Strane queste elezioni.
Ho avuto, stamattina, come la sensazione che anche gli stessi attivisti del M5S fossero sorpresi della magra figura del centro sinistra.
Essendo brave persone immagino che molti di loro sarebbero stati ben più contenti di una situazione "alla siciliana".
La mia domanda ora è: sarà capace Bersani di gestire la situazione "alla Crocetta"?
Ricordo che un'apertura al M5S (la cui inevitabilità è già stata ammessa da Vendola) metterebbe Bersani nella posizione di Monti del novembre 2011, ovvero godere di spazi di manovra reali per cambiare un bel pò di cose.
Monti non lo fece e ne paga le conseguenze oggi in termini di consenso. Vediamo cosa sono in grado di partorire le eminenze grigie del PD.
I dalemiani, ne sono certo, stanno già al telefono con Alfano & co. mentre Renzi studia la strategia migliore per prendere in mano le redini del centro sinistra.
Personalmente sono convinto che Italia Bene Comune, guidata da Bersani debba, in accordo col M5S:
1) cambiare la legge elettorale (proporzionale con premio di maggioranza. La Camera legifera su scala nazionale, Il Senato tratta solo le questioni di carattere regionale tramite designati da ogni regione sulla base di un numero proporzionale alla popolazione. Il Senato sarebbe una sorta di "camera tecnica" che coordina la legiferazione in ambito regionale.
2) ridurre numero parlamentari e compensi
3) superare il bicameralismo perfetto (strettamente connesso alle legge elettorale)
3) eleggere il Presidente della Repubblica
Poi, se lo si ritiene necessario, si potrà rivotare.
PS: tutto quello che penso sia giusto fare e che ho scritto sopra sono convinto che non si potrà realizzare a causa della superbia e spocchia ingiustificata di chi non è in grado di ammettere i propri errori, dunque la propria ignoranza.
Ergo, pronto a tutto.