Autore: SC Topic: Il "cavillo " che ha escluso Fava dalle elezioni, la storia su repubblica  (Letto 2374 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline SC

  • Administrator
  • Scrittore del Forum
  • *****
  • Post: 3.062
  • Sesso: Maschio
  • Ci si impegna e poi si vede
    • Google Profile
non avevo letto l'articolo altrimenti lo avrei postato prima, la vicenda ha del tragicomico

forse voleva lottare contro la mafia dalla sua residenza a roma, forse voleva affrontare i ferratissimi in cavilli giuridici dirigenti nominati da lombardo con una mail non so

Certo che la rete pullula di gente veramente delusa per la figuraccia di Fava che voleva governare la regione sicilia nella legalità e non sa manco le regole per la presentazione della propria candidatura.
è riuscito ad affossare per l'ennesima volta SEL (oddio in sicilia non ci voleva molto), ha spaccato la cgil, ha spaccato la sinistra, voleva spaccare la famiglia borsellino e ha trascinato con se pure di pietro e orlando.
ancora non si trovano dichiarazioni di scusa di quello è un grosso pasticcio,  ha annunciato la canditura a giugno e si accorge a settembre che era fuori norma ma devi insegnare la legalità ai siciliani che a differenza di lui in sicilia ci vivono.

il bello è che alcuni gridano al complotto del ministro, cioè Claudio Fava si accorge dell'errore e non dice nulla agli alleati con il rischio di farli tutti invalidare per un ricorso (ma sicuramente nessuno avrebbe fatto un ricorso ...)
ma del resto è sel...
sono gli stessi che pensano che a palazzolo ha vinto la marano con 934 voti  dimenticando che + di 800 di questi vengono dalla candidata IDV marina guglielmino


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/09/28/fava-molla-la-sinistra-scommette-su-una.html
Citazione
Fava molla, la sinistra scommette su una donna

LO SFORZO del compagno Pinoè stato inutile. Pino, militante di sinistra, aveva messo a disposizione il suo bivani sfitto nel Comune di Isnello: quella casetta sulle Madonie è diventata, di tutta fretta, la residenza di Claudio Fava, un buen retiro virtuale che avrebbe dovuto "salvare" la candidatura del giornalista e sceneggiatore. Non è servito, quell' espediente, a eliminare il pericolo di un ricorso che avrebbe vanificato non solo la corsa di Fava, ma avrebbe anche fatto decadere le listea lui collegate. Così il dirigente di Sel, al termine di un infuocato vertice con gli alleati, ha deciso di farsi da parte: non corre più per la presidenza e lascia il posto a Giovanna Marano, dirigente della Fiom Cgil. Un epilogo a sorpresa di una storia piena di gaffe, colpi di scena e accuse venefiche. LA NORMA DIMENTICATA È un week-end di inizio settembre, a ridosso di una domenica utile, per il popolo delle elezioni, alla presentazione dei simboli dei partiti. Simone Di Trapani, responsabile organizzativo di Sel in Sicilia, si ricorda improvvisamente di un "particolare": Claudio Fava, l' alfiere della coalizione, potrebbe non avere la residenza in Sicilia. Un dubbio che emerge dai ricordi della presentazione di una vecchia candidatura alle Europee. Di lì una semplice telefonata a Fava: «Claudio, ma sei sempre residente a Roma?». La risposta è affermativa e gela l' intero staff. Le leggi elettorali, o meglio un mix fra norme nazionali e regionali, prevedono che, per candidarsi all' Ars e alla presidenza della Regione, bisogna risiedere stabilmente in Sicilia. Ed è un requisito che occorrerebbe acquisire almeno 45 giorni prima dello svolgimento delle elezioni. Fava non lo sapeva, oggi lo ammette senza remore: «Nella mia vita mi sono candidato alle Comunali, alle Provinciali e alle Europee mantenendo la residenza a Roma per ragioni professionali. Ma come potevo immaginare che esiste una norma arcaica che solo per le Regionali vincola a un assurdo e incostituzionale ius sanguinis? ». Assurdo, incostituzionale. Ma mentre avvocati e giuristi come Adriana Laudani e Armando Sorrentino cominciano a studiare le carte e preparare pareri, lo staff del candidato cerca comunque una soluzione tampone: un trasferimento della residenza a tempo di record in Sicilia. Dove? A Isnello, comune di 1638 abitanti arrampicato sulle Madonie che ha un' importante peculiarità:è amministrato da Pino Mogavero, uno dei pochi sindaci di Sel in Sicilia, garante di procedure celeri. E poi c' è l' altro Pino, il compagno Pino, che offre la sua abitazione a Claudio Fava. Così, il 18 settembre, ecco la richiesta di iscrizione alle liste elettorali di Isnello. Accordata in gran velocità. Ma troppo tardi. Perché, secondo la legge, il termine era già scaduto cinque giorni prima, il 13 settembre. IL CASO DEFLAGRA Gli ultimi giorni, per Fava, trascorrono sotto il peso della spada di Damocle di una possibile incandidabilità. Una voce dal sen fuggita giunge sino a Montecitorio, dove già martedì il rischio dell' annullamento della candidatura di Fava anima le discussioni di parlamentari del Pd. Fino all' incredibile show-down di mercoledì pomeriggio: alcuni giornalisti avvicinano il ministro dell' Interno Anna Maria Cancellieri e le chiedono cosa pensi del caso Fava. «Non sono affezionato alla cultura del complotto- dice l' ormai ex candidato - ma chiedo al ministro Cancellieri di dire chi l' ha informata prima ancora che scadano i termini di presentazione delle liste e come abbia potuto dare un giudizio». Fava, in realtà, ha qualche parziale spiegazione: «Ho saputo che il senatore Lumia ha invitato alcuni giornalisti a porre una precisa domanda su di me al ministro Cancellieri». Lumia è originario di Termini Imerese, stesso paese dove ha sede la commissione elettorale mandamentale in cui ricade Isnello. Complotto o meno, il caso deflagra a due giorni dalla chiusura delle liste. E costringe Fava a un duro redde rationem notturno con Orlando e i dirigenti di Italia dei Valori che non sapevano nulla del clamoroso intoppo. L' ex europarlamentare vorrebbe andare avanti, il sindaco - anche sulla scorta di informazioni attinte dal prefetto - lo stoppa: «Non ci siamo capiti, Claudio, devi fermarti - prorompe Orlando in riunione - perché io non posso permettere che per un' eventuale ricorso saltino anche le liste». Così Fava rinuncia, anche perché nel frattempo la commissione di Termini Imerese cancella addirittura Fava dalle liste elettorali. «Ora sono apolide», scherza il candidato presidente che presenta un ricorso per potere almeno votare in Sicilia. Scatta la caccia all' alternativa: il senatore di Idv Fabio Giambrone dice no, si fa di nuovo la corte a Rita Borsellino ma la risposta è la stessa. Si vaglia pure il nome di Francesco Forgione, finché si giunge a Giovanna Marano, 53 anni, ex segretaria regionale della Fiom, due figlie, da qualche mese presidente del comitato nazionale della Fiom. GIOVANNA D' ARCO Lei, la Marano, viene chiamata quando si sta sottoponendo a una spirometria. Ma risponde subito presente: «Penso che questo cavillo - dice - può diventare un' opportunità per i siciliani per credere in una nuova buona politica». Fava rimane comunque al suo fianco, nella veste di vice, e a piangere per il suo forfait - curiosità - è soprattutto il centrodestra, con note di solidarietà di Musumeci e Dore Misuraca. Crocetta, che da questa situazione potrebbe trarre vantaggio, tace. Nel Pd si fa sentire solo Antonello Cracolici, per urlare «alla nuova occasione persa: quella della riunificazione del centrosinistra cui persino il destino voleva contribuire». La sinistra non crede nel fato e va avanti non con uno ma due candidati: la Marano corre per Palazzo d' Orleans ma nel simbolo della sua lista resterà la dicitura «Fava presidente». Anzi, residente.

« Ultima modifica: 00:03:11 am, 01 Novembre 2012 da SC »
Informa anche tu con Openjournalism
----------------------
Così scrivo secondo le mie idee personali

Così come Amministratore del Forum
Regolamento

 

Sitemap 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 

Facebook Comments

Link Consigliati:
Portale turistico per le vacanze a Siracusa e Provincia - vacanzesiracusa.com

Increase your website traffic with Attracta.com
Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, il presente FORUM, non rappresenta una testata giornalistica in quanto sar� aggiornato senza alcuna periodicit�. Non pu� pertanto considerarsi un prodotto editoriale. Le immagini inserite, non sempre ma in massima parte, sono tratte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo e saranno subito rimosse.Il Gestore del FORUM, non � responsabile del contenuto dei commenti ai post, n� del contenuto dei siti "linkati"

WOP!WEB Servizi per siti web... GRATIS!