Autore: Nello Bongiovanni Topic: Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani  (Letto 21415 volte)

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Offline Nello Bongiovanni

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Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
« Risposta #45 il: 18:39:16 pm, 03 Ottobre 2012 »
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    PoliticaComunicati Stampa.Vai all'articolo.Sicilia: i candidati alla Presidenza della Regione - Intervista esclusiva a Nello Musumeci .



         


    Mercoledì 03 Ottobre 2012 10:14    .
    Serietà, Collegialità e condivisione sono le parole chiave sulle quali Nello Musumeci sta incentrando la propria campagna elettorale.

    L'onorevole, interrogato ai nostri microfoni, affronta le tematiche principali che interessano i siciliani, le stesse che potrebbero far traghettare gli elettori da una lista all'altra.
    Ecco come ha risposto il candidato:

    1. Quali saranno i primi interventi d'urgenza che saranno messi in atto per risanare il bilancio pubblico?
    Dalla riduzione drastica delle autoblu,  è principalmente un segnale di sobrietà (che già diedi quando ero presidente della Provincia di Catania) ad un più oculato ricorso alle spese di rappresentanza; dal taglio dei fitti passivi per edifici e strutture che non hanno finalità istituzionali alla dismissione delle partecipate che producono milioni di euro di passivo, alla drastica riduzione delle consulente, quest’ultima una vera e propria patologia di questi anni che ha portato la Sicilia al primo posto in Italia, come ha rilevato l’Istat. E ancora, la riduzione dei fondi per la Presidenza e i gruppi dell’Ars. Ma più che su singoli tagli, credo che sia necessaria una rivoluzione culturale degli amministratori sulla formazione e sulla gestione dei bilanci pubblici, a cominciare da quello, naturalmente, della Regione. Siamo sull’orlo del baratro, non possiamo fare finta di nulla, quando centinaia di migliaia di famiglie siciliane sono sull’orlo della povertà.
     
    2- Quali sono i temi principali che affronterà immediatamente se sarà eletto?
    Bisogna innanzitutto restituire alla Regione Siciliana quel ruolo di grande Istituzione, autorevole e credibile,  che ha perso. Il presidente della Regione è il presidente di tutti i siciliani, anche di quelli che non lo hanno votato. Il presidente della Regione deve avere un rapporto istituzionale di rispetto, di collaborazione, di disponibilità  con tutti i presidenti della Provincia e con tutti i sindaci, non solo con quelli del proprio schieramento.
    Uno dei primi interventi sarà la costituzione di un’unità operativa, composta esclusivamente da dipendenti della Regione, che lavorerà  sulle grandi opere pubbliche incompiute. Sono circa 160 in Sicilia, occorrono 350 milioni di euro per completarle. Saranno monitorate, individuate priorità e stato dei lavori, possibilità di accedere ai finanziamenti. Un cantiere che si riapre produce posti di lavoro, decine, spesso centinaia, più tutto l’indotto. Si rimetterebbe in moto l’economia dell’Isola, pane per migliaia di famiglie.
     
    3- Lombardo negli ultimi giorni della sua Presidenza parlava dell'eccessivo numero di dipendenti che “ci sono e non si possono ammazzare”. Come pensa di risolvere questo problema?
    Non credo che in assoluto i dipendenti della Regione  siano troppi, considerato che molte competenze che altrove sono dello Stato, in Sicilia vengono svolte proprio dalla Regione. Penso, ad esempio, alle Sovrintendenze ai beni culturali.  E’ necessaria invece  una più razionale gestione del personale. Nessuno vuole ammazzare i dipendenti regionali, che qualcuno ha umiliato, tanto da parlare di “derattizzazione”. Sono sicuro che la quasi totalità dei dipendenti regionali vuole lavorare e mettere al servizio dell’Istituzione professionalità, competenze, passione dopo una fase nella quale, invece, si è fatto ricorso in modo massiccio a figure esterne, sulla cui necessità e utilità avanzo qualche riserva. Un bravo amministratore deve incentivare e stimolare  propri collaboratori, anche nella P.A.
    Altro problema sono i precari, che costituiscono un bacino che deve andare a esaurirsi. Facciamo un censimento, definitivo, vediamo chi ha i presupposti per essere stabilizzato e garantiamo, comunque, agli altri   quel poco che hanno avuto in questi anni, senza criminalizzazioni. Al contempo non bisogna creare ulteriori illusioni cedendo al facile e cinico clientelismo.

    4-La formazione e i forestali, due “argomenti bollenti”?
    La formazione in Sicilia è servita più ai formatori che ai formati, lo dico da tempi non sospetti. Bisogna orientare  la formazione su  figure professionali effettivamente richieste dal mercato del lavoro, che è in continua evoluzione. Ci sono mestieri molto richiesti, redditizi e dignitosi. La laurea non è un passaporto per entrare in società e per sentirsi gratificati, ma è il lavoro.
    I forestali sono tanti e gli incendi, di contro, sono una piaga sempre più estesa sul territorio, con perdite di vite umane, come è successo questa estate, danni all’economia, degrado ambientale. Lavorano spesso in condizioni di estrema precarietà, dovranno essere gestiti diversamente, la loro prestazione dovrà essere finalizzata ed essere quindi produttiva.
     
    5 Ha già un'idea degli assessori che l'accompagneranno durante il mandato? Si tratterà di tecnici o politici?
    Mi sembra prematuro parlare della Giunta: siamo in piena campagna elettorale. Gli assessori saranno sicuramente rappresentativi della voglia di cambiamento della Sicilia, di una Sicilia che aspira ad essere una regione “normale”, dando a questo termine un significato ben più alto e importante di quello letterale. Normalità vuol dire riuscire ad arrestare un degrado dilagante e iniziare la risalita per il rilancio di questa Regione. Non voglio essere l’ultimo presidente di una stagione da dimenticare, ma il primo di una fase da ricordare con orgoglio.
    E in questa fase di rinnovamento vorrei riservare un assessorato alle isole minori. Ce ne ricordiamo solo a giugno, con l’inizio delle vacanze, mentre ci sono migliaia di persone che vivono in condizioni di disagio tutto l’anno.

    6-Quali soluzioni intende adottare per ridurre i costi della Sanità senza ledere il diritto alla salute dei cittadini ed evitare l'esodo dei malati in altre regioni italiane?
    C’è qualcosa da rivedere nella riforma della sanità. Non si può pensare solo seconda una logica ragionieristica di riduzione dei posti letto, di chiusura delle strutture con meno prestazioni, di tagli spesso indiscriminati. Bisogna mantenere presidi sul territorio anche in aree decentrate. Il diritto alla salute deve essere inteso come il diritto alla vita, di ogni cittadino.
    Abbiamo grandi professionalità che vengono umiliate e una migrazione verso altre regioni che dovremmo limitare. Ma credo che la più grande riforma sarà la nomina dei direttori generali, dei manager, solo in base al curriculum e non all’appartenenza ad un determinato partito. Produciamo benzina e la paghiamo più che in altre regioni distanti mille chilometri. E produrre benzina provoca  danni alle  persone spesso con conseguenze dolorosissime e degrado ambientale che nessuno risarcisce. Il trasporto pubblico va sicuramente incentivato, ma sulle tratte ferroviarie bisogna rimediare ad alcune assurdità, come i tempi di percorrenza, circa 5 ore, sulla Palermo-Catania, per arrivare al  raddoppio sulla Messina-Catania. Ma va migliorata anche la rete delle infrastrutture stradali sull’asse nord-sud ed est-ovest. Purtroppo a questo si aggiunge la marginalità geografica della Sicilia che è distante dai grandi mercati di distribuzione, a cominciare da quelli per i prodotti agroalimentari.
    Ci sono oggettivamente delle diseconomie, ma che possono essere superate soprattutto in settori, come l’agricoltura e il turismo, che hanno grandi potenzialità. Devono inoltre essere messe in atto sostegni alle piccole e medie imprese, che meglio rispondono alle caratteristiche della nostra economia. E, invece, proprio la P:A: e in particolar modo la regione sono i primi nemici, oltre al sistema bancario, perché per pagare una fornitura o un servizio fanno trascorrere tempi lunghissimi.
     
    7-Viabilità su strada e su rotaie e il prezzo della benzina: gli imprenditori soffrono gli eccessivi costi di trasporto. Cosa risponderebbe a un imprenditore che ritiene poco vantaggioso investire in Sicilia?
    Negli ultimi anni è praticamente scomparsa la promozione turistica della Sicilia, all’estero e in campo nazionale. La nostra regione ha alcune  realtà d’eccellenza, cito solo Taormina, Piazza Armerina e Agrigento per brevità, ma manca la programmazione a medio e lungo termine per far sì che alcune manifestazioni possano essere vendute con largo anticipo dai tour operator. Siracusa con la stagione del dramma antico è una bellissima eccezione, un esempio per tutti. La Sicilia potrebbe vivere di turismo, soprattutto adesso che l‘offerta ricettiva è variegata, dai b&b agli alberghi di lusso, ma smettiamo di costruire strutture e pensiamo agli eventi, alla destagionalizzazione, all’offerta culturale che è la nostra grande risorsa, non riproducibile o copiabile. Penso anche all’Etna, come grande logo dell’Isola, un vulcano che identifica ovunque nel mondo la nostra Terra. Penso ai nostri uomini di cultura, nelle più svariate arte, che possono costituire i nostri migliori ambasciatori nel mondo se sapremo renderli di nuovo orgogliosi di riscoprire la loro sicilianità.

    8-Campione d'Italia, San Remo, Saint Vincent in Valle D'Aosta e Venezia, hanno il loro casinò, Malta ha creato un forte indotto attorno a questo settore, possibile che in Sicilia nel 2012 ancora non venga permesso, per rimanere in tema, di giocare anche questa carta per rilanciare il turismo.       
    Non sono un appassionato dei casinò, ma capisco che sono un fortissimo richiamo  e un’opportunità di crescita turistica.  Certo, è un paradosso che tutti i casinò siano concentrati nel nord Italia per non si sa quali motivi o a pochi minuti d’aereo, come quello di Malta, dove si registra una regolare “migrazione”. Ma non è un problema che non può essere risolto dal presidente della Regione, perché ci vuole una legge nazionale. E’ un tema che potrebbe essere riproposto se ci fossero le adeguate sensibilità e ricadute sul territorio, ma soprattutto la garanzia che tutto avvenga nel rispetto della legalità, blindando la gestione da possibili infiltrazioni della criminalità.

    9-Le energie rinnovabili sono considerate come la strada migliore per i futuro. Quali prospettive ci sono per il nostro territorio.
    Sui temi dei rifiuti, delle energie rinnovabili, della gestione delle risorse naturali c’è già un gruppo di esperti che sta valutando esigenze e prospettive. Sull’eolico ho le mie perplessità, non perché non sia valido, ma perché manca una strategia complessiva e una regolamentazione adeguata. Gli impianti hanno un forte impatto sul territorio e questo non è un aspetto da sottovalutare  perché in Sicilia ci sono già troppi scempi.

    10-L'ANCE e tutto l'indotto dell'edilizia è “sul piede di guerra”. Quali strategie per mediare e conciliare?
    L’ho detto prima: abbiamo centinaia di opere pubbliche incomplete: basterebbe riaprire quei cantieri per rilanciare il settore delle costruzioni. E sul tema casa con il mutuo sociale che intendo attivare a livello regionale daremmo l’opportunità di un tetto a gran parte delle 40.000 famiglie siciliane che non ne hanno una di proprietà e, soprattutto, alle giovani coppie. La casa non è solo un valore patrimoniale, un bene da tassare, ma è la materializzazione dell’amore dei padri per i figli, è la storia di una famiglia, è il passato e il futuro, dai nonni ai nipoti. E’ “la casa”, non “una casa”.

    11-Il costo della benzina ha raggiunto il massimo storico, più del 50% sono accise, di queste ai siciliani, con un territorio massacrato dalle raffinerie, ne ritorna quasi nulla. Qual è la sua posizione in merito.
    La Sicilia ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo al mito dell’industrializzazione che ha dato qualche beneficio immediato e tanti disastri nel medio e lungo termine. Sono stati distrutti  angoli di paradiso, come Gela, Priolo e Milazzo. Il risanamento ambientale, la salvaguardia dei posti di lavoro devono essere delle priorità.
     
    12-Il motivo principale perché i siciliani la dovrebbero preferire rispetto ai suoi avversari nella corsa alla Presidenza della Regione Sicilia
    Bisogna concludere al più presto una stagione politica e amministrativa caratterizzata da rancori, vendette, conflitti istituzionali che poco interessano ai siciliani che ne hanno pagato però le conseguenze. Quattro governi in quattro anni, quaranta e più assessori, centinaia di dirigenti hanno sostanzialmente ingessato la macchina burocratica della Regione, con i risultati che tutti vivono quotidianamente. Ai siciliani posso offrire le mie capacità di amministratore pubblico, dimostrate in dieci anni da presidente della provincia, l’integrità morale che non è stata mai sfiorata da indagini e frequentazioni. In Sicilia negli ultimi anni i tempi della politica sono stati condizioni dalla magistratura, io invece posso tranquillizzare i cittadini e anche i miei avversari. Non sono ricattabile: mi hanno rivoltato come un calzino senza trovare nulla. Negli ultimi dieci anni la massima autorità della regione è stata costretta alle dimissioni da condanne e indagini, questo con me, se sarò eletto, non potrà accadere.   Il mio programma sarà finalizzato alla conquista della “normalità”, un termine che da noi acquisisce un valore ben più alto rispetto a quello letterale. In Sicilia ormai hanno distrutto anche la speranza, io voglio restituire a tutti il diritto e la possibilità di un lavoro, di una casa, di servizi sanitari efficienti, di trasporti pubblici comodi, di ottenere i propri diritti senza passare dalle segreterie dei partiti. Questa è la normalità a cui mi riferisco



    I maliziosi del PDL dicono  che Vinciullo non sarà candidato dal PDL. "E' Possibili?"
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

    Offline Lelios

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #46 il: 17:22:42 pm, 09 Ottobre 2012 »
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  • Questa "opportunità valida" si era già presentata nel 2006. Peccato che raccolse solo il 5% perchè molti di voi vedevano "l'opportunità valida" in Cuffaro.

     E' tornato a Raffadali per poche ore, sono certo che ha ricevuto gli omaggi dei nuovi amici crocettacrociati!

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #47 il: 17:55:58 pm, 09 Ottobre 2012 »
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  • Caro Emanuele sei un bravo ragazzo ma troppo fazioso per i miei gusti...non comprendo questo tuo commento...

    COMUNICATO STAMPA

    VINCIULLO: Domani mi recherò in Procura
    per tutelare la mia onorabilità e la mia immagine

    Siracusa, 09 Ottobre 2012. In seguito all’articolo apparso sul Giornale di Sicilia di oggi, relativo ad allusioni circa una presunta compravendita di voti di cui sarebbero stati, si sospetta, protagonisti tutti i Deputati uscenti “nessuno escluso”, domani mi recherò in Procura per presentare dettagliata querela, al fine di tutelare la mia immagine, la mia onorabilità e la mia storia personale che, in modo alquanto superficiale, viene chiamata in causa nell’imminenza della consultazione elettorale, arrecandomi gravissimi danni. Lo comunica l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente della Commissione “Affari Istituzionali” all’ARS.
    Per me – ha proseguito l’On. Vinciullo – che ho fatto della correttezza istituzionale e personale unico motivo della mia storia politica è insopportabile che si alluda, senza avere il coraggio civile di fare i nomi, e mi si attribuiscano, come ai rimanenti 6 Deputati uscenti, “comportamenti illeciti” e ripugnanti che ho sempre combattuto e che, in questo caso, mi impedirebbero di essere “legittimato” a parlare.
    Se i candidati della lista di Crocetta – ha continuato l’On. Vinciullo – sono a conoscenza di fatti che mi riguardano, devono subito denunciarli, altrimenti sono solo volgari calunnie che non intendo assolutamente accettare ed assecondare. Duole che due figure istituzionali lancino accuse tanto pesanti per motivi che non comprendo e che servono, forse, ad alimentare le loro personali campagne elettorali.
    Domani, alle ore 10.30, sempre in Tribunale – ha concluso l’On. Vinciullo – terrò, dopo aver presentato denuncia, una Conferenza Stampa nel corso della quale consegnerò copia dell’atto da me presentato.




    Questa "opportunità valida" si era già presentata nel 2006. Peccato che raccolse solo il 5% perchè molti di voi vedevano "l'opportunità valida" in Cuffaro.

     E' tornato a Raffadali per poche ore, sono certo che ha ricevuto gli omaggi dei nuovi amici crocettacrociati!
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    Offline Lelios

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #48 il: 17:06:01 pm, 10 Ottobre 2012 »
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  • Fazioso è con memoria di elefante, per questo non dimentico che l' UDC siciliana ha sfornato più mafiosi che il quartiere di Brancaccio!

    Quelli che stavano per diventare i tuoi amici, quanto il tuo capobastone minacciava i predellini di passare alle sponde crociate...


    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #49 il: 17:48:28 pm, 16 Ottobre 2012 »
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  • Come mai nessuno ha il coraggio di fare comizi...



    Fazioso è con memoria di elefante, per questo non dimentico che l' UDC siciliana ha sfornato più mafiosi che il quartiere di Brancaccio!

    Quelli che stavano per diventare i tuoi amici, quanto il tuo capobastone minacciava i predellini di passare alle sponde crociate...
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    Offline a.merenda

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #50 il: 18:23:39 pm, 16 Ottobre 2012 »
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  • agorafobia?

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #51 il: 07:27:50 am, 24 Ottobre 2012 »
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  • Per favore amici...il 28 ottobre è una tappa importante per la nostra Terra...andare a votare è un diritto...questa volta non scrivo nessuna citazione...famosa, ma delle semplici frasi...SBARRA IL NOME DI NELLO MUSUMECI CHE RAPPRESENTA: ONESTA', TRASPARENZA E CONCRETEZZA... e sbarra la lista del PDL scrivendo VINCIULLO che rappresenta: affidabilità, sincerità e umiltà.





    agorafobia?
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    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #52 il: 16:50:15 pm, 24 Ottobre 2012 »
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  • Ma cu n'santu l'havi tutti sti virtù.
    Ma loro due si, secondo Nello naturalmente.

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #53 il: 18:43:34 pm, 25 Ottobre 2012 »
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  • SOLO QUESTE DUE PERSONE POSSONO DARE LA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE...E NON PERCHE' LO DICA IO...PER LORO PARLANO I FATTI...


    Ma cu n'santu l'havi tutti sti virtù.
    Ma loro due si, secondo Nello naturalmente.
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    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #54 il: 19:02:14 pm, 25 Ottobre 2012 »
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  • Quali?

    enrico tomasi

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #55 il: 19:46:30 pm, 25 Ottobre 2012 »
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  • questi:

    Per mesi è stata la parola d’ordine di tutti i candidati presidenti della Regione Sicilia. Dopo aver assistito all’Assemblea regionale più inquisita della storia – che ha toccato il record di 24 deputati su 90 tra indagati, imputati o addirittura arrestati (quasi il 30 per cento: tre su dieci) – i candidati governatori hanno arringato le folle promettendo una attenta pulizia tra tutti gli aspiranti deputati regionali. Anche Gianfranco Miccichè, candidato presidente di Grande Sud, Futuro e Libertà e Partito dei Siciliani (ovvero il nuovo nome del Mpa di Raffaele Lombardo), aveva toccato l’argomento, predicando però massima cautela. “Liste pulite? Il tema va affrontato ma con prudenza”, era stato il monito dell’ex luogotenente di Silvio Berlusconi in Sicilia. E infatti il suo partito ha ricandidato Franco Mineo, imputato per intestazione fittizia di beni e indagato per abuso d’ufficio. “Forse per qualcuno sarebbe stato più facile cavalcare l’onda demagogica che ricorre in questi giorni, ma noi abbiamo preferito accordare una apertura di fiducia a Mineo: non siamo il tribunale dell’inquisizione”, ha cercato di spiegare il coordinatore di Grande Sud Giacomo Terranova, suscitando l’immediata replica di Futuro e Libertà, che appoggia Miccichè ma gli contesta le candidature per bocca di Fabio Granata: “Il codice etico va applicato, non è l’inquisizione ma una garanzia per i cittadini. Miccichè desista da questa decisione”.
     
    Miccichè, però, non ha desistito. E anzi ha rilanciato candidando a Messina Mario Briguglio, sindaco del comune peloritano di Scaletta, coinvolto nell’inchiesta sull’alluvione che tre anni fa causò la morte di 37 persone. Accusato insieme ad altri 17 amministratori locali di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colpose, il suo slogan è “prima la sicurezza del tuo territorio”. In sostegno di Miccichè, si ricandida con il Partito dei Siciliani anche Giuseppe Arena, condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi insieme all’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini per falso in bilancio.
     
    Aveva rischiato di rimanere fuori dalle liste di Lombardo Riccardo Minardo, arrestato nell’aprile 2011 per associazione a delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato, sospeso dall’Ars e poi riammesso una volta tornato a piede libero. Alla fine il suo nome è stato incluso nel collegio di Ragusa. A Catania gli autonomisti ricandidano anche Fabio Mancuso, in uscita dal Pdl, arrestato per bancarotta nel dicembre scorso.
     
    Anche i Popolari d’Italia Domani si erano espressi sulle liste pulite. “Il caso di avviso di garanzia non è un ostacolo, perché significa che stanno facendo un accertamento e non c’è alcuna ragione di esclusione, altrimenti le liste le facciamo fare alle procure”, aveva spiegato l’ex ministro dell’agricoltura Saverio Romano, assolto in primo grado per concorso esterno a Cosa Nostra e attualmente indagato per corruzione. Il suo partito però è andato oltre. E a Ragusa ha candidato Giuseppe Drago, che non ha alcun avviso di garanzia o accertamento all’attivo, ma una condanna definitiva per peculato: quand’era governatore si sarebbe appropriato dei fondi riservati alla presidenza. La Cassazione lo aveva pure interdetto dai pubblici uffici, e nel 2010 Drago si era dovuto dimettere da parlamentare nazionale. Nel giugno scorso l’interdizione è scaduta e adesso Drago è tornato in pista.
     
    Si è ricandidato con il Pid anche Santo Catalano, che a causa di un patteggiamento a un anno e undici mesi per abuso edilizio aveva rischiato di decadere da deputato nel giugno del 2011. Dichiarato ineleggibile dal tribunale civile era stato salvato dal voto segreto dei colleghi onorevoli, che a pericolo scampato lo avevano anche festeggiato tra i corridoi di palazzo d’Orleans. Il partito dell’ex governatore Salvatore Cuffaro candida anche il deputato nazionale Pippo Gianni, ex sindaco di Priolo, arrestato nel 1994 per concussione e condannato in primo grado a tre anni. Nel 2000 fu assolto dalla Cassazione, nel frattempo però vinse 23 milioni di lire giocando al lotto i numeri “smorfiati” della sua condanna in primo grado. Risolti i guai con la giustizia, tempo fa Gianni fece parlare di sé, quando chiarì la sua posizione sulle quote rosa in politica: “Le donne non ci devono scassare la minchia” sintetizzò.
     
    E a proposito di liste pulite, in casa del Pdl avevano invece cercato di fare le cose per bene. Prima avevano varato un codice etico tutto interno al partito del predellino, poi avevano ritirato la candidatura di Roberto Corona, deputato uscente arrestato nel dicembre scorso dalla procura di Roma e attualmente indagato per truffa. Tra i berlusconiani che sostengono la candidatura di Nello Musumeci è rimasto però Salvino Caputo, condannato in appello a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio, e ci riprova anche l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, condannato a sei mesi per peculato. Sempre col Pdl si candida per la prima volta l’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, condannato in primo grado per violenza privata: recentemente avrebbe anche morso il naso di un avversario politico alla fine di una seduta del consiglio comunale trapanese.
     
    La pulizia dell’Ars è stato ovviamente uno dei primi punti del programma di Rosario Crocetta, ex sindaco antimafia di Gela ora appoggiato dal Pd e dall’Udc. Con il partito di Pierferdinando Casini corrono però Marco Forzese, indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania, e Pippo Nicotra, sindaco del comune di Aci Catena poi sciolto per mafia nei primi anni ’90. Nel listino di Crocetta doveva essere incluso anche l’ex sindaco di Alcamo e presidente dell’Anci Sicilia Giacomo Scala, imputato per abuso d’ufficio a Trapani. Alla fine però Scala è stato candidato soltanto nella lista del Pd. “Il mio caso, cioè l’abuso d’ufficio, non è previsto nel codice etico del Pd fra quelli che prevedono l’esclusione dalla liste”, ha spiegato. Qualche vertenza con la giustizia c’è anche tra gli undici aspiranti governatori. Corre per diventare presidente anche Cateno De Luca, arrestato per concussione nel giugno scorso e attualmente indagato. E mentre viene il dubbio che le famose liste pulite alla fine non siano poi così tanto linde, gli uscieri di Palazzo dei Normanni ci hanno tenuto in queste ore a diramare un comunicato stampa, con cui annunciano che fino a domenica l’Ars rimarrà chiusa. Il motivo? Una semplice disinfestazione dei locali. Come dire che, in ogni caso, Palazzo d’Orleans sarà pulito.


    fonte:
    http://www.antimafiaduemila.com/2012093039077/cronache-italia/voto-in-sicilia-un-esercito-dinquisiti-in-lista-dal-falso-in-bilancio-alla-corruzione.html

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #56 il: 07:27:38 am, 26 Ottobre 2012 »
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  • Francesco  di Vinciullo e Musumeci...per favore...non ti permetto ti scherzare....perchè sono l'espressione dell'onestà...

    le memorie del poveretto nemmeno invece lo penso... in queste elezioni il pdl non ha candidato gente condannata per reati gravi quelli descritti come quella di caputo che conosco mi viene da ridere...


    Quali?
    --------
    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

    enrico tomasi

    • Visitatore
    Re:Nello Musumeci il Presidente dei Siciliani
    « Risposta #57 il: 10:42:41 am, 26 Ottobre 2012 »
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  • stai facendo un po di confusione. oltre a commutare le persone confondi i fatti con i ricordi.

    eccoti una piccola biografia di quel "poveretto nemmeno invece lo penso" a cui apparttengono le "memorie":

    Giuseppe Pipitone

    Giornalista

    "Siciliano, classe 1987, ho iniziato ad occuparmi di cronaca ancora minorenne con  L’Isola, un quindicinale "artigianale". Sono stato redattore de I Quaderni de L’Ora, mensile d’inchiesta palermitano nato sulle orme dello storico quotidiano antimafia del pomeriggio. Oggi scrivo su Il Fatto Quotidiano, collaboro con Lettera43.it e con il mensile S.  Per Editori Riuniti ho scritto Il Caso De Mauro. Sono appassionato di musica e avrei voluto vivere suonando la batteria, ma sembra che stia andando diversamente"



    non ti fare ingannare dalle ultime righe, questo signore fa il giornalista. per internderci, di mestiere non batte le pentole.

    nel frattempo ti consiglio la lettura di un bel pensiero del nostro amico antonio (tito):

    http://www.paraparlando.com/topicseen./sortino/precipitando_fuori_5190.msg16051.html#msg16051




    « Ultima modifica: 11:03:27 am, 26 Ottobre 2012 da enrico tomasi »

     

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