Autore: Nello Bongiovanni Topic: BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL  (Letto 8961 volte)

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enrico tomasi

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Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
« Risposta #15 il: 21:17:59 pm, 02 Novembre 2011 »
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  • "Dategli una maschera e vi dirà la verità"
     
    (oscar wilde)

    che ben vengano i nick quindi.

    ad ogni modo, anche gli insulti più zozzi dicono le loro verità...in primis, nei confronti di chi li espone.

    Offline Carmelo Di Mauro

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #16 il: 01:20:44 am, 03 Novembre 2011 »
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  • Citazione enrico tomasi:

    "Dategli una maschera e vi dirà la verità"
    (oscar wilde)

    Omissis

    Termine citaziome

    -----------------------

    Verità........ Cos'e' la verità se non qualcosa che rispecchia fedelmente la realtà?

    Quale Nik name, o quale anagrafica certa, in assenza di un  conforto oggettivo, può arrogarsi il diritto di attestare che la verità da lui esposta risponde ad una verità assoluta?

    Forse, con la necessaria cautela,  potremo parlare di verità soggettiva, che nulla ha a che vedere con la realizzazione di un fatto.

    Scusami, non ci troviamo difronte a convincimenti, giudizi,  dettati da un altro individuo che possono anche non essere veritieri?

    Di questo stiamo parlando, caro Enrico, di convincimenti, di giudizi, di idee, che nulla hanno a che spartire con la verità.

    ---------------------------
     "dategli una maschera e vi dira' la Verita'...
    --------------------------

     Ma di quale verita' stiamo parlando, quella rivelata da un fantomatico "Mister X" che, celatosi dietro l'anonimato, si permette il lusso di alterare a suo piacimento qualcosa che si e', o no, realmente verificato?

    PErsonalmente ritengo che la verità e' tutt'altra cosa.
     
    Fraternamente

    Carmelo Di Mauro


    Offline Carmelo Di Mauro

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #17 il: 02:36:50 am, 03 Novembre 2011 »
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  • --- Citazione da: Decimo Meridio

    Omissis .................... ma quello che non concepisco è l'affermazione "PS: Avere il coraggio di esprimere il proprio pensiero e' sempre meglio che celarsi anonimamente  dietro un Nik Name."
    penso che il forum preveda anche l'iscrizione con nik name e personalmente ritengo che si debba rispettare la scelta di ogni singolo individuo, chiaramente nella misura in cui si rispettino le idee altrui, anche se non condivisibili.
    Omissis

    --- Termina citazione ---

    -------------------------

    Spero di non essere stato frainteso da tutti quei  forumiani  che  hanno deciso di partecipare al dialogo adottando un Nik Name -  (le mie scuse vanno a tutti quelli che, seriamente, senza attaccare la dignita' altrui,  hanno partecipato al dialogo per realizzare e/o migliorare le proprie ed altrui  conoscenze).

    In linea di principio, credimi,  non sono contrario a chi, celando la propria identita',  ha    esplicitato la propria posizione su questo forum,  senza tentare di demolire le altrui idee,  la sua onorabilità'.

    Premesso questo, a me poco importa  conoscere le generalita' del mio interlocutore o di chi scrive in questo Forum, a me interessa confrontarmi con il suo pensiero, con le idee da questi generate.
    Questo e' quello che spero di trovare in questo Forum...., idee, conoscenze,  pensieri, .......Possibilmente differenti dalla mia posizione.

    Mi congratulo, in generale, per la  pacatezza e l'obiettibita' che adotti ogni qualvolta affronti il contraddittorio con un forumiano.

    Spero di essere stato esaustivo.

    Con sincera stima

    Carmelo Di Mauro


    Offline Franco Nero

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #18 il: 13:36:12 pm, 03 Novembre 2011 »
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  • ( vedasi  Renzi.. e la sua idea di rottamare la politica )

    Renzi?...che Dio ci salvi! Dopo la catastrofe Veltroni UN'ALTRA CASTASTROFE!!

    che faccia pure lui la tessera del pdl.

    enrico tomasi

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #19 il: 01:28:09 am, 04 Novembre 2011 »
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  • Verità........ Cos'e' la verità se non qualcosa che rispecchia fedelmente la realtà?

    Diceva Einstein,

    "Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà"


    Quale Nik name, o quale anagrafica certa, in assenza di un  conforto oggettivo, può arrogarsi il diritto di attestare che la verità da lui esposta risponde ad una verità assoluta?

    Per verita' intendevo, messa sul piano tecnico, la coerenza con altri elementi ritenuti veri che costituiscono un sistema. La plausibilità di cio che qui scriviamo attraverso l'osservazione e la sintesi.
    A poco mi serve l'anagrafe certa del mio interlocutore. Il confronto lo si ha in modo oggettivo anche senza Tante presentazioni.


    Forse, con la necessaria cautela,  potremo parlare di verità soggettiva, che nulla ha a che vedere con la realizzazione di un fatto.

    Scusami, non ci troviamo difronte a convincimenti, giudizi,  dettati da un altro individuo che possono anche non essere veritieri?

    Di questo stiamo parlando, caro Enrico, di convincimenti, di giudizi, di idee, che nulla hanno a che spartire con la verità.

     Ma di quale verita' stiamo parlando, quella rivelata da un fantomatico "Mister X" che, celatosi dietro l'anonimato, si permette il lusso di alterare a suo piacimento qualcosa che si e', o no, realmente verificato?


    verita' e giudizi sono sempre soggettivi.
    Nessuno é possessore della verità assoluta.
    Diceva ancora Einstein,
    "La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso"

    Credo che su questo ci misuriamo qui. Che lo faccia con mister x o con Ciccio dimauro, mio fraterno amico, poco m'importa. A me piace frugare :)

    Saluti ;)

    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #20 il: 09:58:33 am, 04 Novembre 2011 »
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  • Vedi Enrico, noi siamo così. Renzi dice di rottamare e spunta Cesare che non si sa per quale motivo, o meglio faccio finta di non saperlo, lo paraGONA A vELTRONI.
    Boh?
    Ha ragione Grillo" Siamo noi un Paese col passato che non passa mai"
    Ma credo che neanche Grillo andrà bene per Cesare.

    Offline Franco Nero

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #21 il: 13:07:16 pm, 04 Novembre 2011 »
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  • Ragazzi,

    Francesco,

    il mio personale punto di vista accomuna Veltroni e Renzi nella parola disastro perchè non ho condiviso e non condivido tutt'ora le posizioni politiche di cui entrambi sono stati e sono  protagonisti.

    Ma veniamo seppur sinteticamente al merito. Non me ne vorrete se non articolerò in modo più esaustivo le prossime riflessioni che ve lo assicuro sarebbero meritevoli di molte ma molte più righe, che mi e vi risparmio per ovvi motivi di tempo e opportunità.

    Da elettore e militante della sinistra ritengo Veltroni il maggiore responsabile della situazione tragico-schizzofrenica della sinistra italiana per due motivi in particolare, strettamente connessi:
    Primo motivo:
    è stato il maggiore teorizzatore del partito democratico, una formazione che come pensavo già nel 2007 non era assolutamente pronta a nascere per questioni squisitamente culturali e valoriali: purtroppo la confluenza in un unico partito di cattolici e socialisti non ha creato quel plusvalore che i più ottimisti paventavano, ma soltanto un sincretismo di idee e posizioni che hanno  fatto di questa formazione politica una creatura ne carne ne pesce, zitta su tutte le questioni determinanti per il paese; una forza che riesce solo ad essere vaga, moderata, ondivaga, ambigua e balbettante; Una forza che tiene insieme De Benedetti e Dantoni, Colaninno e Cofferati. 
    Una forza che imita la destra ma che non ha il coraggio di abbandonare la parola spot "Sinistra". Una forza che tiene insieme Ichino e Fassina; che fa convivere antitesi e incompatibilità macroscopiche in nome della grandezza e dell'occupazione delle istituzioni, delle poltrone e delle poltroncine; una forza che in definitiva ha sposato un modello chiaramente liberista e che ha rottamato lo spirito socialdemocratico e riformista che la doveva ispirare...un partito di cerchiobottisti insomma o non vi ricordate il veltroniano "Ma anche"?
    Secondo motivo:
    Veltroni oltre ad essere il principale responsabile di questo parto frettoloso, è stato purtroppo il maggiore responsabile della caduta del governo Prodi. Non vi devo certo ricordare io la proclamata ricerca del Walter dell'autarchia elettorale in nome della sventurata "vocazione maggioritaria" e il crack che provocò in quella coalizione denominata Unione. Non commento poi la sua ridicola resa e l'abbandono del timone..

    Su Renzi che dire: ..uno che fa discorsi populisti..preparati ad arte e che oltre la rottamazione non dice nulla se non di ridurre i costi della politica( una banalità con la quale sono d'accordo).....come gli ha detto qualcuno, prima di parlare del sindacato dovrebbe capire cosa significa lavorare.. e fare discorsi originali e non scritti da Gori per aumentare l'audience...

    Su Grillo cosa devo dire? No comment, il qualunquismo non fa per me...

    Continuo a preferire Nichi Vendola.


     

    Offline Franco Nero

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #22 il: 13:41:10 pm, 04 Novembre 2011 »
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  • Ad integrazione delle riflessioni pubblicate, posto una considerazione in forma di lettera che postula l'idea che il liberismo radicale è la malattia e non la cura; che propone l'idea che la politica (specie a sinistra) abbia abdicato
    al governo dei processi a favore della dittatura finanziario-economicista dei grandi speculatori.

    Cari politici,
    cari giornalisti liberali,
    cari finanzieri,
    cari banchieri,
    cari economisti della new economy,

    Finalmente cade la maschera.
    Finalmente si svela  in tutta la sua drammaticità il disastro sociale concepito all’alba della globalizzazione.
    Esso è ormai davanti ai nostri occhi, dentro le nostre case, dentro i nostri conti correnti, sulle nostre tavole, operante e umiliante nelle nostre vite di gente comune, oltre ad essere l’ossessiva litania delle nostre televisioni.
    Chi poteva o voleva indagare quello che si stava preparando non rimane affatto sorpreso dall’epilogo, d’altronde ha vissuto sulla propria pelle la scriteriata politica che ha piegato le aspettative dei più poveri, dei più giovani, dei meno tutelati.
    Quelle aspettative oggi non sono nemmeno esili speranze; si sono trasformate in amarezza e disillusione. La mia amarezza, la mia disillusione.
    L’amarezza è in uno personale  politica e sociale. Tralascio la questione personale per concentrarmi sugli aspetti politico-sociali che in ultima istanza ugualmente la contengono. 
    La dimensione politica e sociale della mia amarezza consiste nel fatto di rendermi conto che il disegno ultraliberista, accettato anche dalla gran parte della sinistra di questo paese ed in buona fede dal popolo italiano, ha polarizzato gli squilibri sociali, divaricando all’inverosimile il gradiente della diseguaglianza ed allargando a dismisura le forbici dell’equità, tanto da stroncare quel ceto-medio di nuova formazione che  era andato costituendosi lungo l’arco degli anni 70 e 80; un ceto medio per la gran parte di estrazione operaia e artigiana o montante dalla piccola e dalla piccolissima impresa.
    È  di tutta evidenza che il sistema economico mondiale oggi penalizza tutte queste categorie sociali.
    Il mondo del lavoro salariato è attraversato da una faretra che taglia il diritto ad avere diritti.
    Se i nuovi lavoratori salariati avranno contratti sempre più precari, i lavoratori “tutelati” sono chiamati ogni giorno a rinunciare a una parte sostanziale dei loro diritti per conservare il proprio posto..abbassando tuttavia il loro status sociale.
    Il mondo artigiano e quello della piccola impresa è stato investito dall’avvento della grande industria e soprattutto dalla competitività dei mercati emergenti che hanno favorito oltremodo la stessa grande industria occidentale, attraverso processi di  delocalizzazione che hanno di fatto smobilitato intere aree produttive anche nel nostro paese.
    Processi ovvi che purtroppo non sono stati neanche governati, ne dall’Europa, ne dai singoli paesi, d’altronde a noi italiani basti l’esempio del non governo del passaggio Lira-Euro, passaggio che fior di economisti ritengono esser stato necessario ma che l’Inghilterra non ha fatto e che altri hanno gestito in modo più sostenibile vigilando su tutte quelle speculazioni che in definitiva nel nostro paese non hanno-nemmeno esse- fatto la fortuna di nessuno.
    L’analisi per l’Italia  è impietosa e misurabile da una serie di variabili oggettive che non sono certo io a poter determinare e che tutti possono verificare:
       Grado di espulsione dal mondo del lavoro in età produttiva
       Livello di disoccupazione giovanile
       Livello di disoccupazione “intellettuale”
       Grado di mortalità delle piccole imprese
       Livello di delocalizzazione delle imprese dall’Italia verso l’estero
       Qualità della contrattualizzazione del lavoro subordinato e parasubordinato
       Qualità del sistema dell’imposizione fiscale
       Livelli di evasione ed elusione fiscale
       Propensione al credito da parte del sistema bancario
        Propensione al risparmio
       Livello dei consumi
       Livello dell’incremento demografico.
    Le risposte date le sapete già. Il modello liberista le ha date.. e sono molto chiare, specie nei numeri e nelle ricadute sulla qualità della vita delle persone e dei lavoratori.
    La questione tuttavia è ripartire!
    Non ci sono dubbi!
     Ma come?
    Con quale modello?
    Validando ancora lo stesso modello economico-politico che non ha prodotto sviluppo e che anzi ha oggettivamente fatto regredire le nostre condizioni di vita?
    Proprio questo è il punto che sostanzia in modo più pregnante la mia amarezza. Osservo molti teorizzare correttivi al modello, ma in ultima istanza il soggetto beneficiario dei correttivi non è il popolo e l'uomo, bensì l’andamento dell’economia in se per se, con il popolo e l'uomo nella posizione di chi deve sacrificarsi in luogo delle istituzioni economiche e del mondo finanziario; il popolo che dovrà sopportare il riallineamento del paese(dei paesi) con le esigenze dei mercati. Purtroppo nessuno pensa e tantomeno teorizza un riallineamento dei mercati con le esigenze del paese (dei paesi).
    Assisto allibito a questo inseguimento.
    Sono interdetto da questa degenerazione capitalistico- finanziaria; da questa disumanizzazione dell’economia e soprattutto della politica; dall’ incapacità di comprensione da parte di ampissimi settori delle classi dirigenti; dalla declinazione di ricette che non mettono mai strutturalmente in discussione la capacità di autoriformare il sistema capitalistico in senso più umanistico, con al centro la tendenza al benessere dei popoli, paradigma socio-politico che ha fatto grande l’Europa.
    Si persevera nell’adorazione e nell’asservimento cieco ai mercati, come fosse impossibile riappropriarsi dei propri destini. L’economia che governa la politica invece della politica che governa l’economia.
    Se il paradigma è questo non ci sarà altro sbocco che il caos e la violenza; non ci sarà altro epilogo che l’implosione del capitalismo come sistema di governo del mondo, contestualmente allo sfaldamento dello Stato di diritto, il quale non è più tale se invece di garantire i diritti li nega o li riserva soltanto ai detentori dei grandi capitali.
    Se qualcuno volesse definirmi comunista o meglio "anacronistico" in senso stretto sbaglia, come potete leggere infatti mi basterebbe un sistema capitalista piu regolato, più connesso al benessere dei popoli pur rimanendo tale e cioè sistema creato a partire dal capitale, che tuttavia- sarebbe triste non ammetterlo- ha garantito complessivamente più benessere( seppur nella diseguaglianza congenita) di quei sistemi totalitari(fascisti e comunisti) che promettevano il paradiso in terra e che invece hanno soltanto regalato dittature e povertà.
    Fate qualcosa, ..ma prima di agire abbiate il coraggio di assegnare il primato al buon vivere dei popoli.


    enrico tomasi

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #23 il: 17:35:21 pm, 09 Novembre 2011 »
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  •                                                
                                                                                                                                                        -no comment-

                                                                                                                                                   
    Berlusconi al G20 2011 "la vita in Italia è la vita di un paese benestante"

    enrico tomasi

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    enrico tomasi

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    Re:BONGIOVANNI:SORTINO, GRANDE ADESIONE, UN GRANDE GRUPPO, UN FORTE PDL
    « Risposta #25 il: 17:50:59 pm, 09 Novembre 2011 »
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  • ecco il nuovo leader del PDL di sortino:

    Mentre il Titanic affonda, Alfano pensa
    alle “canzoni del cuore” e al suo libro

    Sconcerto tra i militanti del Pdl per l'iniziativa on line del segretario. Che nel pieno della crisi, chiede ai "fan" di suggerire brani per la sua playlist e si preoccupa di promuovere il suo saggio sulla mafia, appena pubblicato da Mondadori


    Silvio Berlusconi annuncia le dimissioni dopo l’approvazione della legge di stabilità e lancia Angelino Alfano come prossimo candidato premier. Eppure, mentre il centrodestra non ha più i numeri e assiste alla deriva dei suoi parlamentari, dal passaggio di Gabriella Carlucci all’Udc alla lettera dei ribelli firmata dall’ex fedelissimo Stracquadanio, il segretario del Pdl pare essere impegnato su altri fronti. Più precisamente sulla messa a punto di una compilation fatta “solo con le canzoni del cuore dei miei amici” e sulla promozione del suo nuovo libro. Almeno da quanto emerge su Facebook.

     Sulla sua pagina pubblica l’ex Guardasigilli Angelino Alfano fino a domenica ha scritto status relativi alle sue attività politiche (“Buongiorno e buona domenica! Tra poco parteciperò alla convention degli amici di Popolo e Territorio, hotel Parco Tirreno a Roma. Come sempre potrete trovare i lanci stampa in real time su questa pagina e sul mio sito personale. A dopo!”) e link che proponevano riflessioni sulla crisi economica, invitavano l’opposizione a votare le misure presentate alla Ue e scartavano l’ipotesi di un governo tecnico. Poi ha deciso di segnalare altri contenuti che nulla hanno a che vedere con il suo ruolo nel Popolo della Libertà.

     “Voglio comporre la mia nuova playlist musicale solo con le canzoni del cuore dei miei amici… la chiamerò “fbfriends”! Mi suggerisci la tua canzone?” chiede agli iscritti della pagina che con oltre 600 commenti decidono di prendere sul serio il contest dell’ex ministro e rispondono. C’è chi propone “Where the Steets have no name” degli U2, “l’ultima dei Coldplay” e “Un giudice” di De Andrè ed Eleonora addirittura ringrazia “per questa bellissima iniziativa”. “Mi preoccuperei più a dare una stabilità al Governo – nota Norbert -visto la situazione economia che abbiamo e aiutare i nostri pensionati che vivono con dei miseri soldi e dei giovani”, ma la sua rimane un’obiezione isolata tra centinaia di suggerimenti musicali. In rete però, altri utenti condividono il post, sbalorditi dalla richiesta di Alfano. “E questo qui è il segretario del tuo partito nei momenti di crisi?”, si domanda Gabriele. “Mentre il Titanic affondava l’orchestra suonava. Questo fa le playlist!”, rilancia Corina e per Mattia la sua pagina “sembra uno scherzo”. Non ad Alfano, però, che ora ha sospeso gli status musicali per occuparsi della promozione del suo nuovo libro “La mafia uccide d’estate”, pubblicato da Mondadori. Sorvolando sul fallimento della maggioranza.

     “Domani pronti per una nuova battaglia parlamentare alla Camera”, ha scritto lunedì, alla vigilia del voto sul rendiconto finanziario. Poi ha aggiunto: “A proposito di domani…esce il mio libro, di cui vi ho già parlato: ‘La mafia uccide d’estate’. Spero davvero vi possa piacere e sarò felice di leggere le vostre recensioni!”. E posta la copertina, a cui seguono decine di commenti entusiasti dei suoi fan. “Lo comprerò”, “sei un grande”, “sicuramente mi piacerà”, anche se c’è chi, con toni pacati, gli ricordava l’esecutivo in bilico. “Segretario, un libro per me, e due come regalo di Natale! Ma il problema, è domani”, notava Carla, tra i pochi a sollevare perplessità sul voto alla Camera e Alessandro invitava l’ex ministro a concentrarsi sulla politica e non sulle sue fatiche editoriali (“Angelino, va a fare il Primo Ministro che ne abbiamo bisogno, e lascia che del libro se ne occupino altri… Forza Italia – pardon Pdl”). Ma Alfano lunedì prosegue con la promozione del libro e dopo avere ricordato che è disponibile anche in versione elettronica (“dimenticavo… lo troverete pure in formato ebook!”), si dedica alla relativa rassegna stampa. “Ecco la prima recensione del mio libro ‘La mafia uccide d’estate’ a cura di Francesco Verderami, uno degli editorialisti di punta del Corriere della Sera!”. Seguivano solo commenti di complimenti e congratulazioni fino a ieri. Poi, dopo l’annuncio di Berlusconi, gli utenti hanno iniziato a chiedere ragguagli sulla sua candidatura e la crisi: “Mi perdoni la franchezza – scrive Marinella – ma in questo momento vorrei sentire da lei delle parole che ci diano speranza. Va bene la pubblicità al libro, ma in questo delicato momento abbiamo bisogno delle sue parole”. Perché il “popolo del Pdl”, scrive Mauro, “ha bisogno di parole di conforto dopo i fatti di ieri. Grazie”


    fonte:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/09/mentre-titanic-affonda-alfano-canta-piazza-romanzo-facebook/169485/


     

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