In effetti questo argomento "pirandelliano" è piuttosto importante. Forse meriterebbe un topic a parte.
A parte questo devo dirti che sono stato a diversi consigli comunali e ne conosco la natura (mi riferisco a quelli aperti al pubblico, quelli a porte chiuse sono di certo più interessanti)
Sono convinto, inoltre, del fatto che non si possa generalizzare. All'interno del nostro consiglio ci sono individui di diverso tipo: stolti, furbi,pedine, patroni...(come negli altri del resto).
Il punto, secondo me, non sta nel singolo, bensì nel modo in cui ci si organizza.
Con SC è capitato spesso di discutere anche della valenza dei partiti e si è detto, in sostanza, che essi non assolvono più il ruolo di una volta: selezione,sanzione interna, filtro.
Ci sono elementi che vanno a briglia sciolta poichè "la moda" è questa: fino a quando il capo di turno (ai piani alti s'intende) non ti richiama puoi dire e fare ciò che ti pare.
Il problema (a mio parere) sta nel fatto che a nessuno si riconosce un'autorevolezza tale da poter dire: io, a quel politico do la mia fiducia perchè so che sta facendo esclusivamente il bene della comunità sortinese.
Si sospetta sempre che stia curando interessi personali perlopiù. Una tua parola potrebbe crearti problemi.
Il sistema con cui ci confrontiamo ogni giorno, infatti, non fa altro che ripeterci una cosa: abbi paura nell'esprimere ciò che pensi...potrebbe tornarti contro.
E questo sottile meccanismo a cui è soggetta la stragrande maggioranza della gente fa credere loro di poter vivere una "vita tranquilla" (cu si fa i fatti soi campa 100 anni......dipende come, però

.
Questo, però solamente fino alla prossima volta. Quando il telefono squillerà di nuovo e verranno impartiti nuovi ordini.
Ecco, la carenza di libertà credo sia il problema. E questo, in primis, va risolto nelle nostre menti (da quando andiamo a votare - o non- a quando scegliamo cosa acquistare - sanzionando così l'uno a l'altro comportamento).
L'unica soluzione. Parlarsi, incontrarsi e diffondere le informazioni.
In tal senso sono costantemente deluso da persone (anche in politica) che ritenevo più "incoscenti". Tanto da potermi aspettare sincerità o quantomeno onestà intellettuale.
A me piacerebbe confrontarmi (senza patenti - anche se ad ognuno di noi ne vengono attribute diverse di continuo) con politici che abbiano il coraggio e la capacità di insegnarci qualcosa. Di guidarci verso un'idea di Sicilia diversa.
Questi politici penso esistano. Sono pochi. Bisogna trovarli e confrontarsi.
Detto questo, io sono interessato ad altro. Non vedo nella politica realizzazione esclusiva. Sono interessato, come ho detto, al mondo associativo a 360°, osservare e cercare di capire ciò che mi circonda mi dà soddisfazione.
Amo imparare dal confronto con persone che non hanno paura di esprimere le proprie idee. Mi diverto da morire quando vengo criticato, poichè, se si possiedono argomenti per controbattere, si può intraprendere insieme un percorso.
Verso cosa?
la soddisfazione di sentirsi vivi.