Vincenzo ha fatto notare il problema mai troppe volte ribadito del calo dei soldi in termini assoluti
vorrei far notare che 500 milioni corrispondono a 250 mila euro cifra bene maggior dei 140 attuali, e in + si aggiunge anche il discorso di valore opportunamente fatto notare con l'esempio della case.
detto questo sarebbe ora che il carnevale cominciasse a diventare una faccenda non riguardante solo l'amministrazione e soggetta all'arbitrio politico
evidentemente però i passi vanno fatti uno alla volta.
cominciamo dai piccoli grandi problemi
è vero la gente che lavora ai carri va pagata subito, è un diritto che spesso le pubbliche amministrazioni ignorano tanto da indurmi a chiedere che senso ha poi esprimere solidarietà a parole ai lavoratori non pagati abbandonati dalle ditte imprenditrici aziende o cooperative che siano
una volta i preti insegnavano che
"Ogni operaio ha diritto alla sua mercede"
oggi invece reclamare il giusto compenso del proprio lavoro viene quasi considerato un furto.
ma assodato che nessun comune ha un autonomia finanziaria tale da permettere di pagare in tempo
come assicurare la liquidità per i premi dei carri alla chiusura del carnevale?
fermo restante un adesione libera, un idea potrebbe essere creare una cassa con fondi anticipati dai commercianti più coscienziosi e illuminati, la liquidità ottenuta servirebbe a coprire i premi dei carristi all'indomani della premiazione, e i fondi restituiti ai proprietari nel momento in cui il comune avesse la liquidità necessaria.
si tratterebbe insomma di un prestito a breve scadenza per uno scopo specifico
ovviamente bisognerebbe trovare anche la formula legale migliore per garantire questo prestito e tutelare tutti gli interessi in gioco, ma penso che non manchino menti legali capaci di assicurare ciò in paese giusto?
questo "prestito" potrebbe garantire un peso nelle decisioni organizzative e sopratutto creare quell'aggregazione per una futura fondazione.