Non so quanti di voi abbiano mai sentito questo antico proverbio, per chi non l'avesse mai sentito, è d'obbligo la traduzione nei fatti non certo letterale.
Il proverbio si applica a situazioni nelle quali un soggetto non fa quanto dovuto nei tempi e modi dovuti e viceversa lo fa o è costretto a farlo, in tempi e modi non dovuti, o nei quali normalmente non si dovrebbe.
Beh, questa amministrazione comunale, di jornu nun ni voghhiu e di sira scunchi l'ogghiu.
Si ostina a non reperire i fondi per il rifacimento di via 1 maggio, vi ricordate la via franata il primo maggio, 4 mesi fa, asserendo di non poter fare un mutuo perchè graverebbe sulla comunità sortinese, e poi alla domanda, dove prenderete 700.000 euro di risarcimento danni dovuti per un contenzioso legale che il comune ha perso in tribunale di recente?
risposta,
Facciamo un mutuo.
Ah bene per ripagare i casini combinati dalle amministrazioni passate i soldi non c'è bisogno di andarli a cercare di qua e di la, per una via di fuga primaria in caso di terremoto, per il bene delle viabilità del paese, i l mutuo non si deve richiedere, i soldi il comune non ce li ha , prima di stanziare 16.000 euro per i carotaggi c'è voluto l'ntervento "armato" dell'opposizione. Semu ne mani i nutru.
Salute ai lettori