Autore: Nello Bongiovanni Topic: “In un Paese normale”  (Letto 5387 volte)

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Offline Nello Bongiovanni

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“In un Paese normale”
« il: 07:21:44 am, 01 Febbraio 2010 »
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  • COMUNICATO STAMPA
    “In un Paese normale”

    Il PDL di Sortino vuole con questo comunicato ribadire alcune cose, alcuni concetti, alcune richieste che da più di un anno rivolgiamo al Sindaco e all’Amministrazione De Luca, perché pensiamo che dopo un anno in un “Paese Normale” qualcuno avrebbe avuto un po’ di amor proprio, un po’ di spirito di iniziativa ed invece “Niente”.
    Forse il “Paese Normale” di cui parliamo non esiste oppure potrebbe esistere se le persone che ci governano siano più attenti alle richieste della collettività che non al proprio tornaconto.
    In un “Paese Normale” se tu denunci che il Paese  ha le vie di accesso ridotte ad una discarica di qualsiasi prodotto contemplato nelle categorie di rischio dei codici C.E.R. non dico gli Amministratori che si sono dimostrati insensibili al problema, ma le forze dell’ordine quali i Vigili Urbani perché non si preoccupano del problema? Forse non leggono i giornali? Dove per ben 7 volte sono apparsi articoli che trattavano dell’argomento? Oppure dobbiamo pensare che anche in questo caso chi dovrebbe far rispettare la legge si aziona come una bomba ad orologeria? Mi auguro di sbagliarmi.
    In un “Paese Normale”se tu denunci che le giostre installate in alcune piazze e nella Villa Comunale non hanno i gradini come lo scivolo di Via Aldo Moro, oppure sono manchevoli di manutenzione come quelli della Villa Comunale  o di Piazza San Pietro, pensi che qualcuno al Comune di tanto in tanto passi a verificare lo stato di questi attrezzi per l’attività ludica dei più piccoli, ma anche qui mi duole il cuore dire non interessa a “Nessuno” perché i più piccoli mica votano, ma i loro genitori “SI”.
    In un “Paese Normale” se sbagli il piano di viabilità pensando di installare dei segnali  verticali su di una strada di non tua pertinenza per una spesa di una decina di mila euro, sei costretto ad disinstallarli e ti rimangono sul groppone, qualcuno non dovrebbe risarcire l’Ente per l’errore commesso, oppure paga sempre “Pantalone”?
    In un “Paese Normale” non si bandiscono concorsi ad personam e non si danno incarichi dirigenziali all’ufficio tecnico in modo illegittimo.
    In un “Paese Normale” non si cerca di “Stravolgere” il Cimitero monumentale per costruirvi “Palazzi-Colombai” perché la politica della “Casa di Tutti”  è portatrice di consenso assegnando i loculi in modo clientelare?
    In un “Paese Normale” non si perdono i finanziamenti per la passerella sul fiume Calcinara così per caso, il motivo è non realizzare quanto progettato ed ottenuto da “Altri”.
    In un “Paese Normale” con due Corpi Bandistici ed il più alto tasso di alfabetizzazione musicale della Provincia perché viene chiamata una Banda che definirla tale è una offesa a chi fa musica della Provincia di Messina per il carnevale dello scorso anno?
    In un “Paese Normale” la Sagra che da lustro al Paese da più di un ventennio non può essere relegata alla Sagra del “Tutto” tranne quello del prodotto per cui è nata “il Miele”.
    In un “Paese Normale” non si può dire di non avere soldi in bilancio del Comune per poi scialacquarli ad esempio nel periodo pasquale “Nei Fuochi della Passione”?
    In un “Paese Normale” non si può istituire il servizio del  Vigile di quartiere che “riceve per appuntamento”?
    In un “Paese Normale” non si può lasciare il processo di installazione delle condutture e della rete del metano senza una supervisione da parte dell’Ufficio Tecnico.
    In un “Paese Normale” non si può istituire il registro delle coppie di fatto perché si è sotto ricatto o meglio sotto scacco di alcune frange politiche, quando ci si professa Cristiani Cattolici Praticanti.
     Per concludere Caro Sindaco in un “Paese Normale” non lo si  può lasciare con il  tasto “Pausa” premuto perché non si è su un servizio di una piattaforma televisiva dove basta premere il tasto “Play” per riprendere la visione, qui il “Paese” muore, Lei non può permettersi di prendere ancora tempo, se i suoi compagni di avventura non riescono ha scogliere i nodi di un bandolo di una matassa che sembra più un groviglio di interessi “Personalissimi” rassegni le dimissioni, probabilmente le sembrerà strano ma il “Paese Normale” in questo caso sarebbe con Lei, non con chi le sta scavando la fossa “Politica” consegnandola  nelle mani del Consiglio Comunale con una sfiducia.
    Cordialmente,


    IL COORDINATORE DEL PDL
    CIRCOLO DI SORTINO
    (P.I. Francesco Paolo Filosa)
    Sortino lì 31/01/2010





      Circolo del PDL di Sortino uff. fax 0931.952814   


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    Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #1 il: 14:12:40 pm, 01 Febbraio 2010 »
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  • ... in un paese normale, con tutto il rispetto, quando c'è stata la possibilità di mandare a casa questa amministrazione non lo si è fatto!
    perchè?

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #2 il: 07:22:42 am, 02 Febbraio 2010 »
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  • Ma che cavolo dici...penso che tu vivi in un altro paese, carte alla mano dimmi quando è esisistita questa possibilità non lo ricordo...e con presunzione penso di essere stato sempre presente...avevo ragione che dici solo cazz...nel tuo bel innonimato


    ... in un paese normale, con tutto il rispetto, quando c'è stata la possibilità di mandare a casa questa amministrazione non lo si è fatto!
    perchè?
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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #3 il: 13:31:37 pm, 02 Febbraio 2010 »
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  • Ma che cavolo dici...penso che tu vivi in un altro paese, carte alla mano dimmi quando è esisistita questa possibilità non lo ricordo...e con presunzione penso di essere stato sempre presente...avevo ragione che dici solo cazz...nel tuo bel innonimato
    sai bene che c'è stato un periodo in cui un consigliere (di cui non faccio il nome) era fuoriuscito dalla maggioranza e si è aggiunto ad un altro che era già critico nei confronti dell'amministrazione pur essendo eletto nelle file della coalizione di maggioranza. Se a questi aggiungi quelli che erano già all'opposizione (e che se ne erano usciti già da tempo dalle file della maggioranza...) mi pare che i numeri ci fossero all'epoca!
    ri-saluti, caro!
    « Ultima modifica: 13:33:27 pm, 02 Febbraio 2010 da walkingMan »

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #4 il: 12:40:09 pm, 03 Febbraio 2010 »
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  • Per tua informazione in quel breve periodo avevamo solo la maggioranza di 9 consiglieri, ed abbiamo fatto la nostra parte, ma per la sfiducia ne servono 12. Saluti Caro...



    Ma che cavolo dici...penso che tu vivi in un altro paese, carte alla mano dimmi quando è esisistita questa possibilità non lo ricordo...e con presunzione penso di essere stato sempre presente...avevo ragione che dici solo cazz...nel tuo bel innonimato
    sai bene che c'è stato un periodo in cui un consigliere (di cui non faccio il nome) era fuoriuscito dalla maggioranza e si è aggiunto ad un altro che era già critico nei confronti dell'amministrazione pur essendo eletto nelle file della coalizione di maggioranza. Se a questi aggiungi quelli che erano già all'opposizione (e che se ne erano usciti già da tempo dalle file della maggioranza...) mi pare che i numeri ci fossero all'epoca!
    ri-saluti, caro!
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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #5 il: 19:03:59 pm, 03 Febbraio 2010 »
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  • breve mica tanto! e comunque lavorandoci...
    In ogni caso come puoi capire sono molto critico in entrambe le aree....
    salutoni!

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #6 il: 07:39:39 am, 04 Febbraio 2010 »
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  • Allora io mi escludo dalle due aree...

    breve mica tanto! e comunque lavorandoci...
    In ogni caso come puoi capire sono molto critico in entrambe le aree....
    salutoni!
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    Offline a.merenda

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #7 il: 11:36:16 am, 04 Febbraio 2010 »
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  • La norma generale sarebbe la maggioranza assoluta (50% + 1 dei componenti) ma visto che siamo un comune con meno di 10000 abitanti è necessario il 65% dei consiglieri (lo si è fatto per garantire la governalbilità dei centri minori)

    domanda:
    la sfiducia al sindaco può derivare da voto nominale del 65% dei membri del consiglio.

    Il 65% di 16 è 10,4. Quindi diciamo 11 (anche se approssimando dovrebbe essere 10)

    Come mai dici 12? E' una norma regionale?

    Lo chiedo perchè non ne sono certo

    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #8 il: 12:01:10 pm, 04 Febbraio 2010 »
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  • in pgni caso cari amici solo con l'apporto dim consiglieri di fede "pura" si può pensare di sfiduciare l'attuale amministrazione altrimenti..... e la fed di questi tempi è merce rara

    Offline a.merenda

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #9 il: 12:21:55 pm, 04 Febbraio 2010 »
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  • la mia era una domanda "tecnica"

    Non mi auguro nulla in particolare visto che il concetto di speranza applicato alla politica non mi appartiene.

    Competenza e responsabilità già va meglio. E quì gli assessori giocano un ruolo fondamentale

    Offline Francesco Di Mauro

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #10 il: 12:28:30 pm, 04 Febbraio 2010 »
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  • competenza e responsabilità temo siano due concetti assolutamente eluisi nella scelta dei nosrti assessori, non prendiamoci in giiro a vicenda

    Offline Nello Bongiovanni

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #11 il: 15:47:37 pm, 04 Febbraio 2010 »
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  • Sei fuori strada ci vogliono 12 consiglieri...


    competenza e responsabilità temo siano due concetti assolutamente eluisi nella scelta dei nosrti assessori, non prendiamoci in giiro a vicenda
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    Offline a.merenda

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    Re:“In un Paese normale”
    « Risposta #12 il: 12:51:16 pm, 05 Febbraio 2010 »
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  • si capisco.
    volevo solo che mi segnalassi qualche riferimento a proposito visto che avevo questo dubbio.

    Insomma: volevo vedere come si svolge il rapporto cittadino-amministratore nel momento in cui si vuole una delucidazione...

    quindi? 12 lo abbiamo capito. La domanda è: come mai 12 visto che questa quota rappresenta il 75% e non il 65% dei componenti del consiglio come previsto dalla legge?

    Solo voglia di approfondire. No polemica

     

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