Era il sogno che di te amavo
e ancor oggi mi ritrovo a cercarti
dove non sei .
A volte diventi nebbia
altre volte onda di mare
ma è in me la tua solitudine
a far del silenzio voce che chiama Dio .
E viaggio nel tempo
correndo tra ricordi di prati in fiore
rotolando tra i pendii di morbide erbe
cercando emozioni
poesie da strappare alla terra
che reclama il tempo del mio corpo.
Invece sono qui nei miei campi di nostalgia
a coltivare visioni d’amore
sapere che in uno sguardo di eternità
tra i gradini del tempo
c’è il lamento del dolore
che di ogni vita innaffia il respiro .
Rimane il sogno
questo profumo che agita le notti di soffi d’amore
nei tanti nomi che fan di te
una rosa tra i roseti e le spine.