La delibera n. 58/2013 con la quale la giunta ha fissato le rate dei pagamenti tares è illegittima e deve essere annullata.
L’atto doveva essere adottato dal Consiglio Comunale, il quale, invece, è stato ingiustamente privato delle proprie competenze.
Credo che non si tratti più solo di un problema di opportunità, ma di un obbligo di legge.
E’ il convincimento che mi sono fatto dopo che l’Amministrazione Buccheri, in pieno agosto, quando la prima rata del 10 luglio era già scaduta, ha fatto recapitare in estremo ritardo ai cittadini di Sortino gli avvisi di pagamento TARES.
Constatato il ritardo con cui sono stati inviati gli avvisi di pagamento, ho approfondito il caso sotto il profilo normativo, cosa che avrebbe dovuto fare sin dall’inizio l’Amministrazione del Sindaco Buccheri nel primario interesse dei cittadini.
Ho accertato che il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con la Circolare 1/DF del 29 aprile 2013, aveva espressamente previsto che la deliberazione con la quale si modificano scadenze e numero delle rate TARES rientra nelle competenze del Consiglio Comunale e non della Giunta. La predetta Circolare chiarisce: “È opportuno precisare che tale deliberazione rientra nell’ambito delle competenze attribuite al consiglio comunale, ai sensi dell’art. 14, comma 22, lett. e), del D. L. n. 201 del 2011.”
Perché, quindi, se il Ministero dell’Economia già ad aprile attribuiva la competenza ai Consigli Comunali, le rate TARES a Sortino vennero stabilite con la delibera di Giunta n. 58 del 24.05.2013?
L’Amministrazione Buccheri ignorava la suddetta Circolare?
Invito, quindi, il Sindaco e la Giunta, al fine di evitare possibili danni all’Ente, a provvedere in autotutela all’annullamento della delibera di Giunta n. 58/2013.
Si tratta di un errore che si somma ad altri errori precedenti, che ho già evidenziato, a partire dal fatto che gli avvisi di pagamento sono stati recapitati ai cittadini in pieno agosto, quando la rata del 10 luglio era già scaduta.
Sarà mia premura sollecitare il Sindaco affinché l’Amministrazione provveda urgentemente ad annullare in autotutela la delibera di G.M. n. 58/2013, restituendo così la legittima competenza al Consiglio Comunale.
Anche questa è legalità.
Quando si tratta di imposizioni fiscali, la materia è talmente delicata che, nell’interesse dei cittadini, occorre mettere la massima attenzione.
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