Ho aspettato che si concludessero i festeggiamenti in onore di San Sebastiano , anche al fine di evitare inutili polemiche e con l’evitare di danneggiare l’immagine della festa.
Ma sicuramente una riflessione deve essere intavolata, molti di voi avranno notato che nel programma della festa in una delle ultime pagine, è stato fatto un raffronto fra i due Santi Sebastiano e Paolo, con un titolo che ad un uomo di chiesa è parso una bestemmia “Dio è geniale nei suoi santi”; da un lato è stato descritto San Paolo e dall’altra San Sebastiano.
Dio non è un arbitro di una partita di calcio tra tifoserie rivali (sanpaulisi e sammastianisi), l’aggettivo geniale è quasi offensivo in quanto Dio non paragona i suoi martiri. (Dio è sopra di noi, Dio è l’infinito non ha una mente umana).
La descrizione fatta che sicuramente prende spunto da fatti citati nelle sacre scritture, poste cosi nasconde un certo razzismo strisciante, da un lato c’è il bello, il pulito e l’onesto, dall’altro il brutto, lo sporco e il cattivo.
Ora che gli stupidi delle due tifoserie cavalcassero questi ideali gli uni contro gli altri, penso che fosse nell’idea di tanti, ma che scendessero in campo i fatti sacri ha conclamare ciò, anzi come riportato da più fonti (bisogna vedere quanto attendibili) sempre che questa idea malsana sia venuta proprio dagli ambienti religiosi.
Se ciò fosse purtroppo vero ci ritroveremo davanti una nuova guerra di Santi, un ottimo esempio per le nostre giovani generazioni, assetate di egoismo e di sangue (negli ultimi anni ho visto crescere questo razzismo tra i giovani di parrocchie diverse, anche fomentato da adulti).
Ma abbandonando questa tesi che ritengo improbabile, è pur vero che i programmi delle feste sono un mix di sacro e di profano, e che di solito i preti non ci mettono mano, ma ritengo ingiusto per l’intera comunità religiosa palazzolese, questi affronti effettuati su brochure ufficiali dedicate ai Santi.
Spero che nella prossima riunione settimanale dei ns. parroci si discuta di questo, di come arginare questo razzismo latente, di lasciare questi tifosi emarginati dalle nostre feste religiose; che poi ci sia un po’ di sano dualismo profano che è ed è stato il sale negli anni nelle nostre feste, anzi ha tenuto uniti i giovani delle varie parrocchie, hanno fatto reciprocamente crescere i nostri giovani protetti nello spirito pulito delle nostre chiese.
Questa riflessione non è una polemica contro gli ambienti religiosi della chiesa di San Sebastiano, e ho scelto la discussione nel forum per cercare di abbracciare il più possibile i giovani del ns. paese, ma questo paragone ha fatto storcere il naso a parecchie persone di tutte le comunità religiose di Palazzolo.
saluti