La spugna poi si è fatta ala
e vento oltre il monte
e mentre la lavagna
la sua faccia linda mostra
sulla goccia condottiera
io ritorno
Alcune
il riverbero conservano dell’infinito
e ce lo mostrano per consentirci
d’afferrare il laccio del coraggio
che al bordo dritto ci conduce
ma quando il vaso
s’è fatto cocci e terra
e lo scenario intorno si trasforma
si dissolvono
Mezzi importanti
ma soltanto mezzi
che il loro compito esauriscono
lasciandoci alla porta
dove eravamo attesi
E così come l’atleta
quando il punto dell’arrivo ha superato
e altrove i passi suoi conduce
vanno
semplicemente vanno via
Gocce che si fanno cielo
dopo
come il sassolino
che sulla spiaggia ai sogni conduceva
e una volta a casa
dell’acqua e della gioia
anche l’illusione del ricordo
ha dimenticato
tiziana mignosa settembre duemilatredici