Autore: Nello Bongiovanni Topic: LA SICILIA CHE PENSA...  (Letto 4690 volte)

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Offline Nello Bongiovanni

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LA SICILIA CHE PENSA...
« il: 15:59:15 pm, 30 Ottobre 2012 »
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  • COMUNICATO STAMPA

    LA SICILIA CHE PENSA...

    La nostra è stata una battaglia che abbiamo combattuto sapendo di avere contro il grande, l'enorme sistema di potere riconducibile alle sacche che in Sicilia si sarebbe potute estirpare a nostro avviso solo con l'elezione di Nello Musumeci. Questa è la verità. Ci abbiamo provato, ci siamo stati e ci saremo. Più della metà degli aventi diritto non hanno votato, la divisione del centrodestra e i veti incrociati non hanno permesso il cambiamento, quello vero. Oggi, di fatto, la Sicilia è governata da chi la governava la settimana scorsa. Questa è la semplificazione più veritiera e più ovvia.
    Il risultato del gruppo umano di Sortino possiamo definirlo straordinario in quanto non solo è stato importante per la vittoria di un grande uomo come l’On. Enzo Vinciullo, ma dimostra ancora una volta che a Sortino siamo la unica vera alternativa a tutte le altre forze politiche, che ogni giorno dimostrano il loro distaccamento dalla gente e che propagandano solamente una politica squisitamente clientelare.

    Andiamo avanti, con lo stesso spirito e la stessa voglia di libertà, ma una cosa oramai appare chiaro al più presto è necessario l’azzeramento di tutta la classe dirigente del Popolo della Libertà in Sicilia e convocazione di congressi e primarie a tutti i livelli nell'isola è necessario un cambio di rotta in caso contrario tra qualche mese darò le dimissioni da ogni incarico che ricopro all’interno del PDL.

    LA SICILIA CHE PENSA...ESISTE E LO HA TESTIMONIATO...
    Grazie con tutto il cuore quanti in questi giorni a Sortino con grande spirito di sacrificio hanno sostenuto questa battaglia di valori che ha trionfato con l’elezione dell’amico Vinciullo.

    Nello Bongiovanni
    « Ultima modifica: 16:20:59 pm, 30 Ottobre 2012 da Nello Bongiovanni »
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #1 il: 10:25:16 am, 02 Novembre 2012 »
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  • La sicilia che pensa esiste e come ma forse non è quella che pensate tu e il tuo candidato presidente.
    E' la sicilia che soffre, che non ce la fa più, che non sopporta più i piccoli soprusi, i favoritismi, le angherie burocratiche, le incapacità amministrative, le raccomandazioni politiche, il voto di scambio, le false promesse, le frodi, le ruberie, la totale inutilità della maggior parte dei componenti l'assemblea siciliana, lo stato catastrofico in cui ci ritroviamo dopo un cinquantennio di malamministrazione, etc.
    Esiste Nello è quel 53% che pensa anche se tu non lo vuoi ammettere, è quel 18% che pensa e agisce. Fanno 72% Nello il, 72% ha detto basta.
    Non rappresentate orami più del 6% dei siciliani, siete poco più che un club ed ancora Vantate crediti?
    Vinciullo ce la fatta, vedremo anche lui al test del rinnovamento vedremo.

    Offline SC

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #2 il: 11:02:14 am, 02 Novembre 2012 »
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  • su 90 deputati ne sono stati confermati solo 30, il 53% della gente che non è andata ha solo contribuito a mantenere quelli che c'erano, hanno fatto quello che fondamentalmente volevano i vecchi politici che volevano il non voto per far pesare di + i loro voti.

    chi ha scelto di votare grillo ha fatto una scelta molto diversa da chi non ha votato,non accomuniamoli troppo

    con una assemblea così nuova bisogna cercare aspettare e vedere  prima di dire che non fanno nulla, è possibile ma nella democrazia i cambiamenti avvengono con le elezioni non ci sono altri metodi.

    una lancia la voglio spezzare a favore di Vinciullo  che a me politicamente non piace e critico il suo modo di fare, ma accomunarlo a chi non fa nulla in assemblea è ingeneroso

    http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=775

    se si vuole criticare vinciullo bisogno entrare nel merito, perchè uno che presenta come primo firmatatario 45 disegni di legge non può essere accusato di inerzia come tanti altri che non hanno davvero presentato nulla

    io sono certo che il 70% di roba presentata da vinciullo sia inutile, demagogica e quant'altro, però si è preso la briga di scrivere e presentarla quando c'è gente che non ha fatto manco questo

    metto qua un video dei grillini che ne parlano criticamente ma che comunque a chi è attento salta agli occhi la differenza dia ttività amministrativa

    Cosa hanno fatto i deputati siracusani all'Assemblea Regionale Siciliana? - Puntata 2

    « Ultima modifica: 11:17:09 am, 02 Novembre 2012 da SC »
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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #3 il: 11:14:35 am, 02 Novembre 2012 »
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  • Salvo io non ho accomunato vinciullo a nessuno, ho solo espresso la mia opinione su una sicilia che se pur nel modo sbagliato forse, di certo ha detto chiaramente cosa non vuole piu.
    Ed attenti a dire che il non andare a votare a favorito chi voleva lo status quo, nel 2008 il 20% in più di lettori ha eletto tutti i precedenti deputati.
    Il processo alle intenzioni non è sempre possibile.
    Sbagliato per quanto possa essere, forse stavolta il 53% ha fatto di più non votando che andando a votare.

    Offline SC

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #4 il: 11:31:50 am, 02 Novembre 2012 »
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  • la sicilia deve imparare a compiere scelte  e ad informarsi, non a fare quello che ha sempre fatto girare la testa da un altra parte

    chi coscientemente non è andato a votare "per protesta" ha solo compiuto un atto di OMERTà

    posso capire la stanchezza e tutto il resto per un classe politica mediocre, ma la classe politica mediocre l'abbiamo perchè i cittadini si limitano a ragionamenti qualunquistici e a non informarsi e giudicare i loro rappresentanti

    votare è un ATTO DI RESPONSABILItà  non è una cosa tanto per farla chi non vota semplicemente dice di non essere capace di scegliere, di informarsi, di stare attento alla vita pubblica.

    non è molto diverso dal parlamentare eletto che non si presenta alla commissioni e non presenta alcuna proposta di legge

    al parlamento regionale saranno sempre 90 non saranno di meno o di + perchè il 53% non ha votato,  prenderanno le stesse indennità , gestiranno lo stesso potere, chi pensa diversamente è solo un cretino ignorante

    se un politico è corrotto ha + interesse che la gente non voti piuttosto che la gente voti

    la vignetta lo spiega benissimo.

    l'unica forma di protesta è il voto e l'unica forma di protesta seria è il voto secondo coscienza
    « Ultima modifica: 11:33:36 am, 02 Novembre 2012 da SC »
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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #5 il: 12:22:07 pm, 02 Novembre 2012 »
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  • http://espresso.repubblica.it/dettaglio/sicilia-la-mafia-si-e-astenuta/2193991?ref=HREC1-8

    Sicilia, la mafia si è astenuta
    di Lirio Abbate
    In passato i detenuti facevano la fila per andare alle urne. Oggi Cosa Nostra non ha voluto scegliere e alle ultime regionali  l'astensione nelle carceri è stata pressocché totale. Per esempio a Palermo, all'istituto di pena di Pagliarelli dove quasi tutti i rinchiusi sono mafiosi, su 1.300 solo uno si è presentato al seggio
    (31 ottobre 2012)



    La mafia si è astenuta dal voto in questa tornata elettorale per eleggere il nuovo governatore e rinnovare del parlamento siciliano. Non sappiamo cosa possono aver fatto i mafiosi a piede libero, su quali scelte politiche si sono indirizzati. L'Espresso può però affermare con certezza che i boss detenuti hanno preferito non votare. E di solito i mafiosi detenuti fanno ciò che viene indicato da quelli ancora liberi. L'astensione così massiccia in tutta la Sicilia non era mai avvenuta anche fra i detenuti, tanto che i seggi aperti nelle carceri sono andati deserti. Nessuno di loro si è presentato a votare. Anche i mafiosi fanno dunque parte del popolo degli astensionisti che ha toccato quota 53 per cento.

    Per far comprendere meglio ciò che è accaduto in Sicilia basta dire che su 7.050 detenuti hanno votato solo in 46: si tratta di carcerati comuni e non di mafia. All'istituto di pena di Pagliarelli a Palermo dove si trovano rinchiusi i mafiosi, su 1.300 detenuti solo uno si è presentato al seggio elettorale, ed è in custodia cautelare per reati che non sono quelli per mafia. Stesso identico atteggiamento a Catania, Agrigento e Caltanissetta. Uno scenario che ribalta, anzi trasforma ciò che in passato è stato fatto proprio dai detenuti che facevano la fila in carcere per votare il proprio candidato che in gran parte dei casi risultava essere quasi sempre lo stesso o dello stesso partito.

    Forse adesso i mafiosi sono rimasti a guardare. Si sono allontanati da questa competizione probabilmente per tanti motivi che forse un giorno qualche collaboratore di giustizia potrà spiegare.

    Eppure in passato i mafiosi hanno sempre appoggiato il "cavallo vincente". Perché gli uomini di Cosa nostra hanno sempre avuto l'intuito di puntare sul candidato che avrebbe potuto farcela. I pentiti hanno sempre spiegato che la mafia non ha colore, e sta con chi ha il


    Tutti sapevano comunque che il partito da votare era solo uno, la Democrazia cristiana, poi negli anni Novanta le intercettazioni e le inchieste giudiziarie hanno fatto emergere che la voce del popolo della mafia faceva votare in massa per Forza Italia. In ogni caso in passato c'era l'ordine di non mettere mai la croce sotto il simbolo della falce e martello. Le cose sono cambiate negli anni Ottanta, soprattutto nella città di Palermo.

    Un pentito ha raccontato ai giudici delle famose terne e quaterne indicate dai boss di Corso dei Mille ai loro amici. Tutti candidati socialisti. Si diceva pure che dentro il carcere dell'Ucciardone le simpatie fossero concentrate sui radicali per le loro battaglie garantiste. Se si pensa che nel 1991, alle regionali di quel tempo la mafia controllava non meno di 500 mila voti. Più del 10 dieci percento dell'elettorato, una forza che poteva far saltare ogni equilibrio, che poteva aprire la strada verso i Palazzi della Regione a tanti amici degli amici. Mezzo milione di voti pilotati dai boss da una parte all'altra della Sicilia, quasi 200 mila quelli gestiti soltanto a Catania dalle cosche.

    Negli anni Novanta non erano meno di sei, sette i consiglieri comunali eletti con i voti della mafia, e non sono meno di tre i consiglieri regionali che la mafia da Catania poteva portare alla Regione siciliana. Di 180 mila voti sicuri aveva parlato il pentito Antonino Calderone al giudice Falcone. Un paio di anni prima era stato un altro collaboratore della giustizia, Vincenzo Marsala, a fare i nomi di tutti gli onorevoli della provincia palermitana favoriti dai boss corleonesi.

    Insomma, Cosa nostra in passato l'ha fatta da padrona. Fino alla scorsa tornata elettorale proprio per le regionali, quando le intercettazioni hanno svelato che alcuni deputati, così vengono chiamati in Sicilia i consiglieri regionali, avevano ottenuto voti dai mafiosi. O ancora boss che davano indicazioni per il politico da votare. Lo scorso maggio i detenuti delle carceri Pagliarelli e Ucciardone a Palermo si sono astenuti dal voto per eleggere consiglieri comunali e sindaco del capoluogo. Era il primo segnale lanciato nell'ultimo decennio dalla mafia a questa "nuova" politica. Adesso qualcosa sembra essere cambiato. E la cosa stupisce, perché Cosa nostra non si arrende così facilmente. Forse questa volta i mafiosi hanno intuito che a vincere poteva essere Rosario Crocetta che fin da subito, anche per la sua storia personale, ha tuonato contro Cosa nostra, e allora forse non era il caso di avvicinarlo. Sta di fatto che a questa tornata elettorale dalle carceri è arrivato un segnale diverso. Stare lontani da questi politici. Forse vogliono stare a guardare alla finestra e imboccare la porta d'ingresso dei politici quando sarà il momento di fare affari. Si spera, in quel caso, che la politica abbia la forza di tenersi lontana dalla mafia.





    02/11/2012 08:45
    TOTO' CUFFARO " I MIEI AMICI NELLA LSITA DI GRILLO E DI CROCETTA"

    http://tg.la7.it/cronaca/video-i618270










    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #6 il: 17:53:52 pm, 02 Novembre 2012 »
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  • A Francesco che ha perso oramai la bussola nemmeno gli rispondo...Salvo la legge sulla violenza alle donne...la legge su quoziente familiare...la legge sugli oratori...una marea di emendamenti a favore delle fasce più deboli e sui diversamente abili ecc.ecc. questa caro mio non è demagogia...ma fatti concreti che nessun politico ha fatto mi auguro che i grillini riescano a fare di più...ma penso che più di un altra nuotata nello stretto non riusciranno a fare...

    Io Enzo Vinciullo e tutto il nostro gruppo non solo possiamo vantare crediti...ma sia persone che possiamo camminare a testa alta e fieri del lavoro svolto...e non permetto a nessuno di mettere in dubbio tutto ciò...

    LA SICILIA CHE PENSA HA VOTATO VINCIULLO...è lo dico con presunzione...


    su 90 deputati ne sono stati confermati solo 30, il 53% della gente che non è andata ha solo contribuito a mantenere quelli che c'erano, hanno fatto quello che fondamentalmente volevano i vecchi politici che volevano il non voto per far pesare di + i loro voti.

    chi ha scelto di votare grillo ha fatto una scelta molto diversa da chi non ha votato,non accomuniamoli troppo

    con una assemblea così nuova bisogna cercare aspettare e vedere  prima di dire che non fanno nulla, è possibile ma nella democrazia i cambiamenti avvengono con le elezioni non ci sono altri metodi.

    una lancia la voglio spezzare a favore di Vinciullo  che a me politicamente non piace e critico il suo modo di fare, ma accomunarlo a chi non fa nulla in assemblea è ingeneroso

    http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=775

    se si vuole criticare vinciullo bisogno entrare nel merito, perchè uno che presenta come primo firmatatario 45 disegni di legge non può essere accusato di inerzia come tanti altri che non hanno davvero presentato nulla

    io sono certo che il 70% di roba presentata da vinciullo sia inutile, demagogica e quant'altro, però si è preso la briga di scrivere e presentarla quando c'è gente che non ha fatto manco questo

    metto qua un video dei grillini che ne parlano criticamente ma che comunque a chi è attento salta agli occhi la differenza dia ttività amministrativa

    Cosa hanno fatto i deputati siracusani all'Assemblea Regionale Siciliana? - Puntata 2
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #7 il: 18:39:35 pm, 02 Novembre 2012 »
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  • Troppa presunzione

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:LA SICILIA CHE PENSA...
    « Risposta #8 il: 18:24:36 pm, 03 Novembre 2012 »
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  • CREDIMI ASSOLUTAMENTE NO...VINCIULLO E' UNA GRANDE PERSONA...


    Troppa presunzione
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