Autore: a.merenda Topic: La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde  (Letto 5922 volte)

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La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
« il: 09:43:31 am, 15 Luglio 2010 »
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  • Newton si è sbagliato, la gravità non esiste

    FEDERICO RAMPINI PER LA REPUBBLICA -

    La teoria degli universi paralleli funziona anche come una metafora letteraria e ci sono tre modi per raccontare questa storia. Nella prima versione un ladro nel Sud della Francia fa sparire computer, passaporto e carta di credito di un celebre scienziato. La seconda versione racconta la vita di due gemelli monozigoti la cui vita procede perfettamente identica, fino a un divorzio che spezza l'armonia. La terza storia ci rivela che la teoria della gravità di Isaac Newton è un'illusione. Quest'ultima ci porta alla scoperta dell'universo "olografico", della "teoria delle stringhe" e altri termini esoterici, misteriosi e affascinanti. Nonostante le apparenze è più facile partire dalla fine.

    La teoria della gravità è forse la più formidabile legge della fisica, il principio più evidente e universale perché corrisponde a un'esperienza empirica irresistibile. Il bambino ancora non sa parlare e uno dei primi giochi in cui si trastulla dal seggiolone, consiste nel far cadere il cucchiaio della pappa. Lo spettacolo è affascinante nella sua ripetitività. Afferra il cucchiaio, lo solleva, lo lascia cadere, e ogni volta il miracolo si ripete: quell'oggetto viene attratto irresistibilmente a terra, costringendo il paziente genitore a raccoglierlo. Ognuno di noi all'età di 18 mesi è stato Newton senza saperlo. Ebbene, ricrediamoci: la forza di gravità è un'illusione, una beffa cosmica, o un "effetto collaterale" di qualcos'altro che avviene a un livello molto più profondo della realtà.

    L'abbandono di Newton era già stato anticipato dalla relatività di Albert Einstein ma ora avviene una rottura ancora più radicale. Un celebre fisico matematico olandese-americano, il 48enne Erik Verlinde che ha già legato il suo nome alla "teoria delle stringhe" (la supersimmetria negli universi paralleli), sta agitando il mondo accademico degli Stati Uniti con una serie di conferenze in cui fa a pezzi la teoria della gravità. Da Harvard a Berkeley, i colleghi scienziati lo stanno prendendo molto sul serio. La sua nuova visione infatti può gettare una diversa luce su alcuni dei grandi temi della fisica contemporanea: la cosiddetta dark energy (energia oscura), una sorta di anti-gravità che sembra accelerare l'espansione dell'universo, o la "materia oscura" che ipoteticamente tiene unite le galassie.

    Andrew Strominger, fisico-matematico di Harvard, è uno dei colleghi di Verlinde che non nasconde la sua ammirazione: "Queste idee stanno ispirando discussioni molto interessanti, vanno dritte al cuore di tutto ciò che non comprendiamo del nostro universo". Verlinde è l'ultimo di una serie di scienziati che da trent'anni a questa parte stanno smantellando pezzo dopo pezzo la teoria della gravità. Negli anni Settanta Jacob Bekenstein e Stephen Hawking hanno esplorato i legami tra i buchi neri e la termodinamica. Negli anni Novanta Ted Jacobson ha illustrato i buchi neri come degli ologrammi, le immagini tridimensionali usate per la sicurezza delle nostre carte di credito: tutto ciò che è stato "inghiottito" ed è sparito dentro i buchi neri dell'universo, è presente come un'informazione stampata nell'ologramma, sulla superficie esterna. Juan Maldacena dell'"Institute for Advanced Study" ha costruito un modello matematico dell'universo espresso come un barattolo di minestra in conserva. Tutto ciò che accade dentro il barattolo, inclusa quella che chiamiamo la gravità, è sintetizzato nell'etichetta incollata all'esterno: fuori invece la gravità non esiste.

    È a questo punto che entrano in gioco i gemelli e il ladro, che sembrano presi da sceneggiature di film surrealisti. Lo scienziato Erik Verlinde, autore di una formula algebrica che porta il suo nome, ha un fratello monovulare: Herman. Le loro due vite sono state identiche per molto tempo. I gemelli sono due matematici molto rispettati. Si sono laureati insieme all'università olandese di Utrecht nel 1988, insieme andarono in America per proseguire gli studi a Princeton, dove tutti e due ottennero la cattedra. Sposarono due sorelle. Divorziarono. E solo a questo punto una leggera discrepanza si è introdotta nel meccanismo delle loro vite speculari. Herman è rimasto a Princeton, Erik ha deciso di vivere ad Amsterdam per essere più vicino ai figli.

    L'estate scorsa, mentre era in vacanza nel sud della Francia, un ladro gli portò via il laptop, le chiavi di casa, il passaporto. "Fui costretto a fermarmi una settimana in più", racconta Erik. Una settimana di cogitazioni che è stata fatale per l'eredità di Newton. Pensate all'universo come una scatola dello scrabble (lo scarabeo, ndr), il gioco in cui si compongono parole con le lettere dell'alfabeto. Se agitate la scatola e sparpagliate le lettere a caso, c'è una sola possibile combinazione che può darvi una poesia del Leopardi. Una quantità pressoché infinita di combinazioni non hanno alcun significato. Più scuotete la scatola delle lettere più è probabile che il disordine aumenti via via che le lettere si combinano per ordine di probabilità. Questo è il nuovo modo di vedere la forza di gravità, come una forma di entropia. O un "effetto collaterale della propensione naturale verso il disordine". Se non è chiaro che cosa la sostituirà, e ancora siamo ben lontani dall'immaginare le possibili applicazioni pratiche, su un punto Verlinde è categorico: "Il re è nudo. Da tempo si era capito che la gravità non esiste. Ora è giunto il momento di gridarlo".


    Sull'universo olografico: http://www.disinformazione.it/universo_olografico.htm
    « Ultima modifica: 10:04:19 am, 15 Luglio 2010 da Tito »

    Offline Luca

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #1 il: 12:24:48 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • Senza entrare nei dettagli,nemmeno e soprattutto dell'intero scritto, Einstein non ha mai abbandonato nè sconfessato Newton.
    Semmai è partito dalle basi (scientificamente dimostrate) della teoria Newtoniana ed ha costruito le sue teorie,sottolineo,mai in contraddizione con la teoria Newtoniana.

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #2 il: 12:51:33 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • si, direi che sono d'accordo con te. H costruito sopra ed oltre quella teoria.

    Tuttavia, pur partendo da presupposti scientificamente dimostrati è necessario ricordare come si possa approdare a rivelazioni che ne snaturano il quadro di riferimento.

    Questa teoria dell'universo come un ologramma capisci bene che spiazzi un pò...

    non sono un esperto e neanche un conoscitore...tuttavia mi affascina l'argomento. Mi piacerebbe saperne di più col tempo..

    Offline Luca

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #3 il: 13:23:21 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • Tuttavia, pur partendo da presupposti scientificamente dimostrati è necessario ricordare come si possa approdare a rivelazioni che ne snaturano il quadro di riferimento.
    non si può prescindere da un "quadro di riferimento" come lo chiami tu e questo è vale per ogni Legge.
    Il nesso logico è invertito, prima ovviamente le ipotesi ("quadro di riferimento") e,successsivamente la legge in sè, provabile e ripetibile.

    Quello che si potrebbe scoprire in futuro non può modificare la legge precedente priprio perchè scientificamente provata,
    può invece usare una data legge ed estenderne i campi di applicazione o ampliarne la conoscenza.
    In quanto legge non può essere snaturata.
    I casi in cui la storia ci ha mostrato il superamento di qualcosa avevano per oggetto teorie o principi, mai leggi.
    E quella di newton tale è.

    Offline SC

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #4 il: 15:32:06 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • Senza entrare nei dettagli,nemmeno e soprattutto dell'intero scritto, Einstein non ha mai abbandonato nè sconfessato Newton.
    Semmai è partito dalle basi (scientificamente dimostrate) della teoria Newtoniana ed ha costruito le sue teorie,sottolineo,mai in contraddizione con la teoria Newtoniana.

    mmm
    non direi che einstein è partito dalle stessa basi della teoria newtoniana anche se ovviamente i risultati non contraddicono quelli di newton.

    newton partiva da un concetto di spazio e tempo assoluto , questi per newton sono assiomi  tutta la sua teoria si basa su questi concetti

    per einstein invece diventa assoluto cioè solo la velocità della luce nel vuoto.

    il modello matematico che ne risulta fuori è radicalmente diverso e predice risultati dove la la teoria di newton sbaglia

    fu proprio la verifica di un fenomeno di variazione dela posizione di venere nel'eclissi del 1919 dove la teoria newtoniana toppò di brutto mentre la teoria di einstein predisse in maniera precisa che avvallò la teoria di einstein.

    non è dunque una semplice estensione  della teoria newtoniana  anche se ovviamente non può contraddire le predizioni della teoria newtoniana nell'ambito dove ancora questa teoria è utilizzabile.


    e del resto le complessità matematica della relatività è maggiore della fisica classica anche se spiega + fenomeni nella vita quotidiana è meglio usare strumenti + semplici

    comunque diffiderei da un articolo sensazionalistico sulle cose scientifiche sicuramente è improprio parlare di abbandono di newton visto che la fisica classica viene studiata comunque.

    sopratutto nellarticolo non si capisce che la cosa che cambia non è l'effetto della forza di gravità bensì la formula matematica  con cui essa viene calcolata.
    « Ultima modifica: 15:40:25 pm, 15 Luglio 2010 da SC »
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    Offline Luca

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #5 il: 15:54:42 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • infatti anche a me l'articolo è saputo tanto di sensazionalismo, basta vedere che nell'articolo non c'è traccia di quel piccolo ed insignificante "dettaglio" che sta alla base di tutto e che mantiene vere le due teorie: la velocità.
    Dettaglio dell'ordine di 300.000 Km/sec !!

    Per cui in parole povere raffrontare le due teorie come se si trattasse della stessa identica cosa mettendole praticamente sullo stesso piano significa,forzando le cose,pretendere che una lumaca si muova e funzioni,nello stesso identico modo di un missile,anzi,l'esempio lumaca/missile è ancora ben lontano dall'effettivo divario.

    Ma mi rendo conto che mettere insieme due nomi celebri e buttando un po' di polvere negli occhi si possa dare più "forza" a quella che sostanzialmente è l'unica notizia dell'articolo, ovvero una delle tante teorie proposte,che magari diventerà vangelo negli anni futuri ma che al momento rimane lì.
    « Ultima modifica: 00:38:01 am, 16 Luglio 2010 da Luca »

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #6 il: 16:27:35 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • capisco la critica riguardo la forma e la mancanza di adeguati canoni scientifici da parte de giornalista.
    Rimango ad ogni modo stupefatto riguardo alla possibilità di immaginare l'universo come un ologramma....in sostanza un incorcio di fasci/flussi che ci danno l'impressione di orientarci in qualcosa che, volenti o nolenti, rimane indecifrabile (materia oscura)

    E' l'incertezza che trasmette circa ciò pensiamo di sapere della realtà ciò che mi ha più colpito di questa teoria (pur valutandola da profano)

    Offline pinoguzzardi

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #7 il: 17:18:15 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • Alla lettura di quell'articolo Voltaire si è rivoltato nella tomba.

    Nell'abazia di Westiminster, in quel sepolcro che accoglie i resti di Isaac Newton non si legge più " Sibi gratulentur mortales tale tantumque exstitisse humani generis decus" ( Si rallegrino i mortali perché è esistito un tale e così grande onore del genere umano).

    Anch'io, nel mio piccolo, mi sono preoccupato e sono subito corso in campagna.

    In effetti non ho riscontrato ancora alcuna caduta di mele dai miei meli.

    Che forse perchè non sono mature o in aderenza alla tesi del Sign. Erik Verlinde, scienziato ?.

    Non so.

    Aspetto il mese di Settembre per verificare.

                                                                                                                          pinoguzzardi

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    Re:La gravità non esiste. Parola di Erik Verlinde
    « Risposta #8 il: 17:57:03 pm, 15 Luglio 2010 »
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  • capisco la critica riguardo la forma e la mancanza di adeguati canoni scientifici da parte de giornalista.
    Rimango ad ogni modo stupefatto riguardo alla possibilità di immaginare l'universo come un ologramma....in sostanza un incorcio di fasci/flussi che ci danno l'impressione di orientarci in qualcosa che, volenti o nolenti, rimane indecifrabile (materia oscura)

    E' l'incertezza che trasmette circa ciò pensiamo di sapere della realtà ciò che mi ha più colpito di questa teoria (pur valutandola da profano)
    certo,se ci lasciamo trascinare (e nessuno ci vieta di farlo) dalle incertezze umane,dall'emotività o altro,possiamo come dici tu interpretare le cose forse anche in maniera profonda.

    Diverso è il caso in cui si parla di Scienza, per definizione uguale dovunque e per tutti.
    Io non ho competenze/conoscenze tali da illustrare per bene gli aspetti di cui parlava l'articolo ma due cose posso dirtele con certezza:
    -materia oscura sta per "non visibile", non è chiamata così perchè sconosciuta
    -il fatto che fuori dai buchi neri (in loro corrispondenza) possa rimanere qualcosa di tangibile è una cosa che va contro tutto quello che ho sempre letto al riguardo. Ma ovviamente le mie letture lasciano il tempo che trovano.

    Offline a.merenda

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