ECC.MO TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA - SEZIONE DI CATANIA
RICORSO
PER i Signori: Sebastiano Bongiovanni (CF BNGSST68R27I754K) nato a Siracusa il 27.10.1968 e residente a Sortino in Via Gobetti n. 11; Maria Desirèe Galati (CF GLTMDS79B41E532C) nata a Lentini l’1.2.1979 e residente a Sortino in Via Principe di Cassaro n. 13; Carmelo Di Mauro (CF DMRCML64M03I754L) nato a Siracusa il 3.8.1964 e residente a Sortino in Via P. Di Piemonte n. 71; Sebastiano Zappulla (CF ZPPSST77E06I754V) nato a Siracusa il 6.5.1977 e residente a Sortino in Via P.G. Cianci n. 26, rappresentati e difesi, per procura a margine del presente atto, dal prof. avv. Emilio Castorina e dall’avv. Antonio Fazio, presso lo studio dei quali sono elettivamente domiciliati in Catania, Piazza Roma n. 9;
CONTRO E NEI CONFRONTI DI
- Adunanza dei Presidenti delle Sezioni per le elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale, in persona del legale rappresentante pro tempore;
- Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana, in persona dell’Assessore in carica pro tempore;
- Ciaffaglione Giuseppe, Terranova Sebastiano, Adorno Concetta, Scamporlino Lucia, Palì Luigi, Ballatore Sebastiano;
- Comune di Sortino, in persona del Sindaco in carica pro-tempore;
PER L’ANNULLAMENTO
- delle operazioni elettorali della “Adunanza dei Presidenti delle Sezioni per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale” di Sortino dell’1 giugno 2011 e del 2 giugno 2011, nella parte in cui sono stati proclamati gli eletti alla carica di Consigliere comunale del Comune per la tornata elettorale del 29-30 maggio 2011 e il Sindaco, nonché dei verbali relativi e degli atti di proclamazione degli eletti alla carica di Consigliere comunale e del Sindaco in essi contenuti;
- parziale delle consultazioni elettorali limitatamente alle sezioni n. 4, 5 e 6 per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale di Sortino del 29-30 maggio 2011 e dei verbali relativi alle predette sezioni e dell’Adunanza;
- delle operazioni elettorali della “Adunanza dei Presidenti delle Sezioni per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale” e dei relativi verbali, nella parte in cui non è stato attribuito alcun seggio alla lista “Sortino al Centro” e nella parte in cui sono stati attribuiti seggi alle liste concorrenti;
- di tutti i prospetti dei voti validi e di preferenza e le tabelle dei voti allegati al verbale dell’Adunanza dei presidenti per costituirne parte integrante;
- di ogni atto presupposto, collegato, connesso e conseguente alle operazioni sopra dette, comprese le Deliberazioni del Consiglio comunale di Sortino del 20 giugno 2011, non ancora pubblicate, concernenti l’elezione del Presidente, del Vice-presidente del Consiglio comunale e dell’Ufficio di Presidenza;
NONCHÉ PER LA DECLARATORIA, L’ORDINE E/O LA CONDANNA
delle Amministrazioni intimate alla rinnovazione parziale delle consultazioni elettorali del Consiglio comunale di Sortino e del Sindaco del 29-30 maggio 2011, limitatamente alle sezioni n. 4, 5 e 6, e, in subordine, per la correzione del risultato delle elezioni e per la sostituzione ai candidati illegalmente proclamati dei ricorrenti (afferenti alla lista “Sortino al Centro”), i quali hanno diritto di esserlo.
IN FATTO E IN DIRITTO
I) I ricorrenti sono elettori del Comune di Sortino, ente della cui elezione si tratta. Essi sono stati, altresì, candidati nella lista “Sortino al Centro” per la elezione alla carica di Consigliere comunale del medesimo Comune nella scorsa tornata elettorale amministrativa del 29-30 maggio 2011. Sebastiano Bongiovanni è stato, altresì, candidato alla carica di Sindaco.
II) Alla competizione elettorale hanno partecipato tre liste, e precisamente: n.1 “Sortino al Centro”, n.2 “Con Paolo De Luca per Sortino”, n.3 “Sortino Futura”.
La lista “Sortino al Centro”, alla quale afferiscono i ricorrenti (i quali, per altro, sono i primi quattro candidati più votati della stessa lista), non era collegata al candidato sindaco eletto ed ha ottenuto n. 1446 voti di lista; la lista “Con Paolo De Luca per Sortino” ha ottenuto invece n. 1495 voti di lista, vale a dire appena n. 49 voti in più di quelli ottenuti della lista dei ricorrenti. La lista “Sortino Futura”, collegata al candidato sindaco eletto, ha ottenuto n. 3012 voti.
Orbene, la lista “Sortino al Centro”, sulla base delle operazioni elettorali qui contestate, non ha ottenuto alcun seggio al Consiglio comunale, poiché la lista “Sortino Futura” – che ha riportato più del 50% dei voti validi – ha conseguito il c.d. premio di maggioranza e, quindi, sui n. 15 seggi da ricoprire si è vista assegnare n. 9 seggi in Consiglio comunale. I restanti n. 6 seggi sono stati, invece, ingiustamente ed erroneamente attribuiti tutti alla lista “Con Paolo De Luca per Sortino”.
I ricorrenti contestano, in questa sede, le operazioni elettorali che hanno attribuito alla lista “Con Paolo De Luca per Sortino” l’assegnazione dei n. 6 seggi di “minoranza”: ciò in quanto in tre sezioni si sono evidenziati palesi motivi di illegittimità e, secondariamente, perché andavano quantomeno attribuiti, dei n. 6 seggi di “minoranza” (tutti erroneamente attribuiti alla lista “Con Paolo De Luca per Sortino”), almeno n. 3 seggi alla lista “Sortino al Centro”, per quanto si dirà infra.
III) Venendo a considerare i motivi di illegittimità che hanno inficiato le operazioni elettorali nelle sezioni n. 4, 5 e 6, occorre evidenziare, come già segnalato dagli stessi ricorrenti in una nota inviata all’Adunanza dei Presidenti di Sezione del 2 giugno 2011, che nella composizione dei predetti seggi elettorali si è registrata una grave anomalia consistente nella presenza, in qualità di presidente o segretario dei seggi stessi, di soggetti legati da rapporti di parentela e affinità con candidati alla carica di Consigliere comunale e del candidato Sindaco non eletto, prof. Paolo De Luca.
Più precisamente, nella sezione n. 4, il Segretario, signora Emanuele Carmela (nata a Melilli il 17.2.1963), risulta essere affine di secondo grado (cognata) con il candidato sindaco non eletto, prof. Paolo De Luca. Nella sezione n. 5, il presidente di seggio, signora Gallo Sheila (nata a Siracusa il 5.12.1977), risulta essere affine di secondo grado (cognata) con uno dei candidati al Consiglio comunale, signor Mezzio Biagio (nato a Siracusa il 7.11.1985, appartenente alla lista “Sortino Futura”); inoltre, nella sezione n. 6, il segretario di seggio, signor Panebianco Salvatore (nato a Siracusa il 14.7.1958), risulta essere parente in linea collaterale di terzo grado (zio) con il signor Scarrozza Giuseppe (nato ad Augusta l’1.9.1985, appartenente alla lista “Con Paolo De Luca per Sortino”).
Tali rapporti di parentela e affinità sono certificati dall’Ufficiale di stato civile del medesimo Comune, con documentazione in atti.
Orbene, tale anomala situazione, di per sé viziante come infra sarà meglio evidenziato, ha dato luogo a vari fattori d’invalidità – anch’essi denunciati nella nota su richiamata del 2 giugno 2011 – come, fra l’altro, si può desumere dall’elevata percentuale di schede nulle, pari all’8% dei votanti nella sezione n. 4, nonché al 4% nelle sezioni n. 5 e n. 6, a fronte delle restanti cinque sezioni, nelle quali la percentuale di schede nulle si è attestata, invece, intorno al 2%.
Il profilo che porta a ritenere viziate ed invalide le votazioni nelle sezioni n. 4, 5 e 6, per la elezione del Sindaco e dei Consiglieri comunali, è il riscontrato rapporto di parentela e affinità tra candidati e componenti del seggio elettorale.
Al riguardo, eloquente è il disposto di cui all’art. 11, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente della Regione 20 agosto 1960 n. 3, il quale non consente di ricoprire l’ufficio di scrutatore a colui che sia “candidato alla elezione o ascendente, discendente, parente o affine fino al secondo grado o coniuge di un candidato”.
Detta previsione è stata ritenuta diretta anche a disciplinare l’ufficio di presidente e di segretario di seggio, ove sussista la situazione di parentela e affinità di cui sopra. A tal proposito, da ultimo, si veda la Circolare n. 8 del 20 aprile 2011, prot. n. 8628, dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana, in cui si rammenta che il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con giurisprudenza costante, ha ritenuto che il divieto di cui sopra, pur essendo posto esclusivamente per gli scrutatori, non può non estendersi anche al presidente ed al segretario del seggio, i quali compongono, assieme ai primi, l’ufficio elettorale sezionale, ai sensi dell’art. 10, primo comma, del T.U. approvato con D.P.Reg. n. 3/1960.
Del resto, in tale direzione, può richiamarsi la decisione n. 121 del 2005 del C.G.A., ove si rimarca che “la incompatibilità ha conseguenze invalidanti sulla attività del seggio a prescindere dalla verifica dello stato soggettivo dell’interessato e dalle sue concrete incidenze sul risultato elettorale”.
Ciò, evidentemente, al fine di assicurare una disciplina delle elezioni che sia pienamente conforme ai principi costituzionali della sovranità popolare, dell’imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, nonché della libertà del voto del singolo elettore.
Nel caso sottoposto all’esame di codesto Tribunale, sussistendo le ragioni di incompatibilità sopra richiamate per le sezioni n. 4, 5 e 6, la conseguenza non può che essere l’invalidità delle operazioni elettorali svoltesi in dette sezioni per la elezione dei Consiglieri comunali e del Sindaco, con conseguente rinnovo delle operazioni elettorali nelle sezioni in questione, attesa la oggettiva compromissione delle necessarie garanzie strutturali di imparzialità e buon andamento – di rango costituzionale – atte anche a garantire la par condicio tra i candidati nell’accesso alle cariche elettive e la più genuina manifestazione della volontà popolare.
Pertanto, si denuncia in questa sede: la violazione e falsa applicazione dell’art. 11, comma 2, lettera c), del decreto del Presidente della Regione 20 agosto 1960 n. 3, in relazione all’art. 10, primo comma, del medesimo T.U. n. 3/1960; la violazione del principio costituzionale della libertà del voto, desumibile dagli artt. 1 e 48 Cost. e del principio di parità ed uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive (art. 51 Cost.); la violazione del principio costituzionale di imparzialità e buon andamento (art. 97 Cost.), nonché l’eccesso di potere per violazione della Circolare n. 8 del 20 aprile 2011, prot. n. 8628, dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana.
IV) In via subordinata rispetto al motivo di cui al punto III).
I verbali delle sezioni n. 4 e 6 non lasciano dubbi circa l’illegittimità delle operazioni elettorali, in quanto innumerevoli sono le cancellature e/o correzioni, tali da non consentire di avere contezza del dato originariamente trascritto nell’apposito verbale e, dunque, tali da pregiudicare la correttezza delle operazioni di scrutinio.
In particolare, codesto Tribunale avrà modo di constatare che nella sezione n. 4 la redazione del risultato dello scrutinio relativo alla elezione del Consiglio comunale (Tabella B), pag. 39, è una vera e propria sequenza di errori, cancellature, correzioni e sovrapposizioni di cifre, che certamente rendono gravemente compromesse la chiarezza, la bontà e la reale corrispondenza dei conteggi alla effettiva volontà degli elettori della sezione.
Si rende, pertanto, necessario che codesto Tar disponga più attenta verifica in sede di rinnovo delle operazioni di scrutinio nella sezione in questione, oggetto di specifica richiesta nel presente giudizio, dovendosi, in tale contesto, rilevare e denunciare che – senza alcuna motivazione verbalizzata – la lista “Sortino al Centro” è stata privata di un numero considerevole di voti, precedentemente assegnati alla stessa lista, come risulta dalle evidenti cancellature e sovrapposizioni (a penna) nel verbale.
Analogamente, nella sezione n. 6 si sono registrate ulteriori anomalie (cfr. pag. 42 del relativo verbale), le quali non lasciano dubbi circa l’illegittimità delle operazioni di scrutinio per l’elezione del Consiglio in favore della lista “Con Paolo De Luca per Sortino", in quanto innumerevoli sono le cancellature e/o correzioni che non consentono di accertare con estrema sicurezza il dato originariamente trascritto nell’apposito verbale e, dunque, le “correzioni”, le presunte ragioni di esse e la rispondenza di quanto trascritto alle reali intenzioni di voto dell’elettorato di quelle sezioni.
Al riguardo, si osserva che, stranamente, le correzioni in questione riguardano soltanto la lista “Con Paolo De Luca per Sortino”, nella quale era candidato il nipote del segretario del seggio, signor Scarrozza (cfr. certificazione dello stato civile in atti, circa il rapporto di parentela tra Panebianco e Scarrozza)
Si rende, pertanto, necessario il riconteggio dei voti nelle due sezioni qui indicate.
Pertanto, si denuncia in questa sede: la violazione dei principi in materia di elezioni e di verbalizzazione di cui al decreto del Presidente della Regione 20 agosto 1960 n. 3, art. 36, ed alla l. reg. n. 7 del 1992; il difetto di motivazione, l’eccesso di potere per contraddittorietà, perplessità e difetto di istruttoria, lo sviamento della funzione tipica esercitata; la violazione del principio costituzionale della libertà del voto, desumibile dagli artt. 1 e 48 Cost.; la violazione del principio costituzionale di imparzialità e buon andamento (art. 97 Cost.).
V) Ancora in via subordinata rispetto al motivo di cui al punto III).
È pacifico in giurisprudenza che la pubblicità delle operazioni di scrutinio discende direttamente dal principio di sovranità popolare sancito dall'art. 1 della Costituzione, e si ricava da tutte quelle disposizioni delle leggi elettorali che sottintendono la possibile presenza del pubblico, come quelle che impongono di enunciare o leggere determinati risultati o risultanze, <ad alta voce>, o che prevedono che il presidente dell'ufficio <proclami> appunto i risultati (Consiglio di Stato, Sez. V, 11 aprile 1996, n. 406). Si veda, in particolare, l'art. 38, d.P.R. 16 maggio 1960 n. 570.
In Sicilia tale indefettibile regola è desumibile, fra l’altro, dall’art. 37 e dall’art. 46 del decreto del Presidente della Regione 20 agosto 1960 n. 3, i quali risultano in tal modo violati.
Ha chiarito autorevolmente il Consiglio di Stato che "la disciplina sostanziale del procedimento elettorale, (...) prevede particolari forme di pubblicità delle operazioni, attribuendo un ruolo di controllo e di partecipazione anche ai candidati, ai rappresentanti di lista e, sia pure in forma più attenuata, agli stessi elettori. Detti soggetti hanno la possibilità di assistere allo spoglio delle schede, verificando la correttezza dell'attribuzione dei voti all'uno o all'altro candidato. In particolare, la minuziosa disciplina della "contestazione" dei voti, incentrata sulla deduzione a verbale delle pretese irregolarità nella valutazione delle espressioni di voto e sulla formazione di appositi plichi in cui conservare le schede contestate, mira ad assicurare una certa forma di contraddittorio nelle operazioni elettorali e ad agevolare la stessa individuazione del materiale istruttorio nel caso di impugnativa giurisdizionale" (Consiglio di Stato, Sez. V, 16 ottobre 2002, n. 5608).
I ricorrenti, come si ricava dalla più volte citata nota del 2 giugno 2011 presentata alla Commissione elettorale provinciale, hanno fatto rilevare e denunciato che si verificavano nella sezione n. 4 “gravi difficoltà nella gestione dello scrutinio”. Nella stessa sezione si è avuto, prima l’intervento dei carabinieri di servizio al plesso e, successivamente, non avendo il presidente resa pubblica l’adunanza, si è dovuto richiedere l’intervento del Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri, Natale Vincenzo, che ha di fatto disposto – ma quando, ormai, le attività di spoglio erano quasi del tutto completate – che la seduta di scrutinio fosse resa pubblica.
Precisa ancora la giurisprudenza che tali irregolarità comportano l'annullamento dei risultati degli scrutini ad esse relativi.
Si denuncia, pertanto, la violazione dei principi di pubblicità delle operazioni di spoglio, desumibili dalla legislazione vigente (art. 1, 48 Cost., artt. 37 e 46 del decreto del Presidente della Regione 20 agosto 1960 n. 3, art. 38, d.P.R. 16 maggio 1960 n. 570).
Si chiede, in via istruttoria, che codesto Tar Voglia disporre richiesta di chiarimenti sui fatti di cui sopra, ai sensi dell’art. 63 del c.p.a., ai Carabinieri in servizio al plesso, nonché al Maresciallo Natale Vincenzo, nella qualità di Comandante della locale stazione dei Carabinieri.
VI) Ancora in via subordinata rispetto al motivo di cui al punto III).
L’art. 2, comma 5, della l. reg. n. 35 del 1997 prescrive che “qualora più liste non collegate al sindaco ottengano lo stesso più alto numero di voti si procede alla ripartizione dei seggi tra le medesime per parti uguali”.
Orbene, la norma non può che essere interpretata nel senso che, ai fini del computo del numero dei voti rilevanti per la corretta distribuzione dei seggi da assegnare in Consiglio alle liste non collegate al candidato sindaco eletto, debba farsi riferimento al numero dei voti ottenuti dal candidato sindaco al quale ciascuna lista è collegata: e ciò in sintonia con quanto statuito dal Consiglio di Giustizia Amministrativa con la decisione n. 14 del 2005, ancorché essa riguardi espressamente il problema dell’attribuzione del c.d. premio di maggioranza.
Nel caso di specie, ove l’Adunanza dei Presidenti di Sezione avesse operato nel senso sopra detto, il risultato sarebbe stato favorevole alla lista dei ricorrenti (e gli stessi sarebbero stati eletti al Consiglio comunale), in quanto la lista “Sortino al Centro” ha ottenuto n. 1622 voti attribuiti al proprio candidato, tanti quanti ne ha ottenuto la lista “Con Paolo De Luca per Sortino”, considerato che non erano presenti nella consultazione altre liste non collegate al candidato sindaco eletto, che avessero riportato un numero complessivo di voti maggiore.
Dunque, alla luce di detto motivo, quanto meno tre seggi dovevano spettare alla lista “Sortino al Centro”.
Pertanto, si denuncia la violazione e falsa applicazione dell’art. 2, comma 5, ultimo cpv., della l. reg. n. 35 del 1997.
Istanze istruttorie
Si chiede che codesto Tar Voglia disporre, in relazione alle domande subordinate, richiesta di chiarimenti sui fatti di cui al precedente punto v), ai sensi dell’art. 63 del c.p.a., ai Carabinieri in servizio al plesso, nonché al Maresciallo Natale Vincenzo, nella qualità di Comandante della locale stazione dei Carabinieri; nonché il riconteggio dei voti nelle sezioni n. 4, 5, 6.
Alla luce di quanto sopra,
Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia:
annullare parzialmente le consultazioni elettorali del 29-30 maggio 2011 per le elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale di Sortino e, segnatamente annullare: - le consultazioni elettorali relative alle sezioni n. 4, 5 e 6 ed i verbali di cui alle predette sezioni e dell’Adunanza compresi i prospetti dei voti, per la incompatibilità dovuta a parentela e affinità tra componenti dei seggi elettorali e candidati nella consultazione stessa; - le operazioni elettorali della “Adunanza dei Presidenti delle Sezioni per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale” di Sortino dell’1 giugno 2011 e del 2 giugno 2011, nella parte in cui è stato proclamato eletto il Sindaco e sono stati proclamati gli eletti alla carica di Consigliere comunale del Comune di Sortino per la tornata elettorale del 29-30 maggio 2011, nonché i verbali relativi e gli atti di proclamazione del Sindaco eletto e degli eletti alla carica di Consigliere comunale in essi contenuti;
in subordine: annullare le operazioni elettorali di cui sopra e i verbali relativi alle sezioni n. 4, 5 e 6, per motivi riconducibili ai verbali che presentano innumerevoli e costanti cancellature, rettifiche e sovrapposizioni; annullare le operazioni elettorali della sezione n. 4 ed i verbali relativi, per la mancata pubblicità della fase di scrutinio dei voti; annullare le operazioni elettorali, e gli allegati prospetti, della “Adunanza dei Presidenti delle Sezioni per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale” ed i relativi verbali, nella parte in cui non è stato attribuito alcun seggio alla lista “Sortino al Centro” e nella parte in cui sono stati attribuiti seggi alle liste concorrenti; annullare tutti i prospetti dei voti validi e di preferenza e le tabelle dei voti allegati al verbale dell’Adunanza dei presidenti per costituirne parte integrante, nonché ogni atto presupposto, collegato, connesso e conseguente alle operazioni sopra dette, comprese le Deliberazioni del Consiglio comunale di Sortino del 20 giugno 2011, non ancora pubblicate, concernenti l’elezione del Presidente, del Vice-presidente del Consiglio comunale e dell’Ufficio di Presidenza;
Per l’effetto, dichiarare, ordinare e/o condannare le Amministrazioni intimate alla rinnovazione parziale delle consultazioni elettorali del Consiglio comunale di Sortino e del Sindaco, limitatamente alle sezioni n. 4, 5 e 6, e, in subordine, correggere il risultato delle elezioni e sostituire ai candidati illegalmente proclamati i ricorrenti (afferenti alla lista “Sortino al Centro”), i quali hanno diritto di esserlo.
Si depositano i seguenti documenti: i verbali delle operazioni dell’Adunanza dei presidenti delle sezioni per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale di Sortino del 29-30 maggio 2011, con relativi prospetti allegati; i verbali delle stesse operazioni elettorali relative alle sezioni n. 4, 5, e 6; nota-esposto del 2 giugno 2011 inviata all’Adunanza dei presidenti di sezione del Comune di Sortino; esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa del 18.6.2011; n. 7 certificazioni dell’Ufficiale di stato civile del Comune di Sortino del 13 giugno 2011, attestanti rapporti di parentela e affinità tra candidati e componenti del seggio; n. 4 schede elettorali riferite ai ricorrenti; circolare n. 8 del 20 aprile 2011, prot. n. 8628, dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana.
Ai fini del contributo unificato, si dichiara che il presente ricorso ne è esente, vertendo in materia elettorale.
Catania, 29 giugno 2011.
Prof. Avv. Emilio Castorina Avv. Antonio Fazio
Topic: RICORSO AL TAR DI SORTINO AL CENTRO... (Letto 4922 volte)
