Inganna il tempo l’ultimo sguardo 
quando penzola nel cielo 
in cerca di un nome che non ritorna.
Accendo la radio per improvvisa solitudine 
poi abbasso il finestrino 
per lasciare al profumo della primavera 
farmi da compagnia .
Annullo i ricordi 
ho solo voglia che l’anima si ristori 
e non strisci più sui tramonti per cambiare pelle 
nel viscido buio senza respiro. 
Mi bendo lo sguardo 
perché la luce non mi distolga dal tuo corpo
così mi è più facile parlarti 
prenderti per mano 
portare nei miei sogni il tuo fragrante sorriso .
Il tempo corre e non aspetta 
prendo una rosetta profumata 
e insaporita di mortadella 
la respiro più di una donna 
poi mi piego al più cinico dei peccati la gola 
e a piccoli morsi senza farla soffrire 
mangio l’ultimo lievitar di poesia e del tempo mio.