Autore: SC Topic: Legambiente dice si all'eolico  (Letto 3591 volte)

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Legambiente dice si all'eolico
« il: 15:15:07 pm, 16 Settembre 2010 »
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  • ogni tanto anche fra gli ambientalisti qualcuno comincia a ragionare, anche se bisogna dire ad onor del vere che legambiente costituisce senz'altro l'area + preparata tecnicamente fra gli ambientalisti.

    e così finalmente anche legambiente dice eolico non significa ne brutto ne mafia, che anzi il paesaggio in taluni casi può essere arricchitio dalle pale eoliche

    con buona pace di sgarbi

    da http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/10_settembre_16/legambiente-pale-eoliche_c98fd280-c16a-11df-96dc-00144f02aabe.shtml
    Citazione
    Il presidente Cogliati: «Il paesaggio non è sacro e intoccabile. Molte zone migliorano con le pale»

    Sì anche dalle Città del vino: «Ma attenzione agli eccessi»

    Legambiente si schiera a favore degli impianti eolici

    Il presidente Cogliati: «Il paesaggio non è sacro e intoccabile. Molte zone migliorano con le pale»


    BARI - Legambiente prende posizione a favore degli impianti eolici (e fotovoltaici) contro chi ritiene che invece deturpino il paesaggio italiano. «Il paesaggio non è un oggetto sacro e intoccabile, ma è il frutto della storia da sempre. Le pale eoliche sono un valore estetico aggiunto», ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati, a Bari a margine di un convegno su efficienza energetiche e bioedilizia alla Fiera del Levante.

    TRE PUNTI - «Penso che in molti paesaggi dell'Appennino le pale eoliche sono un elemento di miglioramento e un valore estetico aggiunto», ha proseguito Cogliati. «Quello che non va dimenticato è che oggi l'energia rinnovabile sta rispondendo a tre grandi funzioni: la prima è che è l'unico settore che non è entrato in crisi occupazionale. E nessuno, men che meno al Sud, credo possa permettersi di sottostimare questo aspetto, Il secondo», ha aggiunto il leader di Legambiente, «è che tutto il mondo sviluppato e quello in via di sviluppo (India, Cina e Brasile) sta puntando come elemento di competizione internazionale sul liberarsi dalle energie di fonte fossile e sviluppare le rinnovabili. Terza questione: è evidente che un progetto fatto male produce danni, però rispetto ai 6 mila megawatt di eolico che abbiamo in Italia e ai 1.500 abbondanti di fotovoltaico, i progetti sbagliati sono davvero pochini».

    POLEMICHE - Infine Cogliati polemizza contro l'equazione eolico=mafia. «È demenziale utilizzare le infiltrazioni mafiose all'interno del comparto delle energie rinnovabili come dimostrazione di un paradigma geometrico della possibilità di criminalizzare questo settore. Qualcuno dei grandi combattenti contro l'eolico e il fotovoltaico, come Sgarbi, quando dichiarano che nel Trapanese preferiscono gli impianti per la trivellazione di petrolio piuttosto che le pale eoliche, credo che si autodenuncino da soli per la loro portata culturale».

    CITTÀ DEL VINO: OK, MA NO A ECCESSI - Anche l'associazione Città del vino dice sì a eolico e fotovoltaico, ma senza eccessi, perché se il risparmio energetico è un obiettivo importante su cui puntare per il futuro, bisogna stare attenti che questo non comporti un eccessivo «consumo» del territorio. I sindaci dei territori del vino concordano nella necessità di inserire nel «Piano regolatore delle Città del vino» un regolamento specifico perché gli impianti delle energie rinnovabili siano rispettosi del paesaggio, senza che un'installazione indiscriminata possa deturpare vigneti o colture. «Quello delle energie rinnovabili è un tema che interessa sempre più da vicino i territori rurali», spiega il presidente delle Città del vino, Giampaolo Pioli. «Siamo favorevoli al diffondersi delle energie alternative, ma è necessario che gli strumenti urbanistici dei Comuni si facciano carico di scegliere le porzioni di territorio aperto meno produttive e svantaggiate, le aree industriali o di cava dismesse». (fonte: Ansa
    « Ultima modifica: 16:40:39 pm, 16 Settembre 2010 da SC »
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    Re:Legambiente dice si all'eolico
    « Risposta #1 il: 12:53:43 pm, 17 Settembre 2010 »
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  • Ho sentito che quella dell'eleolico assieme al fotovoltaico costituisce una rilevante fetta dell'energia prodotta in Sicilia..Pare che allo stato attuale sia soddisfatto il fabbisogno energetico dell'isola (insieme alle altre fonti energetiche ovviamente). Da ora in poi si tratterebbe di esportare..

    Magari è un'esagerazione dei tg ma sono convinto che questa linea "rinnovabile" cominci a dar fastidio a molti conservatori (di qualsiasi colore politico)

    Il non esagerare mi pare l'unico monito su cui è possibile ragionare. Senza dimenticare gli accorgimenti legati all'impatto visivo paesaggistico come la previsione di "tralicci" eolici anzichè "pale".
    Gli ultimi impianti pare siano tutti così..


    Ultima cosa: si sta parlando molto di megaimpianti poichè sono i grossi imprenditori a farla da padrone. La vera rivoluzione si concretizzerà con la produzione energetica "familiare": minielolico e fotovoltaico sui tetti...

    Ecco che la Sicilia potrebbe divenire leader energetico nel mediterraneo in campo di energie rinnovabili (prendendo esempio dalla Puglia) lasciando il nucleare ad altri...(magari in Padania!)

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    Re:Legambiente dice si all'eolico
    « Risposta #2 il: 15:14:09 pm, 17 Settembre 2010 »
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  • Ho sentito che quella dell'eleolico assieme al fotovoltaico costituisce una rilevante fetta dell'energia prodotta in Sicilia..Pare che allo stato attuale sia soddisfatto il fabbisogno energetico dell'isola (insieme alle altre fonti energetiche ovviamente). Da ora in poi si tratterebbe di esportare..

    Magari è un'esagerazione dei tg ma sono convinto che questa linea "rinnovabile" cominci a dar fastidio a molti conservatori (di qualsiasi colore politico)

    che la produzione energetica sia soddisfatta  dall'attuale produzione è una notizia che ho letto da qualche parte anche io e non è inverosimile in quanto la nostra domanda è molto scarsa in quanto privi di industrie, in particolare manifatturiere.

    pensa che un semplice mulino consuma 14000 kw al giorno e ti rendi conto che se fossimo pieni di impianti industriali la necessità sarebbe ben altra.

    comunque hai ragione attualmente possiamo esportare e personalmente ritengo che dovremmo investire nel settore industriale-energetico, l'unico forse che potrebbe essere sviluppato nell'isola , per quanto minimo abbiamo comunque un know how delle raffinerie, e c'è il sole,  senza dimenticare che qualche risorsa mineraria c'è (petrolio e gas ) e anche geotermica (etna)

    l'eolico c'è anche e come energia rinnovabile è attualmente la + redditizia, abbiamo anche alcune aziende che danno lavoro a molte persone purtroppo come al solito in sicilia quando una cosa funziona la si deve bloccare invece di pretendere soltanto che rispetti determinate regole in maniera rigorosa.

    forse con l'eolico si è esagerato, a causa dei soliti contributi che fanno dilagare i fenomeni in maniera incontrollata e improduttiva però da qui a farne guerre per bloccarlo del tutto in nome del paesaggio ce ne vuole.
    pretendiamo semplicemente che producano.

    anche il deserto è bello a guardarsi ma sempre deserto è.

    non sono d'accordo con te quando auspichi il familiare come rivoluzione , il familiare non è una rivoluzione in quanto non crea posti di lavoro in loco in quanto i miniimpianti vengono acquistati sempre fuori sicilia.
    produce un risparmio ma non un economia di produzione, e quasi come asupicare l'autarchia come faceva mussolini chiedendo di allevare conigli.

    noi abbiamo bsiogno di avere aziende con impianti di produzione qui che vendano ed esportino e che sopratutto diano posti di lavoro.

    chi avrà il controllo del settore energetico nei prossimi anni avrà il controllo dell'economia per questo io sono favorevole anche al nucleare se ci sono le condizioni di sicurezza. tanto una centrale in padania non è molto lontana da qui, ma almeno qui la controlleremmo noi e saremmo noi a dettare legge.
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    Re:Legambiente dice si all'eolico
    « Risposta #3 il: 16:51:49 pm, 17 Settembre 2010 »
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  • si, come dettiamo legge a Priolo con il costo della benzina... :'(

    Il nucleare è legato all'uranio...stesso ciclo di vita del petrolio.

    Per sole, vento e calore terrestre è diverso.

    Sui posti di lavoro nel settore fotovoltaico per gli interessati in ambito umanistico-sociale (esperienza vissuta): consiglio agli imprenditori di prevedere un rimborso spese di 300 euro al mese per la benzina di chi fa il consulente/venditore....vedrete aumentare le vostre vendite.

    Non fate i "for profit" in maniera ottusa...Cercate di programmare mettendo mano al portafoglio.

    Sfruttare fino all'osso ci ha condotto al punto in cui siamo..


    Rivedere l'esperienza Olivetti please

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/02/progetto-interrotto-olivetti.shtml

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    Re:Legambiente dice si all'eolico
    « Risposta #4 il: 17:15:21 pm, 17 Settembre 2010 »
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  • si, come dettiamo legge a Priolo con il costo della benzina... :'(

    antonio forse non ci hai fatto caso ma il potere contrattuale della sicilia sta appunto diminuendo con lo smantellamento dell' industria di priolo, e ancora perdono tempo ad autorizzare il rigassificatore

    e considera che le raffinerie non esistono solo a priolo ma anche in sardegna, a brindisi e in altri posti, senza considerare gli stati esteri ,cosa vuoi dettare legge in questo caso?

    si può dettare legge nella misura in cui gli altri dipendono de te
    mi sai dire per cosa gli altri dipendono dalla sicilia?

    Il nucleare è legato all'uranio...stesso ciclo di vita del petrolio.

    tutto finisce persino la vita stessa, ma intanto che si fa? intanto si vive , le rinnovabili non sono allo stato di poterci far campare come fanno le tradizionali, le tradizionali sono già collaudate e ci possono fornire i soldi per investire nelle rinnovabili

    ripeto quello che ho fatto notare spesso sono le compagnie petrolifere che stanno investendo di + sulle rinnovabili sanno che il petrolio finirà, usano una parte dei soldi per assicurarsi quando succederà lo stesso potere economico che hanno ora

    Per sole, vento e calore terrestre è diverso.

    senza dubbio ma attualmente non sono ne altamente produttive ne remunerative, non si devono abbandonare perchè saranno il futuro ma intanto abbiamo bisogno di tamponare.
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