Libera Sicilia 2012. L'impegno continua. Ecco cos'è realmente successo.pubblicata da Voltiamo Pagina // con Claudio Fava Presidente il giorno Venerdì 28 settembre 2012 alle ore 15.44 ·
Per spiegare quello che è accaduto in Sicilia bisogna partire da quando tutto è iniziato.
C’è un Presidente di Regione, Raffaele Lombardo, che si dimette con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista per l'aprile 2013.
Lombardo si dimette in seguito alla disposizione di imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa.
Quindi un Presidente che lascia dopo essere stato eletto in seguito alle dimissioni di un altro Presidente, Cuffaro, oggi in carcere perché condannato a sette anni per favoreggiamento aggravato dall'aver agevolato Cosa nostra nell'ambito del cosiddetto procedimento "Talpe alla Dda".Questo è un riassunto che sicuramente non fa onore alla creatività politica che in questi anni ha amministrato una intera Regione portandola al rischio di default e commissariamento.
Accade che nel giugno di quest’anno un gruppo di illustri siciliani (ma non solo siciliani) chiede a Claudio Fava, politico, giornalista, sceneggiatore e scrittore italiano, già deputato siciliano ed europeo e dirigente nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, di impegnarsi per un progetto che cambi la Sicilia e la sottragga ai progetti di altri che già l’hanno governata.Una candidatura che si rivolge ai siciliani e alle siciliane.
Claudio Fava si candida e lo fa superando le pareti che limitano i partiti ma, sin da subito con la volontà di unire il centrosinistra attorno ad un progetto partecipato e che rompa con i cosiddetti poteri forti che hanno fatto della nostra Isola merce di scambio.
Intanto si scoprono le altre candidature e si ricompone il puzzle delle alleanze: i più furbi si allontano definitivamente dall’esperienza del Governo Lombardo pur avendone fatto parte, altri parlano di “rivoluzioni” fatta con chi, però, ha alimentato un sistema clientelare che ha impedito alla Sicilia di crescere paralizzandola.
Il 26 settembre la notizia della possibile incandidabilità di Claudio Fava arriva come una doccia fredda in piena campagna elettorale, mentre si organizzano incontri, si definiscono le liste, si diffondono i punti del programma e si costruisce sulle macerie che ci hanno lasciato in questi anni.
Sappiamo cos’è accaduto dopo.
Claudio Fava ritira la sua candidatura e sostiene quella di Giovanna Marano, donna, siciliana, presidente del comitato centrale della Fiom, i metalmeccanici della Cgil e fino a poco tempo fa segretario regionale Fiom Cgil.Ma
perché?Claudio Fava godeva di tutti i requisiti per essere candidato alla Presidenza, era regolarmente iscritto nelle liste elettorali di un comune siciliano, Isnello, ma una dichiarazione del Ministro degli Interni lo indica come non candidabile, fatto unico nella storia repubblicana di questo Paese.
Si tratta di un intervento su una presunta irregolarità amministrativa che sarebbe dovuta essere verificata dopo la presentazione delle liste.
La commissione mandamentale di Termini Imerese, che ha il compito di verificare la regolare iscrizione nelle liste elettorali del comprensorio, avrebbe dovuto riunirsi il 28 settembre, ma in seguito alle dichiarazioni del ministro si riunisce il giorno prima della presentazione delle liste per escludere dalle liste elettorali Claudio Fava.
Sì,
Claudio secondo noi avrebbe comunque potuto candidarsi ma il rischio di trasformare la battaglia politica in battaglia legale poteva impedire al progetto Libera Sicilia 2012 di esprimersi con tutta la forza che ha mostrato in questi mesi.Ce lo siamo detti in tanti e per tanto tempo:
Libera Sicilia 2012 mette al centro i siciliani e le siciliane. Insieme.No, il coraggio non si insegna.
Nemmeno la responsabilità e la necessità di affermare che la politica quella vera è coraggiosa e responsabile. E non si arrende. Perché è più bello e più giusto come compagni di viaggio, in una ideale staffetta in cui un uomo e una donna si passano il testimone di un progetto da portare avanti fianco a fianco.
Grazie, Claudio
Grazie, Giovanna Maria Pia Erice