Autore: carmelo spataro Topic: ABOLIZIONE PROVINCE  (Letto 9093 volte)

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Offline carmelo spataro

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ABOLIZIONE PROVINCE
« il: 16:35:31 pm, 07 Marzo 2013 »
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  • Penso sia utile aprire un topic specifico su un tema così importante. Premetto che sono un convinto sostenitore della riforma delle province e contario alla abolizione tout cout ! La abolizione delle province non è mai stata nel programma del Preidente della Regione, dunque mi sorprende e senza alcun timore ritengo tae provvedimento figlio di una campagna mediatica che è sicuramente popolare ma assolutamente estemporanea e ingiustificata, nelle dimensioni e nelle conseguenze che tale riforma creerà cos' come è stata concepita. Innanzitutto essa viene percepita come esigenza di un risparmio dei costi della politica. Voglio farvi un solo esempio ! la Provincia di Siracusa ha 25 consiglieri provinciali a fronte di una popolazione di oltre 400 mila abitanti. Sapete quanti consiglieri comunali ha il solo camune di Siracusa compresi i consiglieri circoscrizionali ? oltre cento ! moltiplicate questo per tutti i comuni capoluogo e per le città con i consigli circoscrizionali e comprenderete la strumentalità della motivazione dal momento che nessuno si è sognato di ridurre i costi della politica vera ! ma lasciamo stare tale argomento senza entrare nel merito che ad oggi nessuno si è sognato di ridurre le indennita scandalosa dei deputati regionali e nazionali !
    Parliamo adesso delle competenze :
    le funzioni dovrebbero essere trasferite ai Comuni, ai Consorzi dei Comuni ed al Genio Civile. Al genio civile dovrebbero andare le competenze della viabilità. Mi viene da ridere ! il genio civile non ha un solo centesimo per svolgere i propri compiti istituzionali come la pulizia degli alvei dei fiumi. Qualcuno replica dicendo che i trasferimenti dello stato e della regione alle province per la viabilità saranno trasferite al Genio civile quindi solo un trasferimento solo di funzioni e risorse. Anche questa è una balla magagalattica. Escluso nel 2009, con i fondi della legge Bersani, lo stato e la regione non hanno mai trasferito un solo centesimo alle province per gli investimenti sulle strade o sulle scuole. Tutto è stato finanziato con fondi propri o con i mutui. A proposito che pagherà i mutui contratti dalle province per i prossimi 20 anni ? forse i comuni o i consorzi dei comuni ? mi viene da ridere !
    Le Province ( nove in sicilia ) saranno sostituite dai consorzi dei comuni con una popolazione non inferiore a 100 mila abitanti. Sostiutiremo nove province con almeno 30 consorzi ( ma potrebbero essere molti di più !). sostituiremo i consiglieri provinciali eletti con una marea di persone nominate non dalla gente ma dai partiti ! per cui facciamo una battaglia per eliminare i nominati dal Parlamento e li sostituiamo con i nominati nei consorzi !
    A chi saranno imputati i migliaia di contenziosi aperti nelle province ? a chi saranno addebitati gli oneri ? ai Comuni ovviamente ! e con quali risorse ?
    Potremmo continuare all'infinito ! Penso basti solo questo. Scusate ma non era più semplice ridurre i costi della politica nelle Province assime a quelli di tanti altri Enti per essere più efficaci ? [font=courier]no si è preferito dar[/font]
    « Ultima modifica: 16:39:57 pm, 07 Marzo 2013 da carmelo spataro »

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #1 il: 18:19:06 pm, 07 Marzo 2013 »
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  • Bravissimo...ottima analisi...che condivido in pieno...

    Carmelo un piccolo appunto potevi evitare la polemica sull'apertura della strada di monte climiti....


    Penso sia utile aprire un topic specifico su un tema così importante. Premetto che sono un convinto sostenitore della riforma delle province e contario alla abolizione tout cout ! La abolizione delle province non è mai stata nel programma del Preidente della Regione, dunque mi sorprende e senza alcun timore ritengo tae provvedimento figlio di una campagna mediatica che è sicuramente popolare ma assolutamente estemporanea e ingiustificata, nelle dimensioni e nelle conseguenze che tale riforma creerà cos' come è stata concepita. Innanzitutto essa viene percepita come esigenza di un risparmio dei costi della politica. Voglio farvi un solo esempio ! la Provincia di Siracusa ha 25 consiglieri provinciali a fronte di una popolazione di oltre 400 mila abitanti. Sapete quanti consiglieri comunali ha il solo camune di Siracusa compresi i consiglieri circoscrizionali ? oltre cento ! moltiplicate questo per tutti i comuni capoluogo e per le città con i consigli circoscrizionali e comprenderete la strumentalità della motivazione dal momento che nessuno si è sognato di ridurre i costi della politica vera ! ma lasciamo stare tale argomento senza entrare nel merito che ad oggi nessuno si è sognato di ridurre le indennita scandalosa dei deputati regionali e nazionali !
    Parliamo adesso delle competenze :
    le funzioni dovrebbero essere trasferite ai Comuni, ai Consorzi dei Comuni ed al Genio Civile. Al genio civile dovrebbero andare le competenze della viabilità. Mi viene da ridere ! il genio civile non ha un solo centesimo per svolgere i propri compiti istituzionali come la pulizia degli alvei dei fiumi. Qualcuno replica dicendo che i trasferimenti dello stato e della regione alle province per la viabilità saranno trasferite al Genio civile quindi solo un trasferimento solo di funzioni e risorse. Anche questa è una balla magagalattica. Escluso nel 2009, con i fondi della legge Bersani, lo stato e la regione non hanno mai trasferito un solo centesimo alle province per gli investimenti sulle strade o sulle scuole. Tutto è stato finanziato con fondi propri o con i mutui. A proposito che pagherà i mutui contratti dalle province per i prossimi 20 anni ? forse i comuni o i consorzi dei comuni ? mi viene da ridere !
    Le Province ( nove in sicilia ) saranno sostituite dai consorzi dei comuni con una popolazione non inferiore a 100 mila abitanti. Sostiutiremo nove province con almeno 30 consorzi ( ma potrebbero essere molti di più !). sostituiremo i consiglieri provinciali eletti con una marea di persone nominate non dalla gente ma dai partiti ! per cui facciamo una battaglia per eliminare i nominati dal Parlamento e li sostituiamo con i nominati nei consorzi !
    A chi saranno imputati i migliaia di contenziosi aperti nelle province ? a chi saranno addebitati gli oneri ? ai Comuni ovviamente ! e con quali risorse ?
    Potremmo continuare all'infinito ! Penso basti solo questo. Scusate ma non era più semplice ridurre i costi della politica nelle Province assime a quelli di tanti altri Enti per essere più efficaci ? [font=courier]no si è preferito dar[/font]
    --------
    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
    Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.

    Offline carmelo spataro

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #2 il: 20:42:57 pm, 07 Marzo 2013 »
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  • Nello sulla monti climiti la pensiamo diversamente ma l'importante e' rispettarsi ! Ma come potrai convenire queste sono stupidaggini rispetto al tema posto in discussione !

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #3 il: 12:52:52 pm, 08 Marzo 2013 »
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  • Giustissimo...




    Nello sulla monti climiti la pensiamo diversamente ma l'importante e' rispettarsi ! Ma come potrai convenire queste sono stupidaggini rispetto al tema posto in discussione !
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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Offline a.merenda

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #4 il: 15:47:31 pm, 08 Marzo 2013 »
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  • Gente nominata dai partiti invece che eletta?
    I sindaci sono eletti, mi risulta.

    La dicitura "Consorzio" è contenuta nello statuto siciliano, penso che rimane, tuttavia, la libertà di aggregarsi in forme giuridiche "altre" e magari più flessibili, o no? (vedasi post di sete - Terranova - nell'altro topic)

    Una discussione seria e circostanziata dovrebbe partire dall'analisi del bilancio della provincia di Siracusa, ad esempio. In tutta questa vicenda non trovo analisi, studi, carte insomma. Pecca sia di chi è a favore che contro. Mi fa pensare che in entrambi i casi si tratti di "campagna mediatica".
    In quest'ottica bisogna valutare quanti trasferimenti toccherebbero al Genio Civile.

    I contenziosi? Che si rivolgano all'Assessorato Regionale agli Enti locali. I comuni sono soggetti ad adempimento previsto da una norma gerarchicamente superiore. Non possono fare altrimenti, mi pare.




    Insomma troppa "fuffa" e pochi numeri...

    Si potrebbe organizzare un incontro che spieghi meglio alla popolazione. E' un'occasione per le forze politiche di sperimentare la democrazia partecipata...

    ps: io penso che Crocetta abbia gettato l'amo per:

    1 - avere un ritorno mediatico anche in vista della discussione nazionale, nonchè al fine di dimostrare la "possibilità concreta" di collaborare col M5S
    2- cogliere qualche buona proposta.

    D'altronde stiamo parlando di un disegno di legge, giusto?

    a proposito: dove lo possiamo trovare?

    Offline a.merenda

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #5 il: 13:36:16 pm, 11 Marzo 2013 »
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  • http://www.leggioggi.it/2013/03/06/abolizione-province-sicilia-caos-non-calmo/

    un contributo critico


    ps: aspetto materiale su cui discutere anche dalle forze politiche

    Offline carmelo spataro

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #6 il: 14:05:55 pm, 11 Marzo 2013 »
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  •  A proposito del post precedente sono tutte osservazioni di natura politica e legislativa che sottoscrivo in pieno e che da anni sostengo !

    Offline a.merenda

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #7 il: 11:39:09 am, 12 Marzo 2013 »
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  • si ma resta il fatto che la nostra discussione rimane monca senza il bilancio della provincia

    e poi, francamente, Crocetta non mi sembra uno sprovveduto

    Offline sete

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE: IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE!
    « Risposta #8 il: 09:03:29 am, 18 Marzo 2013 »
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  • Si, é proprio la mia opinione "IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE", perché a volte dietro le frasi "si potrebbe fare ancora meglio" si cela la volontà di non fare. Allora dico se è vero che l'abolizione delle provincie non risolve il problema dei costi della politica è altrettanto vero che non lo aggrava e quindi è meglio farla che non farla.
    Dopo aver fatto quella, si può continuare a fare altro, (ma già una cosa è stata fatta, piccola, ma FATTA). Da qualche parte si deve cominciare e questo è uno di quei casi in cui è giusto fare le piccole cose, intanto, poisi procede col resto.

    Offline Luca

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE: IL MEGLIO È NEMICO DEL BENE!
    « Risposta #9 il: 14:56:00 pm, 18 Marzo 2013 »
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  • a volte dietro le frasi "si potrebbe fare ancora meglio" si cela la volontà di non fare
    concordo, un altro classico è "ci vuole ben altro per..."

    se è vero che l'abolizione delle provincie non risolve il problema dei costi della politica è altrettanto vero che non lo aggrava
    Avrei i miei dubbi che questo modo di abolirle non vada ad aggravare la situazione economica.
    La modalità dei consorzi di comuni (con la soglia minima di popolazione proposta da Crocetta) la ritengo fattibile in regioni con bassa popolazione ma sinceramente non lo ritengo la scelta migliore in una regione con (ad occhio e croce) cinque milioni di abitanti. Prova a pensare cosa potrebbe succedere soltanto tra Catania e Siracusa dove ci sono "comuni" quali Catania (300.000 esclusi comuni limitrofi),  Siracusa (125.000),Augusta (35.000 abitanti),Lentini (25.000 abitanti),Misterbianco (50.000 abitanti),Paternò (50.000 abitanti)...
    Si rischia che la toppa faccia più danno del buco.

    ma già una cosa è stata fatta, piccola, ma FATTA
    più che fatta direi proposta.

    Comunque vediamo come andrà quando ci si scontrerà con i veri problemi dell'abolizione, primo fra tutti la ridistribuzione delle competenze.

    Offline carmelo spataro

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #10 il: 21:40:08 pm, 20 Marzo 2013 »
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  • Giovanni Avanti
    PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.

    "In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane",  dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".

     


    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #11 il: 12:53:58 pm, 21 Marzo 2013 »
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  • Condivido in pieno....



    quote author=carmelo spataro link=topic=6720.msg18342#msg18342 date=1363812008]

    Giovanni Avanti
    PALERMO - L'Unione regionale Province siciliane presenterà al Commissario dello Stato una memoria con la quale evidenzierà i profili di incostituzionalità della legge sull'abolizione delle Province approvata ieri sera dall'Assemblea regionale siciliana. Le osservazioni che l'Urps avanzerà al Prefetto Carmelo Aronica saranno illustrate dal presidente Giovanni Avanti domani, alle 11, nel corso di una conferenza stampa in programma all'ex palazzo delle Ferrovie, in via Roma a Palermo.

    "In Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolitane",  dichiara dal canto suo il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, relativamente alla legge della Regione Siciliana che "rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti con i commissari nominati dalla Regione". "Sarebbe questa - sollecita Saitta - la semplificazione? L'unico risultato della Legge Crocetta è il Commissariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno". Il presidente dell'Upi si chiede quindi "perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politica e dell'amministrazione della Regione Siciliana. Se si partisse dai dati del Ministero dell'Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale". La spesa della Regione Siciliana nel 2012 - evidenzia l'Upi - è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l'anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti e l'11% sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5.600 dipendenti, e i dirigenti sono l'1,8% del totale. Il personale delle Province costa 39 euro a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comuni quasi 300 euro. "E' evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni - afferma il presidente Upi - la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioé il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206, che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90% al pagamento dei costi dei consigli di amministrazione, delle sedi, del personale". A fronte di ciò è evidente, conclude Saitta, "che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili".

     
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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #12 il: 14:06:20 pm, 21 Marzo 2013 »
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  • Giovanni Avanti
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    non ho capito dottor spataro ma lei da aperto sostenitore di Crocetta ora sta criticando la sua abolizione delle provincie?
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    Offline carmelo spataro

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    « Risposta #13 il: 14:13:43 pm, 21 Marzo 2013 »
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  • Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !

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    Re:ABOLIZIONE PROVINCE
    « Risposta #14 il: 14:30:23 pm, 21 Marzo 2013 »
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  • Esatto : senza se e senza ma. Sostenere Crocetta, ed io sono stato il primo quando tutti si nascondevano, non vuol dire alzare sempre e comunque" la mano " anche quando non si condivide !


    mi scusi dottor spataro ma le ricordo che lei è un consigliere provinciale per cui il lettore comune pensa lla sua difesa è per diciamo "conflitto di interesse"

    deve articolare un po meglio il suo dissenso da crocetta in questo senso nel merito e nel tempo si ricorda quando io dicevo di fare domande e lei si irritò mi sembra che una di esse riguardasse le provincie il suo dissenso era palese anche allora?

    approfitti di questo topic per spiegare bene la sua posizione personale perchè le assicuro che tutti anche quelli che non glielo dicono pensano che lei sia contrario perchè vuole conservare il posto di consigliere (voti permettendo ovviamente)

    sono certo che darà un spiegazione capace di fugare ogni dubbio
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