Autore: Dionisio Mollica Topic: I CAVALIERI DEL BUON SENSO E LE PALLE DI FANGO  (Letto 2526 volte)

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Offline Dionisio Mollica

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I CAVALIERI DEL BUON SENSO E LE PALLE DI FANGO
« il: 15:32:12 pm, 31 Dicembre 2012 »
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  • “…dai cieli d’Italia, in quei giorni, pioveva fango, ecco, e a palle di fango si giocava; e il fango s’appiastrava da per tutto […]. Diluviava il fango; e pareva che tutte le cloache della città si fossero scaricate e che la vita nazionale della terza Roma dovesse affogare in quella torbida fetida alluvione di melma …”, Luigi Pirandello, I Vecchi e i Giovani.


    Leggo per le vie del paese un inqualificabile manifesto a firma di tali “consiglieri di buon senso”. Chi sono?
    Perché, “mettendoci la faccia”, non firmano il manifesto murale, assumendosi le loro responsabilità dinanzi ai cittadini?
    Un manifesto, questo sì, pieno di menzogne e di offese gratuite, che esulano dal confronto politico, che, a volte, può essere anche aspro, mai però offensivo.
    Faccio alcune riflessioni:
    Il manifesto dei “CAVALIERI DI BUON SENSO”, da equiparare ad uno scritto anonimo, dietro il quale spesso si nasconde chi non ha il coraggio delle proprie azioni e chi non accetta il confronto alla luce del sole, mi fa venire in mente il grande coraggio di Don Abbondio, di manzoniana memoria.
    Fra l’altro, il fatto che il manifesto non sia firmato mi induce a pensare che, tra i cosidetti  “consiglieri di buon senso”, non tutti abbiano avuto unanimità di vedute.
    Soprattutto, trovo assurdo e non degno di un contesto civile e democratico, qual è il nostro paese, che codesti “consiglieri” arrivino ad intimare il silenzio a Nello Bongiovanni, cioè ad un cittadino, rappresentante di una forza politica, che non ha la possibilità di esprimersi in Consiglio Comunale. È un fatto gravemente antidemocratico, che non può trovare alcuna giustificazione. Si può fare politica in tanti modi, anche con l’ironia e con la satira, ma mai con l’arroganza ed i tentativi di sopraffazione, che sono prerogative di chi è a corto di argomenti e di chi si sottrae al confronto politico.

    In tutta questa vicenda, che sarebbe dovuta rimanere nell’ambito politico ed amministrativo, se c’è qualcuno che ha abbandonato la NAVE della maggioranza in pieno Consiglio Comunale è stato proprio Pippo Mezzio, il quale improvvisamente, per non votare l’aumento dell’IRPEF, proposto dall’Amministrazione che egli stesso sostiene, uscì dall’aula consiliare dimenticando di essere il CAPOGRUPPO!!!
    Fu Mezzio che si dimise da capogruppo nell’agosto del 2011 e successivamente ritirò le dimissioni!!!
    Fu sempre Mezzio che annunciò le proprie dimissioni da capogruppo durante il Consiglio Comunale del 2 luglio scorso e poi non si dimise!!!
    Ed è Mezzio che fa e disfà, apertamente o dietro le quinte!
    Chiedendo a voce, sistematicamente e senza giustificato motivo, già prima degli attuali problemi relativi al bilancio comunale, le mie dimissioni da Presidente del Consiglio!
    Mezzio, Mezzio e sempre Mezzio!


    Questione bilancio. Rispondo citando fatti e atti.
    Il 20 dicembre il Consiglio Comunale si è riunito ed ha votato il pareggio di bilancio con il parere favorevole dell’ufficio finanziario. L’indomani, giorno 21 dicembre, ho provveduto ad informare dei fatti la magistratura contabile, ovvero la Corte dei Conti, alla quale ho riferito l’accaduto sin dal Consiglio Comunale del 31 ottobre, allorché alcuni consiglieri decidemmo di non votare l’aumento dell’IMU.
    Non avendo nulla da nascondere e credendo sia giusto informare i cittadini, pubblico la nota informativa che ho inviato alla CORTE DEI CONTI (ALLEGATO 1); ciò a sostegno del fatto che credo nella correttezza del mio operato e dei Consiglieri che, come il sottoscritto, non votarono l’aumento dell’IMU.
    Dal 31 ottobre al 30 novembre (giorno del famoso Consiglio di 14 ore), i consiglieri che non votammo l’aumento dell’IMU abbiamo profuso tutte le nostre energie per recuperare soldi e tagliare spese inutili.
    L’Amministrazione e il Sindaco, tra l’altro egli stesso assessore al bilancio, nulla hanno fatto per trovare fondi.
    Certo, per loro era molto più semplice aumentare le tasse e far commissariare il Consiglio Comunale. Non ci sono riusciti!

    I cittadini sappiano che tutti i consiglieri comunali che abbiamo votato contro l’aumento dell’IMU, proposto dall’Amministrazione, lo abbiamo fatto esclusivamente nell’interesse dei cittadini di Sortino ormai tartassati da una serie infinita di balzelli!
    Ancora oggi sono convinto che abbiamo fatto bene - io, Cesare Salonia e l’intero gruppo consiliare del PD - a non aumentare l’IMU sulla seconda casa di ben tre punti percentuali. Abbiamo già spiegato le motivazioni (vedi Volantino “Perche non abbiamo aumentato l’IMU”, (ALLEGATO 2).
    Abbiamo già subito l’aumento dell’IRPEF al massimo consentito dalla legge (0,8%)!!

    Purtroppo, quella di Sortino è un’Amministrazione dove non vi è collegialità, ma va a trazione integrale: Mezzio - Parlato.
    Così non si può governare. È intollerabile.
    Io ho votato il Sindaco Enzo Buccheri, non ho votato come Sindaco né Parlato, né Mezzio.
    I cittadini di Sortino hanno votato come Sindaco Enzo Buccheri e nessun’altro.
    Agire diversamente significa andare contro la volontà dei Sortinesi.
    Decida quindi Enzo Buccheri: se vuole fare il Sindaco lo faccia come si deve e come si conviene ad un primo cittadino;  viceversa, se non è interessato oppure pensa che sia normale che altri lo facciano per lui, cominci a valutare l’opportunità di dimettersi al fine di restituire ai cittadini di Sortino la libertà di scegliere.

    Dionisio Mollica

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:I CAVALIERI DEL BUON SENSO E LE PALLE DI FANGO
    « Risposta #1 il: 15:12:35 pm, 01 Gennaio 2013 »
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  • “…dai cieli d’Italia, in quei giorni, pioveva fango, ecco, e a palle di fango si giocava; e il fango s’appiastrava da per tutto […]. Diluviava il fango; e pareva che tutte le cloache della città si fossero scaricate e che la vita nazionale della terza Roma dovesse affogare in quella torbida fetida alluvione di melma …”, Luigi Pirandello, I Vecchi e i Giovani.


    Leggo per le vie del paese un inqualificabile manifesto a firma di tali “consiglieri di buon senso”. Chi sono?
    Perché, “mettendoci la faccia”, non firmano il manifesto murale, assumendosi le loro responsabilità dinanzi ai cittadini?
    Un manifesto, questo sì, pieno di menzogne e di offese gratuite, che esulano dal confronto politico, che, a volte, può essere anche aspro, mai però offensivo.
    Faccio alcune riflessioni:
    Il manifesto dei “CAVALIERI DI BUON SENSO”, da equiparare ad uno scritto anonimo, dietro il quale spesso si nasconde chi non ha il coraggio delle proprie azioni e chi non accetta il confronto alla luce del sole, mi fa venire in mente il grande coraggio di Don Abbondio, di manzoniana memoria.
    Fra l’altro, il fatto che il manifesto non sia firmato mi induce a pensare che, tra i cosidetti  “consiglieri di buon senso”, non tutti abbiano avuto unanimità di vedute.
    Soprattutto, trovo assurdo e non degno di un contesto civile e democratico, qual è il nostro paese, che codesti “consiglieri” arrivino ad intimare il silenzio a Nello Bongiovanni, cioè ad un cittadino, rappresentante di una forza politica, che non ha la possibilità di esprimersi in Consiglio Comunale. È un fatto gravemente antidemocratico, che non può trovare alcuna giustificazione. Si può fare politica in tanti modi, anche con l’ironia e con la satira, ma mai con l’arroganza ed i tentativi di sopraffazione, che sono prerogative di chi è a corto di argomenti e di chi si sottrae al confronto politico.

    In tutta questa vicenda, che sarebbe dovuta rimanere nell’ambito politico ed amministrativo, se c’è qualcuno che ha abbandonato la NAVE della maggioranza in pieno Consiglio Comunale è stato proprio Pippo Mezzio, il quale improvvisamente, per non votare l’aumento dell’IRPEF, proposto dall’Amministrazione che egli stesso sostiene, uscì dall’aula consiliare dimenticando di essere il CAPOGRUPPO!!!
    Fu Mezzio che si dimise da capogruppo nell’agosto del 2011 e successivamente ritirò le dimissioni!!!
    Fu sempre Mezzio che annunciò le proprie dimissioni da capogruppo durante il Consiglio Comunale del 2 luglio scorso e poi non si dimise!!!
    Ed è Mezzio che fa e disfà, apertamente o dietro le quinte!
    Chiedendo a voce, sistematicamente e senza giustificato motivo, già prima degli attuali problemi relativi al bilancio comunale, le mie dimissioni da Presidente del Consiglio!
    Mezzio, Mezzio e sempre Mezzio!


    Questione bilancio. Rispondo citando fatti e atti.
    Il 20 dicembre il Consiglio Comunale si è riunito ed ha votato il pareggio di bilancio con il parere favorevole dell’ufficio finanziario. L’indomani, giorno 21 dicembre, ho provveduto ad informare dei fatti la magistratura contabile, ovvero la Corte dei Conti, alla quale ho riferito l’accaduto sin dal Consiglio Comunale del 31 ottobre, allorché alcuni consiglieri decidemmo di non votare l’aumento dell’IMU.
    Non avendo nulla da nascondere e credendo sia giusto informare i cittadini, pubblico la nota informativa che ho inviato alla CORTE DEI CONTI (ALLEGATO 1); ciò a sostegno del fatto che credo nella correttezza del mio operato e dei Consiglieri che, come il sottoscritto, non votarono l’aumento dell’IMU.
    Dal 31 ottobre al 30 novembre (giorno del famoso Consiglio di 14 ore), i consiglieri che non votammo l’aumento dell’IMU abbiamo profuso tutte le nostre energie per recuperare soldi e tagliare spese inutili.
    L’Amministrazione e il Sindaco, tra l’altro egli stesso assessore al bilancio, nulla hanno fatto per trovare fondi.
    Certo, per loro era molto più semplice aumentare le tasse e far commissariare il Consiglio Comunale. Non ci sono riusciti!

    I cittadini sappiano che tutti i consiglieri comunali che abbiamo votato contro l’aumento dell’IMU, proposto dall’Amministrazione, lo abbiamo fatto esclusivamente nell’interesse dei cittadini di Sortino ormai tartassati da una serie infinita di balzelli!
    Ancora oggi sono convinto che abbiamo fatto bene - io, Cesare Salonia e l’intero gruppo consiliare del PD - a non aumentare l’IMU sulla seconda casa di ben tre punti percentuali. Abbiamo già spiegato le motivazioni (vedi Volantino “Perche non abbiamo aumentato l’IMU”, (ALLEGATO 2).
    Abbiamo già subito l’aumento dell’IRPEF al massimo consentito dalla legge (0,8%)!!

    Purtroppo, quella di Sortino è un’Amministrazione dove non vi è collegialità, ma va a trazione integrale: Mezzio - Parlato.
    Così non si può governare. È intollerabile.
    Io ho votato il Sindaco Enzo Buccheri, non ho votato come Sindaco né Parlato, né Mezzio.
    I cittadini di Sortino hanno votato come Sindaco Enzo Buccheri e nessun’altro.
    Agire diversamente significa andare contro la volontà dei Sortinesi.
    Decida quindi Enzo Buccheri: se vuole fare il Sindaco lo faccia come si deve e come si conviene ad un primo cittadino;  viceversa, se non è interessato oppure pensa che sia normale che altri lo facciano per lui, cominci a valutare l’opportunità di dimettersi al fine di restituire ai cittadini di Sortino la libertà di scegliere.

    Dionisio Mollica
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

     

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