Amenta ritira il decreto di 4,5 milioni
per i servizi integrati domiciliari
Obiettivo, migliorare la qualità della vita dei cittadini, ridurre i costi della Sanità e creare occupazione
Il sindaco Paolo Amenta
Canicattini - Firmato mercoledì a Palermo, all’Assessorato Regionale alla Famiglia, alla presenza del sindaco Paolo Amenta, a cui è stato consegnato nella sua veste di coordinatore e responsabile giuridico della Coalizione 12 (Augusta, Melilli, Priolo, Floridia, Solarino, Sortino, Ferla, Cassaro, Buccheri, Buscemi, Palazzolo Acreide, Canicattini Bagni, Lentini, Carlentini, Francofonte), il decreto di finanziamento di 4,5 milioni di euro (a valere sull’Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”, linee d’intervento 6.14.4. del PO FESR 2007/2013) per l’avvio del “Sistema Integrato per i servizi e gli interventi domiciliari nelle terre di Thapsos Megara Hyblon Tukles”.
Dopo essersi classificato al primo posto della graduatoria regionale dei progetti PISU (Progetti integrati di sviluppo urbano), di cui il primo cittadino canicattinese, così come per le altre misure di finanziamento riguardanti i PIST (Piani integrati di sviluppo territoriale), è appunto responsabile, e aver pertanto superarto brillantemente tutti i livelli di valutazione senza alcuna decurtazione di somme rispetto a quelle progettuali di 4,5 milioni di euro, con la firma e la consegna del decreto di finanziamento, il progetto del Sistema integrato dei Servizi e degli interventi domiciliari, tesi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini dei l5 Comuni aderenti, diventa operativo e passa adesso alla fase dei bandi gara, di cui si occuperà il Comune di Canicattini Bagni, per l’individuazione dei gestori dei vari servizi.
Il progetto, che ha quale Comune capofila Augusta, in quanto centro più grande in termini di abitanti, e partner l’Asp di Siracusa, e che ha visto rispettivi commissario straordinari, Antonino La Mattina e Mario Zappia, sottoscrivere protocolli d’intesa e collaborare con il Amenta che a sua volta ne ha seguito tutto l’iter, è il frutto dell’analisi dei bisogni del territorio in termini di welfare urbano.
«Sono proprio soddisfatto del lavoro sinergico che è stato fatto e ringrazio quanti si sono prodigati per la sua buona riuscita, ad iniziare dagli uffici e dalle strutture dei Comuni aderenti – ha detto il sindaco Amenta –, per arrivare a conseguire questo risultato che, in termini di servizi alle persone e di risposte alle problematiche ed alle esigenze di una parte della popolazione che versa in grave situazione di "fragilità" sociale, culturale, psicologica, economica, quindi anziani affetti da gravi patologie, disabili e minori. Un progetto sicuramente tra i più innovativi in tutta la Sicilia, che oltre a coinvolgere 15 Comuni, si inserisce all’interno dei tre distretti socio-sanitari, il D48, D47 e D49 della nostra provincia, dando vita ad una rete di servizi socio-assistenziali domiciliari, che integreranno quelli erogati o da erogare da parte dell’Asp Siracusa e degli stessi Distretti. Non solo – aggiunge il primo cittadino canicattinese - ma considerando la tipicità del territorio e delle sue problematiche, area industriale, area interna rurale e area agrumicola, grande attenzione è stata data alla prevenzione oncologica con l’acquisto di attrezzature per l’attivazione ed il potenziamento di tre Centri Oncologici, nei comuni di Augusta, Canicattini Bagni e Francofonte. Il risultato raggiunto ha colto ben tre obiettivi – continua Amenta – dimostrando, come la sinergia tra enti pubblici, ma anche tra pubblico e privato, possa dare servizi innovativi ai cittadini; come si possono ridurre gli alti costi della spesa sanitaria, soprattutto delle ospedalizzazioni; e nel contempo, come si possa creare occupazione e professionalità nel territorio. Infine, mi sia consentito – conclude il primo cittadino canicattinese – questo progetto, così come quelli strutturali del Pist, sono altresì la testimonianza di come un piccolo Comune come Canicattini Bagni, sia diventato in questi anni, modello e laboratorio di progettualità non solo per la città, ma per l’intero territorio provinciale, grazie alla rete che si è saputa tessere con le professionalità dello stesso territorio».
I destinatari, dunque, del Sistema Integrato per i servizi e gli interventi domiciliari, sono gli anziani, i disabili, i minori, i pazienti affetti da malattie cronico - degenerative in fase stabilizzata, parzialmente, totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, e i soggetti affetti da malattie oncologiche presi in carico dai servizi sociali dei Comuni.
Servizi che, in line a con le nuove direttive Europee, prevedono per il cittadino, modelli leggeri, non burocratici e fondati su una cultura della salute che attenzioni oltre che la cura medica delle patologie (to cure), anche la presa in carico globale della persona malata, assistendola nei suoi bisogni sociali e psicologici (to care), nel suo ambiente familiare, nella sua abitazione, qualora possibile.
Questi gli interventi previsti:
1. Attivazione del Punto Unico di Accesso (PUA) a livello di ciascun Distretto, che diventerà il punto di riferimento per gli utenti e le loro famiglie per l’accesso e l’attivazione dell’ADI, dell’ADA, dell’ADH e dell’ADM e per tutti i servizi erogati dai Distretti socio-sanitari;
2. Acquisto di attrezzature per l’attivazione ed il potenziamento di tre centri di prevenzione oncologica gestiti da una associazione di volontariato del territorio con comprovata esperienza nel settore;
3. Attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun Distretto ad integrazione dell’ADI attivata da parte dell’Asp o da parte dei Distretti socio-sanitari;
4. Attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun distretto ad integrazione dei servizi sanitari garantiti da parte dell’Asp per soggetti affetti da malattie oncologiche;
5. Attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun Distretto ad integrazione dell’ADA, dell’ADH e ADM attivati da parte dei distretti socio-sanitari;
6. Attivazione del servizio di accompagnamento e trasporto per visite specialistiche;
7. Attivazione del servizio di consegna a domicilio di prodotti medici.