Viaggia l’anima nelle sue debolezze 
al buio della sua luce 
l’angelo della morte è nella sua presenza 
principe della notte 
padrone di ombre viventi. 
Chi mai è stato oblio
se non ha mai vissuto prima la morte. 
Solitudine ermetico silenzio 
nel bisogno di altri cieli 
libertà che annegano 
nei profondi respiri di malinconie. 
Attese senza riposo in cerca d’amore 
poi silenzi nel buio 
noi luce umiliata
dalle mani del niente nel nulla di un Dio. 
C’è un cieco bagliore in questa notte di veglia 
l’anima è per sempre nei giorni che non hanno tempo 
scia d’amore
sangue di fuoco nel volto del cielo.