Silenzioso è lo squarciare del petto 
nel singhiozzo dell’assenza 
nulla s’ode di questa sofferenza 
solo l’umano rantolare di vecchi respiri. 
Rimembra il tempo mio 
nel raggio luminoso che d’amor si nutre
parla di te in quel sorriso 
che nulla cede alla morte ma attinge a vita. 
Tra i cipressi 
luci di rose bianche
aurore di gentili forme 
di ogni mio pensiero mi siete sponde
mentre l’anima s’invola e più non torna