Muta l’indefinito vivere 
in noi l’angoscia della morte 
senza poter lottare . 
Niente ricordi e niente futuro 
solo un presente assente . 
Fuori il silenzio di una città morta 
abbandonata allo sguardo 
eppure nel cielo azzurro 
c’è una cattedrale senza anima 
l’uomo. 
I fiori arcobaleni di un prato 
alberi distesi verso il cielo 
è ormai primavera 
anche sulle cime del signore .
Le finestre chiuse dalla malattia 
stanze povere di sole 
nel silenzio dei popoli 
una preghiera di speranza
chi seppellirà il mostro ribelle per altri mille anni.