Autore: sebyali Topic: Le domande sul parco su cui riflettere  (Letto 68657 volte)

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Offline sebyali

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Le domande sul parco su cui riflettere
« il: 19:31:09 pm, 31 Luglio 2010 »
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  • Appassionante tema questo del parco in quanto scalda gli animi dei contendenti.

    Alcune riflessioni:

    -Chi vuole a tutti i costi il parco e perché?
    -Chi non lo vuole è sicuro che non sia un opportunità?
    -La politica cosa vuole?
    - Cosa più importante cosa vogliono quelli che vivono e lavorano all'interno del territorio che cadrà nella perimetrazione del parco.
    -La creazione del parco potrebbe essere strumentale e strumentalizzata?
    -L'imput del parco da chi viene.


    Vi faccio notare che quelli che diciamo sono favorevoli non hanno smentito il fatto che ci saranno dei vincoli seppur per aree. Sempre vincoli sono come se io andassi a casa di una persona e la obbligo a colorare le stanze del colore che piace  me.

     Mi preme far presente che se riscatto ci deve per il territorio essere non necessariamente deve passare per gli uffici del parco. Supponiamo che  io produco olio l'ente parco me lo fa vendere ad un prezzo congruo?  Il parco aggiungerà valore a quello che produco? Non credo perché dovrebbe mettersi contro alle lobby del grano del latte degli ortaggi e così via. Sto parlando di cose pratiche per così dire, cose terra terra.
    Il parco, farà da intermediario per stabilire prezzi più equi per i produttori?

    Non mi ricordo qualche post indietro chi proponeva per quanto riguarda il turismo di controllare le effettive presenze di turisti e non i posti letto che fra l'altro rimangono vuoti gran parte dell'anno. Questa è una nuova prospettiva di vedere le cose, magari nessuno ci aveva pensato.

    Insomma la maggior parte delle persone non vuole il parco. Però a mio avviso chi non vuole il parco ha delle responsabilità e cioè quella di trovare i modi per smuovere l'economia di queste contrade che è stagnante. E cosi mentre si dice no che è sacrosanto, vediamo di trovare tutti insieme la strada maestra per nuove forme di economia che ridia fiducia a chi qui ci vive e ci lavora. Parliamone tutti insieme prima che sia troppo tardi.

     


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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #1 il: 15:56:31 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • l'intervento di sebyali era interessante e rischiava di essere perduto nel topic di 14 pagine del video

    penso che sia meglio riproporlo così in un nuovo topic piuttosto che perdersi in un topic lunghissimo

    ad ogni modo la tematica non è pertinente solo palazzolo mi riservo di spostarlo in una board generale se non ci saranno interventi specifici
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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #2 il: 16:41:44 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • -Chi vuole a tutti i costi il parco e perché?

    lo vogliono in primis quei gruppi che sono convinti che le regole fanno la società e non viceversa,
    ma se quelle regole non vengono "sentite" si rischia un educazione all'illegalità anche di quella gente generalmente onesta.
    secondariamente vogliono il parco chi spera di risolvere problemi di carattere occupazionale con posti tipo i forrestali


    -Chi non lo vuole è sicuro che non sia un opportunità?

    qualunque cosa perseguita seriamente e rigorosamente può essere un opportunità, ma nel parco sono coinvolte migliaia di persone che non l'hanno voluto e non lo vogliono, questa non è la premessa per perseguire un risultato seriamente.
    diventa solo una puntata alla roulette.


    -La politica cosa vuole?

    sistemare un po di "amici" e avere la possibilità di sfruttare i fondi dei parchi a scopo clientelare.

    - Cosa più importante cosa vogliono quelli che vivono e lavorano all'interno del territorio che cadrà nella perimetrazione del parco.

    la gente vuole innanzitutto poter decidere della propria vita senza dover chiedere permessi o nulla osta a nessuno.

    -La creazione del parco potrebbe essere strumentale e strumentalizzata?

    ogni iniziativa lo è figurati un parco di + di 100 mila ettari

    -L'imput del parco da chi viene.

    l'iNput viene dagli ambientalisti, senza che ci sia mai stato un opera di sensibilizazione della popolazione hanno profittato dello zio ministro durante il governo prodi

    Vi faccio notare che quelli che diciamo sono favorevoli non hanno smentito il fatto che ci saranno dei vincoli seppur per aree. Sempre vincoli sono come se io andassi a casa di una persona e la obbligo a colorare le stanze del colore che piace  me.
    no guarda se parli con il dottor guzzardi per esempio dice che vincoli diversi da quelli attuali  non ce ne sono affatto, si può continuare a fare tutto quello che si vuole, le strade di collegamento fra siracusa e ragusa le allargheranno senza problemi, se vorresti allevare struzzi, o fare serre lo potrai fare senza problemi, energie rinnovabili (ossia eolico e solare) quanto ne vuoi

    a me non sembra così, penso che il parco nasca per la preservazione del territorio e delle specie esistenti e non per lo sviuppo

    Mi preme far presente che se riscatto ci deve per il territorio essere non necessariamente deve passare per gli uffici del parco.
    concordo

    Supponiamo che  io produco olio l'ente parco me lo fa vendere ad un prezzo congruo?
    il prezzo lo stabilisce il mercato non il parco, il parco stabilisce le regole di coltivazione e quindi i conseguenti costi per te, in compenso non   impedisce che dentro il parco arrivi l'olio spagnolo ad un prezzo inferiore

    Il parco aggiungerà valore a quello che produco?
    aggiungerà un pezzo di carta il marchio, se questo è un valore è tutto da dimostrare, anche se un modo c'è
    quando vai l supermercato attualmente quanti prodotti di "parchi" vedi ed acquisti?

    Non credo perché dovrebbe mettersi contro alle lobby del grano del latte degli ortaggi e così via. Sto parlando di cose pratiche per così dire, cose terra terra.
    fai bene è il ragionamente giusto che andrebbe fatto indipendentemente dalle posizioni prese.

    Il parco, farà da intermediario per stabilire prezzi più equi per i produttori?
    non mi risulta sia fra i suoi compiti, non è un consorzio, è un parco

    Non mi ricordo qualche post indietro chi proponeva per quanto riguarda il turismo di controllare le effettive presenze di turisti e non i posti letto che fra l'altro rimangono vuoti gran parte dell'anno. Questa è una nuova prospettiva di vedere le cose, magari nessuno ci aveva pensato.
    scusami sai che neanche in luogo chiuso e piccolo come la casa museo monitorano le effettive visite dei turisti , cosa ti fa pensare che lo potrebbe e dovrebbe fare un grande parco?


    Insomma la maggior parte delle persone non vuole il parco. Però a mio avviso chi non vuole il parco ha delle responsabilità e cioè quella di trovare i modi per smuovere l'economia di queste contrade che è stagnante.
    la responsabilità è innanzitutto di chi fa una scelta che non è condivisa, si rischia di fare una guerra senza truppe e con troppi disertori.

    vanno fatte proposte politiche con un anima che suscitino la dignità del popolo, che esaltino gli individui e le loro idee non che la mortifichino


    E cosi mentre si dice no che è sacrosanto, vediamo di trovare tutti insieme la strada maestra per nuove forme di economia che ridia fiducia a chi qui ci vive e ci lavora. Parliamone tutti insieme prima che sia troppo tardi.

    concordo, sicuramente non ho messo su un forum per promuovere il silenzio, ma da solo non basto proponete voi argomenti topic, discussioni , paragoni
    « Ultima modifica: 16:56:29 pm, 02 Agosto 2010 da SC »
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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #3 il: 20:28:19 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Mi sono preso la briga di andare a spruculiare all'interno del sito del PARCO NAZIONALE DELLA VAL GRANDE e vi riporto per intero così com'è un bando di finanziamento di alcune attività. Il tutto è visto sotto un'ottica ambientale e non economica, visto che non sono a scopo di lucro. Ci sono delle  limitazioni e non devono essere a scopo di lucro. allora mi chiedo se lo scopo sarebbe  quello di migliorare l'economia degli IBLEI come faranno gli operatori economici se poi L'ente parco presenterà bandi del genere?

    AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO AL
    PARCO NAZIONALE DELLA VAL GRANDE
    L’Ente Parco Nazionale Val Grande intende procedere alla concessione di contributi ai sensi del
    Regolamento Contributi adottato con deliberazione n°11 del 21.5.2002.
    Per l’anno 2009 i criteri e le priorità sono state deliberate dal Consiglio Direttivo in data 29.01.2009 con
    deliberazione n° 7, resa esecutiva in data 21.08.2009.
    1) Ammissibilità delle domande
    Sono ammissibili alle provvidenze le iniziative finalizzate allo sviluppo delle attività nei settori ambientale,
    culturale, turistico, economico-produttivo e sportivo nelle materie di competenza dell’Ente, aventi le seguenti
    caratteristiche:
    - siano rilevanti nell’ambito dello specifico contesto istituzionale del Parco;
    - siano compatibili con i piani di programmazione dell’Ente Parco;
    - vengano effettuate nel rispetto delle disposizioni vigenti nelle singole materie;
    - siano caratterizzate da finalità pubblica;
    - siano realizzate senza finalità di lucro.
    2) Modalità di intervento dell’Ente Parco a sostegno delle iniziative proposte
    I contributi oggetto del presente avviso potranno essere erogati, in relazione alle disponibilità dell’Ente
    Parco, sotto forma di contributo economico diretto ovvero di supporto con materiale informativo e
    divulgativo.
    Ad esempio le attività di animazione locale (come attività sportive, attività di animazione giovanile), che
    possono diventare occasione per veicolare temi e contenuti propri delle finalità istitutive del Parco, potranno
    essere sostenute con materiali divulgativi e promozionali forniti dal Parco (gadgets, magliette e così via);
    3) Soggetti beneficiari
    Possono presentare istanza gli Enti Pubblici, Enti Privati, Associazioni ambientaliste riconosciute dal
    Ministero dell’Ambiente, Associazioni turistiche Pro Loco iscritte all’Albo delle Associazioni Turistiche Pro
    Loco della Provincia e Associazioni locali legalmente costituite da almeno un anno.
    4) Modalità di presentazione delle domande
    L’istanza di contributo, da presentare con le modalità di cui all’art 5 del regolamento del Parco, dovrà essere
    consegnata a mano al protocollo dell’Ente, ovvero:
    - spedita a mezzo del servizio postale, con raccomandata con avviso di ricevimento o posta celere;
    - trasmessa a mezzo fax al numero 0324.878573;
    Il termine entro il quale tale istanza dovrà pervenire è fissato per il giorno 30.09.2009.
    Le domande già presentate nel corso del 2009 saranno prese in considerazione.
    Per informazioni contattare gli uffici del Parco al n. 0324.87540.
    Vogogna, 1.09.2009
    IL DIRETTORE
    Dr. Tullio Bagnati
    Ente Parco Nazionale Val Grande
    Istituito con D.P.R. del 23.11.1993
    Sede operativa: Piazza Pretorio, 6 – 28805 Vogogna (VB) Italia – Tel. 0324 87540 Fax 0324 878573
    E-mail: info@parcovalgrande.it - Sito internet: http://www.parcovalgrande.it

    Offline sebyali

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #4 il: 20:29:23 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • http://db.parks.it/operazionetrasparenza/pdf/trasparenza28.pdf

    Da questo link risulta che un dirigente guadagna 66.886,93 € lorde l'anno.

    EVVIVA  almeno uno lo abbiamo sistemato, non so la, ma qui qualche politico si sarebbe tolto qualche  obbligo, se non più di uno.

    Offline sebyali

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #5 il: 20:36:55 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Non mi ero accorto della creazione di questo post e avevo postato sull'altro gli ultimi due interventi. Ora ve li rendo noti su questo. Penso che possano essere utili a capire e a rendersi conto se sia meglio o no avere un parco dentro casa. Spero di dare un contributo a questa diatriba. ringrazio Salvo  Caligiore per aver creato un'altro topic dove si possa discutere più pacatamente al fine di capire meglio...... spero.

    Offline pinoguzzardi

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #6 il: 20:41:18 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Ed io, sign. Sebyali", la risposta sullo stipendio l'ho data sull'altro.

    Che faccio?.


                                                                                                                         pinoguzzardi

    Offline cherumubeddi

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #7 il: 21:17:47 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Copia/incolla!!!!

    chi semu beddi!
    Az

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #8 il: 21:23:55 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Vado a leggere sull'altro.

    Offline sebyali

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #9 il: 21:58:53 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Non voglio entrare in polemica con pinoguzzardi, in merito al post sullo stipendio di un dirigente del parco,  e nemmeno fare i conti in tasca a chi, eventualmente lavorerebbe all'interno del parco ma mi sembra che tutto sia asservito a volontà politiche di vecchio costume.

    Io non sono assolutamente contro al parco per partito preso, solo mi sforzo di capire la ricaduta che il parco potrebbe avere sul territorio, e se chi ci lavora e ci vive ne trarrà benefici, sia in termini economici sia sotto il profilo sociale. 

    Sto cercando, e appena ne troverò traccia ve ne darò conto, dell'incremento di reddito pro capite delle popolazioni che vivono all'interno dei vari parchi in Italia. O qualcuno ne fosse già in possesso li volesse rendere visibili a tutti.... questo è un modo per rendere un servizio a chi non ha ancora le idee chiare.

    Voglio poi fare notare che nella nostra zone ci sono già delle zone con dei vincoli quasi simili ai parchi vedi Cava Grande, Pantalica, Vendicari, ed altre, perché non si sviluppano le potenzialità e le sinergie di e fra queste aree, invece di buttare tutto in un calderone che per dimensione potrebbe diventare poco gestibile dal punto di vista logistico. Perché non partire dal piccolo, DALLE ZONE CHE GIÀ ESISTONO se poi si vedono dei risultati si inseriscono anche altre aree più marginali, o che hanno un altro tipo di interesse.
     

     

    Offline sebyali

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #10 il: 22:28:07 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • http://www.parconazionale5terre.it/consulenti-e-collaboratori.asp

    Altri collaboratori e consulenti nel Parco Nazionale delle Cinque Terre

    Offline pinoguzzardi

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #11 il: 22:52:13 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Come Lei ha dimostrato, sign. "sebyali", le retribuzioni del personale di un parco nazionale, sono assolutamente normali.

    Nel merito del problema che Lei ha posto è corretto affermare che nel nostro territorio esistono già zone con vincolo assoluto ( Cava grande, Pantalica, Vendicari e molte altre ancora) e queste rientrenanno nella zona A del parco.

    Il resto del territorio, così come da proposta dei cosiddetti " ambientalisti" fatta propria dalla provincia regionale di Siracusa, non avrà alcun vincolo aggiuntivo rispetto a quelli già esistenti ( vincolo paesaggistico, vincolo idrogeologico) ma nei confronti del quale bisogna codificare regole condivise "sul come fare".

    Successivamente il territorio sarà diviso in quattro fascie, sempre però sulla scia del consolidato come sopra.

    E' un problema che non può riguardare solo alcune zone, si parlerebbe altrimenti solamente di " riserva", ma di un intero territorio il cui perimetro è ancora da segnare e verso il quale dovrà innestarsi una politica di " conservazione e sviluppo".

    E questi due obiettivi  verranno governati dall'Ente parco con la fattiva e decisa partecipazione  degli Enti locali.

    E lo sviluppo dovrà trovare " sponda" proprio dalla tutela e conservazione del nostro bel paesaggio nel suo complesso, sia esso naturale che architettonico/culturale tramite il turismo, oltre che dalla incentivazione di una agricoltura d'eccellenza e di un artigianato di qualità.


                                                                                                                          pinoguzzardi




                                                                                                                           

    enrico tomasi

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #12 il: 23:05:49 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Condivido in pieno seby.

    A proposito di numeri, personalmente ho trovato quelli dell'espresso, da nessun sostenitore del parco smentiti.
    Essi dimostrano sprechi, malaffari, malcostumi, nepotismi, corruzione, quanto di peggio insomma la macchina politico-clientelare del nostro paese possa esprimere.
     
    Vorrei essere smentito sulla base di numeri e circostanze precise, alla pari di quelle dell'inchiesta che ho pubblicato e che riguarda buona parte dei parchi nazionali italiani. Ma fino ad oggi, nonostante infiniti interventi, nessuno ha fornito un solo elemento che, specie dal punto di vista economico, possa consentirci una più razionale e serena analisi, e chi sa, magari convincerci dell'utilitá del parco.

    Mi auguro lo possa fare tu seby, qui nessuno è contro per partito preso, sono i carrozzoni politici, specie se sulle nostre teste che non vogliamo più tollerare.
    Stipendiare con somme da manager altra gente che affianca 30.000 forestali nel compito del nulla, non so a te, ma a me può dare parecchio fastidio.

    Offline sebyali

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    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #13 il: 23:21:44 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Ho dimostrato che gli stipendi sono normali....... ma quanti consulenti anche per decidere di cose semplicissime.

    Comunque io credo che l gente abbia paura dei vincoli e che li spaventi dover affrontare dei cambiamenti che non vogliono o non si sentono di fare.

    Per anni ad esempio sono stati consigliati che la razza brunalpina (bruna adesso)era ottima sia per il latte che  per la carne era per cosi dire  a doppia peculiarità, per cui le SOAT  ed altri organismi statali e di controllo hanno pressato affinché si cambiasse per una questione di reddito e di convenienza. Adesso dovrebbero ricambiare per la modicana solo perché è autoctona e lo imporrebbe il parco. Lei mi dirà che i cambiamenti porteranno benessere, ma  io ho i miei buoni dubbi.
     Il cambiare specialmente per chi è anziano (e la nostra è tendenzialmente un agricoltura che grava per una buona percentuale su un gran numero di anziani)non è facile o semplice.
    Magari un giovane si lascia meglio orientare ma chi è vecchio è per natura poco incline al cambiamento.

    I  tecnici poi non vedono di buon occhio il parco e questo è tutto dire, temono un'arguirsi della burocrazia e degli adempimenti.

    Per non parlare di chi con un misero contributo dovrà cambiare il tetto della propria casa pur non avendo i soldi.

    La condivisione delle idee e delle cose da affrontare ed in che tempi dovrà, (semmai si farà il parco),essere il tema fondamentale nei prossimi mesi.

     


    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:Le domande sul parco su cui riflettere
    « Risposta #14 il: 23:29:50 pm, 02 Agosto 2010 »
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  • Dottor guzzardi, ma di quale sviluppo continua a parlare?
    Non e' stato in grado di fornire un solo e misero elemento a sostegno del fatto che l'istituzione di un parco possa incrementare l'economia nelle aree che lo riguardano!!
     
    A nome di chi parla? Di quale Turismo e agricoltura d'eccellenza si occupa, cosa ne sa lei? Cosa e a chi vorrebbe vendere? Ha mai venduto qualcosa nella sua vita? Ė mai stato in concorrenza con qualcuno che vende ciò che produce o vende lei? Ha idea, li dove il turismo funziona, quali esperienze, quali professionalità  sono in gioco, o crede che siano una manciata di contributi a fare la differenza?

    Lo vuole il parco? Per fare cosa che non potrebbe fare anche senza, e senza mettere le mani nelle tasche dei contribuenti???

    cosa faranno di concreto i suoi figli, i suoi nipoti una volta istituito, di cosa si occuperanno? Forse di Coltivazioni "ecologiche", come ebbe a riferirmi testualmente sull'altro Topic?

     O forse ancora Ė della gestione che avranno la possibilità di occuparsi? Mi tolga questo dubbio! 
    « Ultima modifica: 23:49:18 pm, 02 Agosto 2010 da enrico tomasi »

     

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