Autore: SC Topic: Viene trasferito d'ufficio il procuratore capo di siracusa e il suo sostituto  (Letto 5201 volte)

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niente è semplice, e la vicenda è davvero intricata

il procuratore che fa arrestare foti viene rimosso, ma certo è strano che il figliastro lavorasse nella SAI8 e lui se ne occupasse come niente fosse

i politici imbrogliano ma qui chi è adibito a difenderci dagli imbrogli non da una bella impressione
il potere giudiziario sembra usato come potere intimidatorio

l'unica certezza è che la vicenda SAI8 è più grossa di quanto la gente comune immagini se intervengono da roma e palermo come niente  fosse

il difficile è capire chi sono gli squali e quanto sono grossi riusciamo a vedere solo le pinne affiorare
 


http://www.giornaledisiracusa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16664:si-del-csm-al-trasferimento-dei-pm-rossi-e-musco-come-chiesto-dal-ministro-paola-severino&catid=352:in-prima-sr&Itemid=1119

Citazione
Si del CSM al trasferimento dei pm Rossi e Musco
come chiesto dal ministro Paola Severino
Rapporti definiti "inopportuni" quelli di alcuni magistrati con avvocati e società
 


I pm Ugo Rossi e Maurizio Musco
Siracusa – Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, Ugo Rossi, e il suo sostituto, Maurizio Musco, dovranno lasciare la sede aretusea per essere trasferiti altrove. A disporlo, in via cautelare, è stata la sezione disciplinare del Csm, accogliendo la richiesta avanzata dal ministro della Giustizia, Paola Severino. Il ministro, come si ricorderà, era intervenuto a seguito di diverse interrogazioni parlamentari, in merito alla vicende “veleni” alla Procura di Siracusa, sui rapporti tra alcuni magistrati del Tribunale, l’avvocato Piero Amata e alcune società, definiti alquanto “inopportuni”, e di cui si sono occupate le inchieste del settimanale locale “La Civetta di Minerva” diretto da Franco Oddo e da Marina De Micheli.
Secondo quanto sostenuto dal ministero, il procuratore capo Ugo Rossi, si sarebbe "preoccupato di proteggere legami familiari e sociali" a "dispetto e discapito" della "corretta ed imparziale gestione del proprio ruolo", gettando "pesanti ombre sul prestigio della magistratura". Rossi non si astenne quando dovette occuparsi di un fascicolo riguardante la presunta evasione fiscale e le false fatturazioni a carico della m. dell'avvocato Amara, e nei confronti di tre società, tra queste la "Gi. Da. Srl" in cui risulta socio Rossi Edmondo, figlio dello stesso procuratore.

Secondo il documento ministeriale il capo della procura di Siracusa, avrebbe inoltre commesso un "atto abnorme" designando a se stesso un'inchiesta di competenza della procura di Catania.

Si tratta del caso "Oro Blu", dove era indagato Salvatore Torrisi, figlio dell'attuale moglie di Rossi e amministratore delegato della Sai8, società Ato idrica di Siracusa gestita dalla Sogeas e dalla Saccecav. Il fascicolo, nel febbraio 2012 portò agli arresti domiciliari per Giuseppe Marotta ex amministratore delegato Sogeas, Monica Casadei, rappresentate legale Saceccav, Gianni Parisi, rappresentante legale Sogeas, e Gino Foti, ex sottosegretario nel Governo Goria e Andreotti. Il provvedimento del ministro Severino, come è stato detto, ha riguardato anche il sostituto procuratore Maurizio Musco, lo stesso che indagò sui reati ambientali riguardanti le industrie dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo.

Le indagini finirono in prescrizione dopo sole tre udienze. Il pm fu invece chiamato dall'allora ministro come membro del comitato di studio ministeriale sul DL che si occupò di norme in materia d'ambiente. Nei suoi confronti adesso viene evidenziato un "reiterato uso distorto delle funzioni" di pm. Il magistrato fu amministratore della Panama Srl, dove si riscontrava anche il nome di Miano Sebastiano, praticante dello studio di Piero Amara, figlio di Giuseppe Amara, noto esponente politico megarese della prima Repubblica. Piero Amara, in passato, è stato condannato a 11 mesi dal Gip Benanti per "rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico" in quanto istigava Vincenzo Tedeschi, cancelliere del procuratore Centonze al tempo alla DDA di Catania, a fornire informazioni ancora coperte da segreto istruttorio.

Amara, più volte controparte processuale del pm Musco, è un legale del Calcio Catania e proprio in questo caso il procuratore avrebbe omesso l'iscrizione sul registro degli indagati dei giocatori Falsini, Biso e Pantanelli, all'epoca delle indagini atleti del Catania calcio, inchiesta che, per competenza, spettava ai pm catanesi.

Per questa stessa indagine, finisce sotto azione disciplinare anche l’ex procuratore capo di Siracusa, Roberto Campisi, per aver "violato i doveri di correttezza" nei confronti dei colleghi di Catania dopo aver indagato due calciatori della squadra etnea. A carico di Campisi, il ministro evidenzia anche la "violazione dei doveri di vigilanza" per aver omesso di comunicare i fatti di rilievo disciplinare riguardanti Musco, dei quali, secondo l'accusa, era a conoscenza
« Ultima modifica: 13:50:06 pm, 30 Giugno 2022 da SC »
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