Il giornale online Magma contro i templari

[SC]

Mi è stato segnalato un articolo del giornale catanese online MAGMA a firma di MASSIMO SCUDERI che si scaglia contro  i cavalieri templari fredericiani, la stessa denominazione di quelli  da un po insediati a Palazzolo.

i toni dell'articolo mi sembrano a dire il vero francamente esagerati, la libertà di organizzarsi  in forme associative quantunque eccentriche è salvaguardata dalla nostra costituzione , ma per dovere di cronaca lo propongo così com'è in rete in maniera che ci si possa fare un idea propria e autonoma, magari qualche "cavaliere" può dare qualche informazione in + sui contenuti di un articolo che risale al gennaio 2013 e quindi sicuramente conosciuto.
l'articolo proviene da qui
http://www.magma7.it/2013/01/costose-medaglie-patacca/

 ecco il testo

Che l’arancia tarocco sia una prerogativa di Scordia, lo sanno tutti. Ma che per ironia della sorte l’amministrazione  comunale concedesse addirittura il secondo piano in uso gratuito dell’antico e di pregio Palazzo Modica ai «Cavalieri Templari Federiciani» autentici «tarocchi», è il massimo. Questo ordine non è neppure elencato nelle lunghe liste della circolare emanata dal ministero della Difesa che distingue ordini autorizzabili e no. Di qui l’inquietante dilemma è: come avrà fatto la giunta comunale di Scordia a deliberare il comodato d’uso gratuito per un anno i locali del palazzo Modica?  Conoscerà certamente il «Gran Maestro», Corrado Armeri (coordinatore dell’Ordine), e il primo cittadino di Scordia, Angelo Agnello, la legge 3 marzo 1951, che all’articolo 7 recita: «I cittadini italiani non possono usare nel territorio della Repubblica onorificenze o distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non sono autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri. I contravventori sono puniti con la sanzione amministrativa sino a € 1.291,14». Anche l’associazione di Scordia «Scordia bene comune» si era opposta fermamente alla concessione di un bene comunale a una organizzazione privata, anziché costituire una biblioteca comunale al posto di suppellettili e armamenti templari.

Noi di «Magma» siamo andati oltre e scopriamo che «I Cavalieri Templari», vorrebbero radicarsi sul territorio per compiere opere di bene e avviare una locale «commanderia». Si legge in un sito web che per il momento la «Confraternita cristiana dei cavalieri templari federiciani di Sicilia in occasione delle celebrazioni riguardanti il proprio giubileo, ha compiuto la «parata» – vietata dalla legge – dell’Ordine Equestre sul corso Umberto di Taormina e nelle chiese cittadine. Questa toccante cerimonia ha visto protagonista anche il parroco, Salvatore Sinitò. Nella basilica cattedrale, infatti, si è svolta l’elevazione dei postulanti al rango equestre. Il corteo celebrativo è stato composto da cavalieri e dame provenienti da varie città della Sicilia. In occasione dell’evento, si sono aggregati alla sfilata i marinai d’Italia di Taormina e, addirittura, i carabinieri in pensione. Poi ancora l’hanno fatto il 29 dicembre 2012 a Roccalumera, dove hanno fondato una nuova sede. La prima sede ufficiale della Commanderia e Priorato di Messina. Lo scopo e il sentimento dei Templari Federiciani sono di continuare le battaglie iniziate intorno all’anno 1100 ma, non più con le armi ma con opere di beneficenza». In altre parole, nuovo appuntamento del 16 dicembre scorso alla Chiesa degli Alemanni a Messina per la cerimonia di elevazione dei novizi a Cavalieri e Dame.

Ci chiediamo: perché la Procura di Treviso ha avviato delle indagini e perseguito gli ordini fasulli e le altre Procure «sonnecchiano»? E mentre si avvicinano le festività Agatine a Catania il mistero della sfilata del 3 febbraio s’infittisce. La Curia Arcivescovile di Catania farà sfilare tutta quella carovana di ordini «non riconosciuti» dallo Sato Italiano, con tanto di patacche e mantelli burleschi? Per Sant’Agata dovrebbero sfilare soltanto Ordine di Malta (Smom), Ordine del Santo Sepolcro, e Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Ma sarà così?

Per capire come si cercano allocchi da fregare basta ritornare indietro nel tempo al sedicente gran maestro del «Supremo ordine di San Giovanni di Gerusalemme dei Cavalieri di Malta», Basilio Calì, 61 anni, originario di Leonforte e domiciliato a San Giovanni la Punta, al quale la Procura di Messina contestò la truffa perché induceva in errore le vittime che pagando credevano di ricevere onorificenze cavalleresche. Che erano tutte fasulle.  Tra le vittime che hanno denunciato la truffa, dopo aver pagato da 4000 a 5000 euro e forse più, figuravano politici, medici e imprenditori. Tanto che nel gennaio 2007 il Calì fu espulso dall’Ordine. Non si capisce però come sia «riapparso», questa volta coadiuvato dal Grande Ospedaliero dell’Ordine Osy, Giuseppe Madia, priore di Sicilia, durante la visita ufficiale in Sicilia del ministro della Sanità del Kosovo, Ferid Agani. Allora, si chiederanno in molti, nell’aprile del 2012 a Castelmola c’era la controfigura del Gran Maestro Basilio Calì, che si era ripresentato come gran Maestro dell’ordine Osj? Nelle more della sua espulsione nel 2007 sarà stato «graziato» dal Principe e Gran Maestro Luiss Scerri Montalto e riammesso? Al momento non è dato sapere…

«Magma» ha tra l’altro scoperto il «listino prezzi» di un titolo nobiliare del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta: titolo di Signore €. 12.000 con predicato, stemma e qualifiche di don e donna; titolo di Patrizio e Patrizio Bizantino €.15.000 con predicato, stemma e qualifiche (che varranno per tutti i titoli); titolo di Barone €. 25.000; titolo di Visconte €.27.500; titolo di Conte €.30.000; titolo di Marchese €.50.000; titolo di Duca €.75.000; titolo di Granduca €.90.000; titolo di Principe €.100.000. Insomma titoli per tutte le tasche che, per chi ci cascasse, in questi tempi di crisi non si potrebbe acquistare neanche il titolo di «stalliere» reale.

aggiungo tratto da http://templarifedericiani.blogspot.it/2013/05/blog-post.html
spero definizione ufficiale

È una Confraternita di ispirazione umanitaria, autonoma e pluralista.

La Confraternita è protesa dall’organizzazione di attività attraverso le forme della solidarietà sociale nonché attività culturali di ogni genere, ambientaliste, assistenza sociale, socio-sanitaria e sanitaria in tutti i settori che abbiano attinenza col presente statuto. Essa promuove cultura, socialità e solidarietà, il tempo libero, l’associazionismo dei cittadini e il cooperativismo, la ricerca di una vita interiore che si sviluppi in piena armonia tra le ragioni della natura e le ragioni dell’Uomo, lo studio dello sviluppo psico-fisico e spirituale dell’individuo in relazione all’ambiente in cui vive ed esplica la propria personalità. Favorisce il radicamento di questa ricerca attraverso il proprio impegno sul territorio nazionale ed estero volto alla realizzazione di tematiche storico-culturali, ambientali, folkloristiche, musicali, di solidarietà, sportive, nautiche, sociali e non, con riferimento alle specifiche leggi di settore, esprimendo un sistema complesso di attività di utilità sociale, di promozione sociale, umana e civile. Scopo principale della Confraternita è di: svolgere qualsiasi attività atta a favorire lo scambio di carattere culturale e lo studio del Medioevo anche con la collaborazione con le varie organizzazioni aventi lo stesso scopo, concorre alla tutela, salvaguardia, valorizzazione della natura e dell’ambiente. Per ambiente è da intendersi non solo quello paesaggistico e naturalistico ma il complesso delle relazioni sociali, familiari, culturali, professionali e ogni luogo di apprendimento nel quale e attraverso il quale l’uomo realizza e sperimenta il proprio essere.