Nel mio disordine c’è spazio per te 
una stanza un armadio
su tutto la polvere del tempo.
Ho ancora voglia di te
ma non domando ai tuoi occhi
in quante ombre hai amato.
Tu sei un tramonto da scoprire
nel letto disfatto del tempo
sei parte del cielo
che sorride in me 
per fasciare il cuore.
Lascia che le lacrime diventino parole
i fiumi sono in piena 
e non c’è mare per seppellire i ricordi.
Un tempo i dei vivevano
nel loro olimpo di disagiato benessere.
Noi diletti schiavi di un’ordine sacrale
dormivamo sui prati 
tracciando negli occhi un cielo stellato 
tra il sagittario e l’omega .
La nostra anima incarnata 
in un semidio 
è scolpita tra il cielo e la terra 
in un solo corpo d’amare.