questo consiglio che vedete qui vi viene offerto dal sottoscritto gratuitamente , senza oneri per l'amministrazione.
Sembra oramai tradizione che il secondo consiglio comunale deve essere dedicato al sottoscritto, 5 anni fa il problema fu se avevo il diritto o no di riprendere un assemblea pubblica quest'anno invece se devo essere lo
schiavo del comune e dare un servizio senza ricevere nulla e per giunta limitando la mia libertà di opinione.
12 minuti di interrogazione, ben 5 minuti sopra il limite di 7 fissato dall'art 51 del regolamento del consiglio comunal, ma si sa le regole valgono sempre per gli altri mai per se stessi.
dal minuto 18 al 30 del video potete vedere l'intervento contro il servizio offerto tramite questo sito, un servizio voluto dai cittadini e non solo dal sottoscritto, perchè è UN DIRITTO della gente poter vedere ciò che i propri rappresentanti dicono nel civico consesso e in tutte le assemblee pubbliche.
e aggiungo è
un diritto di qualsiasi cittadino e non solo del sottoscritto poter riprendere i consigli comunali intergralmente o PARZIALMENTE senza dare pregiudizio all'ordine dei lavori.
Il consigliere lettore che ci ha dedicato la soporifera interrogazione non solo si esprime contro questo principio ma in pratica legge
il regolamento ad hoc comunale di canicattini bagni (perchè si in quella lista copiano un programma elettorale figuratevi un regolamento comunale), ossia il regolamento comunale + fascista che abbia mai letto che obbliga chiunque voglia fare le riprese a farle integralemente, oltre ad un trafila burocratica assurda.
inattuabile se applicato letteralmente quando dice che non ci devono essere scopi di lucro o pubblicità (tutta roba letta dal consigliere lettore)
perchè per essere economica la diffusione via internet devi ACCETTARE la pubblicità, lo sa bene chiunque usi youtube (togliere la pubblicità in un canale webtv costa partire da 350 dollari al mese), ma poi scusate se arriva la rai (servizio pubblico) o mediaset che vivono con la pubblicità che fa gli si vieta le riprese o per loro si fa un "eccezione"
e se un cittadino qualunque fosse interessato a riprendere un solo punto dell'ordine del giorno perchè dovrebbe essere obbligato a riprendere tutto il consiglio?
autorizzazione scritta , motivazioni , peli del culo ma cosa vogliono la schedatura? sembra si vogliano i consigli aperti ma alle claque piuttosto che alla pubblica opinione
il consiglio comunale è pubblico , i rappresentanti eletti lo sono pure qualsiasi regolamento sia fatto deve salvaguardare
il diritto dei cittadini di poter di poter riprendere senza intralciare i lavori del consiglio, ne va della democrazia, e sia ben chiaro anche se mi fosse assicurato la possibilità di continuare a fare lo streaming (ossia continuare ad essere pagato) anche se fosse garantito a me, non lo farò se saranno approvati regolamenti
liberticidi qualcun altro si assumerà l'onere di assicurare questo servizio, se lo vogliono assicurare o come invece appare evidente sia ritenuto fastidioso e quindi da sopprimere.
io come il consigliere ha detto mi sono PROPOSTO (e in italiano una proposta non è un obbligo) per una cosa che so fare che ho dimostrato saper fare , non ho ne chiesto ne ordinato e non sono un "privato" sono UN CITTADINO che ha fatto una proposta per iscritto all'amministrazione del suo paese indirizzandola sia al sindaco pro tempore che al presidente del consiglio comunale (quindi al facente funzione), questo non solo non è illegale ma è la procedura. Ma esistono anche le risposte orali e anche le autorizzazioni orali e se la normartiva non prescrive la forma scritta
qui si vuole tornare ad una concezione politico in cui il cittadino è servo dello stato e deve fare diecimila salemecchi alle amministrazione, autorizzazioni carte bollate, o come ha fatto capire il consigliere dovrei pagare io per la corrente elettrica consumata per assicurare un servizio
ai cittadini chiedendomi ironicamente a sto punto se loro hanno pagato l'energia elettrica quando sono state fatte le presentazioni della loro lista all'interno dei locali comunali.
signori miei non pensiate che la forza mia e di paraparlando siano le riprese del consiglio comunale,ne fanno parte anche ma la forza vera restano le mie idee espresse pubblicamente e vi assicuro che se anche mancassero le riprese non mancheranno mai i miei commenti, e tranquilli che la semina va avanti.
non aggiungo altro anche si sarebbe molto altro da dire sul resto delle interrogazioni con la richiesta di risposta per iscritto per paura di essere messi in difficoltà dalle risposte puntigliose del sindaco, del resto come diceva il buon don abbondio chi non ha il coraggio non se lo può dare
P.S do al uteriore delucidazioni anche la versione del garante della privacy (ossia l'autorità preposta al vero rispetto della privacy) del parere riguardo le riprese video (tv ma applicabile per analogia anche da internet) in consiglio e ricordo che un treppiedi in piena aula si vede ed quivale ad un debitamente informati
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/44094Sì ai consigli comunali in tv
Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale.
Nel parere l’Autorità ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità dell’attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute. Pubblicità di atti e sedute consiliari che è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti. Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive.
E’ nel regolamento, dunque, che potrebbe essere sancito l’obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito. Ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l’attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili, (salute, razza etc.).
La diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha chiarito l’Autorità, senza il consenso degli interessati (art. 25 l. 675/96 e codice deontologico sull’attività dei giornalisti), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al giornalista di esprimere opinioni o commenti durante le riprese.
Il Garante ha ricordato infine, che la legge sulla privacy riconosce al Consiglio comunale nel suo complesso e ai singoli componenti, la facoltà di esercitare alcuni diritti a tutela dei dati raccolti, in questo caso le immagini, come quello di poter visionare, anche prima della messa in onda, le riprese effettuate.
il regolamento assurdo di canicattini bagni
http://it.scribd.com/doc/130180472/Comune-di-Canicattini-Bagni-Regolamento-riprese-audiovisive-Consigli-Comunali