Autore: a.merenda Topic: Nella vecchia fattoria Ia(s), Ia(s), oh...c'è un Asi(no). Ih oh, Ih oh.  (Letto 2675 volte)

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Offline a.merenda

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Commissariamento per l'Asi. Si rimettono in discussione gli accordi politici per le nomine dell'Ias. Adesso il nuovo commissario, tale Ing. Valenti, opererà in attesa delle legge di riordino di questi enti.


ASI = AREA SVILUPPO INDUSTRIALE
IAS = INDUSTRIA ACQUA SIRACUSANA


Parere personale: un'area di sviluppo industriale deve vedere all'interno della compagine societaria la maggioranza assoluta da parte delle imprese. In questa maniera si da la forza necessaria alle stesse per emanciparsi dalla politica (nei casi in cui essa mostra palesemente di compiere azioni al di fuori di qualsiasi idea di sviluppo)

http://www.consorzioasisr.it/Statuto_Consorzio.htm

Art. 5 : Scopi
Il Consorzio ha lo scopo di promuovere l’insediamento di piccole e medie imprese industriali nel comprensorio consortile, di cui alla planimetria allegata al presente statuto
A tal fine:
a)     Predispone ed aggiorna il piano regolatore dell’area di sviluppo industriale.
b)     Acquisisce le aree ed i fabbricati necessari per l’esercizio delle attività consortili.
c)      Esegue e sviluppa le opere di attrezzatura della Zona Industriale.
d)     Acquisisce e cede alle imprese industriali ed artigiane le aree ed i fabbricati destinati ad iniziative industriali anche in locazione finanziaria.
e)     Gestisce le opere infrastrutturali per la produzione dei servizi da fornire alle imprese dell’area consortile.
f)       Assume qualunque altra iniziativa idonea al raggiungimento dei fini istituzionali.


Il pubblico nominerebbe la restante  minoranza sapendo che ha un forte potere di veto.
A che servirebbe tutto questo? A buttar fuori i partiti che agiscono secondo logiche strategiche alla "risiko" (posizionamenti, pedine etc.) e rimettere nelle mani di chi è competente in materia la questione (gradita sarebbe anche la presenza di università o istituti di ricerca magari internazionali)
In questa maniera si potrebbe raggiungere un equilibrio decente fra efficacia delle decisioni e ricadute sociali.
Insomma un ente che esista realmente e che sia dotato di progettualità e capacità tecniche specifiche.

Al momento così non è sia rispetto al controllo asi:
http://www.iasacqua.it/default.asp?modulo=pages&idpage=6  (da quì si vede l'incidenza e la facoltà di controllo che l'ASI detiene sull'IAS)


che a monte:

Art. 10: Consiglio Generale
Il Consiglio Generale è costituito dai rappresentanti degli Enti o Associazioni consorziati e dalla Regione Siciliana, nonché dai rappresentanti dei Comuni i cui territori cadono nel perimetro del Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale.
La regione Siciliana partecipa con due rappresentanti nominati dall’Assessore Regionale dell’Industria.
Al Consiglio Generale partecipano con voto deliberativo quattro rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative in campo nazionale, tre rappresentanti delle Associazioni degli Industriali (di cui due designati dall’Associazione Provinciale degli Industriali), e uno dall’Associazione piccole e medie industrie, competenti per territorio, e tre rappresentanti delle associazioni artigiane, scelte tra le più rappresentative.
I membri così nominati durano in carica cinque anni.
In caso d’impedimento, dimissioni, revoca o decadenza di un membro, l’Ente o l’Associazione che lo ha nominato provvederà alla sostituzione con un altro rappresentante, la cui durata in carica cessa, comunque, alla scadenza degli altri membri in carica.
In tali casi, ove la designazione da parte dell’Ente o associazione non abbia luogo entro due mesi dal verificarsi della vacanza, provvederà alla surroga, previo diffida, l’Organo cui è demandata la vigilanza dell’Ente stesso.





La legislazione europea nell'ambito della Politica Strutturale finanziata con appositi fondi (FESR; FSE etc) prevede ormai compartecipazioni societarie dove almeno il 51% del controllo societario stia in mano ai privati accorpati in organizzazioni d'impresa, banche, università, realtà associative locali rilevanti. In resto in mano al pubblico che RICORDO, comunque sia detiene il potere di veto.


Questa l'impostazione europea del "capitale misto" la quale funziona se non si trasformi in dimensione laddove il pubblico possa continuare a perpetrare clientelismo
« Ultima modifica: 11:09:26 am, 15 Settembre 2011 da Tito »

 

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