Autore: Nello Bongiovanni Topic: I DICO...SORTINESI...  (Letto 10185 volte)

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Re:I DICO...SORTINESI...
« Risposta #15 il: 19:32:24 pm, 23 Settembre 2009 »
  • Publish
  • Io penso che:
    -le unioni basate sui sentimenti abbiano pari dignità. Non disconosco la "cerimonia che unisce gli sposi" ,bensì il ruolo "notarile" dell'organizzazione cattolica.
    -non credo ad una democrazia diretta globale. Penso solo che dobbiamo abituarci ad osservare la realtà per come si manifesta: gruppi che sulla base di idee,interessi,visioni condivise si confrontano-scontrano.
    Quello che a me piacerebbe vedere è un mondo in cui venga data parola al "responsabile sanità", "responsabile innovazione"...terminologia ipoteticamente riferibile agli attuali ministeri. Questi "responsabili" dovrebbero essere le persone che possono garantire conoscenze e capacità politiche adeguate. Loro non sarebbero dei "rappresentanti" bensì dei "designati" dalle persone che, organizzatesi in gruppi (associazioni,organizzazioni,comitati etc.) si incontrano per scegliere chi sia in grado di portare avanti le istanze di un determinato settore della polis.
    In questo modo intendo l'autogoverno.

    Facciamo un esempio: gli assessori di Sortino.
    Essi sono scelti dai partiti secondo una logica spartitoria-proporzionale basata sul numero di voti ricevuto. Il partito diventa, così, collettore di voti nel mercato elettorale: con tutti i mezzi di cui dispone.
    Io credo che,invece, si debba procedere così: tutte le organizzazioni/associazioni che fanno riferimento al mondo dell'economia (ad esempio) si incontrano (attraversi delegati, nominati dalle stesse) e decidono chi sia il più degno a ricoprire un simile ruolo.Tali soggetti, è chiaro, devono avere il titolo per farlo. Come? Riconoscimento tra pari (una sorta di citazione reciproca tra soggetti che reputano altri soggetti degni di sedere al tavolo in cui si parla di....)

    Mi si può chiedere: e il resto della gente che non è associata a nulla?
    Risponderei: loro DESIGNANO il sindaco (una persona slegata da ricatti partitici) tra candidati che si sono fatti avanti liberamente. Il più abile-scaltro-dotato di intelligenza e buon senso vincerà.

    E il consiglio? Non ce ne sarà uno. Saranno molteplici, una discussione perpetua al fine di tenere "sulle spine" i vari DESIGNATI-RESPONSABILI

    Ovviamente non pretendo di essere esaustivo. Ecco perchè mi piace confrontarmi: per essere criticato, quindi per migliorare.
    Per correttezza, inoltre, vi informo che questa non è la teoria demarchica. Diciamo che mi ispiro ad essa nella mia critica all'uso del termine democrazia.

    Concludo sul concetto di legge. La intendo come "momento i cui si stabilisce che le cose, in un certo periodo storico, è bene che vadano in un certo modo". Questo termine, quindi include due dimensioni: quella consuetudinaria (gli usi e i costumi evolvono secondo modalità di interazionie tra esseri umani difficili da prevedere), quella dell'imperio (chi sta al potere decide dove far pendere l'ago della bilancia).

    Concludo rispondendo al consigliere Bongiovanni.  Mi dispiace se le mie parole sono state interpretate come arroganti. Mi spiace tediarla con questo "fiume di parole".
    Vorrà dire che apprenderò l'arte dello slogan anch'io...ma anche no.

    saluti

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #16 il: 00:03:17 am, 24 Settembre 2009 »
  • Publish
  • Io penso che:
    -le unioni basate sui sentimenti abbiano pari dignità. Non disconosco la "cerimonia che unisce gli sposi" ,bensì il ruolo "notarile" dell'organizzazione cattolica.

    per te dunque  tutto il problema è la chiesa cattolica, ti va bene il ruolo notarile dello stato per unioni basate sui sentimenti?

    io non comprendo questa necessità di bollo di stato sui sentimenti
    cosa sono queste unioni? una atto pubblico che costruisce una coppia per fare che? una dichiarazione pubblica di sentimenti?
    solo questo?

    la cerimonia che unisce gli spose non l'ha inventata la chiesa cattolica

    il problema è se continuare a ricononescere al rapporto fra due individue di sesso differente un ruolo  che si mettono assieme un ruolo sociale o ridurre tutto ad un fatto di pruriti alle palle

    -non credo ad una democrazia diretta globale. Penso solo che dobbiamo abituarci ad osservare la realtà per come si manifesta: gruppi che sulla base di idee,interessi,visioni condivise si confrontano-scontrano.
    Quello che a me piacerebbe vedere è un mondo in cui venga data parola al "responsabile sanità", "responsabile innovazione"...terminologia ipoteticamente riferibile agli attuali ministeri. Questi "responsabili" dovrebbero essere le persone che possono garantire conoscenze e capacità politiche adeguate. Loro non sarebbero dei "rappresentanti" bensì dei "designati" dalle persone che, organizzatesi in gruppi (associazioni,organizzazioni,comitati etc.) si incontrano per scegliere chi sia in grado di portare avanti le istanze di un determinato settore della polis.
    In questo modo intendo l'autogoverno.


    le parole devono avere un significato!
    tu dici che dobbiamo abituarci a un situazione diverse di confronto scontro  e poi dici che i gruppi portatori di differenti dovrebbero mettersi d'accordo per designare qualcuno? e e i portavoci di questo gruppi cosa sarebbero se non "rappresentanti"?
    due o tre persone decidono di occuparsi di scuola e disignano il ministro della pubblica istruzione per portare avanti le istanze di quale idea di scuola la loro?

    tu dirai che ci vorranno curricululm appositi magari dei concorsi ma allora trasformiamo la politica in un concorsificio in cui chi è già al potere decide i meriti di chi deve entrare??

    e questa la tua idea di tuo autogoverno?

    Facciamo un esempio: gli assessori di Sortino.
    Essi sono scelti dai partiti secondo una logica spartitoria-proporzionale basata sul numero di voti ricevuto. Il partito diventa, così, collettore di voti nel mercato elettorale: con tutti i mezzi di cui dispone.
    Io credo che,invece, si debba procedere così: tutte le organizzazioni/associazioni che fanno riferimento al mondo dell'economia (ad esempio) si incontrano (attraversi delegati, nominati dalle stesse) e decidono chi sia il più degno a ricoprire un simile ruolo.Tali soggetti, è chiaro, devono avere il titolo per farlo. Come? Riconoscimento tra pari (una sorta di citazione reciproca tra soggetti che reputano altri soggetti degni di sedere al tavolo in cui si parla di....)

    guarda ti informo  di una cosa sta idea si chiama corporocrazia uno stato basato sulle corporazioni, in italia ci siamo affezionati perchè ci ricorda il medioevo (epoca dei liberi comuni) in cui l'italia era in qualche modo al centro della storia.
    È talmente radicata quest'idea che mussolini tentò di riproporla, ma ci sono ancora parecchi che la sostengono  nel 2009  specialmente in sicilia società primitiva che non ha mai passato lo sviluppo capitalistico industriale.

    Mi si può chiedere: e il resto della gente che non è associata a nulla?
    Risponderei: loro DESIGNANO il sindaco (una persona slegata da ricatti partitici) tra candidati che si sono fatti avanti liberamente. Il più abile-scaltro-dotato di intelligenza e buon senso vincerà.

    scusa come lo designano ? col voto? cioè come ora? quale funziona avrebbe se è "designato" ?

    E il consiglio? Non ce ne sarà uno. Saranno molteplici, una discussione perpetua al fine di tenere "sulle spine" i vari DESIGNATI-RESPONSABILI


    wow siccome già parlano poco... tu proponi di farli parlare ancora di +? per giunta li metterebbero sulle spine illustri sconosciuti delle associazioni-corporazioni, meraviglioso

    e quali sarebbero le spine ? già le immagino  ci toccano 3000 euro per questa o quella manifestazione , oppure noi non vogliamo pagare ste tasse


    Ovviamente non pretendo di essere esaustivo. Ecco perchè mi piace confrontarmi: per essere criticato, quindi per migliorare.
    Per correttezza, inoltre, vi informo che questa non è la teoria demarchica. Diciamo che mi ispiro ad essa nella mia critica all'uso del termine democrazia.

    senti voglio essere chiaro ho cercato un po di documentazione e l'idea che mi sono fatto è questa non basta inventare un altro nome per creare un qualcosa di migliore bisogna  metterci qualcosa dentro, tu hai messo dentro il corporativismo mussoliniano dentro alla "demarchia" , non si vince l'abuso di un termine con un altro abuso di terminologia.
    mi spiace pervon Hajek  ma le sue idee che ho letto su internet forse mediate sono assurde sono concorde solo su una cosa che non c'è bisogno di correggere tutto con una legge.
    infatti io penso che la situazione attuale sul matrimonio può andare benissimo visto che nessuno viene arrestato per stare con un uomo senza essere sposato etc non vedo necessità di cambiamento

    Concludo sul concetto di legge. La intendo come "momento i cui si stabilisce che le cose, in un certo periodo storico, è bene che vadano in un certo modo". Questo termine, quindi include due dimensioni: quella consuetudinaria (gli usi e i costumi evolvono secondo modalità di interazionie tra esseri umani difficili da prevedere), quella dell'imperio (chi sta al potere decide dove far pendere l'ago della bilancia).

    guarda è inutile discutere sulle  definizioni di legge almeno qui ( e poi io sono un informatico)è interessante solo capire una cosa la legge deve essere solo una pura convenzione fra uomini che possono dar luogo a qualsiasi forma sociale oppure c'è un limite intrinseco che va cercato ,una corrispondenza con la realtà sociale naturale?

    è qualcosa di simile al dilemma è pensiero che fa la realtà o la realtà che fa il pensiero?

    saluti
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    « Risposta #17 il: 11:36:49 am, 25 Settembre 2009 »
  • Publish
  • E dunque:
    Per me il problema non sta tutto nella chiesa cattolica. Da laico, tuttavia, riconosco al "potere pubblico" il ruolo/compito di sancire diritti che talvolta non vengono automaticamente riconosciuti pur essendo inalienabili. Infatti non credo che ci debba essere "il matrimonio gay" bensì che si parli di "unioni tra sposi" basate, come dici tu, sui sentimenti. Poi sarà la pubblica opinione (attraverso le discussioni fra persone di generazioni diverse) ad accettare il fatto che una coppia gay possa adottare un giovane (magari 18enne) dando l'opportunità di andare a scuola qualora non l'avesse anziché chiuderlo in un orfanotrofio etc. etc.
    Ma per questo, temo, siamo molto lontani.

    Sul corporativismo forse mi sono espresso male. Dico soltanto che il pericolo corporativo lo viviamo già oggi. La mia idea intende sottolineare il merito e la professionalità (il saper fare insomma) piuttosto che le  chiacchere basate sullo scambio di favori. Sulle modalità non mi sento di imporre la mia "visione" anche perchè sarebbe incompleta e connotata da lacune.
    Tuttavia credo che se i medici (ad esempio) esprimessero una personalità la cui reputazione ed il valore fosse riconosciuta (attraverso consultazione di tutti i medici) con un giudizio TRA PARI ne gioverebbe la sanità.
    Per quanto riguarda il consiglio e la sua "moltiplicazione" dico questo: con un simile sistema l'organo governante sarebbe l'ASSEMBLEA (ovviamente avente un numero adeguato). La stessa potrà eleggere un segretario etc...(figure utili al proprio funzionamento)
    Infine, parlo di "designato" e non "rappresentante" poichè, a mio parere, soprattutto nella realtà odierna rappresentare un mondo di individui dalla personalità così sfaccettata e mutevole sarebbe impossibile. Una cosa su cui ci si può trovare d'accordo,pertanto, sarebbe la reputazione.

    Su Von Hyek e la demarchia. E' una teoria molto complessa e, credo, poco compresa. Anch'io non condivido la sua fiducia smisurata nella "mano invisibile" del mercato. Anche se credo ancora meno alla capacità dell'ingerenza politica dei partiti di generare effetti virtuosi attraverso il suo intervento.
    Diciamo che quest'ultimo (l'intervento), nell'eventualità in cui ci fosse, dovrebbe essere a breve termine, giusto per riaggiustare (Keynes, in realtà diceva questo, poi i socialdemocratici hanno "calcato un pò la mano!")..

    Sulla Sicilia non la penso come te. Credo ci siano due componenti importanti da valutare.
    La prima. Siamo stati (e lo siamo ancora) pedina di un sistema geopolitico che fin oggi ha imposto al mediterraneo il ruolo di "bacino degli schiavi". Mi riferisco alla politica sull'immigrazione ed al traffico petrolifero e della droga.
    Da ciò ne è derivata una società "perpetuamente in guerra", con se stessa e con gli altri. E' difficile ma dobbiamo provare a "pacificarci" riscoprendo l'orgoglio di appartenere ad una terra dalla storia unica ed epica al contempo.
    Secondo. Il rifiuto del sistema capitalistico industriale non credo sia solo figlio di un'arretratezza imposta (o auto imposta) di cui sopra. Mi pare che, tra i nostri connotati, vi sia, sempre e comunque, la ribellione a qualcosa che "non ci va di fare". Per questo ci siamo accontentati dei ritmi "più blandi ma remunerativi" di una schiavitù soft piuttosto che la spasmodica ricerca del profitto che per molti voleva dire libertà, per altri sofferenza (o schiavitù inconscia).
    Siamo insomma nella via di mezzo, geograficamente e psicologicamente.
    Forse (è una provocazione) ci farebbe bene pensare che siamo più nord Africa che sud Europa. Chissà, magari avremmo più fiducia in noi stessi.

    saluti



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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #18 il: 14:06:23 pm, 02 Ottobre 2009 »
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  • scusa se non ti ho risposto prima

    E dunque:
    Per me il problema non sta tutto nella chiesa cattolica. Da laico, tuttavia, riconosco al "potere pubblico" il ruolo/compito di sancire diritti che talvolta non vengono automaticamente riconosciuti pur essendo inalienabili. Infatti non credo che ci debba essere "il matrimonio gay" bensì che si parli di "unioni tra sposi" basate, come dici tu, sui sentimenti. Poi sarà la pubblica opinione (attraverso le discussioni fra persone di generazioni diverse) ad accettare il fatto che una coppia gay possa adottare un giovane (magari 18enne) dando l'opportunità di andare a scuola qualora non l'avesse anziché chiuderlo in un orfanotrofio etc. etc.


    i sentimenti non hanno bisogno del bollo di stato, se ci sono limiti nella legislazione che creano problemi seri ai "sentimenti" si possono aggiustare quelle leggi,
    ma un unione sigillata dallo stato  vuol dire che lo stato riconosce come fondamento sociale quell'unione fissando anche altre cose tipo reversibilità della pensione, eredità , divisione dei beni in caso di "divorzio"
    insomma leggi per l'UNIONE vengono pensati sopratutto per la DIVISIONE

    parli per situazioni ipotetiche infatti in pratica in italia non ci sono + orfanotrofi i bambini orfani  hanno una lista immensa per essere adottata, con coppie costituite da uomo o donna e tu proponi di darli altri tipi di coppie
    a parità di gente rispettabile tu ritiene che sia + giusto riconoscere l'adozione ad una coppia eterosessuale o ad una coppia gay?
    perchè il punto del principio è li o c'è differenza o non c'è differenza, se è se c'è differenza perchè? perchè è una cosa + naturale

    ora il passo successivo è domandarsi se la legge deve ordinare una realtà o deve crearla perchè è tutto una convenzione compresa la vita e i rapporti umani.



    Sul corporativismo forse mi sono espresso male. Dico soltanto che il pericolo corporativo lo viviamo già oggi.

    ti sei espresso bene invece ma ammesso e non concesso che viviamo in una società coroporativi tu proponi di renderla tale di diritto come appunto cerco di fare il fascismo
    difatti tutte le società corporative di diritto nella storia sono degenerate in signorie e dittature.

    La mia idea intende sottolineare il merito e la professionalità (il saper fare insomma) piuttosto che le  chiacchere basate sullo scambio di favori. Sulle modalità non mi sento di imporre la mia "visione" anche perchè sarebbe incompleta e connotata da lacune.
    Tuttavia credo che se i medici (ad esempio) esprimessero una personalità la cui reputazione ed il valore fosse riconosciuta (attraverso consultazione di tutti i medici) con un giudizio TRA PARI ne gioverebbe la sanità.

    prorio da questo esempio dovresti capire che hai detto una cosa sballata, la sicilia è governata da MEDICI ma questo non significa che abbiamo la migliore sanità direi anzi il contrario.

    inoltre come valuti le capacità e professionalità? le idee nuove verrebbero senz'altro escluse perchè qualsiasi sistema che si basi sulla professionalità pregeressa è tendenzialmente conservatore.


    Per quanto riguarda il consiglio e la sua "moltiplicazione" dico questo: con un simile sistema l'organo governante sarebbe l'ASSEMBLEA (ovviamente avente un numero adeguato). La stessa potrà eleggere un segretario etc...(figure utili al proprio funzionamento)

    con tale sistema nascerebbe una palude incapace di prendere decisioni come fu nella rivoluzione francese e in quella russa in cui il potere doveva essere dei soviet dei lavoratori ma poi alla fine decideva il capo partito con i risultati che abbiamo visto


    Infine, parlo di "designato" e non "rappresentante" poichè, a mio parere, soprattutto nella realtà odierna rappresentare un mondo di individui dalla personalità così sfaccettata e mutevole sarebbe impossibile. Una cosa su cui ci si può trovare d'accordo,pertanto, sarebbe la reputazione.

    hai un modo per giudicare in maniera univoca la reputazione?
    se un "designato" si fa fare un pompino dalla segretaria durante uno stage nuocerebbe alla reputazione?
    e se ne va puttane? oppure cerca informazioni ai trans?

    se uno si chiama Roman Palansky grande regista e viene condannato per stupro di una bambina è buona o cattiva reputazione?

    se uno viene condannato per 4 omicidi quando faceva parte delle brigate rosse ma è diventato uno scrittore di successo  quale  è la reputazione?

    te l'ho già detto le parole devono avere un significato ci deve essere un attinenza alla realtà alla storia


    Su Von Hyek e la demarchia. E' una teoria molto complessa e, credo, poco compresa. Anch'io non condivido la sua fiducia smisurata nella "mano invisibile" del mercato. Anche se credo ancora meno alla capacità dell'ingerenza politica dei partiti di generare effetti virtuosi attraverso il suo intervento.

    ti rendi conto che stai strappando l'anima alla teoria del filosofo? non ti rendi conto che ha proposto qualcosa in cui lo stato in pratica non funziona per evitare che l'individuo fosse soffocato?

    Sulla Sicilia non la penso come te. Credo ci siano due componenti importanti da valutare.
    La prima. Siamo stati (e lo siamo ancora) pedina di un sistema geopolitico che fin oggi ha imposto al mediterraneo il ruolo di "bacino degli schiavi". Mi riferisco alla politica sull'immigrazione ed al traffico petrolifero e della droga.
    Da ciò ne è derivata una società "perpetuamente in guerra", con se stessa e con gli altri. E' difficile ma dobbiamo provare a "pacificarci" riscoprendo l'orgoglio di appartenere ad una terra dalla storia unica ed epica al contempo.

    storia unica ed epica? la sicilia? ma dove trovi questa epica ? la storia della sicilia è la + piatta di tutte le zone d'europa
    non abbiamo vissuto manco la rivoluzione francesce napoleone si fermo a napoli.

    ci vantiamo della discendenza greca ma cazzo sono certo che troviamo + dna greco in un australiano che in sicilia.
    finiamola con queste balle
    quando imparemo a vivere senza medaglie e nastrini insignificanti?

    confronta la storia di due secoli qualsiasi del nostro passato con quelli del lombardo veneto del piemonte etc  e vedrai quanti popoli hanno attraversato quel posto e quanti la nostra isola

    noi siamo stati spagna per 500 anni , significa che non eravamo sotto occupazione ma eravamo parte integrante di quel regno, come lo siamo stati del regno arabo o di quello bizantino.


    Secondo. Il rifiuto del sistema capitalistico industriale non credo sia solo figlio di un'arretratezza imposta (o auto imposta) di cui sopra. Mi pare che, tra i nostri connotati, vi sia, sempre e comunque, la ribellione a qualcosa che "non ci va di fare".

    infatti un arretretazza culturale

    Per questo ci siamo accontentati dei ritmi "più blandi ma remunerativi" di una schiavitù soft piuttosto che la spasmodica ricerca del profitto che per molti voleva dire libertà, per altri sofferenza (o schiavitù inconscia).

    siamo solo un popolo di servi è questa la dura realtà


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    « Risposta #19 il: 13:56:02 pm, 03 Ottobre 2009 »
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  • E' vero che i sentimenti non hanno bisogno di un bollo di Stato ma è anche vero che storicamete la comunità ha optato per "sancire",attraverso norme, comportamenti e relazioni discendenti dal sentimento. Se vuoi criticare questo ti posso anche seguire ma scadremmo in una discussione che distoglierebbe la nostra attenzione dal problema.
    Se punti tutto sul sentimento non puoi metterti a parlare di cosa sia più "naturale". La natura è molto compessa, come immagini, quindi mi pare che le tue osservazioni siano condizionate eccessivamente dalla tua educazione.
    Contraddittorio.

    Sul corporativismo ripeto per l'ennesima volta.
    Il fatto che i "medici governino la Sicilia" non ha nulla a che fare con quello che ho detto. Io sostengo che un medico debba occuparsi di medicina. Se poi vuol fare il politico (come chiunque altro) dovrebbe avere l'opportunità ed il dovere di LICENZIARSI dalla sua professione per curarne gli aspetti politici (mediazione per il bene comune), appunto.
    Il giudizio tra pari di cui parlavo nonchè la reputazione si riferiscono a tematiche che toccano la sfera professionale dell'individuo ancorchè quella etica. Essa, tuttavia, si relativizza con la morale del periodo storico.
    Valutare una persona non vuol dire solamente guardare il c.v.
    Faccio un esempio:
    valuto Silvio Berlu$coni: ottimo imprenditore, scarsissimo politico (nel senso più nobile del termine Politica). Nel mio ragionamento si collocherebbe come buon ministro delle telecomunicazioni (badando a che, con una buona legislazione, i suoi interessi proprietari siano slegati dalla propria attività di politico durante il periodo in cui la esercita. Inoltre la valutazione incrociata TRA PARI lo sottoporrebbe ad un controllo costante da parte dei concorrenti)


    Sulla degenerazione della rivoluzione francese o russa dico questo: non si può trattare la storia in maniera così superficiale. Le condizioni entro le quali si verificano i fatti vanno soppesate con attenzione.
    Oggi, un assemblea governativa composta da individui competenti nei diversi settori della vita di una comunità con un "presidente" eletto dal popolo darebbe vita ad un organo teoricamente funzionale (è chiaro che non mi sbilancio su possibili degenerazioni semplicemente perchè sono un umano...credo di non disporre di capacità predittiva. Tu?)
    La pratica è poi la prova del nove. Lì si tratterà di partecipazione, grado di civiltà, controllo reciproco tra poteri,qualità della demarchia/democrazia di un popolo....

    Su Hyek.
    lui non ha proposto AFFATTO "qualcosa in cui lo stato in pratica non funziona" (SC). Ha proposto di liberare l'individuo dall'oppressione dello Stato (libertà negativa, liberalismo..?!). Non credo che la mia idea di assemblea sia incompatibile con questo semplicemente perchè credo che ristabilirebbe un contatto tra volontà popolare e pratica istituzionale.
    Il fatto che tu non sia d'accordo non ti autorizza a dire che l'idea degli altri sia "sballata".

    Per concludere. Non sto quì a dire ne che Hyek è il mio idolo nè che voglio cambiaare il mondo, ne che sono chissà chi. Sto cercando solamente di ragionare.
    Per me il vero autoritario/conservatore (o fascista come dici tu ?!) è chi parte dal presupposto di avere la verità assoluta tra le mani. Chi vuol far tacere l'altro a via di offese.  Chi ti si pone di fronte dandoti una pacca sulla spalla, dicendoti "ma che ne sai tu? te lo dico io come vanno le cose.."
    Credo tu abbia una visione della storia troppo "scolastica". A questo proposito non credo che la storia della Sicilia sia piatta. A me pare che tanto non sia stato ancora raccontato.
    Infine si può senz'altro dire che in Sicilia siamo "arretrati" soprattutto economicamente ma non mi venire a dire che la mancata adesione (totale) allo stile di vita "capitalistico-industriale" connoti la nostra mancanza di libertà.
    Credo che le cose non siano così semplici.
    Ribadisco il centro del problema su cui ti invito a riflettere: posizione geografica -  petrolio - droga - immigrazione.

    saluti

    Offline SC

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    « Risposta #20 il: 19:15:45 pm, 03 Ottobre 2009 »
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  • Se punti tutto sul sentimento non puoi metterti a parlare di cosa sia più "naturale". La natura è molto compessa, come immagini, quindi mi pare che le tue osservazioni siano condizionate eccessivamente dalla tua educazione.
    Contraddittorio.

    ma infatti il paladino dei sentimenti sei tu in questa discussione , io mi limito ad analizzarli come qualsiasi fenomeno naturale a cui bisogna dare il giusto peso, dove vedi questa contraddizione? che poi le mie osservazioni siano condizionate dalla mia educazione dici una palese ovvietà , da cosa vorresti fossero condizionate da come mi alzo la mattina?



    Sul corporativismo ripeto per l'ennesima volta.
    Il fatto che i "medici governino la Sicilia" non ha nulla a che fare con quello che ho detto. Io sostengo che un medico debba occuparsi di medicina. Se poi vuol fare il politico (come chiunque altro) dovrebbe avere l'opportunità ed il dovere di LICENZIARSI dalla sua professione per curarne gli aspetti politici (mediazione per il bene comune), appunto.

    quindi dopo che si licenziano diventano dei bravi politici perchè si sono licenziati? dopo che si licenziano  riescono a capire come si fa ad organizzare la sanità in maniera decorosa?
    guarda che parecchi dei medici che fanno i politici hanno smesso davvero di esercitare tuttavia non hanno saputo organizzare bene il comparto anzi il contrario.

    Il giudizio tra pari di cui parlavo nonchè la reputazione si riferiscono a tematiche che toccano la sfera professionale dell'individuo ancorchè quella etica. Essa, tuttavia, si relativizza con la morale del periodo storico.

    quindi fammi capire polansky e battisti hanno o no una buona reputazione?

    Valutare una persona non vuol dire solamente guardare il c.v.
    Faccio un esempio:
    valuto Silvio Berlu$coni: ottimo imprenditore, scarsissimo politico (nel senso più nobile del termine Politica).

    guarda per dare una valutazione razionale bisogna spiegare i motivi per cui si esprime che giudizio.
    un giudizio di merito dovrebbe essere dato sulla capacità di conseguire obiettivi

    il mio giudizio su berlusconi è ottimo politico, pessimo uomo di stato

    perchè ottimo politico perchè tutti gli obbiettivi POLITICI e di consenso che si era prefisso li ha ottenuti, ha governato 5 anni ha vinto due volte le elezioni ha fondato 2 partiti (forza italia e pdl) ha in pratica trasformato la politica italiana
    se li era prefissi e li ha raggiunti.

    è tuttavia un pessimo uomo di stato e statista perchè diverse sue leggi non hanno superato il vaglio costituzionale, perchè la sua condotta è dettata da un eccessivo personalismo a cui subordina la conduzione dello stato, perchè ha creato un idea sbagliata di stato per cui sembra che governare uno stato significhi talvolta farsi i cazzi suoi.
    ma questo è un giudizio non sulla politica ma sulla sua attività di statista.


    Sulla degenerazione della rivoluzione francese o russa dico questo: non si può trattare la storia in maniera così superficiale.

    infatti non lo faccio ti ho detto solo di confrontare le tue teorie con la storia per vedere se qualcuno prima di te ha fatto dei tentativi  che non sono riusciti

    Oggi, un assemblea governativa composta da individui competenti nei diversi settori della vita di una comunità con un "presidente" eletto dal popolo darebbe vita ad un organo teoricamente funzionale (è chiaro che non mi sbilancio su possibili degenerazioni semplicemente perchè sono un umano...credo di non disporre di capacità predittiva. Tu?)

    io dico che se in una casa non ci metto il cemento con buone probabilità cadrà? cosa sono un mago?ho la capacità predittiva?
    che studi a fare se non hai la pretesa di poter dire come andrà una cosa sottoposta a certi condizioni?

    La pratica è poi la prova del nove. Lì si tratterà di partecipazione, grado di civiltà, controllo reciproco tra poteri,qualità della demarchia/democrazia di un popolo....

    no prima della pratica ci si sottopone al giudizio razionale degli altri individui e non solo dei pari perchè fare esperimenti sulla pelle della gente non è lecito


    Su Hyek.
    lui non ha proposto AFFATTO "qualcosa in cui lo stato in pratica non funziona" (SC). Ha proposto di liberare l'individuo dall'oppressione dello Stato (libertà negativa, liberalismo..?!).

    uno stato che non funziona quindi non opprime ti va bene così?

    Non credo che la mia idea di assemblea sia incompatibile con questo semplicemente perchè credo che ristabilirebbe un contatto tra volontà popolare e pratica istituzionale.

    semplicemente darebbe un enorme potere al signore dei PARI + forti come è sempre successo nella STORIA quando sono state proposte società di questo tipo

    Il fatto che tu non sia d'accordo non ti autorizza a dire che l'idea degli altri sia "sballata".

    certo che mi autorizza sopratutto se come ho fatto ho dato le motivazioni, se tu ti impersonifichi con l'idea è un problema tuo ma le idee sono solo uno strumento di interpretazione della realtà, non sto affermando che tu sei sballato ma la tua  idea.

    ciascuno di noi puoi fare anche affermazioni cretine se qualcuno glielo fa notare non significa che sia cretino ma solo che ha preso una cantonata

    ci sono tre possibilità o te la tieni e mi snobbi, o la cambi alla luce dei miei argomenti, o cerchi di contraddire i miei argomenti con esempi validi e argomentazioni.



    Per me il vero autoritario/conservatore (o fascista come dici tu ?!) è chi parte dal presupposto di avere la verità assoluta tra le mani. Chi vuol far tacere l'altro a via di offese.  Chi ti si pone di fronte dandoti una pacca sulla spalla, dicendoti "ma che ne sai tu? te lo dico io come vanno le cose.."

    ti senti forse offeso? il vero autoritario e chi non è disposto ad ascoltare una critica alle sue idee, chi non è disposto ad sentirsi dire "guarda che stai dicendo una cazzata", e cerca in tutti i modi di evitarlo.

    io mi sento un democratico non so tu perchè sottopongo sempre le idee ai giudizi degli altri  indipendemente quanto possano essere duri perchè a me interessano le motivazioni, se mi vengono offerti motivazioni + valide sono disposto a cambiare
    perchè continuare a credere in un idea sbagliata? ma è necessario prima che vengano date delle motivazioni + che valide perchè fino a prova contrarie le idee che espongo sono le mie.

    Credo tu abbia una visione della storia troppo "scolastica". A questo proposito non credo che la storia della Sicilia sia piatta. A me pare che tanto non sia stato ancora raccontato.
    io ho una visione troppo scolastica? forse, del resto io ho letto proprio a scuola che la sicilia abbia avuto una grande storia epica  con tanti popoli che l'hanno dominata etc etc e lo sento dire da tutti i conformisti che vivono di vanagloria

    ma poi guardo la storia ,usando la mia testa, e trovo che gli austriaci , i francesi e altri popoli che hanno fatto la storia d'europa hanno attraversato quasi tutta italia in uno stesso secolo diverse volte sai cosa significa?
    significa guerra, significa stupri e violenze, ma significa anche scambio culturale gente che imparava da altra gente, gente che cercava di imparare, gente che doveva fidarsi di altra gente che la difendeva superando l'individualismo.

    invece noi ci siamo fermati agli spagnoli.

    manco napoleone e quindi manco la rivoluzione francese arrivò qui, controlla se non credi.


    c'è stato altro? forse ,non so. se è stato dimenticato vuol dire che non era così importante da ricordarselo.

    vivere di nostalgia non serve ad andare avanti, questa mania di guardare solo il passato è la rovina della nostra gente.

    Infine si può senz'altro dire che in Sicilia siamo "arretrati" soprattutto economicamente ma non mi venire a dire che la mancata adesione (totale) allo stile di vita "capitalistico-industriale" connoti la nostra mancanza di libertà.


    certo che lo è, ovvio, stile di vita capitalistico-industrale significa che tu vai a cercare lavoro nell'industria un industria produttiva , vuol dire che che non vai dal politico per entrare al comune , alla scuola o alla forrestale, vuol dire che non vai dal sindaco a cercare l'elemosina per sponsorizzare un idea.

    se la gente potesse avere un occasione nell'industria  (e non solo priolo gela e termine imerese come qui )dove lavorare e produrre pensi davvero sarebbe così asservita?

    P.S.: PENSO CHE STIAMO ANDANDO COMUNQUE OFF-TOPIC SE RITIENI UTILI ULTERIORI APPROFONDIMENTI E CONFRONTO TI CONSIGLIO DI APRIRE UN NUOVO TOPIC NELLE SEZIONI GENERALI
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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #21 il: 08:56:56 am, 05 Ottobre 2009 »
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  • Come se non bastasse pure i manifesti...che vergogna...
    --------
    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Offline a.merenda

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #22 il: 13:28:44 pm, 05 Ottobre 2009 »
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  • No, ti ringrazio. Al momento non sento il bisogno di aprire un post sull'argomento.
    Magari, se ne avrò voglia, parteciperò a qualche altra discussione.

    Con questo scambio di opinioni ho sicuramente compreso qualcosa in più. Ti ringrazio per le critiche che mi hai rivolto, vuol dire che sono idee degne di una risposta, ancorchè "sballate".

    Ai ragazzi che stanno leggendo: viaggiate appena ne avete la possibilità. scoprirete che non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Scoprirete che la nostra gabbia è fatta di parole, non di mafia, non di sbarre.
    Poi ritornate quì e cercate di dare un contributo per trasformare la realtà che vi circonda. Diffidate dai "professor no". Sono i servi del potere costituito. Quelli che vivono a spese del nostro futuro.
    Fate e cimentatevi nell'innovazione. Sarà dura ma sono sicuro che ne varrà la pena. Sono certo che la Sicilia avrà molto da esprimere nei prossimi anni.
    Liberatevi dai pregiudizi e dalle false superstizioni. Accettare è difficile, comprendere ancora di più ma è l'unica cosa che ci rimane sa fare se vogliamo migliorare le nostre vite.

    Quindi basta parlare. C'è molto da lavorare...nonostante si faccia di tutto per mantenerci DISOCCUPATI E/O EMIGRANTI 

    saluti


    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #23 il: 13:41:19 pm, 05 Ottobre 2009 »
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  • Sostengo l'iniziativa che sta portando l'azione cattolica di Sortino per revocare questa vergogna di delibera
    --------
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    Offline sciurtinisi

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #24 il: 17:36:02 pm, 07 Ottobre 2009 »
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  • L'azione cattolica se ne stia buona e calma, se ne occuperà chi di dovere.. s'impegni ESSA a dare il buon esempio di vita e di buona condotta che ad educare ci pensano i Pastori...

    Però ripensandoci: a che servono i DICO se esiste il matrimonio civile, forse a facilitare il libero scambio di partner? allora sarebbe meglio snellire l'iter che porta al divorzio, o no?

    Offline L avvelenato james

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #25 il: 12:22:43 pm, 20 Ottobre 2009 »
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  • ragazzi ma mi pare ke i PACS i DICO e tutte le forme di Unione Civile e Coppie di Fatto non siano mai state autorizate in Italia?
    se non sbaglio esistono solo I registri simbolici delle unioni civili, cioè una semplice registrazione anagrafica della convivenza, tutto simbolico, senza alcuni diritti reali... a sortino una di queste coppie di fatto gode dei diritti estesi alla famiglia? per esempio potrebbe accedere agli alloggi popolari? chiaritemi un po le idee
    rispndetemi al piu presto!

    Offline a.merenda

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #26 il: 12:44:10 pm, 20 Ottobre 2009 »
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  • A quanto dice il consigliere comunale proponente pare abbiano diritto a concorrere per alloggi popolari, asili nido ma non ricordo altro.
    Poca cosa, è vero, per lo più è un fatto simbolico. Ritengo, tuttavia, che è dalle piccole cose che si deve partire. Il comune fa quel che può a livello amministrativo. Una legge dello stato equiparerebbe le figure soprattutto per quel che riguarda il "nodo fiscale-contributivo".
    Insomma si dovrebbe metter mano all'accordo tacito tra "i due soli" secondo cui si riconosce come "famiglia con relativo riconoscimento di diritti" soltanto chi si sposa al comune o in chiesa.
    Personalmente, mi sento di tollerare qualsiasi scelta per ciò che concerne "la volontà di una coppia". Insomma, una richiesta di libertà.

    cià

    Offline L avvelenato james

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #27 il: 14:12:43 pm, 20 Ottobre 2009 »
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  • grazie SPAVENTA

    quali diritti e doveri hanno le suddette unioni, per quanto riguarda il "nodo fiscale-contributivo" ?
    ma c'è un sito o qualcosa dove posso leggere questa specie di legge fatta dal Comune di Sortino punto per punto?
    perdonate la mia insistenza

    Offline a.merenda

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #28 il: 16:53:29 pm, 20 Ottobre 2009 »
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  • Magari...

    in realtà questo compito potrebbe essere ben assolto dal sito internet del comune. Ma purtroppo l'ostentazione di arroganza ed incompetenza vince sulle più semplici regole culturali,economiche, amministrative.
    Il comune avrebbe l'opportunità di informare tutti pagando un part-time (gestore del sito internet) ad una persona seria e competente in materia.

    Non vorrei che in realtà qualche contrattino sottobanco ci sia già e che il malcapitato, per manifesta ignoranza, non possa far altro che attaccari u sceccu unni voli u patruni

    POLITICI SVEGLIATEVI. Non pedetevi in beghe inutili ed asfittiche. Pensate alle necessità della vostra comunità ed immedesimatevi, ogni tanto, in chi vi osserva da fuori (figuriamoci dai nostri compaesani all'estero).
    Abbiate il coraggio di ascoltare.

    Offline L avvelenato james

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    Re:I DICO...SORTINESI...
    « Risposta #29 il: 00:28:46 am, 21 Ottobre 2009 »
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  • ma le operazioni del comune non dovrebbero essere esposte in chiaro e
    accessibbili a chi vorrebbe interessarsene al solo scopo informativo?
    condivido il discorso sul sito web del comune, fa veramente pena e non è aggiornato...

     

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