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SORTINO AL CENTRO SOSTIENE GLI ATTI DI INDIRIZZO
a.merenda:
Domande in merito alla riscossione dei tributi locali
1 - Come fa lo studio legale Spatafora-Giuliano a chiedere le spese legali sulle somme non incassate dall'ente se all'inizio della mozione viene premesso che "il contratto stipulato attraverso apposito disciplinare d'incarico prevede un compenso del 9% per ogni singola riscossione effettuata, stante il fatto che sia stata effettivamente incassata"
Inoltre non si fa cenno, in queste premesse, sulla previsione di questo "costo fisso" (voce spese legali), bensì solo alla percentuale del 9%.
A ciò lego un altro dubbio.
2 - Perchè nella "risoluzione sul servizio tributi comunali"si denuncia l'incapacità dell'amministrazione? Lo studio legale Spatafora-Giuliano si occupa dunque solo della riscossione di alcuni tributi locali e non di altre questioni "politicamente più spinose" (leggasi case fantasma connesse alla riscossione IMU).
Inoltre quello che non capisco è: se lo studio legale si occupa di riscuotere la Tarsu pregressa e non pagata non si occupa anche di case fantasma?
Sarà che l'individuazione della casa fantasma è condizione sine qua non per quantificare il mancato pagamento della Tarsu. Come dire: no casa no tassa.
Forse leggendo il contratto stipulato attraverso il disciplinare d'incarico si può capire un pò di più. O forse no.
Per quanto riguarda la questione mensa scolastica il quadro è abbastanza chiaro. Mi pare si sia trattato di una vicenda di natura amministrativo-contabile gestita con superficialità facendo ricadere i costi sulle famiglie dei bambini
Franco Nero:
1) LA FRASE " teoricamente e non dunque effettivamente riscosse, facendo rientrare nel computo della percentuale a suo ristoro anche le somme oggetto di rateizzazione e quindi ancora non incamerate dall’ente" è da cassare. In effetti la copia pubblicata sul forum non è l'ultima versione, appunto depurata di questo passaggio. Per cui mi scuso, ma può accadere.
Se leggi attentamente la mozione, troverai un riferimento ad euro 27.000 che dovrebbe corrispondere ipoteticamente al 9% dell'incasso previsto, il fatto è che non si può deliberare un atto del genere se non c'è un impegno di spesa. Il disciplinare sulla chiamata "spese legali" è chiarissimo.
il vulnus più grave, a mio modesto avviso è la richiesta ai contribuenti di ulteriori somme a ristoro dello studio, quando queste non sono previste dal disciplinare ( che faresti bene a leggere)
2)La riscossione dei tributi di cui si occupa lo studio è soltanto quella che riguarda i tributi elencati in premessa. Quelli a cui tu ti riferisci non sono ancora accertati, l'incapacità dell'amministrazione è appunto quella di procedere agli accertamenti, che soltanto dopo diventano tributi, ed eventualmente oggetto di riscossione attraverso studi legali.., qualora gli uffici dell'ente non siano capaci di riscuotere(???).
Franco Nero:
Aggiungo con un esempio ipotetico:
se un moroso x deve al comune la cifra di 300 euro per somministrazione acqua potabile non pagata, lo studio recapita una diffida di 300 euro aggravata da 70 euro di spese legali (iva e cpa esclusa).
il moroso può decidere di rateizzare o di pagare in unica soluzione. In ogni caso lo studio legale percepirà le 70 euro in ogni caso ed il 9% della cifra effettivamente incassata, quando dovrebbe percepire soltanto il 9%.
Mi sembra chiaro. Qui non si mette in discussione il 9%, ma il sovraccarico di costi per l'utente. O prendi i soldi dal comune o prendi i soldi dall'utente.
a.merenda:
chiaro ma tutto questo mi sa di truffa.
Assomiglia alla contesa con Sai 8 per certi versi.
Non capisco come "legalmente" queste cose possano avvenire. Che si fa, si bypassano i contratti attraverso la compiacenza di qualcuno?
Mha...ascolteremo le risposte dell'amministrazione.
Franco Nero:
sin dal primo momento ho ritenuto strana tutta la vicenda...attendo risposte dal 28 febbraio..nel frattempo si è pronunciato anche l'ufficio contenzioso...ma non è successo nulla..attendo come te.
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