i corsi nelle scuole per divulgare le norme giuridiche non sono certo protocolli d'intesa.

La problematica dei pesticidi utilizzati in agricoltura è attenzionata dalla Comunità Europea tant'è che in in documento comunitario si legge:

" Attualmente, il panorama legislativo comunitario in materia di pesticidi è oggetto di una maxi riforma, proposta dalla Commissione Europea e recentemente approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, con il duplice obiettivo di introdurre una nuova direttiva quadro sull'uso sostenibile dei pesticidi nonché modificare la vigente Direttiva 91/414 definendo criteri ancora più rigorosi per l’approvazione e la commercializzazione dei prodotti fitosanitari.

L'obiettivo è  quello di rafforzare la protezione sia dell'ambiente che della salute umana ed animale, imponendo agli Stati membri l'adozione di tutte le misure necessarie ad incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando, in tal modo, tutte quelle pratiche o quei prodotti che, pur raggiungendo lo scopo prefissato, presentano un fattore di rischio minore per l'ambiente e la salute dell'uomo, a tutto vantaggio dell'agricoltura biologica, di tecniche colturali alternative e di metodi più equilibrati di fertilizzazione ed irrigazione del terreno.

La riforma entrerà in vigore nel 2011: da quel momento, gli Stati membri avranno a disposizione un periodo di cinque anni al fine di adottare "piani di azione nazionali" che stabiliscano degli obiettivi quantitativi di utilizzo dei pesticidi e definiscano tempi e misure per la riduzione dei rischi e dell'impatto ambientale derivante dalla loro immissione. Nello stilare i propri piani d'azione, gli Stati membri dovranno tenere in considerazione sia l'impatto sanitario, sociale, economico e ambientale delle misure previste che le singole condizioni e circostanze a livello nazionale, regionale e locale."

Si capisce, pertanto, come l'attenzione sia orientata verso la tutela della salute dei cittadini seppure i pesticidi vengono usati da duecento anni, ad aderire alla Sua tesi.

Nello studio eipemiologico del mio amico Anselmo Madeddu, che Lei peraltro ha publicato in altra sede, si evidenzia come  nei comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, ove negli aranceti si fa largo uso di pesticidi e fitofarmaci, sono aumentati, negli ultimi decenni, i casi di morte per malattie tumorali, riconducibili, come sostengono i responsabili del "Registro Territoriale di Patologia" dell'Azienda Sanitaria Provinciale,dovuti  «a fattori di inquinamento ambientale e di criticità ecologica.

" Il dato appare particolarmente preoccupante a Francofonte ove dal  1995 al 2005 la percentuale di decessi per cause tumorali e più specificatamente per una maggiore incidenza dei linfomi, risulta essere il doppio rispetto alla media nazionale.

Secondo gli studi eseguiti dal 1999 e il 2005 questo particolare tipo di tumore ha colpito 428 cittadini di Francofonte, tra i quali 258 maschi e 170 donne. Dal 1995 al 2009, inoltre, sono stati diagnosticati ben 434 nuovi casi di tumore su persone residenti sempre a Francofonte (246 maschi, 188 femmine)".

E l'indagine sulle cause si è concentrata sull'uso dei   pesticidi negli agrumeti.

Per non parlare dei troppi casi di leucemia riscontrati tra i bambini del  lentinese.
 
Pertanto, la domanda che Lei si è posta sul rapporto pesticidi/tutela della salute , questa sì è una domanda retorica.

Ed alla luce di quanto sopra, una Regione ed un Ente Parco che programmino di concerto interventi mirati  ad  orientare  i produttori verso l'agricoltura biologica, possibilmente con incentivi iniziali per la riconversione produttiva e non certo a pioggia, mi sembra una " mission" da apprezzare.

Rispetto poi alla affermazione che deve essere del mercato a decidere sui   prodotti biologici non ci vuole molto a constatare che è proprio il mercato che li richiede( a partire dalle uova .... di mia moglie e di tantissime altre " nonne Lucia"), ed allora perchè non approfittarne facendo " sistema" nell'interesse, anche, del reddito dei produttori?

                                                                                           pinoguzzardi



« Ultima modifica: 09:13:08 am, 25 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Un ulteriore contributo alla discussione in corso.

" La discussione sul parco è stata caratterizzata da una serie impressionante di falsità soprattutto sul settore agricolo e zootecnico al fine di terrorizzare gli agricoltori facendo assumere loro una posizione contraria al parco. Tutto ciò per creare una copertura per operazioni speculative , di cui non si può parlare apertamente, altrimenti l’opinione pubblica le boccerebbe.

Oggi in zona agricola possono operare solo gli agricoltori, infatti la zona agricola viene definita, secondo l’art. 48 delle NTA del PRG del comune di Ragusa “…..quella destinata alla conservazione e/o all’incremento delle coltivazioni agricole”. Lo stesso art. 48 al 2° comma stabilisce che in tali aree sono ammesse attività ed usi connessi con l’esecuzione dell’agricoltura, compresa la residenza al servizio del fondo, nonché l’agriturismo e le attività previste dall’art. 22 della L.R. n. 71/78. Infine il 3° comma dell’art. 48 delle N.T.A. consente la destinazione abitativa nelle zone agricole con indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,03 mc/mq.

Nella realtà la zona agricola è invasa da altre attività, residenziali artigianali e industriali che nulla hanno a che fare con l’agricoltura e che non potrebbero operare su quei terreni. Infatti il CGA con il parere 649/02 ha affermato che la deroga all’art, 22 della legge regionale 71/78 che consente ai privati l’edificazione di insediamenti produttivi artigianali e industriali in zona agricola può avvenire solo se :

- non sono disponibili aree per insediamenti produttivi previsti dagli strumenti urbanistici comunali

- non sono disponibili aree attrezzate industriali e artigianali

- su porzioni dell’area interessata dall’insediamento insistono precedenti insediamenti produttivi.

Infine la deroga può essere ammessa solo se l’iniziativa privata è ubicata in un’area che alla data di entrata in vigore della legge regionale n.2 del 2002 risulti già edificata con insediamento produttivo.

Nei comuni di Ragusa, Modica Giarratana, Scicli e Chiaramonte Gulfi non c’erano nel recente passato , e a maggior ragione non ci sono oggi, le condizioni né per la costruzione di insediamenti produttivi artigianali e industriali in zona agricola, né tantomeno per costruzioni plurime ad uso residenziale in zona agricola in quanto “la realizzazione di più unità abitative in zona agricola può costituire di fatto un insediamento abitativo che , in quanto tale, deve essere necessariamente previsto e disciplinato dallo strumento urbanistico generale ( punto 2 art. 7 legge 1150/1942). D’altronte ai sensi dell’art. 2 punto c del D.M. 1444/68 – i nuovi complessi insediativi – devono necessariamente ricadere nelle zone territoriali omogenee C, la cui edificazione ai sensi del punto III dell’art. 39 della legge 19/72 è subordinata all’approvazione dei piani attuativi, che conseguentemente non possono riguardare le zone E” .

Pertanto l’unico soggetto a poter operare è l’agricoltore.

Fra le falsità messe in giro, speriamo solo per ignoranza, alcune sono assolutamente eclatanti :

E’ stato detto, anche dall’assessore regionale all’agricoltura, che nel parco si potranno allevare solo razze autoctone come la Modicana. Falso, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi solo il 30% dei bovini appartengono a razze autoctone (Chianina e Romagnola) , le altre sono Charollaise, Limousine,e Simmenthal, che proprio locali non sono. Per queste razze, al pari di quelle autoctone, gli allevatori prendono contributi dall’Ente Parco. Tale situazione si riscontra anche in altri parchi nazionali.

E’ stato detto che nelle zone A, B e C non si può entrare con i mezzi meccanici. Falso, nelle zone A, B e C nel Parco Nazionale d’Abbruzzo il transito e la sosta dei mezzi motorizzati sono vietati solo nei boschi e sui pascoli naturali. Nella zona C il divieto non concerne, altresì, chi abbia necessità di accedere per ragioni di lavoro, quali gli agricoltori.

E’ stato detto che nei parchi non si può costruire. Falso , in diversi parchi nazionali in zona B si possono aumentare le volumetrie esistenti del 10% e nella zona C del 20%. Addirittura nel Parco del Cilento e nel Parco dell’Arcipelago Toscano è ammessa la costruzione a determinate condizioni di nuovi edifici ma solo in funzione degli usi agricoli, agrituristici e della residenza dell’imprenditore agricolo, nei limiti delle esigenze adeguatamente dimostrate da un apposito “piano di sviluppo aziendale” che riguardi l’insieme dei fondi e delle attività dell’azienda interessata.

E’ stato detto che nei Parchi non si può coltivare nulla. Falso, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in zona C si possono sviluppare colture estensive ed attività da reddito ed esercitate forme di agricoltura produttiva, per le quali il Parco promuove ed incentiva il passaggio all’agricoltura integrata o biologica. Si possono praticare anche altre produzioni agricole, quali seminativi, frutteti ecc. ma a carattere non intensivo.

Nel Parco del Cilento, il più simile al Parco degli Iblei, vengono coltivati la vite, gli ortaggi e l’ulivo. Quest’ultimo dopo la creazione del parco ha visto aumentare la superficie coltivata.

E’ stato affermato che non si può intervenire sulla viabilità rurale. Falso anche questo. Le strade rurali esistenti si possono ampliare , ma solo se al servizio dell’agricoltura ed evitando l’impermeabilizzazione del suolo ( parco del Cilento e parco dell’Arcipelago Toscano).

A tutte queste possibilità operative si aggiungono poi i contributi al reddito che gli Enti Parco danno agli agricoltori e allevatori nei seguenti settori :

concessione di contributi in conto capitale tesi a sostenere azioni di agricoltura ecocompatibili, l’allevamento di razze animali autoctone minacciate di erosione genetica, la coltivazione di varietà vegetali autoctone, la fruizione dell’ambiente naturale, il recupero funzionale del patrimonio edile rurale e la formazione professionale di operatori biologici. (Parco del Gargano),introduzione dell’uso di energie alternative nelle aziende agricole; salvaguardia delle razze locali di animali domestici presenti nell’area protetta e nelle zone contigue, che corrono rischio di estinzione, riqualificazione delle strutture aziendali; produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del Parco, introduzione in azienda di processi produttivi innovativi e realizzazione di punti vendita prodotti, ecc ( Parco Nazionale del Gran sasso e dei Monti della Laga),premio annuo quale contributo alla valorizzazione e promozione di prodotti tradizionali, all’acquisto di attrezzature e ristrutturazione di edifici per attività produttive tradizionali e/o sperimentali, sostenibili (apicoltura, produzione di formaggi, gastronomia tipica,); interventi di valorizzazione e promozione di produzioni tipiche casearie, apìcolturali e di frutticoltura, recupero di razze e cultivar tradizionali. I premi vengono concessi, anche se in misura inferiore anche alle altre razze animali ( Parco Nazionale del Casentino)
e.

la misura 121 – ammodernamento delle aziende agricole e la misura 122 – accrescimento del valore economico delle foreste, le più importanti, non solo si applicano nei parchi ma addirittura prevedono un contributo più alto del 10% rispetto alle zone non parco.
Stessa situazione per la misura 222 – primo impianto di sistemi agroforestali su terreni agricoli, per la quale le aziende nei parchi hanno un contributo aggiuntivo del 10% rispetto alle altre.
Per le azioni 214/1A – metodi di gestione dell’azienda agricola ecosostenibile e 214/1B. – agricoltura e zootecnia biologica, le aziende collocate nelle aree a parco hanno la precedenza rispetto alle altre.

La misura 216 – investimenti non produttivi in aziende agricole si applica poi nelle sole zone Natura 2000 ( Parchi) e/o di riconosciuto pregio naturale e paesaggistico qual è il Parco.
La disinformazione continua con l’affermazione che il territorio del comune di Ragusa con il parco è totalmente escluso dalle misure dell’asse 3 – qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale.

Falso anche questo , perché è proprio grazie al parco che le aziende ragusane attualmente escluse dall’Asse 3 possono partecipare ai bandi per la misura 323 – Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale . Dice infatti il PSR a proposito della misura 323 : “La misura sarà realizzata nelle macro-aree rurali classificate come C e D, nelle zone ad alto valore paesaggistico ricadenti prioritariamente nelle aree Natura 2000, Parchi e Riserve regionali.

Falso quindi che i finanziamenti non arriveranno nelle aree parco e falso che nelle aree parco per le aziende agricole ci sia inedificabilità assoluta, divieto di trasformazione urbanistica ed edilizia, divieto di apertura di nuove strade e divieto di introdurre veicoli motorizzati. I vincoli assoluti valgono solo per le zone A che corrisponderanno a zone già vincolate, e non per le zone agrosilvopastorali dove si trovano la totalità delle imprese agricole.

Infine va sottolineato che nella Zona D: “Area di Promozione Economica e Sociale” non cambia quasi nulla infatti “sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive del parco” di notevole interesse per la vita economica e sociale del parco stesso.

La zona D è destinata ad ospitare attività e servizi utili alla fruizione e alla valorizzazione del parco e allo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, ivi comprese le attività residenziali, artigianali, industriali, ricettive, turistiche e agrituristiche, ricreative e sportive, con le attrezzature e infrastrutture a loro afferenti, come previste dagli strumenti urbanistici dei comuni.

Con la zona D si individua ”la zona di espansione e sviluppo economico e sociale, che comprende i centri abitati e le loro eventuali e compatibili espansioni, nonchè le aree a destinazione di attrezzature produttive e ricreative, identificati dalle previsioni vigenti dei piani regolatori comunali.”

Il Parco rappresenta un’importante sfida verso un’economia sostenibile , l’unica via praticabile per un’agricoltura colpita dalla globalizzazione che solo nella qualità può trovare una via d’uscita alla crisi economica. Tutti i prodotti che porteranno il marchio del parco saranno non solo riconoscibili e differenziabili dai prodotti di importazione di bassa qualità, ma garantiranno al consumatore sicurezza e la qualità del made in Italy".


Nota di Legambiente Ragusa di ieri


                                                                                                           pinoguzzardi








Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Egregio sign. Caligiore,

se la Sua era una domanda retorica Lei stesso ne conosceva la risposta, che era evidentemente negativa rispetto alle Sua domanda a me rivolta.

Dr.guzzardi tutte le domande retoriche  danno per scontata la risposta positiva o negativa che sia dell'interlocutore, per questo sono retoriche


I protocolli d'intesa non c'entrano proprio con il recepimento delle norme legislative da parte dei cittadini, i quali non debbono certo recepirle bensì applicarle, le leggi, adeguandosi.

appunto è quello che dico
lei affermava che il protocollo dimostrasse un'intenzione diversa della legge ,come di persuasione/promozione, piuttosto che di obbligo

non è così la legge è chiara, poi eventualmente la sua applicazione difficile tanto da richiedere protocolli e quant'altro
L'esempio dell'obbligo del  casco per la guida dei motorini mi sembra assolutamente fuori luogo, i corsi nelle scuole per divulgare le norme giuridiche non sono certo protocolli d'intesa.

non ho detto che era un protocollo di intesa, ho semplicemente fatto un esempio di un mezzo usato dal governo/amministrazione allo scopo di promuovere l'applicazione di un determinato obbligo senza che esso cessi, quindi i protocolli di intesa da lei indicati con funzioni di promozione hanno questa intenzione.


prima che vada ad uscire altri documenti inutili le ripeto la domanda

se un dirigente come ducoli si oppone in zona C ad un tipo di agricoltura non biologica e non "tradizionale" ne ha facoltà? o compie secondo lei un abuso di potere?

La problematica dei pesticidi utilizzati in agricoltura è attenzionata dalla Comunità Europea tant'è che in in documento comunitario si legge:


" Attualmente, il panorama legislativo comunitario in materia di pesticidi è oggetto di una maxi riforma, proposta dalla Commissione Europea e recentemente approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, con il duplice obiettivo di introdurre una nuova direttiva quadro sull'uso sostenibile dei pesticidi nonché modificare la vigente Direttiva 91/414 definendo criteri ancora più rigorosi per l’approvazione e la commercializzazione dei prodotti fitosanitari.

....


appunto criteri rigorosi per la commercializzazione non DIVIETI di utilizzi come si vuole all'interno delle zone del parco

Si capisce, pertanto, come l'attenzione sia orientata verso la tutela della salute dei cittadini seppure i pesticidi vengono usati da duecento anni, ad aderire alla Sua tesi.

Nello studio eipemiologico del mio amico Anselmo Madeddu, che Lei peraltro ha publicato in altra sede,



guardi è pubblicato anche in questa sede basta che va in alto  dove c'è scritto immagini
questo link
http://www.paraparlando.com/index.php?action=media

rispetto il lavoro del  prof Madeddu, il quale spesso si lascia andare a considerazioni che travalicano il suo rispettabile lavoro scientifico.
come sa per esempio da anni a causa delle ricerca di Madeddu si è affermata la leggenda metropolitano che  nel nostro territorio i cancro sia molto + alto  che nel resto d'italia , cosa che la sua ricerca non dice eccetto che per casi abbastanza plausibili come augusta.

nel caso di lentini a l'aumento delle leucemie è vero che Madeddu ipotizza la probabile causa dei fitofarmaci, ma è anche vero che lui stesso diceva che era il cattivo modo di usare senza criteri di sicurezza  a causare danno .

come diceva pascal anche una goccia d'acqua ci può uccidere,  e se lei va in bagno troverà una miriade di prodotti che sono tossici e pericolosi che pure usiamo, il problema non è usarli ma COME.

che poi si vada in una direzione di miglioramento della sicurezza va bene, ma qui si parla che nei nostri territori si deve proibire prima che in altri posti sottoponendo le nostre imprese ad un concorrenza potenzialmente dannosa.

perchè se la nostra gente poi a causa di questa concorrenza è costretta ad emigrare per vivere in posti diciamo"meno puliti e naturale" del nostro parco non è che abbiamo concluso nulla

E l'indagine sulle cause si è concentrata sull'uso dei   pesticidi negli agrumeti.


le risulta che abbiano già dimostrato la concausa?a me no

Per non parlare dei troppi casi di leucemia riscontrati tra i bambini del  lentinese.


Rispetto poi alla affermazione che deve essere del mercato a decidere sui   prodotti biologici non ci vuole molto a constatare che è proprio il mercato che li richiede( a partire dalle uova .... di mia moglie e di tantissime altre " nonne Lucia"), ed allora perchè non approfittarne facendo " sistema" nell'interesse, anche, del reddito dei produttori?


carissimo dott. guzzardi lei e sua moglie è probabile che facciate parte di quella classe borghese  che si può permettere di pagare di +  la qualità biologica.

ma a contrappeso c'è un sempre maggiore numero di persone che guardano sempre di + il prezzo  e fanno la fortuna di quei supermercati come ard o eurospin in cui i prodotti mi sembrano tutt'altro che biologici.

e in riferimento al secondo scritto che avevo visto pubblicato sul blog su facebook dei parchisti

Citazione
E’ stato affermato che non si può intervenire sulla viabilità rurale. Falso anche questo. Le strade rurali esistenti si possono ampliare , ma solo se al servizio dell’agricoltura ed evitando l’impermeabilizzazione del suolo ( parco del Cilento e parco dell’Arcipelago Toscano).


non voglio entrare nel merito di tutto il resto che andrebbe commentato da un tecnico , però sta frase mi colpisce perchè è una risposta alla mia precedente domanda

non si possono fare nuove strade, e si devono mantenere quelle rurali
quindi strade di collegamento buone con il ragusano o il modicano ce li possiamo sognare, dovremo contentarci di quelle merde e pericolose strade che abbiamo

che significa poi che non possiamo impermeabilizzarle significa forse che non si può procedere all'asfaltatura?

P.S: il dr. Cascone ha finito gli insult.. pardon argomenti?vorrei far notare che in questo forum nessuno ha propagandato notizie assurde sul parco, solo quello che era dimostrabile con documentazione
« Ultima modifica: 10:40:41 am, 26 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline Vincenzo Cascone

  • Agli Inizi
  • *
  • Post: 28
  • Sesso: Maschio
sigh!

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Non riesco a farmi capire dal sign. Salvo  Caligiore,

sicuramente per colpa mia.

Ed allora pazientemente ci riprovo, partendo da lontano.

La Costituzione della Repubblica Italiana ( quella catto-comunista a detta di " Lui") ha tra i suoi principi:

- art. 9: La Repubblica.... tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

- art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.


La legge 6 Dicenbre 1994 n.394 recante " Legge quadro sulle aree protette" venne emanata, così come si legge all'art. 1,
( Finalità ed ambito della legge) proprio in attuazione dei citati articoli della costituzione:

tutela del paesaggio e tutela della salute.

Rispetto al paesaggio, con la legge 29 Novembre 27, n. 222, art.26, il Parlamento Italiano ha ritenuto di considerare il territorio ibleo di " rilevante valore naturalistico ed ambiemtale", tant'è che ha ha istituito il Parco nazionale degli Iblei.

E di questa considerazione noi cittadini non possiamo che esserne orgogliosi atteso che  eravamo assoltutamente coscienti di vivere in una area di rilevante valore paesaggistico.

Ma di una norma programmatoria è necessario che se ne dia attuazione con successive norme  e regolamenti.

Si è in questo momento alle prese con la predisposizione del DPR, su proposta del Ministro dell'ambiente d'intesa con la Regione autonoma  Sicilia.

Detto DPR deve individuare il perimetro del Parco e, del caso, le relative norme di salvaguardia in attesa di quelle definitive che la legge attribuisce all'Ente Parco al momento della predisposizione del relativo Piano il quale, una volta predisposto, dovrà essere recepito formalmente dalla Regione.     

E tutto ciò ( perimetro e norme di salvaguardia ) sentite le Amministrazioni locali.

Nella discussione in corso con il sign. Caligiore sono rimasti due argomenti ancora in sospeso:

- l'agricoltura bioologica

- le strade rurali e la loro tipologia costruttiva.

Partendo dall'assunto sopra specificato che la Repubblica " tutela la salute dei cittadini" è evidente la necessità di prestare attenzione all'uso sconsiderato di pesticidi e fitofarmaci che, a parte e non escludendo Madeddu, è accertato che non sono certo la panacea per la salute dei cittadini.

E ciò per almeno tre considerazioni: la tutela dell'operatore che li utilizza, il consumatore dei prodotti e l'inquinamento della falda acquifera di quelle acque che tutti noi utilizziamo.   

Non è certo questo un argomento da prendere sottogamba atteso che con l'utilizzo di questi prodotti di sintesi l'agricoltura è riuscita a produrre beni in quantità maggiore e di bello aspetto, seppure di sapore un pò meno " bello", ma grazie al " restyling" Biancanave non ha mai trovato un vermetto nella sua mela  seppure non si ha conoscenza dei riflessi che ha avuto sulla Sua salute quel consumo  nel tempo ed il cui residuo di antigrittocamici è stato riscontrato, in generale negli umani, di notevole entità dalla statistica "nutrizionale". 

Ma quei vermetti si possono combattere anche con prodotti non di sintesi, con metodo biologico, così come le malattie delle piante.


Torniamo al tema specifico sull'argomento coì come previsto per un Parco nazionale.

L'art. 12 delle citata normativa prevede che nelle zone ondividuate come " aree di protezione" ( C) " in armonia con i criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo patorali....".

Due sono gli aspetti terminologici da attenazionare: " in armonia" e " continuare".

E' evidente che la " ratio " della norma tende ad adottare, nelle zone " C", metodi a tappeto di agricoltura biologica ma " in armonia" con il Piano del Parco e, quindi, secondo le stategie che nello stesso piano saranno disegnate al fine di raggiungere quell'obiettivo.

Non certo quindi una norma cogente " negazionista" in assoluto bensì una norma programmatoria che sarà  cura dell'Ente Parco, di concerto con le Istituzioni locali e la Regione, attuarla con programmi condivisi ed incentivanti per la riconversione delle culture verso metodi di coltivazione biologica, al fine di soddisfare l'obiettivo della salute della gente e della tutela della qualità delle acque di falda, quanto meno in quella zona individuata del parco.

La difesa degli equilibri idraulici e idrogeologici è un obiettivo che mira sia ad evitare disastri, quali possono essere nelle nostre zone le frane, che il mantenimento della medesima quantità di acqua nei "serbatoi" sotterranei che alimentano le nostre sorgenti.

Ed una delle condizioni per tale mantenimento è che non si modifichi nulla, o il meno possibile, nella superfice del suolo e ciò in generale, indipendentemente dal territorio destinato a parco, dal che i già esistenti vincoli idreologici in atto proprio in quelle zone nelle quali  le acque meteoriche defluiscono naturalmente verso i citati " serbatoi".

E' opportuno quindi che la superfice del suolo non venga modificata con opere che impediscano il filtrare naturale delle acque.       

Si è posto il problema delle strade rurali ed in qualche Piano si è disposto che nelle zone ove le acque meteoriche, in grande quantità, alimentano i depositi sotterranei vengano impedite opere di " impermealizzazione" nelle strade rurali.

Ma le strade rurali non sono vie di comunicazione intercittadine, come quelle auspicabili tra Palazzolo ed il ragusano bensì, secondo una definizione normativa,  sono considerate tali  " i collegamenti viari tra gli insediamenti rurali tra di loro  e la normale rete stradale che per ampiezza, pendenza, sicurezza e fondo stradale, risultino idonei al transito delle autovetture a due ruote motrici".

E ciò nulla a che vedere con il potenziamento dei collegamenti stradali tra il territorio di Palazzolo ed il territorio di Ragusa, che non vi è dubbio che necessita di essere potenziato.

   
       
 
                                                                                                                            pinoguzzardi


     

 P.S.: grazie per avere eliminato quel fastidioso inconveniente tecnico che avevo segnalato.

 
« Ultima modifica: 00:12:20 am, 27 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Non riesco a farmi capire dal sign. Salvo  Caligiore,
dr. io la comprendo benissimo, ma mi sembra che lei tergiversi  sui miei argomenti

ora mi esce la costituzione, potrei ricordarle anche gli articoli 41 e 42 della stessa tutelanti l'iniziativa economica privata  e la proprietà privata

la costituzione è valida per tutto il territorio nazionale, il  parco non è un surplus di costituzione in cui la salute è + tutelata
in compenso ,sia pure a termini di legge , nel parco,noi limitiamo la libertà economica e la proprietà privata a nome della tutela del paesaggio.
ma forse i nostri agricoltori e allevatori devono essere pure avvocati o ingegneri delle carte
e io con tutta la forza che la costituzione democratica da lei citata mi da come cittadino le dico che non mi sta bene.


Rispetto al paesaggio, con la legge 29 Novembre 27, n. 222, art.26, il Parlamento Italiano ha ritenuto di considerare il territorio ibleo di " rilevante valore naturalistico ed ambiemtale", tant'è che ha ha istituito il Parco nazionale degli Iblei.

E di questa considerazione noi cittadini non possiamo che esserne orgogliosi atteso che  eravamo assoltutamente coscienti di vivere in una area di rilevante valore paesaggistico.

e tanti coppi ri trumma!!!

come già ho detto a Cascone in proposito, Cavour criticava i meridionali per questa attitudine a cercare medaglie e riconoscimenti piuttosto che lavorare.

Dr. Guzzardi le confesso che quest'onore che il parlamento ci ha concesso mi sembra quello che  i Re di Francia concedevano scegliendo la moglie di un suddito come cortigiana, sarà stato pure un onore ma io mi considererei  comunque cornuto con la moglie puttana.
mi scusi la metafora un po' volgare ma spero sia capace di carpirne il senso.


Partendo dall'assunto sopra specificato che la Repubblica " tutela la salute dei cittadini" è evidente la necessità di prestare attenzione all'uso sconsiderato di pesticidi e fitofarmaci che, a parte e non escludendo Madeddu, è accertato che non sono certo la panacea per la salute dei cittadini.

E ciò per almeno tre considerazioni: la tutela dell'operatore che li utilizza, il consumatore dei prodotti e l'inquinamento della falda acquifera di quelle acque che tutti noi utilizziamo.   

se essi sono così cattivi per la salute allora vanno vietati  in tutto il territorio nazionale non solo nei parchi.

obbligando le nostre aziende a un tipo di agricoltura + costosa otteremo solo  che i consumatori locali mangino roba extra parco meno costosa e trattata in maniera peggiore e con meno garanzie di quelle che oggi abbiamo.

sembra che tutti abbiano dimenticato che il divieto è per l'utilizzo all'interno del parco, ma il consumo di roba tratta potrà continuare indisturbato.


Non è certo questo un argomento da prendere sottogamba atteso che con l'utilizzo di questi prodotti di sintesi l'agricoltura è riuscita a produrre beni in quantità maggiore e di bello aspetto, seppure di sapore un pò meno " bello", ma grazie al " restyling" Biancanave non ha mai trovato un vermetto nella sua mela  seppure non si ha conoscenza dei riflessi che ha avuto sulla Sua salute quel consumo  nel tempo ed il cui residuo di antigrittocamici è stato riscontrato, in generale negli umani, di notevole entità dalla statistica "nutrizionale". 

Ma quei vermetti si possono combattere anche con prodotti non di sintesi, con metodo biologico, così come le malattie delle piante.

in un mondo che ha fame non si può pensare di produrre di meno.
senza dubbio la ricerca sta trovando alternative alla chimica, solo che queste alternative fanno rima con transgenico.

è questo il futuro, se leggesse notizie scientifiche e tecnologiche oltre che riviste girudiche lo saprebbe

cosa pensa significa aver creato la cellula artificiale? significa che tra qualche anno al posto dei pesticidi useranno batteri progettati al computer per uccidere i "vermetti" e questo sarà biologico ma non sarà tradizionale e quindi sarà escluso dal parco, come già sono esclusi gli ogm.

le ripeto che il problema per me non è l'esistente ma il FUTURO

e il parco è solo un ipoteca lega che mettiamo di esso.


Torniamo al tema specifico sull'argomento coì come previsto per un Parco nazionale.

L'art. 12 delle citata normativa prevede che nelle zone ondividuate come " aree di protezione" ( C) " in armonia con i criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo patorali....".

Due sono gli aspetti terminologici da attenazionare: " in armonia" e " continuare".

io ci aggiungerei anche "secondo gli usi tradizionali"


le ripeto la domanda che le ho già fatto e a cui non ha risposto

se un dirigente come ducoli si oppone in zona C ad un tipo di agricoltura non biologica e non "tradizionale" ne ha facoltà? o compie secondo lei un abuso di potere?

E' evidente che la " ratio " della norma tende ad adottare, nelle zone " C", metodi a tappeto di agricoltura biologica ma " in armonia" con il Piano del Parco e, quindi, secondo le stategie che nello stesso piano saranno disegnate al fine di raggiungere quell'obiettivo.

Non certo quindi una norma cogente " negazionista" in assoluto bensì una norma programmatoria che sarà  cura dell'Ente Parco, di concerto con le Istituzioni locali e la Regione, attuarla con programmi condivisi ed incentivanti per la riconversione delle culture verso metodi di coltivazione biologica, al fine di soddisfare l'obiettivo della salute della gente e della tutela della qualità delle acque di falda, quanto meno in quella zona individuata del parco.

se l'obbiettivo è l'agricoltura biologica e non si vogliono perseguire divieti perchè il parco?
la promozione e l'incentivazione si possono attuare senza bisogno di ente parco.


Ma le strade rurali non sono vie di comunicazione intercittadine, come quelle auspicabili tra Palazzolo ed il ragusano bensì, secondo una definizione normativa,  sono considerate tali  " i collegamenti viari tra gli insediamenti rurali tra di loro  e la normale rete stradale che per ampiezza, pendenza, sicurezza e fondo stradale, risultino idonei al transito delle autovetture a due ruote motrici".
E ciò nulla a che vedere con il potenziamento dei collegamenti stradali tra il territorio di Palazzolo ed il territorio di Ragusa, che non vi è dubbio che necessita di essere potenziato.

   
quindi non ci sono problemi ad allargare le strade e costruire strade intercittadine all'interno del parco?

perchè l'esperienza di un architetto palazzolese che aveva presentato un progetto  per una strada di collegamento fra due zone D in un parco vicino bronte è stata di completa bocciatura nonostante la strada fosse palesemente necessaria.


comunque dr. guzzardi ,se come dice lei , si possono  fare tutte le strade che servono , se si può coltivare e allevare quello che si vuole che non c'è alcun obbligo a cambiare, ma solo "incentivi" , se nessuno avrà permessi speciali in base alla luna politica beh allora mi sta pure bene.

ma se però avverrà l'opposto  a chi dovrò sputare in faccia?
                                                                                                                   
P.S.: grazie per avere eliminato quel fastidioso inconveniente tecnico che avevo segnalato.

prego, è abitudine in questo forum di dare ascolto sempre agli utenti
« Ultima modifica: 11:17:00 am, 28 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Chiedersi, seppure in via ipotetica ed indeterminata, da parte del sign. Salvo Caligiore " a chi dovrà sputare in faccia... nel caso che", non mi sembra un obiettivo " nobile".

A parte la trivialità dell'espressione.

Sul resto ( Cavour, i Re di Francia, la mia cultura  limitata solamente a riviste giuridiche e ciò con riferimento alla sostenuta mia sconoscenza della problematica sui prodotti transgenici, sugli  gli artt. 41 e 42 della Costituzione che suggerisco di leggerli  con assoluta attenzione con riferimento ai  " limiti" ed alla "utilità sociale"- seppure la fattispecie non attiene a limiti bensì ad indirizzi verso il sociale, ovvero verso la collettività-), e così via, mi permetto un "no comment" approfondito, mi basta solamente il superiore accenno.

                                                                                                                                                       
                                                                                                                                             pinoguzzardi

P.S.: mi ha "rimproverato" di non averLe risposto alla domanda" sul Ducoli di turno", ma se studia la normativa e legge anche quanto si è discusso in questo topic si renderà conto che la Sua è una domanda inutile e retorica: si conosce già la risposta che attiene alle relative decisioni condivise assunte in sede del "piano del parco", reso esecutivo con legge regionale. 
« Ultima modifica: 22:21:34 pm, 27 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Chiedersi, seppure in via ipotetica ed indeterminata, da parte del sign. Salvo Caligiore " a chi dovrà sputare in faccia... nel caso che", non mi sembra un obiettivo " nobile".

A parte la trivialità dell'espressione.

non sarà nobile e sarà triviale, ma da bene   il concetto di responsabilità che bisogna assumersi

Sul resto ( Cavour, i Re di Francia, la mia cultura  limitata solamente a riviste giuridiche e ciò con riferimento alla sostenuta mia sconoscenza della problematica sui prodotti transgenici, sugli  gli artt. 41 e 42 della Costituzione che suggerisco di leggerli  con assoluta attenzione con riferimento ai  " limiti" ed alla "utilità sociale"- seppure la fattispecie non attiene a limiti bensì ad indirizzi verso il sociale, ovvero verso la collettività-), e così via, mi permetto un "no comment" approfondito, mi basta solamente il superiore accenno.

superiore accenno a cosa? guardi che le ho fatto semplicemente l'esempio di tecnologie future al cui uso la scelta del parco chiuderà le porte nel nostro territorio.
mi spiace che si sia stizzito, ma non ce l'ho con lei, bensì con un parlamento  che ci fa "un onore" non richiesto ne voluto e di cui i signori deputati e ministri non c'avevano informati
                                                                                                             
P.S.: mi ha "rimproverato" di non averLe risposto alla domanda" sul Ducoli di turno", ma se studia la normativa e legge anche quanto si è discusso in questo topic si renderà conto che la Sua è una domanda inutile e retorica: si conosce già la risposta che attiene alle relative decisioni condivise assunte in sede del "piano del parco", reso esecutivo con legge regionale.

dottore non giochiamo, è lei che mi accusa di non aver capito la normativa e legge, dunque la mia domanda non è retorica, in quanto non scontata la risposta.
se la mia interpretazione è quella esatta allora il dirigente può opporsi legittimamente e quindi vietare il non biologico.
se invece sbaglio allora si potrebbe denunciare il dirigente per abuso di potere, ma poichè è la sua interpretazione è giusto che se ne assuma lei la responsabilità.
« Ultima modifica: 01:29:15 am, 28 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Non mi sono certo " stizzito" per la diversità di opinione tra di noi, si immagini.

Confermo invece la mia avversità per l'uso di un linguaggio che fa venire meno la " mission" che Lei si sarà imposto quale responsabile di un forum teso al dialogo.

Anche quando l' "inchiostro" utilizzato è di colore " nero".

Si è chiesto a cosa mi riferissi con il " superiore accenno", ma anche lì era semplice afferrarne il senso: alle mie vergate righe riportate nella parte superiore della frase e non certo alla frase di Totò in " Chi si ferma è perduto" :  " Io sono superiore a Lei e per cultura e per nascita e per censo. Io sono superiore a lei al censo per censo!".

Ha ritenuto erroneamente che io " giocassi" nella parte riguardante il " Dugoli di turno", ma è una opinione sbagliata.

Un Direttore di Parco, che risponde delle Sue azioni gestionali direttamente al Ministero dell'Ambiente oltre che agli organi sovraordinati dell'Ente, commette certo un " abuso di potere" se non si attiene alla legge ed alla normativa dettata dal " Piano del Parco" e dal " Regolamento", con la conseguenza che continuo a ritenere la Sua domanda inutile e retorica oltre che, sicuramente, non conducente. 



                                                                                                                       pinoguzzardi   

« Ultima modifica: 06:56:21 am, 28 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Confermo invece la mia avversità per l'uso di un linguaggio che fa venire meno la " mission" che Lei si sarà imposto quale responsabile di un forum teso al dialogo.

dr. ciò che rende un tipo di linguaggio volgare è l'assoluta gratuità nell'uso e l'uso stesso nei confronti dei soggetti che interloquiscono.
ma l'uso circostanziato e per qualificare un concetto non è fuori dai principi del forum ne di un dialogo intelligente.
le ricordo che illustri artisti come de andreè e pierpaolo pasolini e molti altri hanno usato anche un linguaggio che lei può considerare triviale per costruire opere di eccezionale bellezza ed eleganza.

sicuramente non voglio contribuire alla diffusione della trivialiatà ma manco alla diffusione del bigottismo.


Si è chiesto a cosa mi riferissi con il " superiore accenno", ma anche lì era semplice afferrarne il senso: alle mie vergate righe riportate nella parte superiore della frase e non certo alla frase di Totò in " Chi si ferma è perduto" :  " Io sono superiore a Lei e per cultura e per nascita e per censo. Io sono superiore a lei al censo per censo!".

mi spiace ma stavolta non capisco io davvero il senso delle sue parole
di certo non ho interesse ne per il censo ne per la nascita di una persona, e la cultura di una persona mi interessa nella misura in cui si sappia confrontare con gli argomenti in maniera dialettica e la capacità di documentarli.

Un Direttore di Parco, che risponde delle Sue azioni gestionali direttamente al Ministero dell'Ambiente oltre che agli organi sovraordinati dell'Ente, commette certo un " abuso di potere" se non si attiene alla legge ed alla normativa dettata dal " Piano del Parco" e dal " Regolamento", con la conseguenza che continuo a ritenere la Sua domanda inutile e retorica oltre che, sicuramente, non conducente. 

dr guzzardi non le ho chiesto se commette un abuso di potere se non si attiene alla legge.

le ho chiesto se un dirigente che si oppone per esempio ad un allevamento di struzzi recintato, o ad un tipo di agricoltura non biologica  commette un abuso di potere.


Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Ma come faccio a farLe capire, a proposito di struzzi e di biologico, che in Direttore di un parco nazionale " esegue" le direttive che l'Ente parco si è dato con i suoi tre strumenti programmatori:

- Il piano del parco
- Il regolamento
- Il piano pluriennale economico e sociale. 

Tutti e tre documenti che per avere efficacie "erga omnes" devono essere approvati dalla Regione Sicilia.

Se il " Ducoli di turno" dovesse non attenersi a quelle direttive subirà un regolare procedura disciplinare. 

Ed è un concetto così semplice che non meritava di certo la Sua domanda.

Poichè non mi piace nascondere il  collo nella sabbia, come fanno gli struzzi, voglio entrare nel merito degli allevamenti degli struzzi medesimi.

Non esiste alcuna norma che possa vietare un allevamento di tale genere in un territorio di un parco atteso che solamente è  invece, "  vietata l'introduzione di specie estranee che possano alterare l'equilibrio naturale" con evidente riferimento alla fauna selvatica tant'è che lo schema di Decreto in circolazione si esprime con il divieto della " introduzione in ambiente naturale non recintato di specie e popolazioni estranee alla flora ed alla fauna autoctona".     

Pertanto nessun problema per i relativi  allevamenti " in ambiente recintato", ma non vorrà certo trasformare il nostro territorio ( ambiente naturale) in una appendice dell'area sub-sahariana, ed allora introduciamoci anche i dromedari, liberi di scorazzare dalle parti di Monte Contessa, Baulì, Mandredonne e così via, seppure possibilmente evitando i bradipi, stante la notevole quantità già esistente nel territorio a livello di amministratori locali.

Promettere di " sputare in faccia" a qualcuno non è certo una " opera di eccezionale bellezza ed eleganza" ed è stato assolutamente improprio citare Pasolini e  De Andrè.


E neanche sulla battuta di " Totò" ha capito la metafora che ha avuto origine dalla Sua strana domanda nell'uso del termine " superiore" ( le righe di sopra), così come da me utilizzato.



                                                                                                          pinoguzzardi
« Ultima modifica: 22:24:24 pm, 29 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
Ma come faccio a farLe capire, a proposito di struzzi e di biologico, che in Direttore di un parco nazionale " esegue" le direttive che l'Ente parco si è dato con i suoi tre strumenti programmatori:

- Il piano del parco
- Il regolamento
- Il piano pluriennale economico e sociale. 

Tutti e tre documenti che per avere efficacie "erga omnes" devono essere approvati dalla Regione Sicilia.

Se il " Ducoli di turno" dovesse non attenersi a quelle direttive subirà un regolare procedura disciplinare. 

Ed è un concetto così semplice che non meritava di certo la Sua domanda.

Poichè non mi piace nascondere il  collo nella sabbia, come fanno gli struzzi, voglio entrare nel merito degli allevamenti degli struzzi medesimi.

Non esiste alcuna norma che possa vietare un allevamento di tale genere in un territorio di un parco

dottore lei mi sembra abbia + certezze di ducoli in persona,  peccato che ducoli stesso ha presentato il caso come dubbioso cosa che sicuramente non avrebbe fatto se rischiava addirittura una sanzione (o pensa parlasse a vanvera?)

è abbastanza chiaro anche che ne il piano del parco , ne il regolamento, ne il piano pluriennale possono essere fatti in contraddizione della legge quadro.

fin'ora dr.guzzardi lei mi sembra stia dicendo che nel parco è tutto consentito purchè non espressamente e chiaramente vietato, vuole dire questo?

Promettere di " sputare in faccia" a qualcuno non è certo una " opera di eccezionale bellezza ed eleganza" ed è stato assolutamente improprio citare Pasolini e  De Andrè.
non è infatti un'opera, è una promessa ,subordinata ad  ipotesi che lei assicura assolutamente infondate.
Queste cose avranno una rilevanza sulle tasche e sulla vita della gente e se malauguratamente si dovessero invece verificare le ipotesi pessimistiche che abbiamo evidenziato e tacciate di assurdità e quant'altro il minimo sarebbe aspettarsi lo sputo.
ma visto che tutti ci guadagneranno e nessuno perderà una lira che problemi si fa? è solo una promessa "retorica"


se permette ,poi, per le mie argomentazioni decido io cosa è proprio o non è proprio, lei se vuole  può confutarle dopo
« Ultima modifica: 23:27:15 pm, 29 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

Offline pinoguzzardi

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 199
  • Sesso: Maschio
Ed infatti le ho confutate " dopo", le Sue argomentazioni non avendo, almeno io, alcun potere divinatorio a differenza dei demoni citati da S. Agostino.

Ed quel riferimento per così dire " letterario", lo continuo a ritenerlo " improprio" seppure la mia è solo una opinione e quel termine lessicale da me non condiviso Lei continua ad usarlo come se fosse l'ultimo " anonimo" utente di questo forum e non già...... .

Una comunità, una volta dotatesi di regole di compottamento condivise, ha il dovere di farle rispettare atteso che le citate regole sono scritte a benificio di tutti i suoi componenti.

Rispetto alla Sua domanda sul " consentire" Le ribadisco, ma sta nelle cose quale regola sulla certezza del diritto, che è consentito ciò che non è espressamente vietato ed in un Parco Nazionale le regole di comportamento si codificano a priori onde evitare prevaricazioni o " interpretazioni ondivaghe" da parte del " Ducoli locale" o interventi clientelari del  politico  di turno. 

E quei tre documenti programmatori citati servono proprio a questo.


                                                                                                                   pinoguzzardi 
« Ultima modifica: 09:22:53 am, 30 Giugno 2010 da pinoguzzardi »

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
continuo ad usarlo, perchè quando si scherza con la vita della gente è giusto usare anche termini forti a maggior ragione perchè non sono un anonimo altrimenti sarei solo un vigliacco

dottore lei fin'ora  non ha confutato un bel niente, perchè le mie domande sono sempre le stesse, ha solo detto che con gli strumenti finali "condivisi" si eviteranno eventuali problemi di restrizioni,  in pratica si appella agli "auspici" anche lei.

quando ai politici date  la possibilità di costruire regolamenti e quant'altro li state rafforzando non limitando, perchè saranno loro stessi a scrivere i codicilli per "gli amici"

e non si può sperare che in un regolamento ci siano scritte tutte le potenzialità future , ad un certo punto ci sarà sempre un funzionario con un potere interpretativo
« Ultima modifica: 11:44:45 am, 30 Giugno 2010 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

 

Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 

Facebook Comments

Link Consigliati:
Portale turistico per le vacanze a Siracusa e Provincia - vacanzesiracusa.com

Increase your website traffic with Attracta.com
Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, il presente FORUM, non rappresenta una testata giornalistica in quanto sar� aggiornato senza alcuna periodicit�. Non pu� pertanto considerarsi un prodotto editoriale. Le immagini inserite, non sempre ma in massima parte, sono tratte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo e saranno subito rimosse.Il Gestore del FORUM, non � responsabile del contenuto dei commenti ai post, n� del contenuto dei siti "linkati"

WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!