Indecifrabili missive
consonanti che non s’accostano alle vocali giuste
sul ciel di brina che la vista offusca
   
e la sera attendo
dono dello scorrere del giorno
come il tramonto che la notte 
con  i suoi gioielli accoglie.
Parentesi nel non amore
tuffo in mezzo al rosso
attesa senza respiro
lezioni 
sfornite d’intervallo
prima che torni
l’alba del nuovo giorno.
E intanto la città
vive nell’illusione della compagnia
mentre il fiato il vetro vela
sulla tua figura
che all’orizzonte 
nel buio che mi cresce intorno 
s’allontana.
tiziana mignosa
marzo duemiladieci