Autore: Maurizio La Rosa Topic: Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)  (Letto 2774 volte)

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Offline Maurizio La Rosa

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Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
« il: 14:12:16 pm, 06 Settembre 2011 »
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    In relazione alla realizzazione dell'impianto, (ho notizie di prima mano e senza usare il famoso gettone telefonico), in appena  6 (sei) mesi mio fratello ha ottenuto tutti gli atti autorizzativi per l'installazione del fotovoltaico, compreso il nulla-osta della soprindendenza,  e da dicembre scorso produce e vende sul posto energia al gestore Enel che paga l'erogazione.
    Come sempre nell’esposizione dei tuoi pensieri fai prevalere la semantica, demolendo la logica. E’ palese, comunque, che qualsiasi amministrazione pubblica o ente privato, da Oslo a Lampedusa mettendo in cantiere oggi l’idea non impieghi almeno un anno per realizzarla(a Oslo). Da qui a un anno il ministro  Tremonti quante finanziarie avrà fatto? Ci saranno ancora certezze sul contributo? Il contratto di cui parli è qualcosa addivenire che sicuramente il GSE rispetterà alle condizioni che il ministro dell'economia a quella data detterà. Oggi il contributo che tu consideri remunerativo ha validità per contratti stipulati entro il 31/12/11. Per il futuro c’è una grossa incognita che ne io ne te siamo in grado di dirimere. Visto che concordiamo sul fatto che solo il contributo del gestore rende remunerativo il sistema, ti accolleresti il rischio investendo i soldi dei tuoi concittadini?
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    Tutto deve essere manutenzionato, come la macchina, la caldaia e tante altre cose, ma, come ogni strumentazione meccanica,  la revisione e' periodica e non giornaliera, pertanto, i   benefici prevalgono sempre  sui costi.
    Continui nell’esporre inesattezze. Un impianto di quelle dimensioni, per un rendimento ottimale necessita: di una sala controllo, di persone che si occupino della rimozione dei detriti, delle polveri, dell’allineamento ottico, degli ombreggiamenti e di piccoli interventi di manutenzione tecnica. Ti giustifico con il fatto che non hai idea di cosa sia un impianto solare industriale. Se passi da Santa Caterina puoi farti un’idea e considera che la proprietà, essendo una multinazionale, ha remotizzato gran parte delle attività di controllo. Le video camere oltre a garantire la sicurezza dell’impianto servono a controllarne lo stato. Secondo te le persone che vedi normalmente sul sito raccolgono “sparici”?
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    Dai documenti in mio possesso, ( rilevati dal bilancio presuntivo 2011) circa 215.000,00 euro la spesa per l'illuminazione pubblica,  ed  euro 385.000,00 per  altra voce di spesa Enel:
     Totale: appena 600.000,00.
    Per come esponi i numeri intendo che la spesa corrente per il consumo di energia sia di 215.000,00, +o- la cifra da me stimata 200 kh/w giorno a spanne, l’importo più grosso (385mila) probabilmente si riferisce a attività e/o oneri straordinari (spostamenti di pali, elettrificazione di nuove aree, interessi passivi ecc.ecc.) Ti consiglio di verificare. Perché se così fosse il “pannello” inciderebbe sui 215mila e non sui 600 mila.
    Citazione
    Anche qui la tua e' una verità presunta; le notizie in mio possesso, supportati da studi di settore ( tranne che siano palesemente falsi),  la vita di un pannello fotovoltaico  varia in condizioni normali dai 15 anni ( resa presunta 80% ) ai 25 anni. In qualunque caso, con un impianto normale, gia' dal 10^ anno si azzera la quota capitale del debito ed inizia la quota della redditività.
    Vedi quando parlo di "sapere" a cosa mi riferisco? Il sapere è la capacità di saper sintetizzare le informazioni e non affidarsi alle brochure del primo venditore. In giro per la rete venditori di solare si spingono a garantire l’impianto fino a 80 anni (minchia!) garantendone efficienza e produttività. Qualche anno fa luminari dell’ingegneria finanziaria consigliavano di investire in bond argentini e il noto oncologo Veronesi affermava “scientificamente” la “salubrità” delle scorie radioattive. Sappiamo tutti come è andata a finire. Come dice il Tito, visto che sei affascinato dai proverbi antichi, dovresti sapere che nella nostra cultura “u suli si mancia i cosi”. Vero è che esistono “ritardanti” chimici che leniscono gli effetti ma è altrettanto vero che la ricerca in questo settore si sta spingendo verso altri “materiali”  avendo riscontrato una grossa difformità tra i dati di laboratorio e i dati sul “campo”. La mia non è una verità presunta ma desunta.
    Ti informo, inoltre, che grosse multinazionali del settore energia e tecnologico, individuando nell’area sub-sahariana (algeria-tunisia-marocco-libia-egitto guarda che coincidenza!!) il settore ideale per la costruzione di un mega impianto di solare termico (totalmente diverso dal fotovoltaico) prevedono di coprire il fabbisogno europeo di energia “già” dal 2025(Progetto Desertec). Di conseguenza i pannelli di tuo fratello e quelli di mia sorella ci serviranno per scivolare nelle imbiancate pendici dell’etna, sempre che qualche luminare non ci vieti l’utilizzo definendo il prodotto cancerogeno.
    Pertanto da buon amministratore o potenziale tale, troveresti una via migliore nel negoziare nuove tariffe, è più facile e più semplice, e attivarti per la progressiva sostituzione delle attuali lampade nelle aree pubbliche. Otterresti un vantaggio per la collettività immediato(non tra 10 anni) e non ti addosseresti alcuna responsabilità d’investimento e/o strali di qualche collega… “fascitraru” intendo.
    Facendo i conti della serva:
    Da subito. Il prossimo mese!  trattando una tariffa più competitiva che di comune accordo, io e te previsionalmente stabiliamo nel 20% e non nel 40 visto che i comuni normalmente sono dei pessimi pagatori e non riescono a spuntare la percentuale più alta di sconto
    200 mila€ - 20% = 160mila€  (-40 mila)
    Entro 1 anno sostituzione di tutte le lampade con le più efficienti lampade led
    Siamo d’accordo sul 50% di risparmio e non sull’80% considerato che non tutto il consumo è generato dall’illuminazione?
    160mila €-50%= 80.
    Presumo che 120 mila euro siano una cifra sufficiente a coprire i costi di acquisto e sostituzione delle lampade e se vogliamo strafare mettiamo una tassa di scopo di pochi euro. Ma se il pubblico ha facoltà di attingere ai finanziamenti europei, così come il privato, finalizzati all'ammodernamento tecnologico e al risparmio energetico il tutto avrebbe un lieve impatto finanziario.
    Praticamente dalla fine del secondo anno il sindaco si ritroverà la disponibilità di €120milache potrà impiegare magari a copertura della lievitazione dei costi della Tarsu e/o accumulare risorse per far decollare la differenziata. Ma questa è un’altra storia. 
    Vedi, in pochi mesi hanno contagiato pure te. Si parla di progetti faraonici per sviluppo e occupazione e non si fa funzionare quello che si ha. Un ultimo esempio e chiudo. Sindacato e politica da qualche anno inondano le nostre menti sulla bontà del rigassificatore, addebitando, per certi aspetti, l’attuale crisi occupazionale alla mancata realizzazione dell’impianto. E’ palesemente una balla perché un’area industriale come la nostra non ha bisogno di energia e il rigassificatore a regime impiegherà pochi addetti. Di contro per loschi giochi di potere tengono in stand-by il porto commerciale di Augusta (esistente), potenzialmente una miniera per economia e occupazione, e l’Autoporto di Siracusa(esistente) sinergico alle attività del porto e su cui personalmente in un recente passato avevo intenzione di investire. Stime di importanti società nella movimentazione delle merci , da business plan e non da verità presunte, nei 2 siti stimano l’occupazione di 800 persone(incluso indotto) e fatturati da capogiro vista la location strategica del sito. Ma tu giustamente, da buon politico, focalizzi il nostro “problema” nella mancata costruzione di un impianto fotovoltaico.
    Un abbraccio

    Ps.
    Non ho conoscenze delle tariffe applicate al comune. Pertanto il mio è un suggerimento dettato dalla logica e non dalla conoscenza. Se qualcuno ha dati certi è invitato a "smentirmi".
    « Ultima modifica: 14:22:06 pm, 06 Settembre 2011 da Maurizio La Rosa »

    Offline Ghino di Tacco (ghino0)

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #1 il: 14:29:13 pm, 06 Settembre 2011 »
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  • Ok, fatti quindi i due conticini della serva (mi pare che filino abbastanza bene, pur nella incompletezza dei dati a disposizione) chiedo ancora una volta:
    SINNUCU CCI SI?
    ASSISSURI CCI SI?
    Altrimenti facciamo una cosa diversa: proponiamola noi per iscritto questa proposta al consiglio ed all'amministrazione, una risposta dovranno darcela. Facciamo un punto di raccolta firme e "propiniamola" ai nostri amministratori.

    Saluti!
     
    « Ultima modifica: 14:31:59 pm, 06 Settembre 2011 da ghino0 »

    Offline Carmelo Di Mauro

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #2 il: 15:33:03 pm, 06 Settembre 2011 »
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  • Maurizio La Rosa:

    --- Citazione Maurizio

    Come sempre nell’esposizione dei tuoi pensieri fai prevalere la semantica, demolendo la logica. E’ palese, comunque, che qualsiasi amministrazione pubblica o ente privato, da Oslo a Lampedusa mettendo in cantiere oggi l’idea non impieghi almeno un anno per realizzarla(a Oslo). Da qui a un anno il ministro  Tremonti quante finanziarie avrà fatto? Ci saranno ancora certezze sul contributo? Il contratto di cui parli è qualcosa addivenire che sicuramente il GSE rispetterà alle condizioni che il ministro dell'economia a quella data detterà. Oggi il contributo che tu consideri remunerativo ha validità per contratti stipulati entro il 31/12/11. Per il futuro c’è una grossa incognita che ne io ne te siamo in grado di dirimere. Visto che concordiamo sul fatto che solo il contributo del gestore rende remunerativo il sistema, ti accolleresti il rischio investendo i soldi dei tuoi concittadini?

            -----------

    Stiamo parlando di questo: la realizzazione di impianto fotovoltaico che debba avere necessariamente la copertura incentivante.

    Per quanto mi e' dato sapere, gli incentivi rimarranno nelle future finanziarie, di dx e di sx, in quanto siamo obbligati dall'europa o dagli accordi di kioto ( forsi si scrive accussi') a produrre una percentuale di energia cosiddetta  ''pulita''.

    Certo, possiamo continuare ad acquistare attestazioni ''false'' dalla Francia che continua a certificarci l'acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili, ma che in realtà sono   state generate da centrali nucleari, ma questa e' un'altra storia o, per meglio dire, l'ordinarieta' delle multinazionali. 

    Alla luce del mio convincimento, prima si attiva la pratica del fotovoltaico studiato a misura del fabbisogno comunale,  il quale  non costerebbe nulla alla collettivita', prima questo comune, come tanti altri virtuosi della nostra nazione, fara' cassa grazie agli incentivi che azzererebbero la quota capitale del mutuo per la realizzazione dello stesso e all'abolizione del capitolo spese energia.

    --- Citazione --

    Continui nell’esporre inesattezze. Un impianto di quelle dimensioni, per un rendimento ottimale necessita: di una sala controllo, di persone che si occupino della rimozione dei detriti, delle polveri, dell’allineamento ottico, degli ombreggiamenti e di piccoli interventi di manutenzione tecnica. Ti giustifico con il fatto che non hai idea di cosa sia un impianto solare industriale. Se passi da Santa Caterina puoi farti un’idea e considera che la proprietà, essendo una multinazionale, ha remotizzato gran parte delle attività di controllo. Le video camere oltre a garantire la sicurezza dell’impianto servono a controllarne lo stato. Secondo te le persone che vedi normalmente sul sito raccolgono “sparici”?

          ------------

    Cerchi di intorbidire le acque. Tu ti riferisci ad in impianto di 2/3 megawat, qui stiamo parlando di piccoli impianti collocati sopra le strutture comunali che sopperiscano al fabbisogno.

    -------Citazione------

    Pertanto da buon amministratore o potenziale tale, troveresti una via migliore nel negoziare nuove tariffe, è più facile e più semplice, e attivarti per la progressiva sostituzione delle attuali lampade nelle aree pubbliche. Otterresti un vantaggio per la collettività immediato(non tra 10 anni)

          -------------

    Questo rientrerebbe, come gia' riferito,in  uno degli strumenti che questa compagine governativa, da subito, dovrebbe affrontare: RISPARMIO.

    Purtroppo, la voce maggiore di spesa in conto energia e' quella relative ai motori di sollevamento che attingono acqua. Qua' motori a Led non ne abbiamo, siamo costretti a utilizzare ..... Kw per continuare ad avere l'acqua nelle case. Se sei d'accordo e se vogliamo abbattere la spesa, ci possiamo incontrare tutti i giorni ''ociumiazaPasqua'' per una lavatina di ascelle.

    Siamo schiavi del benessere caro fratello, a pulizia ni piaci a tutti, o quasi.

    Ti saluto desuntore del sapere, ultimo esemplare rimasto sulla terra.

    Carmelo Di Mauro



    Offline Maurizio La Rosa

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #3 il: 17:16:06 pm, 06 Settembre 2011 »
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  • Giuro di chiuderla con questo post!
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    Per quanto mi e' dato sapere, gli incentivi rimarranno nelle future finanziarie, di dx e di sx, in quanto siamo obbligati dall'europa o dagli accordi di kioto
    L'Europa ci obbliga a produrre una certa percentuale di energia "pulita" non a elargire incentivi.
    Citazione
    Cerchi di intorbidire le acque. Tu ti riferisci ad in impianto di 2/3 megawat, qui stiamo parlando di piccoli impianti collocati sopra le strutture comunali che sopperiscano al fabbisogno
    Non intorbidisco un bel niente.
    un "impiantino" di 200/300kw a silicio amorfo necessita di una superfice di almeno 6000 mq. (chiamiamolo impiantino!) e necessita di tutte quelle attività di cui ti ho parlato prima. Dislocare gli impianti sui vari edifici comunali? Apprezzo la tua vena ironica!
    Citazione
    Purtroppo, la voce maggiore di spesa in conto energia e' quella relative ai motori di sollevamento che attingono acqua. Qua' motori a Led non ne abbiamo, siamo costretti a utilizzare....
    Beh vedi. Io non ho la tua stessa visione. Non credo in una soluzione universale. Cioè, la risposta al risparmio energetico non si lega a una sola tecnologia. Nella fattispecie, trovo assurdo che le pompe di sollevamento comunali utilizzano energia di rete quando da molti anni sul mercato esitono generatori di corrente che sfruttano l'energia delle acque. Sbaglio o li c'è un fiume? Anzi nei meandri della mia memoria affiora il ricordo di una centrale idrolettrica in quell'area! Il problema, caro fratello, è che da 40 anni viviamo sui sacrifici dei nostri avi e abbiamo trascurato il territorio che ci circonda divorando tutto il benessere ereditato. Ci siamo "mangiati" il capitale sociale! E su questa riflessione il mio pensiero va all'ultimo vero, sincero, AMMINISTRATORE di Sortino, che con tenacia e abnegazione ha trasformato un paese rurale in un paesino accogliente e moderno per l'epoca. Grazie Avv. Papa, anche se io preferisco chiamarti Januzzo, purtroppo abbiamo abbandonato la via che tu ORGOGLIOSAMENTE avevi segnato, Ci siamo smarriti tra una lettera anonima e una denuncia alla procura, tra il far "fuori" un avversario e il favorire un amico, mediando al ribasso le nostre leadership. Spero che le prossime generazioni possano riprendere il tuo esempio e confidando nella tua longevità mi auguro che tu possa essere il loro maestro.
    Ora chiudo seriamente,
    Un abbraccio..

    .


    Offline a.merenda

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #4 il: 14:59:44 pm, 09 Settembre 2011 »
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  • a proposito di energia pulita, ingegneria e ùd imprenditorialità.....

    da: ilfattoquotidiano.it

    Calcio pulito. Spal prima squadra al mondo a finanziarsi con lo stadio fotovoltaico


    60mila pannelli solari su 292mila metri quadrati di terreno per produrre 14 megawatt. La squadre estense che milita in Prima divisione della Lega Pro non si perde in scioperi come i colleghi di serie A. Il presidente Butelli: "detratti i costi di realizzazione in un anno guadagneremo quasi un milione di euro"

    Calciatori viziati e società virtuose. È il clamoroso ossimoro scritto nei giorni scorsi dalla Spal 1907. La storica Società Polisportiva Ars et Labor, che negli anni ’60 riusciva a indispettire le grandi nei suoi sedici anni consecutivi in serie A, oggi milita mestamente in Prima Divisione di Lega Pro. Il suo campionato è appena iniziato, ma il suo piccolo scudetto può dire di averlo già vinto realizzando un’iniziativa unica tra le società professionistiche.

    A Cassana, nell’immediata periferia nord di Ferrara, la società ha inaugurato ufficialmente il suo nuovo parco. Non il parco giocatori, già formato in sede di mercato, ma quello fotovoltaico. Una distesa di pannelli solari, ben 60mila, che occupano una superficie di 292mila metri quadrati. L’impianto, già attivo con la connessione alla rete avvenuta in agosto, sorge al di sopra dell’ex discarica di Hera (e quindi senza sottrarre neanche un briciolo di terreno all’agricoltura). Su questa superficie sono stati installati i 60mila pannelli inseguitori, montati su rotor meccanici capaci di seguire il movimento del sole per massimizzare l’acquisizione della luce.

    Questo immenso campo dove si gioca la scommessa dell’energia rinnovabile è stato concepito per produrre 14 megawatt, pari al fabbisogno energetico di 7.000 famiglie. Detratti i costi di realizzazione, il presidente Cesare Butelli si attende un ritorno economico quantificabile in oltre il milione di euro a stagione.

    Non male per un’idea “nata dalla forza della disperazione”, come confida il presidente Butelli: “eravamo alla ricerca di una opportunità per autofinanziarci e abbiamo intavolato un discorso con un imprenditore che verteva sulla costruzione di un nuovo stadio”. Dallo stadio di cemento ed erba si è passati quindi a immaginare uno stadio di vetro e fotocellule. “Era il gennaio 2010 – ricorda Butelli -; l’ipotesi ci piacque immediatamente e ora, dopo due anni di burocrazia, eccoci qua”.

    Un progetto che per la sua portata innovativa farebbe impallidire anche le squadre della Premier League, capofila nelle strategie di marketing legate al mondo del pallone. Eppure la stessa Lega aveva arricciato il naso al pensiero di una attività così estranea all’ambito calcistico. “Per avere bilanci sani e non farsi tentare dal calcio scommesse – è la sferzata del presidente – servono sistemi virtuosi e noi, nonostante fino alla vigilia ci venisse rimproverato di fare solo propaganda, ci stiamo provando”.

    Sistemi virtuosi per società virtuose… Questo mentre dall’altra parte del firmamento calcistico si assiste alle stelle dello sport nazionale pronte a incrociare le scarpette pur di non pagare l’ipotizzata tassa di solidarietà. E se i giocatori della Spal facessero sciopero? “È un’ipotesi alla quale non voglio nemmeno pensare, per quanto in serie C, campionato tanto più povero di quelli superiori, qualche motivo potrebbe anche esserci. Ma, se proprio devo scegliere, preferisco gli scioperi seri”.


    Offline Maurizio La Rosa

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #5 il: 19:25:15 pm, 09 Settembre 2011 »
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  • Citazione
    Calcio pulito. Spal prima squadra al mondo a finanziarsi con lo stadio fotovoltaico

    60mila pannelli solari su 292mila metri quadrati di terreno per produrre 14 megawatt. La squadre estense che milita in Prima divisione della Lega Pro non si perde in scioperi come i colleghi di serie A. Il presidente Butelli: "detratti i costi di realizzazione in un anno guadagneremo quasi un milione di euro"





    http://www.cesareragazzi.it/it/area_business.html


    per onestà intellettuale; devo ammettere che a questo tizio mio compare non ha mai creduto  :)

    Offline Carmelo Di Mauro

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    Re:Visioni et visionari di Sortino al Centro.. (il prologo)
    « Risposta #6 il: 20:48:43 pm, 09 Settembre 2011 »
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  • L'evoluzione delle idee, nel tempo, a volte migliorano.

    Ragazzi, per gli amici Cesare, 30 anni fa si era messo un'idea in testa,che risulto' fallimentare.

    Oggi, ( sconosco se si tratta di omonimia ) questo Sig. ha rivoluzionato la sua idea mettendo nella " testa delle case"  e di altre strutture, quali campi sportivi e capannoni industriali, un nuovo "capello": Pannelli Fotovoltaici.

    Caro compare Maurizio, hai ragione,  quest'Uomo ha un idea per "Capello". Hi Hi Hi.

    A tal salu'

    Carmelo   

     

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