Autore: carmelo spataro Topic: suicidi nelle carceri  (Letto 8665 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline carmelo spataro

  • Scriba del Forum
  • ***
  • Post: 221
  • Sesso: Maschio
suicidi nelle carceri
« il: 14:03:38 pm, 01 Agosto 2012 »
  • Publish
  •                                                                  

                                                                                                                            Gruppo consiliare Provincia regionale

                                                                                                                                                di Siracusa

    Troppi i suicidi dentro gli istituti penitenziari. Anche Siracusa non sfugge ad una statistica che vede un numero impressionante di suicidi e tentati suicidi indifferentemente tra i detenuti ed il personale di polizia penitenziaria. Molto probabilmente sono due facce della stessa. Nel corso del 2010 una apposita commissione speciale del Consiglio Provinciale aveva evidenziato le condizioni critiche in tutte le strutture penitenziarie presenti in provincia di Siracusa. La situazione oggi non è migliorata, anzi si è pericolosamente aggravata. Il disagio e la invivibilità delle strutture carcerarie è ormai insostenibile al punto da violare le norme costituzionali troppo spesso chiamate in causa nell’agone politico ma colpevolmente trascurate nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo in uno Stato come quello italiano che viene definito democratico nei suoi principi fondamentali. Siracusa e le sue tre strutture di Noto, Siracusa e Brucoli rientrano in pieno in questo scenario raccapricciante dove i il rapporto il detenuto è, nel rapporto con la polizia penitenziaria, il doppio di quello minimo stabilito dalla legge. Il Parlamento, nonostante l’allarme e la necessaria attenzione richiamata dal Capo dello Stato, latita ed omette interventi correttivi tanto da essere più volte stato condannato dagli organismi europei in più occasioni. A questo punto, pur non condividendone i presupposti legislativi, appare sempre più sostenibile la tesi dell’amnistia per manifesta incapacità dello Stato e del Parlamento Italiano.


    Siracusa 30 luglio 2012

    Il Consigliere Provinciale PD
      Dott. Carmelo Spataro

    Offline Nello Bongiovanni

    • Scrittore del Forum
    • *****
    • Post: 1.862
    • Sesso: Maschio
    • Dirigente Provinciale del PDL
      • http://www.bongiovanni-gagliani.it
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #1 il: 19:18:14 pm, 01 Agosto 2012 »
  • Publish


  • OSSERVAZIONI UGL SU FENOMENO SUICIDI POLIZIA PENITENZIARIA
    Riunione OO.SS. Amministrazione Penitenziaria  31 luglio 2012

    Il drammatico aumento dei gesti estremi compiuti dal personale di Polizia Penitenziaria, impone profonde riflessioni rispetto alla deriva in cui questo organismo dello Stato sta inesorabilmente cadendo per le molteplici cause che rendono critico il funzionamento del sistema penitenziario.
    I circa 100 suicidi in dieci anni e i sette di quest’ultimo tra le fila dei Baschi Azzurri, a nostro avviso, hanno radici proprio in un decadimento dei valori fondamentali della vita e delle finalità del lavoro che viene svolto e degli obiettivi che sempre più si chiede di raggiungere.
    Obiettivi che contrastano con la compressione di diritti contrattuali, l’abbandono di chi dovrebbe occuparsi di risolvere i problemi lavorativi con spirito di partecipazione e condivisione delle numerose frustrazioni ed incertezze che la vita moderna riserva all’interno di un mondo che di moderno non ha proprio nulla.
    Se queste prime riflessioni sono frutto di una conoscenza diretta dei problemi generali che riguardano il mondo delle carceri, sul quale l’UGL si è esercitata ad una disamina anche con seminari e convegni dedicati, in ultimo al rilievo dello stress da lavoro correlato, ciò che occorre rilevare è lo stato d’abbandono in cui versano donne e uomini che operano in questo delicato settore della sicurezza da cui derivano molte delle patologie che portano a gesti estremi come quelli che bisogna cercare di arginare in ogni modo.
    L’instabilità umorale spesso nasconde una problematica latente al punto che sintomi collegati a disturbi della personalità vengono occultati da una personalità c.d. egosintonica, ovvero in sintomi che l’ego della persona interessata non si rende neanche conto di avere.
    Fare finta di niente e non accorgersi di alcuni comportamenti ossessivi, talvolta ben accetti (es. il collega che pretende un ordine assoluto della propria scrivania) e non essere in grado di vederli può portare nel tempo ad un deterioramento comportamentale da parte dei soggetti interessati e questo essere causa di momenti in cui esplodono le tensioni al punto da far sentire sull’orlo del baratro proprio chi sembrerebbe avere meno problemi lavorativi.
    La famiglia gioca indubbiamente un ruolo importante nelle dinamiche in cui si sviluppano tali eventi e un ambiente lavorativo ostile, sia sotto l’aspetto strutturale, sia sotto il profilo dei rapporti interpersonali, spesso viziati dal rapporto gerarchico funzionale che non consente a chi ha il potere di controllo di percepire a fondo la personalità di chi è ad egli sottoposto, è un motivo di sentirsi abbandonati e non accettati.
    In particolare la condizione di molti operatori della Polizia Penitenziaria, per lo più con una media di 15/20 anni di servizio e un ruolo relativamente basso o intermedio, è spesso complicata dal doversi confrontare con chi non esercita un ruolo di comando ma di potere coercitivo, ciò per indubbia carenza formativa.
    La gestione dei rapporti tra superiore e subalterno deve essere un punto su cui riflettere profondamente se si vuole cercare di migliorare l’accettazione del ruolo di ciascuno ed evitare che i contrasti personali incidano sui rapporti professionali.
    Riteniamo che vada introdotta una figura di mediazione delle dinamiche relazionali che deve essere quella di un esperto psicologo, ma anche una migliore formazione di chi deve gestire gli uomini, spesso infatti l’approssimazione del comando è fonte di insicurezza e solitudine per chi poi a sua volta deve poter gestire i rapporti umani con le persone detenute.
    Molte volte il sindacato è costretto ad intervenire per ingiusto abbassamento della classifica annuale di merito, ciò perché il personale interessato non sa neanche le ragioni reali di quello che considera un abuso. Questa percezione lo porta ad avere atteggiamenti di disinteresse ancora più elevati e un approccio con il proprio superiore distorto a causa dell’assenza di comunicazione.
    Ad avviso dell’UGL oltre ad una profonda riforma del sistema sanzionatorio va del tutto eliminato questo strumento che come spesso accade per i rapporti disciplinari è diventato uno strumento di gestione del personale. A farne le spese sono sempre più spesso coloro che rivestono un incarico sindacale, motivo per cui l’UGL ha proposto di spostare nella Commissione Centrale di Disciplina l’esame di tutti i procedimenti che interessano tali soggetti.
    Non da sottovalutare la completa disapplicazione di norme introdotte recentemente e che riguardano la sfera dell’individuazione dello stress da lavoro correlato.
    Su tale condizione, riteniamo utile consegnare all’Amministrazione un apposito studio fatto dall’IPER dell’UGL dal quale emergono dati molto interessanti e che, se calati sulla realtà penitenziaria potrebbero essere emblematici di situazioni veramente difficili.
    Un’attuazione della norma di riferimento richiamata da espresse circolari del Ministero del Lavoro, potrebbe dare un quadro generale più idoneo di studi effettuati solo sul fenomeno suicidi. Questi rappresentano ad avviso dell’UGL la punta di un iceberg di tutte le difficoltà che vive chi lavora in condizioni disagiate e con carichi di lavoro inaccettabili.
    Per contrastare o almeno tentare di farlo, il fenomeno dei suicidi tra i colleghi della Polizia Penitenziaria, occorre dare corso a strumenti di sostegno che debbono consentire a questi di non sentirsi soli nel momento del bisogno. Per questo motivo riteniamo fondamentale che siano istituiti centri d’ascolto che possano salvaguardare la privacy di chi vi si rivolge ma essere uno strumento anche meramente di sfogo rispetto ad una condizione di disagio contingente.
    Riteniamo in tal senso di sottolineare che sintomi quali il burnout andrebbero meglio studiati e non solo sotto l’aspetto statistico ma, come accaduto in passato con un approfondito esame attraverso una ricerca diretta delle dinamiche che li determinano.
    Facile scoprire che i rapporti umani tra colleghi, superiori gerarchici posizione lavorativa, ruolo inappropriato, gestione dei rapporti con i detenuti, e dinamiche familiari, possono determinare situazioni di assoluta inadeguatezza psicologica tali da far scaturire problemi d’identità e dunque di approccio con la realtà.
    Va anche sottolineato che spesso i problemi che affliggono il personale hanno natura diversa da un disturbo della personalità ma sono frutto di fattori diversi che riguardano spesso il fatto di non conoscere i propri diritti o di non sapersi comportare per farli rispettare.
    L’UGL in definitiva ritiene che i centri d’ascolto debbano essere formati si da esperti psicologi ma integrati anche da esperti legali e non ultimo interfacciati con chi ha il dovere di tutela sindacale, poiché i problemi rappresentati possono essere risolti di volta in volta da un intervento medico, legale e non ultimo di carattere sindacale.
    Riservandosi la presentazione di un’analisi più approfondita, si prende atto della volontà di affrontare una volta per tutte il problema che rappresenta un motivo di vergogna per tutto il sistema sicurezza.

    IL SEGRETARIO NAZIONALE
    Giuseppe Moretti
    DIRIGENTE NAZIONALE UGL P.P.
    Sebastiano BONGIOVANNI







                                                                     

                                                                                                                            Gruppo consiliare Provincia regionale

                                                                                                                                                di Siracusa

    Troppi i suicidi dentro gli istituti penitenziari. Anche Siracusa non sfugge ad una statistica che vede un numero impressionante di suicidi e tentati suicidi indifferentemente tra i detenuti ed il personale di polizia penitenziaria. Molto probabilmente sono due facce della stessa. Nel corso del 2010 una apposita commissione speciale del Consiglio Provinciale aveva evidenziato le condizioni critiche in tutte le strutture penitenziarie presenti in provincia di Siracusa. La situazione oggi non è migliorata, anzi si è pericolosamente aggravata. Il disagio e la invivibilità delle strutture carcerarie è ormai insostenibile al punto da violare le norme costituzionali troppo spesso chiamate in causa nell’agone politico ma colpevolmente trascurate nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo in uno Stato come quello italiano che viene definito democratico nei suoi principi fondamentali. Siracusa e le sue tre strutture di Noto, Siracusa e Brucoli rientrano in pieno in questo scenario raccapricciante dove i il rapporto il detenuto è, nel rapporto con la polizia penitenziaria, il doppio di quello minimo stabilito dalla legge. Il Parlamento, nonostante l’allarme e la necessaria attenzione richiamata dal Capo dello Stato, latita ed omette interventi correttivi tanto da essere più volte stato condannato dagli organismi europei in più occasioni. A questo punto, pur non condividendone i presupposti legislativi, appare sempre più sostenibile la tesi dell’amnistia per manifesta incapacità dello Stato e del Parlamento Italiano.


    Siracusa 30 luglio 2012

    Il Consigliere Provinciale PD
      Dott. Carmelo Spataro
    --------
    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #2 il: 20:31:32 pm, 01 Agosto 2012 »
  • Publish
  • http://www.ristretti.it/commenti/2010/giugno/pdf2/suicidi_confronto.pdf

    signor spataro,
    come potrà notare dal grafico, in italia la media dei suicidi nei carceri è identica a quella europea.
    il dramma se mai sta nel sovraffollamento delle strutture. bisognerebbe "forse" costruirne delle nuove per risolvere il problema.


    la triste e nota verità e che mancano i fondi purtroppo. cosi' come mancano i soldi per sistemare le strutture scolastiche, gli ospedali fatescenti, le strade scassate, le città sporche, il dissesto idrogeologico...ecc.
     capirete, fin quando c'e' gente che in periodo di elezioni fa comizi (sopra e sotto i palchi) promettendo di sperperare denaro pubblico, con quali risorse si dovrebbero affrontare i veri problemi?

    ma d'innanzi alle elezioni imminenti in sicilia un po di sana propaganda anche su questo fronte non fa mai male....giusto?


     
    « Ultima modifica: 21:47:04 pm, 01 Agosto 2012 da enrico tomasi »

    Offline carmelo spataro

    • Scriba del Forum
    • ***
    • Post: 221
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #3 il: 22:56:03 pm, 01 Agosto 2012 »
  • Publish
  • Gentile Sig. Enrico Tommasi, mi spiega perchè pensa che in ogni occasione  ci sia del " torbido " ? cosa vuol dire che questo post è stato inserito a seguito della imminente campagna elettorale ? Mi permetto do dirLe che in data 6 Maggio 2010 il sottoscritto in qualità di Presidente della commissione speciale istituita per fare fare luce sulla situazione penitenziaria in provincia di Siracusa pubblicò su questo sito la relazione che troverà ancora nei post risalenti a quella data. Io non penso che la questione penitenziaria sia solo un fenomeno legato alla edilizia carceraria anche se importante. In merito a questo problema penso che basterebbe riconvertire gli edifici ( per es. ex caserme ) pubblici per affrontare tale questione. Ma ripeto quasi tutti in questi anni convengono sulla necessità di affrontare la questione ma mai è stato fatto un passo in avanti. Per esempio io credo che la legislazione vigente ha aggravato di tanto il sovraffollamento delle carceri. Lei sa che nelle carceri mandamentali oltre un terzo dei detenuti è in attesa di giudizio ? Lei sa che gran parte di questi detenuti sono eztracomunitari che non sono in grado  di difendersi a differenza di chi ha i mezzi finanziari per evitare il carcere o ridurre la sanzione ? Lei sa che in celle dove dovrebbero stare in quattro si trovano in dodici ? Lei sa che lo standard di spazio necessario e di 7 metri quadri a detenuto ed invece in alcuni casi la media è di due metri quadri a detenuto ? Lei sa che da anni si parla di pene alternative( servizi sociali esterni, penne accessorie, detenzione domiciliare ) per alcuni tipi di reato ed invece si è passati ad un inasprimento di pene per tipologie di reati che potrebbero essere diversi da quelli di una detenzione ? Bene tutti convengono su queste questioni ma lo Stato italiano ed il Parlamento hanno omesso ogni titpo di intervento legislativo. Se lo Stato è in una situazione di piena illegalità allora dico che a questo punto debba essere valutata la possibilità di una amnistia almeno per alcuni tipi di reato. Poi le consiglio di leggere la relazione. Penso che offra tanti punti di riflessione e credo che sia utile per comprendere una realtà che il mondo fuori dalle mura carcerarie sconosce.

    Offline Manfredi

    • Scriba del Forum
    • ***
    • Post: 114
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #4 il: 11:00:38 am, 02 Agosto 2012 »
  • Publish

  • Offline a.merenda

    • Global Moderator
    • Scrittore del Forum
    • *****
    • Post: 1.988
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #5 il: 12:05:31 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • sulla base di tutti questi spunti sarebbe opportuno organizzare un gruppo di legali che istruiscano una class action fatta dalle famiglie dei detenuti nei confronti dello Stato

    rivolgendosi anche alla corte europea dei diritti dell'uomo

    c'è chi pensa che gli strumenti cognitivi a disposizione dell'uomo del 2012 siano eterni non riuscendo ad immagineare ciò che non c'è.
    Costruire nuove carceri è l'idea più ottusa che sento circolare riguardo all'argomento

    la depenalizzazione di alcuni reati, rieducazione alternativa e mediazione civile approfondita anche in ambito penale mi sembrano invece percorsi da approfondire concretamente


    es: trovano tizio con 100 grammi di droga (esempio generico). Sanzione: vai a pulire i cessi per 3 anni. No costi di struttura, solo di personale per sorveglianza. Domicilio presso abitazione del sanzionato e solo se necessario in strutture esterne




    E' LA PAROLA CARCERE CHE VA CANCELLATA DAL VOCABOLARIO DELL'ESSERE UMANO.
    LA TECNOLOGIA CI AIUTERA' IN QUESTO



    da Wikileaks - http://www.fabioghioni.net/blog/2010/12/06/da-wikileaks-microchip-per-i-detenuti-la-mania-per-la-privacy-tedesca-google-e-la-cina/

    7. (S) HOW TO TRACK DETAINEES: “I’ve just thought of something,” the King added, and proposed implanting detainees with an electronic chip containing information about them and allowing their movements to be tracked with Bluetooth. This was done with horses and falcons, the King said. Brennan replied, “horses don,t have good lawyers,” and that such a proposal would face legal hurdles in the U.S., but agreed that keeping track of detainees was an extremely important issue that he would review with appropriate officials when he returned to the United States.





    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #6 il: 12:55:32 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • Gentile Sig. Enrico Tommasi, mi spiega perchè pensa che in ogni occasione  ci sia del " torbido " ?

    semplice, alla fine del suo post ha inserito la parolina magica "indulto".
    ha idea da quanti politici di tutte le religioni viene usata ogni volta che ci sono votazioni?

    signor spataro, io non penso che ci sia del torbido per astratto. le ho riportato un grafico che dimostra chiaramente che i suicidi di cui lei parla sono in taluni casi anche sotto la media considerando i dati europei.
    Quindi se non vuole che le si attribuisca del torbido, prenda atto che scrive cose su cui é poco informato. in caso contrario ha mentito sulla statistica.

    quello che manca per risolververe il vero problema, cioe' che nelle celle per quattro detenuti ce ne stanno sette, non sono le sue relazioni, del cui contenuto il web, i giornali e le tv erano stracolme già prima del 6 Maggio 2010, ma i soldini per realizzarne delle nuove, o come dice anche lei, riconvertire altri edifici.

    immagina quanti carceri vecchi, quante strutture pubbliche fatescenti, quante strade dissestate si potrebbero sistemare (ad esempio) con i soldi che il suo ente spreca per relazionare sull'acqua calda?

    mi tolga una curiosita poi circa l'idea di pene alternative per alcuni tipi di reato.
    per i servizi sociali esterni intende quegli stessi lavori che vuole attribuire ai forestali o ai LSU?
    i carcerati siciliani in fila per tre accodati a questi?

    « Ultima modifica: 14:41:45 pm, 02 Agosto 2012 da enrico tomasi »

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #7 il: 13:14:20 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • c'è chi pensa che gli strumenti cognitivi a disposizione dell'uomo del 2012 siano eterni non riuscendo ad immagineare ciò che non c'è.

    gia'..e immagina che c'e' addirittura chi non vede manco quello che c'e'

    Costruire nuove carceri è l'idea più ottusa che sento circolare riguardo all'argomento
    ad ognuno le sue "ottusioni" antonio...che ci vuoi fare

    la depenalizzazione di alcuni reati, rieducazione alternativa e mediazione civile approfondita anche in ambito penale mi sembrano invece percorsi da approfondire concretamente
    es: trovano tizio con 100 grammi di droga (esempio generico). Sanzione: vai a pulire i cessi per 3 anni. No costi di struttura, solo di personale per sorveglianza. Domicilio presso abitazione del sanzionato e solo se necessario in strutture esterne

    si, ok, un sorvegliante per detenuto...
    ma quanti dovrebbero essere questi a pulire cessi? il 2013 sarà l'anno dei pulitori di cessi :)


    « Ultima modifica: 14:22:32 pm, 02 Agosto 2012 da enrico tomasi »

    Offline carmelo spataro

    • Scriba del Forum
    • ***
    • Post: 221
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #8 il: 14:34:36 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish


  • Studi l'agomento Sig. Tommasi. Poi ne riparliamo anche se sono sicuro che  troverà argomenti per fare polemica che io ho sempre evitato di fare.

    Offline Nello Bongiovanni

    • Scrittore del Forum
    • *****
    • Post: 1.862
    • Sesso: Maschio
    • Dirigente Provinciale del PDL
      • http://www.bongiovanni-gagliani.it
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #9 il: 16:48:40 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • Su alcune soluzioni che tu hai espresso io non li condivido, ma è giusto dire che hai svolto un lavoro egeregio con la commissione provinciale...prendendo atto della situazione disastrosa in cui versano gli istituti penitenziari...per il resto togliendo il Tommasi che oramai nemmeno lo considero...gli altri io li giustifico perchè dovrebbero vivere lo stato di cose all'interno delle carceri...Con molta sintesi dico che in ogni Istituto regna uno stato alle proprie convenienze...alla cara reclusione di augusta l'impianto elettrico non è a norma...il gruppo elettrogeno non funzione l'impianto antincendio non funzione...ci sono infiltrazioni di acqua ovunque...l'acqua viene erogata 3 ore al giorno...ecc.ec. faccio una domanda in una struttura pubblica potrebbe rimanere aperta senza tutti questi requisiti??? assolutamente no...in Italia invece un carcere può continuare a funzionare...l'unica soluzione a mio avviso è solo una investire in strutture moderne in modo che si risparmia del personale e la vita del detenuto è più dignitosa...un saluto...almeno su questa materia lasciatemi dire che sono un esperto...




    Studi l'agomento Sig. Tommasi. Poi ne riparliamo anche se sono sicuro che  troverà argomenti per fare polemica che io ho sempre evitato di fare.
    --------
    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #10 il: 18:24:02 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • ...per il resto togliendo il Tommasi che oramai nemmeno lo considero
    ma come BBongiovanni?! proprio adesso che ti eri convertito al comunismo pure tu e giusto quando su un argomento sostieni (da esperto che sei) ne più ne meno quello che avevo detto io?
    :)
    « Ultima modifica: 19:39:29 pm, 02 Agosto 2012 da enrico tomasi »

    Offline a.merenda

    • Global Moderator
    • Scrittore del Forum
    • *****
    • Post: 1.988
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #11 il: 18:26:23 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • dunque meglio investire soldi in costruzione di opifici a sostegno dell'attività lavorativa (quindi rieducativa) di queste persone anzichè costruire altre carceri, le quali, dovrebbero piuttosto essere riqualificate in dormitori


    all'interno degli opifici e dei dormitori videosorveglianza e microchip


    ps: chi ha paura di immaginare è destinato a vivere nella trappola dell'eterno presente

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #12 il: 18:27:30 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • Studi l'agomento Sig. Tommasi.
    il suo? e a quale scopo?
    per capire che oltre all'acqua calda ha scoperto anche il copia e incolla?
    « Ultima modifica: 18:44:10 pm, 02 Agosto 2012 da enrico tomasi »

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #13 il: 18:30:45 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • ps: chi ha paura di immaginare è destinato a vivere nella trappola dell'eterno presente
    gia ..e chi si ostina a non voler prendere atto del presente  è destinato a non avere futuro

    Offline carmelo spataro

    • Scriba del Forum
    • ***
    • Post: 221
    • Sesso: Maschio
    Re:suicidi nelle carceri
    « Risposta #14 il: 21:58:54 pm, 02 Agosto 2012 »
  • Publish
  • Scusi Sig. Tommasi, probabilmente Lei ha capito male. Ma chi ha parlato di indulto ? Io , se vuole anche in maniera provocatoria e suggerita, se vuole, anche dalla assenza di una riforma del diritto penitenziario e del codice penale da parte dello Stato e del Parlamento, ho parlato di amnistia che è una cosa diversa dall'indulto. Secondo il nostro codice penale l'indulto è un intevento legislativo che implica una estinzione del reato o (  almeno secondo l'ultimo provvedimento legislativo in tal senso ) di alcuni tipi di reato mentre l'amnistia è un provvedimento che estingue la pena. Come capirà sono due cose completamente diverse !

     

    Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 

    Facebook Comments

    Link Consigliati:
    Portale turistico per le vacanze a Siracusa e Provincia - vacanzesiracusa.com

    Increase your website traffic with Attracta.com
    Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, il presente FORUM, non rappresenta una testata giornalistica in quanto sar� aggiornato senza alcuna periodicit�. Non pu� pertanto considerarsi un prodotto editoriale. Le immagini inserite, non sempre ma in massima parte, sono tratte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo e saranno subito rimosse.Il Gestore del FORUM, non � responsabile del contenuto dei commenti ai post, n� del contenuto dei siti "linkati"

    WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!