Zona montana sempre più dimenticata la denuncia di Nello Bongiovanni
Sicurezza e sviluppo al centro delle richieste
Zona montana sempre più dimenticata
la denuncia di Nello Bongiovanni
di Gaetano Guzzardo
Domenica 18 Ottobre 2009 - 12:56
Sortino - Ancora un grido d’allarme da parte del consigliere comunale di “Sortino al Centro” e dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” per il Pdl, Nello Bongiovanni, per la drammatica situazione di disagio che vive l’area montana del siracusano. I problemi della sicurezza sulle strade provinciali, ad iniziare dalla Maremonti dove nei mesi scorsi si sono registrati numerosi incidenti mortali, sia per la presenza di animali vaganti che per il degrado delle stesse arterie, sono stati venerdì scorso al centro di una seduta straordinaria del consiglio comunale di Palazzolo Acreide.
Una seduta, denuncia Bongiovanni, alla quale erano assenti i massimi vertici della Provincia Regionale di Siracusa, in particolare l’assessore con delega alla “zona montana”, Nunzio Dolce, e l’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, con il suo presidente Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni. Assente giustificato, però quest’ultimo, trovandosi in viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, dove aveva guidato la delegazione della sua città per la partecipazione al Columbus Day a New York e ad Hartford.
Ciò nonostante, l’esponente del Pdl sortinese non ha mancato di attaccare l’Unione dei Comuni. «Lo scrivente purtroppo deve ribadire che l’Unione dei Comuni – scrive Bongiovanni in una nota - continua ad essere un carrozzone clientelare per i sindaci che lo rappresentano senza ricoprire un ruolo istituzionale di sviluppo per il territorio, invece la Provincia si conferma sorda ai problemi della zona montana».
Continua, dunque, la battaglia di Bongiovanni per lo smantellamento dell’Unione dei Comuni, che sotto la guida di Amenta, però, a dire il vero, proprio sul problema della sicurezza, nei mesi scorsi, ha più volte richiesto ed ottenuto tavoli tecnici in Prefettura con l’impegno di rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine lungo le più importanti arterie provinciali.
Non solo, ma sono stati presentati alla Regione progetti di riqualificazione urbana per i sette comuni che la compongono, per oltre 20 milioni di euro, e richiesto alla Provincia, quale priorità uno nel Piano triennale delle Opere Pubbliche, la sistemazione e la messa in sicurezza della rete viaria nella zona montana.
Ma su quella che il consigliere Bongiovanni definisce “l’Unione dei sindaci”, nei mesi scorsi, lo stesso aveva presentato al consiglio comunale di Sortino la proposta di fuoriuscita del suo comune dall’Unione, proposta che nell’ultima seduta di consiglio è stata però definitivamente bocciata.
Resta comunque aperto il problema dell’attenzione nei confronti dell’area montana, così come emerso anche nel convegno sulla Montagna che lo scorso dicembre la Regione aveva organizzato proprio a Palazzolo.
Il rischio, così come denuncia anche Bongiovanni, è che i piccoli centri montani subiscano un ulteriore isolamento che ne aggravano i disagi già esistenti sia in termini di servizi che di crescita economica.
Non a caso proprio all’inizio del mese il presidente Amenta aveva denunciato la totale assenza di una regia unica dei servizi finalizzati al turismo, in un’area riconosciuta patrimonio dell’Unesco, dove molte aziende hanno investito e oggi rischiano di chiudere.
Ma su questo punto Bongiovanni non fa sconti: «La zona montana ha bisogno di interlocutori seri, ma anche di avere dei rappresentanti autorevoli all’interno di queste Istituzioni e mi auguro che il presidente della Provincia lo abbia capito e finalmente agisca».
Non sono King,