articolo di enonews sul ristorante-pizzeria di Tancredi e video intervista

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TRADIZIONE E QUALITA': LA CUCINA DI "TANCREDI"

A Palazzolo Acreide alla scoperta dei sapori proposti dallo chef Tancredi Parentignoti

di Antonio Carreca

Per ENONEWS è sempre un vero piacere tornare a Palazzolo Acreide, il ridente ed accogliente centro del siracusano posto sulle pendici dei monti Iblei. 
Il piacere è ancora più grande se il motivo della visita è squisitamente “enogastronomico”.
Nel corso dell'ultimo viaggio alla ricerca di odori e sapori tipici, abbiamo avuto la possibilità di soffermarci da “Tancredi”, trattoria  e pizzoleria gestita con abilità e passione da Tancredi Parentignoti, 45 anni, siracusano, chef, pizzaiolo, sommelier.
Quella di Tancredi è una cucina prevalentemente basata sul forno a legna. Qui vengono preparate infatti tutte le principali specialità della casa: dalle carni (stinco di maiale, agnello, porchetta, trance di roast-beef, capretti) al pizzolo, composto da due panetti di pizza che racchiudono una ricca farcitura.
Tancredi ha iniziato l'attività di cuoco nel 1987 nella trattoria di famiglia “Da Iano” a Priolo. Il maestro è stato naturalmente papà Iano che gli ha anche insegnato tutti i segreti per fare una buona pizza. “Un'esperienza che mi ha dato tanto” ammette ancora oggi il nostro protagonista.
Nel curriculum di Tancredi c'è anche un'esperienza, durata quattro anni, al ristorante “La Bussola”, prima del grande salto: l'apertura, nel 1994, di un locale tutto suo a Palazzolo, “Tancredi” appunto.


Le scelte compiute sono nette: locale piccolo e accogliente, il forno a legna al centro di tutto, ingredienti rigorosamente del territorio. Tra quest'ultimi rientrano molte verdure stagionali (tra cui il finocchietto selvatico fresco e gli asparagi) e le carni (soprattutto lo stinco di maiale, piatto forte in inverno).
Nella stagione più calda non manca il pesce che, come avviene anche per le verdure e per tutti gli altri ingredienti, Tancredi seleziona con cura ed acquista personalmente tutte le mattine al mercato.
Di due creazioni lo chef va particolarmente fiero, anche perchè sono quelle che gli hanno assicurato i maggiori consensi e regalato le soddisfazioni più grandi, oltre all'ormai noto stinco di maiale al forno, che cuoce una notte intera.


Parliamo del Macco di fave con nero di seppia e gamberoni Mazara spadellati, che nel 2011 ha ottenuto a Salsomaggiore il secondo premio al prestigioso Campionato mondiale della pizza Trofeo Heinz Beck, e dei Casarecci con fonduta di ragusano DOP amalgamati con funghi porcini e prataioli e ragù di filetto di maiale bianco con dadolini di sedano, carote e cipolle, che ha invece conquistato il sesto posto assoluto (nell'edizione 2010 dello stesso concorso) su trenta partecipanti provenienti da tutto il mondo.


ENONEWS ha assistito con particolare piacere alla preparazione di quest'ultimo piatto, nato per sbaglio -come ci ha raccontato lo stesso chef- dall'unione di due diverse ricette che rispecchiano il territorio (la pasta 'ncaciata e i funghi con pancetta).
Non ci rimane che invitarvi a seguire con attenzione questa particolare preparazione attraverso le foto e le immagini che vi proponiamo e, in attesa di gustarlo personalmente, farvi un'idea della grande bontà (da noi testata) di questo piatto.

tratto da http://www.enonews.it/leggi.asp?ID=202

c'è anche una video intervista

Intervista a Tancredi Parentignoti