Adesso 
mentre senza convinzione alcuna
tento di districarmi dal miele 
che di te il languore gocciola
i pensieri 
il presente lasciano 
fino a catturare emozioni 
rubate al tempo.
Destrieri imbizzarriti 
e poi sfuggiti 
dalla gabbia buia della razionalità 
che senza platea le sue ragioni grida
e sulla me di ieri torno
e mi ritrovo a  respirarti accanto
quando t’annusavo piano 
colmandomi di desiderio trattenuto
mentre gli occhi
carezzavano ciò che riuscivano ad afferrare
e il respiro tratteneva il tuo odore 
e tutto ciò che ancora credi di non avere.
tiziana mignosa
maggio duemilaundici