Non è che nel tuo nome 
il volgere del tempo 
quando nel lento desinar 
tra le tue labbra 
è la mia vita 
nell’umido e vellutato tuo respiro 
di cui mi nutri 
con un bacio 
che scivola e ritorna 
senza limiti d’affanno 
L’amore non è forse 
il cercarsi senza paure 
il premere dei desideri 
e liberarne il flusso 
nell’onda che di sangue 
travolge ogni barriera 
come tempesta 
che si abbatte e sfonda 
ogni uscio 
che si offre al suo passaggio 
lasciando sulle membra
al suo ritirar
detriti di rossore 
bagnati dalle onde 
di frastagliati spruzzi 
in umide paludi.