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LA POLITICA SICILIANA DEL GOVERNO LOMBARDO: QUALE FUTURO?

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a.merenda:
Salve a tutti,
apro questo topic perchè mi interessa conoscere la vostra opinione circa gli ultimi tumulti politici all'Ars e le ipotesi di "ribaltone" ,"rimpasto"  di quello che dovrebbe essere, a soli 18 mesi dal suo insediamento, il governo Lombardo ter.
Quali prospettive secondo voi?
Si tratta solo di giochi di potere oppure è in corso una fase di transizione politica tale da scompaginare il bipolarismo?

Siamo alle porte di una nuova epoca di "centrismo a geometrie variabili"?

saluti

a.merenda:
http://www.italianieuropei.net/content/view/1466/32/lang,italian/

D'Alema-Lombardo. Nuovo connubio?

SC:
il bipolarismo  è entrato nel dna di pochi politici italiani,  e di assolutamente nessun politico siciliano.
Troppo lontano culturalmente dalla gestione di potere oligarchica che caratterizza le nostri classi dirigenti.
Gestione oligarchica evidente dai vari esperimenti politici che sono sempre stati fatti in sicilia, i cosiddetti laboratori politici che hanno visto alleanze culturalmente impensabili e personalità diversissime fra di loro stare al potere per determinati periodi di tempo, le + famose e che hanno fatto scalpore il milazzismo, la primavera di orlando , e molte altre.
Un laboratorio, anche nella scienza, è un ambiente neutro che impedisce l'interazione con l'esterno e solo in sicilia  dove l'eletto è sicuro di non dover realmente rispondere all'elettore per la coerenza culturale che dimostra poteva azzardare simili esperimenti politici.

tutto questo in passato era governato  dai partiti tradizionali (prima repubblica) che avranno avuto centinaia di difetti ma la loro gestione centrale e impostazioni culturali serie evitavano  che si degenerasse nella situazione politica odierna siciliana


attualmente in sicilia  la politica è tornata ad uno stato eminentemente primitivo, e il partito di lombardo mi spiace dirlo ne è l'emblema.
Tutti i partiti dell'isola  sono stati affetti da un morbo da sistema feudale, per cui faticano ad avere un organizazzione centrale che imponga un certa impostazione culturale omogenea.

chiarisco un po il concetto ,oramai non sentiamo tanto i partiti ma i nomi di certi determinati politici bufardeci, gianni, vinciullo, sorbello, foti, nicita, piscitello, gennuso etc ,  prima erano i partiti a prevalere sui singoli nomi oggigiorno è il contrario.

ciascuno di queste persone si muove come un potente feudatario con un pacchetto di voti  spesso frutto di una politica  fortemente clientelare primitiva.

e l'mpa è l'esempio dicevo + grande di questa cosa, è sostanzialmente una grossissima federazione di baroni di voti, tenuti assieme non si sa perchè e con percorsi politici radicalmente differenti fra di loro, (vedesi piscitello), un gigantesco laboratorio politico come i tanti che sono stati fatti nella storia.
ognuno sembra per i fatti suoi sembrano legati da una velleitaria pretesa autonomista basata su non si sa quale analisi politico-economica della realtà dell'isola confezionata ad hoc (non a caso l'ideologo era elio rossitto...)
vogliono imitare la lega, ma la lega ha una componente popolare notevole, e un sistema gerarchico organizzativo estremamente efficiente, un impostazione culturale che per quanto criticabile cerca di farsi strada nel territorio.

i partiti siciliani tutti e in particolare l'MPA ti dicono dammi "il voto  che ci penso io", e il ci penso io in genere non è un grande progetto bensi un contentino personale.

la crisi della regione io penso vada inquadrato in questo marasma politico lo scontro fra i diversi feudatari indipendenti compresi quelli di altri partiti come il pdl siciliano (sistema feudale con imperatore a roma), parlare di bipolarimo in questo caso non ha molto senso, purtroppo

a.merenda:
Oltre a dissentire sulla breve e superficiale analisi con cui bypassi il complesso tema dell'autonomia chiedo (a tutti):

alla luce delle considerazioni fatte da SC sul personalismo imperante della politica odierna cosa rispondete?

si tratta dei "tempi che cambiano" ovvero di un modo differente di interpretare le "organizzazioni politiche"?

Per quanto mi riguarda, come ho avuto modo di dire in altri post, dissento dalle "impostazioni culturali dall'alto". Credo piuttosto che qualsiasi laboratorio prenda vita nella politica siciliana ed italiana tenga conto della tanto vituperata sostanza delle cose la quale ultimamente soccombe innanzi alla forma.

Insomma vi chiedo: sula base di cosa, a vostro parere, si dovrebbe "dare il voto" ad un papabile eletto?
Oppure, "il voto" è solo uno strumento che può essere esteso per aumentare il perimetro di espressione della volontà dei cittadini organizzati?
Oppure, ancora, ritenete che i singoli possano determinare lo stato delle cose esprimendo pareri (più o meno vincolanti) sui chi far stare nei c.d. posti di comando della nostra società? Mi riferisco al voto ai giudici/grossi manager/ministri etc..

Un modo per fare partecipare le persone al governo (dal latino gubernare, a sua volta derivato dal greco kybernán, "reggere il timone") della comunità.

Insomma: è possibile in una società complessa come quella attuale ragionare attraverso strutture e categorie mentali il cui sviluppo risale a secoli fà?

enrico tomasi:

--- Citazione da: spaventa - 11:39:36 am, 12 Dicembre  2009 ---Salve a tutti,
apro questo topic perchè mi interessa conoscere la vostra opinione circa gli ultimi tumulti politici all'Ars e le ipotesi di "ribaltone" ,"rimpasto"  di quello che dovrebbe essere, a soli 18 mesi dal suo insediamento, il governo Lombardo ter.
Quali prospettive secondo voi?
Si tratta solo di giochi di potere oppure è in corso una fase di transizione politica tale da scompaginare il bipolarismo?

Siamo alle porte di una nuova epoca di "centrismo a geometrie variabili"?

saluti

--- Termina citazione ---


“scompaginare il bipolarismo“…. Dove, quale?  :)

"centrismo a geometrie variabili"  …che sono,  parole contemporanee per dire: cambiare tutto affinechè non cambi nulla” ?  :)


"Credo piuttosto che qualsiasi laboratorio prenda vita nella politica siciliana ed italiana tenga conto della tanto vituperata sostanza delle cose la quale ultimamente soccombe innanzi alla forma."......credo invece che  traggono tutti  linfa dalle parole di tomasi di lampedusa! :)

“è possibile in una società complessa come quella attuale ragionare attraverso strutture e categorie mentali il cui sviluppo risale a secoli fà?”…scusa, ma di quale società complessa stai parlando, quella di sortino, quella di palazzolo…dove vivi, di quale società vuoi parlare?  :)

Siamo rimasti in pieno feudalesimo (in sicilia) caro amico, ha ragione SC (il tuo topic era sulla politica siciliana o no?)


La nostra è un epoca di “magna magna” !
È in corso il solito e vecchio giochetto: tu mi dai na cosa a me, io ti do una cosa a te! ;-)
Questo motto in sicilia vale tanto all’ ars, quanto dinnanzi  alle urne in tempo di elezioni, non ti risulta?
Corruzione, concussione, totale mancanza di senso civico e “sistema mafioso”,  fin quando ci rifiutiamo di prenderne consapevolezza e non ci misuriamo con questa triste realtà, avoglia di voler parlare di politica nella nostra bella isola.



Per un po ho avuto l’impressione, leggendo i tuoi post, che tu fossi d’accordo con me nel sostenere che più che di analisi politiche,  ci fosse bisogno di una profonda analisi storica e sociologica del popolo siciliano, e di conseguenza, di una vera e propria rivoluzione culturale, ma considerando questo topic, sicuramente mi sbagliavo.

Scusa il mio breve e superficiale intervento spaventa, ma sarei piu’ interessato a sto punto di sapere le risposte che dai tu alle domande che ti poni.
sulla base di cosa, a tuo parere, si dovrebbe "dare il voto" ad un papabile eletto, considerando che è nella cultura del siciliani barattarlo per un posto di lavoro, una promozione, 100 euro. Qualche decennio fa con 5 chili di pasta, o per una scarpa, l’altra alla fine delle elezioni; hai mai sentito parlare di queste cose, credi che, culturalmente parlando, ce ne siamo liberati?
Credi che lombardo sia stato eletto in modo diverso da cuffaro o dai predecessori di questo?

Di quali "tempi che cambiano"  e "organizzazioni politiche" stai parlando?
cosa è cambiato in sicilia secondo te da 60 anni ad oggi, cosa nel suo popolo, cosa nella sua classe politica?




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