Comuni Zona Montana Iblea > Sortino
Zona Artigianale Cancellata secondo il CNA
SC:
riporto un comunicato stampa del CNA
--- Citazione ---Il Commissario del Comune di Sortino ci ha inviato una nota con la quale ci comunica di non accogliere la richiesta di sospensiva proposta da CNA e rilascia in via definitiva una “Autorizzazione Amministrativa Commerciale” all’interno dell’area PIP ad indirizzo esclusivo artigianale, modificandola ad indirizzo misto.
Si cancellano in questo modo gli atti deliberativi delle amministrazioni passate che, per l’area in questione (zona D1 dell’attuale Piano Regolatore Generale), hanno approvato il Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi Artigiani, e proposto al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Assessorato regionale alle Attività Produttive ben due progetti per l’esproprio delle aree, e la conseguente urbanizzazione.
Non solo, ma si vanifica, inoltre, l’azione degli artigiani di Sortino che a seguito di quegli atti si sono costituiti in Consorzio, inoltrando manifestazioni d’interesse per i lotti individuati nelle progettazione dello stesso Piano.
Il Dirigente dell’Ufficio Tecnico continua, pertanto, a sostenere ancora che le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore consentono, nelle due zone (D e D1), insediamenti misti.
Questa interpretazione è illegittima, in quanto per quell’area è stata prevista ed approvata da Giunta e Consiglio Comunale una destinazione d’uso degli immobili esclusivamente artigianali e non commerciali, a seguito dell’approvazione, appunto, del Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.) di Artigiani.
«Un supermercato all’interno di una zona artigianale – ha dichiarato il presidente provinciale di CNA Siracusa, Antonino Finocchiaro - non esiste in nessuna parte della Provincia, della Sicilia e dell’Italia. Questo è un modo assurdo e illogico di governare il territorio e priva il sistema produttivo locale delle infrastrutture necessarie per la crescita. E non esistono contributi pubblici per urbanizzare aree ad insediamento misto. Invito il Commissario a recarsi nella vicina Floridia o a Lentini, per capire cosa significa per un territorio comunale un’area attrezzata. In quelle aree si sono allocate imprese produttive fortemente innovative ed hanno assunto centinaia di persone».
Nella stessa nota, inoltre, il Commissario sostiene che il progetto per le opere di urbanizzazione dell’area P.I.P. presentato al Ministero dello Sviluppo Economico a valere sui fondi del Patto Territoriale gestito dal COSVIS di Siracusa è solo una promessa di finanziamento.
Nulla di più falso!
La rimodulazione del Patto Territoriale di Siracusa è stata approvata dal Ministero del Tesoro e del Bilancio con nota del 7/8/2000, e con nota del 13/04/2004 il Ministero dello Sviluppo Economico ha preso atto della citata autorizzazione che stanzia 6.281.851 di euro per il finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali e nuovi interventi infrastrutturali e con successivo D.M. n. PT6789 del 19/11/2007, ha finanziato l’urbanizzazione della zona artigianale di Palazzolo Acreide, ormai completata (... area che il Commissario potrebbe anche andare a visitare), e con lo stesso Decreto Ministeriale, accantona la somma di poco più di un milione di euro (per l’esattezza 1.000.979) per l’intervento infrastrutturale dell’area PIP artigianale del Comune di Sortino.
Somma che ancora oggi è disponibile, ma ahimè, con grande rammarico di CNA Siracusa, non ancora utilizzata e a rischio di essere persa.
Per ottenerla si tratta solo di aggiornare i prezzi del progetto proposto dal Comune di Sortino e recarsi, cosi come ha fatto il Sindaco di Palazzolo al Ministero a Roma.
Il Commissario e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico avevano l’obbligo di informarsi al Ministero prima di modificare la destinazione d’uso dell’area. In particolare il Commissario, dotato dei poteri della Giunta e del Consiglio, poteva ulteriormente deliberare per rafforzare i vincoli all’interno dell’area e salvaguardare gli insediamenti artigianali.
Ma non è finita, perché in merito, invece, all’altro progetto di 2.700.000,00 euro presentato sul bando dell’Assessorato Regionale Attività e ritenuto non ammissibile, il Commissario (che è un dirigente della Regione Siciliana), prima di dare il via alla modifica dell’area, per un obbligo di correttezza amministrativa, doveva informarsi con il proprio collega Dirigente dell’Assessorato sui tempi di emanazione del prossimo bando e ne avrebbe saputo dell’imminenza.
CNA Siracusa reputa questo modo di amministrare il territorio lesivo degli interessi degli artigiani, delle imprese e dei giovani sortinesi aspiranti imprenditori. Questa azione amministrativa blocca la possibilità di cercare risorse pubbliche per realizzare una infrastruttura essenziale a servizio dello sviluppo!
Pertanto CNA chiederà al Prefetto ed all’Assessorato Territorio e Ambiente di verificare la regolarità dell’atto amministrativo, alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti se ci sia stato danno erariale per i cittadini di Sortino per un finanziamento perso e visto che, comunque, la progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione deve essere pagata ai professionisti impegnati.
Al Presidente della Regione CNA chiederà di non inviare questo Commissario in altri Comuni perché non all’altezza di gestire la Pubblica Amministrazione, mentre alla nuova Amministrazione Comunale che verrà fuori dalle urne, di trasferire ad altro incarico il dirigente dell’Ufficio Tecnico perché incapace di dirigere un ufficio così importante. Chiederemo al futuro Sindaco un impegno prioritario a ripristinare una nuova zona artigianale.
--- Termina citazione ---
Franco Nero:
...Ed ecco un patatrac esemplare...Se non ricordo male ( e non ricordo male) il riferimento che cna fa al finanziamento di 1 milione di euro e rotti accantonato e ancora disponibile per l'area pip promosso dal cosvis ( forse allora era Mezzio il presidente) è quel finanziamento che come dice giustamente CNA il comune di palazzolo ha già utilizzato..e che il comune di Sortino aveva provato a incassare. Non ha incassato il finanziamento..(prima che arrivasse il commissario e il nuovo supermercato) perchè quando il buon Deluca ha avuto l'idea di andare a Roma ha dimenticato di portare con se le carte ( indicativo) mentre il palazzolese aveva tutto ed ha potuto sbloccare la pratica...come dire? Vacanze Romane.
Detto questo, fuori da ogni posizionamento interessato,..se un'area artigianale è tale non può essere certo commerciale...se poi esistono norme che prevedono zone miste, bisogna capire se quest'ultima qualità (mista) come sostiene cna ci preclude l'utilizzo dei finanziamenti previsti. Se così fosse deduco che potrebbe essere stato un errore drammatico dare in concessione quell'area per l'apertura di un supermercato, cosa che non ci consentirebbe di infrastutturare la zona. Fatto che rivelerebbe l'assoluta inadeguatezza tecnica dei nostri dirigenti, l'assoluta responsabilità della vecchia amministrazione, l'assoluta comprensione per il disappunto di cna. In buona sostanza in un colpo solo avremmo rinunciato ai soldi già stanziati per infrassturare l'area a totale vantaggio di un interesse privato( beninteso che siamo felici che imprese private vengano ad investire a Sortino). Se viceversa il dirigente dell'utc avesse ragione nel sostenere la compatibilità dei finanziamenti con la sussistenza delle zone miste, allora avrebbe ragione chi dice ( secondo me a torto) che questa presa di posizione di cna è assolutamente protezionistica rispetto ad altre imprese che operano nel medesimo settore. Ma c'è qualcuno che sostiene che i finanziamenti sono ugualmente compatibili? Ad oggi c'è soltanto chi dice che la legge prevede le zone miste.... e cna che sostiene l'incopatibilità delle zone miste con le linee progettuali e di finanziamento già in atto. Aiutatemi a capire come fare, stante due dati di fatto: l'apertura del supermercato mi pare inevitabile mentre non ci possiamo assolutamente permettere come comunità di perdere progettualità e soldi.....
a.merenda:
Il supermercato apra in una zona che il piano regolatore individua come commerciale.
La zona artigianale resti tale, anzi si ampli.
Nella fattispecie si renda operativa la struttura dell'ex macello per valorizzare il ciclo produttivo del miele. In essa, dato lo spazio, è concepibile una sorta di "fabbriuca -museo artigiano" con possibilità di fruire del luogo da parte delle associazioni o dallo stesso comune che vogliano organizzare eventi "coerenti".
ES: La Pro Loco condurrà a breve una scolaresca per i musei di Sortino e le vie del centro storico. Mi chiedevano di visitare luoghi in cui si potesse "VEDERE" il ciclo produttivo del miele.
Ecco, la " fabbrica -museo artigiano" farebbe al caso nostro.
Inoltre, anche grazie alla decisiva collaborazione con l'ass apicoltori di sortino, tratterebbesi di bene collettivo per la competitività in cui imprese ed organizzazioni di promozione del settore potrebbero agire in loco utilizzando lo stabile come laboratorio di idee per la valorizzazione del nostro "oro".
INSOMMA: a me pare che sta "zona artigianale mista commerciale" sia l'ennesima invenzione estemporanea di chi, invece di costruire su fondamenta gettate da altri, pensa soltanto a distruggere. Nel nome di una non meglio specificata "liberalizzazione economica"...
E poi abbiamo anche "menti esterne" che aiutano a comprendere. Trattasi dei palazzolesi e dei floridiani....la nostra "comunità dei pari" di riferimento a livello istituzionale
a.merenda:
E mentre Sortino rinuncia alla zona artigianale (con relativi finanziamenti)...altri la realizzano.
Che geni che siamo >:(
(in allegato articoli de "La Sicilia" di oggi)
a.merenda:
Cna al Commissario Rizza: "Ma fari viriri i carti!" (trad: evidenzia pubblicamente con supporto cartaceo, in forma d'atto ufficiale, ciò che sostieni circa la revoca dei finanziamenti concernenti l'area artigianale ed il relativo piano d'insediamenti produttivi - PIP)
(primo articolo La Sicilia di oggi in allegato)
...mentre Palazzolo, nella persona del sindaco Scibetta (da par suo) lancia l'opa (offerta pubblico acquisto) su un eventuale "cambio di direzione" dei finanziamenti destinati ad aree esclusivamente artigianale....per ampliare la sua
(secondo articolo La Sicilia di oggi in allegato)
Oltre che in termini di sviluppo (discorso complesso) parlando solo di "prospettive occupazionali" quale scelta pensate sia la migliore?
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa