ricevo via mail da Nello Bongiovanni e pubblico (VEDASI MANIFESTO ALLEGATO)
considerazione: queste persone insieme ai loro gruppi politici di riferimento, a Sortino, daranno voce ad un consenso popolare che, in base al responso delle ultime elezioni, è quantificabile in circa 3500 voti (su poco più di 6000 elettori votanti la scorsa tornata)
Di contro, limitatamente a questa esperienza, la posizione dell'attuale amministrazione si basa su un consenso fatto di circa 2600 voti.
Nel frattempo i consiglieri Mollica (presidente consiglio comunale) e Salonia sono membri dell'attuale maggioranza (sebbene, come è noto, molto critici)
Ergo, l'amministrazione sortinese sta operando senza consenso popolare diffuso.
Dunque ci sono 2 strade
1) badare più all'aspetto "esecutivo", quindi di governo ed andare avanti cercando di ritrovare una maggioranza anche in consiglio comunale
2) badare più all'aspetto "democratico", quindi sul piano della rappresentanza degli interessi specifici e diffusi e ridare la parola ai cittadini
Io, ancora, non ho ben capito dove si voglia andare a parare.
Sta di fatto che, come al solito, si approfondisce molto la protesta (e la contrapposizione) e poco la proposta.
Mi auguro di essere smentito da questa pubblica assemblea attraverso la risposta a semplici domande:
COME ABBASSARE LE TASSE?
QUAL E' IL PROGETTO ALTERNATIVO?
COME SI IMMAGINA SORTINO FRA 10 O 20 ANNI?
QUALE ASSETTO ORGANIZZATIVO CON IL PERSONALE ATTUALE? (tradotto, come si intende renderli produttivi)
Se non si da una risposta CONVINCENTE a queste domande succede quanto segue: rabbia, protesta e disillusione dunque guerra. Pensavo che la mia generazione ne fosse esente ma se non finisce questa eterna Babele mi sa che dovrò ricredermi.