seguirono altre due riunioni dopo quella di maggio......con questi argomenti con queste proposte di "PARTECIPAZIONE" da inserire nello Statuto Comunale..... e altre proposte che secondo noi si possono realizzare, e da li riprenderemo..........con la nostra visione "utopica" di democrazia partecipativa...... queste sono proposte a disposizione di tutti coloro che hanno l'ambizione e il desiderio di guidare Palazzolo nei prossimi cinque anni.....Buona lettura......ciao
COSTIUTO di SIENA anno 1309
Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della Città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della Città e dei Cittadini.
I partiti, così come sono, e testardamente vogliono restare, nessuno se li fila più. Bisogna ridare lo scettro ai CITTADINI. Ma per fare questo servirebbero nuove regole del gioco, ma le regole vengono decise dai partiti. Di conseguenza non è impensabile una democrazia partecipativa e alimentata dal basso, senza Partiti. Eppure se i partiti sapessero riformarsi dalle fondamenta, tornerebbero ad essere utili, indispensabili, alla politica.
La prima DEMOCRAZIA nacque 25 secoli fa, nell’ATENE di Pericle; i Partiti nacquero in Inghilterra con il Reform Act del 1832. Da allora ai giorni nostri hanno cambiato pelle tre volte: raggruppamenti di notabili durante l’Ottocento; partiti di massa dopo l’introduzione del suffragio universale; infine, oggi, partiti personali, dove una folla di carrieristi, affaristi e voltagabbana tessono i loro traffici alla ricerca del potere fine a se stesso. Questo processo di implosione, di autodistruzione, dei partiti potrebbe riportare in auge la democrazia diretta cara agli ateniesi, la democrazia dei cittadini.
Noi vorremmo essere la spinta del nuovo modo di fare politica, l’alternativa al suicidio dei partiti. Ma siamo consci dell’importanza dei partiti, come corpi intermedi, insostituibili, tra il popolo e il potere. Il nostro desiderio è l’avvio della quarta stagione della democrazia, dove i partiti dovranno adottare un corpo più leggero, accettare di essere partiti porosi rispetto ai cittadini e svolgere un ruolo concorrente, come vuole la nostra Costituzione, anziché assumere, come accade oramai da troppo tempo, il ruolo di mattatori e padroni della scena pubblica. Dipende da noi, ed è giunto il tempo per i cittadini di diventare protagonisti di un progetto alternativo, e i partiti, intanto, dovranno capire che per loro questo non è più il tempo della manutenzione ma quello della ristrutturazione.
“..…..la società del denaro (= merci = PIL) sia sostituita da un'altra, quella delle relazioni, personali e sociali, cioè di "beni" impermeabili all'economia per come è fra-intesa dall'attuale sistema occidentale basato sullo spreco delle risorse naturali e sulla disuguaglianza, è l’unico futuro possibile per il genere umano, altrimenti sarà “guerra”…..” Bauman
Proponiamo un progetto che si fondi sulla difesa dei Beni Comuni, e un programma per il nostro paese sullo stile dell’OPEN SOURCE (termine inglese che significa sorgente aperta) che indica un software ( nel nostro caso lo statuto e il programma del movimento) i cui autori ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri. Un movimento dove si cresce insieme, ci si confronta tra pari, e dove non ci sono azionisti di maggioranza e soci fondatori. Una gestione e un’organizzazione il più possibile orizzontale, leggera, dove ognuno mette, e porta, quel che ha, con il solo scopo di migliorare il paese in cui il destino ci ha fatto nascere e dove abbiamo scelto di vivere.
Crediamo che la politica non debba essere una professione, ma piuttosto un impegno richiesto a tutti i cittadini e che quindi il sistema rappresentativo debba essere integrato con la Democrazia Diretta e Partecipata.
La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da "democrazia di spettatori passivi", in "democrazia di partecipanti attivi", nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.
Erich Fromm, Avere o essere?, 1976
Questi alcuni punti che io reputo fondamentali della Democrazia Partecipativa (attinti da varie fonti), ma non vincolanti, e dai quali potrebbe partire la nostra discussione.
Impegnarsi affinché si possa:
• Emanare il regolamento attuativo dello strumento della Delibera di Iniziativa Popolare.
• Introdurre nello statuto il Consiglio Comunale Aperto.
• Inviare ai cittadini un opuscolo informativo comunale in caso di referendum.
• Introdurre il diritto di Petizione.
“Partecipazione” è una parola spesso usata dai partiti prima delle elezioni e subito dopo dimenticata, poiché naturalmente non è una delle loro preoccupazioni principali. Noi, invece, ci siamo uniti proprio con l’intento di sviluppare strumenti reali ed efficaci di partecipazione, per permettere ai cittadini che lo desiderano, di far sentire la propria voce e rendere vincolanti per gli amministratori le scelte discusse, deliberate dai e con i cittadini.
• Realizzare “La Parola ai Cittadini”, un’assemblea partecipata con regole ben definite, aperta a tutti i cittadini e a qualsiasi argomento di interesse comune con obbligo di discussione in Consiglio Comunale delle proposte più votate.
• Introdurre la possibilità dei cittadini di far domande, con obbligo di risposta da parte del Consiglio Comunale.
• Introdurre il Bilancio Partecipato.
• Elaborare un Piano Regolatore Partecipato.
• Ripetere periodicamente l’esperienza de “Il Cittadino Partecipa” un incontro pubblico deliberativo sul tema: come migliorare la democrazia a Palazzolo.
• Rivedere integralmente lo Statuto Comunale insieme alle altre forze politiche con metodo partecipato per migliorare e rafforzare gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa in armonia con la democrazia rappresentativa
• Incentivare l’affitto degli immobili non utilizzati.
• Privilegiare e incentivare la ristrutturazione e il minor consumo del territorio riducendo all’indispensabile la costruzione di nuovi insediamenti.
• Mettere online tutte le informazioni sugli appalti pubblici banditi dal Comune e sullo stato dell’avanzamento dei lavori.
• Rendere fruibili gli spazi di socializzazione.
• Creare collaborazioni, per progetti che prevedano l’uso di spazi comunali (scuole, impianti sportivi, ecc.) per attività pomeridiane culturali e sportive destinate ai ragazzi più giovani.
• Ampliare o cambiare la destinazione d’uso di alcuni locali di proprietà del comune, mettendo a disposizione dei giovani strumentazioni e tecnologia per comprendere la realtà che li circonda e magari proporre soluzioni culturali nuove.
• Promuovere la pratica sportiva.
• Progettare la rete wi-fi.
• Incentivare “il mercato dei coltivatori diretti” un’incentivazione della filiera corta come risorsa per l’approvvigionamento alimentare sostenibile.
• Coinvolgere i giovani in attività socialmente utili con l’utilizzo di incentivi economici alternativi.
• Valorizzare la nostra storia anche a fini turistici.
• Studiare e promuovere un contesto ricettivo (Alloggi, Ristorazione) che permetta e favorisca un effettivo sviluppo turistico della città.
I Giovani
I giovani sono portatori di idee che vanno ascoltate e valorizzate.
Alcune delle proposte emerse finora ci impegnano a:
• Predisporre luoghi d’incontro o di svago per i giovani.
• Creare una sala prove musicali dotandola di strumenti e tecnologie più moderne.
I Rifiuti
La strategia “rifiuti zero” è il futuro, parlare di inceneritori e discariche, è parlare al passato. Mettere in atto tutto quanto sia necessario con l’obiettivo “Rifiuti zero” significa pensare al futuro, significa attenzione per l’ambiente, alla salute, al lavoro e al risparmio economico. Si tratta di una strategia già adottata in stati quali la Nuova Zelanda, in città come San Francisco, a Seattle, ed anche in Italia a Capannori (LU).
Alcune delle proposte emerse finora ci impegnano a promuovere:
• Il compostaggio domestico,
• L’uso di prodotti con vuoto a rendere e riduzione di imballaggi inutili.
• L’uso dell’acqua del rubinetto e di prodotti alla spina evitando contenitori in plastica.
• La raccolta differenziata anche fuori casa e in ogni luogo della nostra vita pubblica.
Etc……